Menu Orizzontale

Platini punzecchia Mourinho: "In Champions conta più la squadra che il tecnico"

(Michel Platini, Presidente dell'Uefa)
Platini punzecchia MourinhoMourinho l'uomo giusto per vincere la Champions in nerazzurro? Per molti, compreso Moratti, è così anche se quest'anno è andata male. Ma secondo Michel Platini, presidente dell'Uefa, per ottenere dei successi a livello europeo, è molto più importante il gruppo che la guida. Insomma, dal francese una stoccata velenosa allo Special One...

Non c'è pace per il tecnico portoghese dell'Inter. L'ennesima punzecchiatura, arriva, in queste ore dal vertice dell'Uefa, ovvero dall'ex bandiera juventina, Michel Platini il quale punzecchia Josè Mourinho: per trionfare nella Champions e' piu' importante avere una buona squadra che un grande tecnico. Questo in sintesi il pensiero del francese, al quale era stao chiesto se lo "Special One" fosse davvero la persona giusta per poter regalare all'Inter il successo in Europa. Ecco la risposta completa ed esauriente del francese : "Il mestiere dell'allenatore e' molto difficile, lo capisco. Ma, per me, avere una grande squadra ti fa avere piu' chances di vincere rispetto ad avere un grande allenatore".
Read More

La Figc vince la sua battaglia. Il Tas sospende la squalifica a Mannini e Possanzini.

Vi ricordate quando avevamo parlato della clamorosa squalifica decisa dal Tas nei confronti di Mannini e Possanzini (un anno), i due calciatori che si erano presentati in ritardo ad un controllo antidoping? La sentenza del Tribunale aveva provocato una sorta di sollevazione popolare, ma soprattutto la reazione forte e unita di AIC (Associazione Italiana e Calciatori) e della Figc. Sergio Campana, capo dei calciatori, aveva proposto lo "Stop dei campionati", mentre Matarrese, Presidente della Lega Calcio, ci era andato più morbido, prospettando un inizio ritardato (15 minuti) del turno di campionato successivo alla squalifica. Ed era stata la linea del pugliese a prevalere, tanto che l'AIC optò per il quarto d'ora di ritardo. Eravamo alla fine di gennaio. A distanza di un mese e mezzo, altro successo, ancora parziale, nella battaglia intrapresa dalla Figc. Infatti il Tas sospende la squalifica e i giocatori potranno scendere in campo già a partire da questo weekend.

La missione della Figc registra un altro importante successo, anche se la guerra non è ancora conclusa. Il Tas ha, infatti, sospeso la squalifica di Davide Possanzini (Brescia) e Daniele Mannini (Napoli), che potranno tornare a dare il contributo nei club di appartenenza. Come abbiamo detto, i due calciatori erano stati fermati per un anno per essersi presentati in ritardo ad un controllo antidoping, che poi aveva dato esito negativo, quando entrambi militavano nel club lombardo. Il Tribunale sportivo di Losanna ha comunicato alle agenzie di stampa che "sono state fornite nuove prove al Tas, il quale ha riconvocato il collegio di arbitri che si erano occupati del caso. Il collegio dovrà decidere se le nuove prove che sono state fornite possano essere considerate e, se sarà così, se esse abbiano influenza sull'esito della decisione del Tas del 29 gennaio". La vicenda, dunque, non può ancora dirsi conclusa, ma giustizia è stata fatta. In attesa che si metta una pietra definitiva sull'intera vicenda, entusiasmo a mille per i due calciatori, perchè finalmente si torna in campo e si torna a parlare di calcio e non di tribunali. Questa è la notizia più bella.
Read More

Sconcertante Rosetti. Non ammette l'errore e salva Padalino.

(Roberto Rosetti l'ha combinata "grossa")
Roberto Rosetti estrae il giallo
Davvero incredibile il comportamento del fischietto torinese, Roberto Rosetti. Secondo il direttore di gara, internazionale da anni e, da addetti ai lavori e non, considerato il migliore al mondo, non c'è stato scambio di persona.

Nel match da lui arbitrato, tra la Samp di Mazzarri e la Roma di Spalletti, l'ammonizione distribuita a Lucchini, invece che a Padalino (per lui sarebbe stato secondo giallo e, conseguentemente, espulsione) è stata confermata nel referto inviato a Tosel il quale, per forza di cose, è stato "costretto" ad accettare gli atti dell'arbitro, nonostante le immagini abbiano smentito la cosa. L’errore del direttore di gara è confermato dalla motivazione data al provvedimento, inferto durante l'incontro. Solo nel caso in cui l’arbitro avesse giustificato l’ammonizione con una protesta di Lucchini, la topica sarebbe stata mascherata. Invece no. Rosetti ha scelto di andare dritto per la sua strada. E Mazzarri è l'unica persona felice della vicenda perchè  avrà il giocatore nel match contro il Torino. C’è inoltre da dire, che se avesse ammesso l’errore, il giudice sportivo, così come quando avvenne in occasione della ”confessione” di Celi in Roma-Torino della scorsa stagione, avrebbe squalificato Padalino e cancellato il giallo a Lucchini. Ma, in quell'occasione, i giallorossi ottennero la vittoria sul campo. E' questo il problema. Invece, in questo caso la situazione avrebbe potuto avere risvolti diversi. Infatti, davanti ad una confessione, il giudice sportivo avrebbe dovuto valutare “in quale misura il fatto abbia avuto infuenza sulla regolarità dello svolgimento della gara”, secondo quanto dispone l’articolo 17 del Codice di Giustizia sportiva. E magari far ripetere l'incontro per errore tecnico...
Read More

La "Bestia" contro i bianconeri: "Juventus favorita dagli arbitri".

