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Calcio, 10mila Ultras a Roma per dire No alla Tessera del Tifoso

Protesta a Roma contro la tessera del tifosoDalla stagione 2010-2011 sarà "operativa" la Tessera del Tifoso. Di cosa parliamo? In sostanza di uno strumento di “fidelizzazione” adottato dalla società che prevede verifiche della Questura attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con direttiva ministeriale. Questo strumento prevede che le società di calcio non possano vendere biglietti a chiunque sia stato condannato, anche in via non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazione sportive.

Il provvedimento, voluto da Roberto Maroni per poter arginare la violenza negli stadi non piace, però, ai tifosi che, stamattina, si sono radunati in massa a Roma per dire 5 parole "No alla Tessera del Tifoso". Oltre 10.000 ultras (e più di 300 gruppi organizzati) provenienti da tutta Italia, si stringono uniti nella protesta che partirà questa mattina da Piazza dell'Esquilino. Nessuna sciarpa o bandiera dei club: le città sono indicate da una scritta sul retro della maglia (o felpa bianca come voluta dagli organizzatori) Il coro è unanime e trova espressione in uno degli striscioni preparati per l'occasione: "Se i ragazzi sono uniti, non saranno mai sconfitti". Questo lo slogan (anche ufficiale della manifestazione) che rimbomberà oggi per le vie della capitale. Speriamo che non ci siano incidenti e la protesta si svolga civilmente (col buonsenso di tutti).
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Calcio, Ronaldo annuncia il suo ritiro: "Un anno ancora e poi stop"

Ronaldo annuncia il ritiroHa ritrovato il brivido fantastico, la sensazione magica del gol, anche con una certa continuità e senza accusare infortuni muscolari che hanno condizionato pesantemente la sua vita professionale. Ma soprattutto ha riscoperto la gioia di giocare a pallone, coperto dall'affetto della gente, di quella della sua terra, del Corinthians, che ha deciso di concedergli fiducia e ne è stata ripagata con prestazioni soddisfacenti.

Il "Timao" è ormai il suo regno nel quale, con tutta probabilità, il campione brasiliano chiuderà la propria carriera. Ronaldo, intanto, si appresta a chiudere un 2009 positivo. E sogna un ultimo regalo: "Sarebbe meraviglioso vincere la Libertadores col Corinthians, accadono cose così incredibili in Brasile che vedremo cosa succederà - ha detto il brasiliano - la mia idea è giocare un altro anno e, se tutto va bene, chiudere la carriera". La Libertadores, ecco l'ultima gioia calcistica che chiede Ronaldo, in un'intervista a "TV Estadao, nella quale ha voluto tributare il suo ringraziamento non solo al club che l'ha rilanciato, ma a tutto il Brasile, sportivo e no: "La sfiducia era enorme visti i tanti infortuni della mia carriera e la gravità dell'ultimo, paragonabile a quello del 2000 - ha raccontato il Fenomeno - ma ho visto molti tifosi, anche del Palmeiras e del San Paolo, venire allo stadio per vedermi giocare e questo dimostra il mio legame con tutti i brasiliani. Non potevo aspettarmi di meglio, sapevo di essere benvoluto, ma è stando qui che senti l'affetto di tutti, è meraviglioso. E' molto più gratificante quest'affetto che giocare in un grande club europeo". Non gli manca, dunque, il calcio europeo, tranne che per un motivo, importantissimo: "Mi stanno succedendo tante di quelle cose belle che non ho nemmeno il tempo di pentirmene - afferma Ronnie - Sento solo la mancanza di mio figlio Ronald, che è rimasto a Madrid. Quando ero in Europa lo vedevo sempre, ma è l'unica cosa che mi manca". E presto lo riabbracerà, infatti nel 2010, quasi sicuramente, il grandissimo calciatore, che ha militato in squadre prestigiose (Barcellona, Real, Inter e Milan), chiuderà il proprio capitolo nel mondo del futbol. Comiuti 34 anni, con grande sofferenza, dirà stop: "Sarà una decisione difficile, sono molto confuso a riguardo. Ma c'è anche il mio corpo che mi chiede riposo. Sono tanti gli anni di sofferenze, colpi, infortuni, ritiri, allenamenti e fisioterapia, una storia incredibile".
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