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Calcio, Serie A: Domani i Calendari, ecco i criteri. Cifre e record da battere

Calcio, tra 24 ore i calendariC'è attesa. Domani, nella sede del Coni, prenderanno vita i Calendari della Serie A di Calcio e della Serie B. Si tratta dell'evento che, in sostanza, sancisce l'avvio ufficiale di un'altra intensa e scoppiettante stagione calcistica (che, ricordiamo, condurrà ai Mondiali sudafricani della prossima estate). Ma come saranno stilati, quest'anno, i calendari del calcio italiano? Poche regole nuove ma molto importanti: Niente teste di serie ma nemmeno big match di mercoledi (in basso troverete una spiegazione più approfondita dei criteri utilizzati).

Si parte il 22 agosto alle 18 con il primo anticipo della stagione, della Serie A di Calcio. Per la massima divisione si tratta di una storia lunga 80 anni. Infatti, come riporta il sito della lega, il primo campionato di Serie A a girone unico si disputo' nel 1929-30: vi parteciparono 18 squadre e a trionfare fu l'Inter. Per due stagioni (1943-44 e 1944-45), nel periodo della seconda guerra mondiale, il campionato non si e' disputato. Il campionato di Serie A TIM 2009-10 e' l'undicesimo torneo a 20 squadre, il sesto consecutivo. L'Inter e' la primatista in fatto di vittorie (4), seguita dalle due torinesi (2 titoli ciascuno per Juventus e Torino) e dal Milan (1). Passando a parlare dei protagonisti, dei calciatori, di un tempo e di adesso, occorre subito mettere in evidenza che l'ex laziale Silvio Piola detiene il primato assoluto dei gol realizzati nel massimo campionato, 274. Dietro a lui Gunnar Nordahl, miglior cannoniere straniero di sempre con 225 centri (e recordman in un singolo campionato, ben 35 le reti messe a segno). Tra i giocatori in attivita', il migliore e' il capitano della Roma Francesco Totti (178), seguito dallo Juventino Alessandro Del Piero (168) e dal milanista Filippo Inzaghi (151). Tra gli stranieri tesserati in questa stagione il piu' prolifico e' Hernan Crespo (139), ceduto dall'Inter al Genoa quest'anno.

CRITERI E INFORMAZIONI UTILI:
1)
Costruzione delle sequenze d'incontri in casa e in trasferta: a) nelle ultime quattro giornate le gare in casa sono perfettamente alternate a quelle in trasferta; b) non vi possono essere piu' di due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta per girone; c) nel caso in cui vi siano due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta, una coppia di incontri deve necessariamente essere in casa e l'altra in trasferta; d) e' prevista alternanza assoluta degli incontri in casa ed in trasferta per le seguenti coppie di Societa': Atalanta-Albinoleffe (Serie B TIM); Genoa-Sampdoria; Inter-Milan; Juventus-Torino (Serie B TIM); Lazio-Roma. e) in tutti i casi in cui cio' e' stato possibile, si e' tenuto conto delle situazioni di indisponibilita' del campo e/o di concomitanza con altri eventi cittadini di speciale rilevanza.

2) Costruzione degli abbinamenti:
a) Non sono previste ''teste di serie'', per cui tutte le Societa' possono incontrarsi anche alla prima o all'ultima giornata; b) nei turni infrasettimanali serali non sono possibili incontri tra Fiorentina, Inter, Juventus, Milan e Roma, ne' i derby di Genova, Milano e Roma; c) non vi puo' essere alcun incontro ripetuto (stessa partita alla stessa giornata) rispetto al Calendario 2008/2009; d) nella prima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, Societa' che si sono gia' incontrate nella prima giornata dei Campionati 2007/2008 o 2008/2009; e) nell'ultima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, societa' che si sono gia' incontrate nell'ultima giornata dei Campionati 2007/2008 o 2008/2009; f) le Societa' partecipanti alla Champions League (Inter, Juventus, Milan e Fiorentina) non si incontrano tra loro, ne' incontrano le Societa' partecipanti alla Europa League (Lazio, Genoa e Roma), nelle giornate poste tra un turno di Europa League che prevede gare al giovedi' e un turno successivo di Champions League (6a, 9a, 13a, 15a(1) e 16a giornata); g) i tre derby cittadini si effettuano in giornate diverse fra loro.