(Julio Baptista, alla prima stagione in giallorosso. Ex Real Madrid)
Baptista attacca la JuventusNon solo l'Inter, ma anche la Juventus. In un'intervista rilasciata al "Guerin Sportivo", Julio Baptista, ex madrileno, ora in forza alla Roma di Spalletti, accende la sfida con i bianconeri (in attesa di scatenarsi in campo sabato sera) e accusa la compagine di Ranieri. La Juventus è favorita dagli arbitri quanto, se non più dei nerazzurri di Mourinho.

Qualche giorno fa sembrava fosse nata una sorta di "alleanza" tra Roma e Juventus. I bianconeri, nella voce di Cobolli Gigli, avevano difeso i giallorossi dagli attacchi di Mourinho, nel suo "monologo" di sette minuti che ormai è impresso nelle menti di tutti. Sembrava iniziata la fase della distensione, o comunque del disgelo nei rapporti tra due società da sempre "nemiche". Ebbene, ci sbagliavamo di grosso, infatti nemmeno il tempo di meravigliarsi per la "nuova alleanza", che a riaccendere l'antico astio tra bianconeri e giallorossi ci ha pensato l'attaccante brasiliano della Roma, Julio Baptista. In un'intervista al Guerin Sportivo, il romanista ha attaccato la Signora, spiegando che "i favori arbitrali non riguardano solo i nerazzurri. Ho visto quattro volte la Juventus ed è sempre stata una cosa incredibile". Ma a cosa si riferisce? E' evidente che Baptista parli della gara di Bergamo contro l'Atalanta e del fuorigioco di Marchionni in occasione del primo gol bianconero. Ed infatti, è lo stesso sudamericano a confermare l'ipotesi: "Un giorno vorrò capire come si possa fare così - ha detto Baptista -. Il guardalinee era a un passo da un giocatore bianconero in netta posizione di fuorigioco. Il pallone ha raggiunto questo giocatore in offside e il guardalinee non ha fatto niente. Non ho mai visto nulla di simile nell'arco della mia carriera". Ma l'attacco, diretto alla Signora, da parte del giallorosso, non si conclude, anzi è appena cominciato. Ma, ed è bene sottolinearlo, il brasiliano, pur indirizzando strali velenosi al sistema arbitrale italiano, non avalla la tesi del complotto: "No, questo no - ha chiarito il giocatore -. Altrimenti sarebbe un casino. Il calcio non sarebbe più una cosa bella, ma manipolata. Certo: non ho mai visto certe cose in altri tornei, ma penso che non sbaglino appositamente. Un conto è sbagliare una cosa difficile, un altro è commettere errori quando le decisioni sarebbero semplici. Mi spiego: se tu guardalinee vedi che un giocatore è in fuorigioco, sei in ottima posizione per verificare la cosa, perché non alzi la bandierina? Perché, a mio modo di pensare, c'è una certa protezione per le squadre più grandi". Ma, in questa cerchia ristrette di "privilegiate" non sembra rientrare la sua Roma, che a detta del brasiliano, è stata esentata o quasi da favori arbitrali: "Assolutamente, la Roma non è protetta - ha concluso -. A parte il fallo di mano di Mexes contro l'Udinese non ha certo ricevuto aiuti". E, in chiusura, una frecciatina alla società, che dovrebbe farsi valere di più nel "palazzo: "Non dobbiamo essere solo noi giocatori a parlare, deve farlo anche la società. La Roma non si è ancora schierata, ma deve farlo. Perché quando accadono certe cose al Real Madrid o al Barcellona, parlano tutti: squadra e club. Se non si è convinti delle cose che accadono, bisogna intervenire con un comunicato. Lo aspetto". Una "Bestia" scatenata. Sente già odore di preda da sbranare...
Read More

Altra notte "brava". I rapporti tra Adriano e Mourinho tornano tesi.

(Adriano e le sue notti "brave". Un pensiero in più per Mourinho)
Adriano, attaccante dell'InterAdriano ci è ricascato. Nel momento in cui, con allenamenti e sacrifici, con reti importanti (nel derby con il Milan, per esempio), aveva riconquistato la fiducia del tecnico, Josè Mourinho, il brasiliano torna a far parlare di sè e non per un gesto tecnico, bensì per un'altra notte "brava", passata a bailar nei night milanesi. Sarebbe questa la causa della panchina con la Fiorentina e di un gelo che sembra essere sceso nuovamente tra il calciatore e il mister portoghese.


Adriano
, ci risiamo: un'altra notte in discoteca. Il vizietto del sudamericano ha innervosito nuovamente lo "Special One" che, per tutta risposta, gli ha regalato una "serata in panchina" nel posticipo serale, di domenica scorsa, che i nerazzurri hanno vinto per due a zero contro la Fiorentina. Basta guardare l'Adriano imbronciato, mentre se ne sta seduto insiema agli altri panchinari ad osservare i compagni giocare il match contro i viola, per capire che l'idillio con il tecnico lusitano è già finito. Tornano, dunque, tesi i rapporti con l'allenatore interista che non ha gradito l'ennesima notte "brava" del calciatore brasiliano. Infuriato per la serata da "spettatore", il calciatore sudamericano, domenica sera, ha affittato un aereo privato e si è reso protagonista di un blitz a Porto Cervo sul suo yacht con Mancini, Julio Cesar e Maicon. Una rimpatriata con i connazionali dell'Inter. Insomma, il "caso Adriano" torna, ciclicamente a scuotere l'ambiente nerazzurro. Il suo agente è a Milano per parlare del rinnovo: non si escludono sorprese.
Read More

Elenco blog personale

Partners