3) Orari:
Sabato ore 18.00 (1 anticipo) - sabato ore 20.45 (1 anticipo) - domenica ore 15.00 (7 gare) - domenica ore 20.45 (1 posticipo) I turni infrasettimanali (la 5a giornata di andata, la 10a di andata e la 11a di ritorno) si disputano mercoledi' con inizio alle ore 20.45 (9 gare), con un posticipo giovedi' con inizio alle ore 20.45. La 1a giornata di andata si disputa domenica 23 agosto 2009 con inizio alle ore 20.45 (7 gare), con due anticipi sabato 22 agosto 2009, uno con inizio alle ore 18.00 e uno con inizio alle ore 20.45 e un anticipo domenica 23 agosto 2009 con inizio alle ore 18.00.
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Calcio, Serie A: Berlusconi disegna il Milan: "Basta vecchi, Solo Under 23", ma Leonardo si oppone: "I giovani non bastano"

Berlusconi vuole un Milan di giovaniNeanche il tempo di iniziare la prima stagione nella Serie A di Calcio in panchina che Leonardo già viene stuzzicato dal suo capo aziendale. Ma il brasiliano non rimane in silenzio ed è un botta e risposta davvero simpatico e stuzzicante. Partiamo dalla considerazione che ha prodotto poi la reazione del giovane mister sudamericano. Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, chiacchierando a Montecitorio, con altri deputati, ha disegnato il futuro della società rossonera: "Non prenderemo più giocatori sopra i 30 anni -ha detto il patron milanista- anche perche' guadagnano molto. Noi vogliamo giovani con meno di 23 anni".

Leonardo risponde a Berlusconi
Una battuta, una dichiarazione, un pensiero che, in sostanza, annulla gli attuali obiettivi di mercato del club di Via Turati. I vari Luis Fabiano, Huntelaar, lo stesso Claudio Pizarro (possibile pedina di scambio del Chelsea nell'operazione che riguarda il regista del centrocampo rossonero, Andrea Pirlo) saltano tutti come birilli, spazzati via da una palla tirata con forza e precisione. Giovani, solo giovani, Giovani e basta. Questo potrebbe essere lo slogan. Ma se Berlusconi chiama, Leonardo non si fa pregare e risponde. Infatti, l'allenatore del Milan non rimane in silenzio e saputa la presa di posizione del presidentissimo ("Da ora in poi al Milan solo Under 23") risponde coin grande vigore, ed insiste sulla necessità di avere due rinforzi di qualità per poter presentare un Milan adeguato ai nastri di partenza del campionato della Serie A di Calcio: "Mancano un paio di elementi a questa rosa -insiste Leonardo- Puntare sui giovani e' un modo per programmare il prossimo futuro, ma è altrettanto chiaro che non bastano solo i giovani"."Sono d'accordo con chi dice che non e' normale spendere tanto nel mercato di oggi -ha continuato Leonardo- ovvio che le squadre con piu' giocatori di talento abbiano piu' possibilita' di vincere, pero' ritengo che si possa fare un buon lavoro anche con altri gruppi". Insomma, Leonardo controbatte con forza il pensiero del numero uno rossonero. Il discorso, naturalmente, passa alla possibile cessione di Andrea Pirlo al Chelsea. Ma Leonardo alza una cortina di fumo: "Non voglio dire nulla perche' non so nulla di questa trattativa, se c'è. Pronunciarmi anche su un giocatore come Pizarro non lo trovo corretto". Comunque, le prime scaramucce tra tecnico e presidente sono già divertenti. Tornando seri, il tempo è poco. Il Milan deve decidere come agire e al più presto, perchè ha sicuramente bisogno di un ringiovanimento della rosa ma anche dell'inserimento nel team di qualche campione e il tempo passa. "In medio stat virtus" dicevano i latini...
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Calcio, squadre: Il Chelsea si avvicina a Pirlo. 12 milioni più Pizarro per il si del Milan

Il Chelsea tenta l'assalto a PirloAncelotti preme per avere il suo pupillo a Londra. Il presidente del Chelsea, di una delle squadre di calcio più importanti della Premier League, Roman Abramovich è pronto ad accontentarlo, ma di mezzo ci sta il Milan. Sarà disposta la società rossonera a privarsi di Andrea Pirlo, del suo prezioso regista, con il quale ha vinto praticamente tutto?

La soluzione, come sempre, sta nel mezzo, nel possibile e giusto compromesso tra le due società impegnate nella trattativa. Per poter accontentare entrambe le parti, ed arrivare ad un epilogo felice, la soluzione c'è, esiste. Uno dei due rinforzi chiesti da Leonardo per il traballante Milan potrebbe arrivare proprio dal Chelsea: infatti il club londinese ha pronta, dopo qualche mese di stallo, l'offerta per il regista della Nazionale di Marcello Lippi. Un bonifico da 12 milioni di euro e il cartellino di Claudio Pizarro (valutato circa 10), il 31enne centravanti peruviano che ha trascorso l'ultima stagione, in prestito, al Werder Brema, realizzando anche tanti bei golletti. Un giocatore che, al di là della sua indubbia fama internazionale, è ben ricordato dai tifosi del Milan visto che è stata proprio una sua doppietta nel secondo tempo nel match di ritorno a San Siro a estromettere il Diavolo dalla Coppa Uefa appena trascorsa. Un classico centravanti d'area, potente, esperto, capace di inquadrare la porta con frequenza e dalle caratteristiche fisiche e tecniche che potrebbero far felice il tecnico brasiliano del Milan, Leonardo. Insomma, questa potrebbe essere la mossa per poter sbloccare un'operazione che farebbe contenti tutti e due i club e, soprattutto, l'ex tecnico rossonero Ancelotti, ora al Chelsea, il quale potrebbe avere il "suo" giocatore in squadra. Pizarro potrebbe essere dunque il primo dei due tasselli fondamentali chiesti a gran voce da Leonardo: e i soldi ricavati dall'operazione potranno riaprire la caccia al laterale difensivo che manca alla società di Via Turati, tra le squadre di calcio di Serie A ancora abbastanza "ferme" sul mercato. Il prezzo da pagare sarebbe dover rinunciare ad un altra colonna del Milan che ha vinto tutto, dopo il grande capitan Maldini, ma ogni ciclo è destinato a finire e, per inaugurarne un altro, è naturale dover pagare lo scotto di qualche sacrificio importante.

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(video) Calcio, squadre: Ibrahimovic bacia i colori blaugrana: "Essere qui è un onore, il Barça è speciale"

Ibra bacia la magliaIeri sera, dopo qualche difficoltà (mancava un documento importante per la conclusione della trattativa) Zlatan Ibrahimovic è riuscito a coronare il proprio sogno. Tanti ringraziamenti a "papà" Moratti, all'Inter e all'Italia, ma lui non aspettava altro che una chiamata da Guardiola e dall'unica, tra le squadre di calcio esistenti al mondo, che poteva strapparlo via da Mourinho.


(Presentazione di Ibrahimovic al Nou Camp)

Il suo sogno più grande era indossare la maglia del Barcellona, la squadra che ha sempre ammirato fin da piccolo. A partire da ieri, dal suo ingresso in un Camp Nou vestito a festa (nel video potrete osservare la grandissima accoglienza riservata all'attaccante dal popolo blaugrana), con tantissimi tifosi in piedi ad appaludirlo, la sua avventura con la squadra di calcio catalana ha preso ufficialmente avvio. Ed è subito amore, è bastato qualche istante con la maglia numero nove addosso. Entrato in sala stampa in borghese, ma con la casacca addosso, Ibra si è subito fermato per far vedere a tutti un gesto che ai tifosi interisti un po' di male l'avrà fatto. Un bacio allo stemma della squadra di calcio blaugrana e i ringraziamenti doverosi: "Ringrazio il presidente Laporta e Beguiristain perché hanno fatto un gran lavoro per portarmi qui. Ringrazio anche il mio agente Raiola. E il presidente Massimo Moratti. Nessun presidente ha mai fatto quello che ha fatto lui per me. A Milano ho fatto benissimo e la mia famiglia è stata benissimo. Ma dovevo fare un passo in avanti. Con il presidente Moratti avevo già trovato un accordo mesi fa. Che solo una squadra avrebbe potuto comprarmi, il Barcellona. Non è facile vendere un giocatore che conta così tanto per la tua squadra, ma lui l'ha fatto. Io non vengo qui per sostituire Eto'o, ma per essere me stesso. Spero di vincere quanto lui, anzi anche di più. Nessuno è più felice di me in questo momento. Sono qui per vincere". Ma la sviolinata del fuoriclasse svedese non si ferma qui: "Essere al Barcellona è un onore. Ci sono tante grandi squadre al mondo, ma solo una è speciale. Per me è il Barcellona. Qui ci sono grandi campioni a partire da Messi e arrivando sino a Touré. Perché non ho mai vinto la Champions? Non lo so, io ho dato il meglio per farcela. Quanti gol segnerò? Io voglio migliorare rispetto all'anno prima. Ne ho fatti 25 e ora voglio fare meglio. Però non dico una cifra perché non penso a segnare quanto ad aiutare il club. Sono una persona che non si accontenta facilmente. Voglio vincere, vincere e ancora vincere". Quello è l'obiettivo al quale tiene di più, la Champions, il triofeo della discordia e dei malumori che lo hanno portato via dall'Inter, insieme al fascino per una città magica, per una delle squadre di calcio più gloriose come è quella spagnola: "Ho ringraziato il presidente Moratti e con questo comprendo tutti, i miei compagni di squadra e anche ovviamente i tifosi nerazzurri. Mi dispiace essere andato via ma qui a Barcellona sono più contento ed è quello che volevo. Ho imparato molto dal calcio italiano, fin dal mio primo allenatore Capello che mi ha insegnato ad essere concreto sotto porta, ma anche Mancini e Mourinho mi hanno insegnato molto. Non sarei quello che sono oggi senza l'esperienza in Italia e ringrazio tutti". Appalusi per Ibra Ibra...
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