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(highlights) Brasile-Italia 2-0. "Noi intimoriti, loro più dotati", Lippi ammette la superiorità del Brasile.


(Il vantaggio del Brasile, firmato da Elano)


(Il raddoppio, alla "Mancini". Robinho è l'autore della bellissima iniziativa personale)

Elano e Robinho mettono la loro firma d'autore sul successo del Brasile, ma nei primi minuti sbaglio colossale della terna arbitrale. Infatti, viene annullato, per un fuorigioco inesistente (ma bisogna ammettere che la valutazione era difficile), un gol all'Italia, realizzato da Grosso (tocco perfetto a scavalcare Julio Cesar in uscita). Comunque,nel complesso, vittoria meritata dei sudamericani (superiorità degli avversari, ammessa anche da LIppi a fine match) sulla nazionale italiana di Marcello Lippi, nell'amichevole disputata e conclusasi da poco, a Londra, nell'Emirates Stadium di Londra (terreno amico dell'Arsenal di Wenger). Il Brasile è stato più forte. In più, troppe disattenzioni difensive (disastroso Pirlo) per gli azzurri, e questi buchi difensivi sono manna dal cielo per i brasiliani, micidiali nell'approfittare di questi svarioni per battere Buffon. Bellissima la serie di finte ubriacanti dell'asso del Manchester City, Robinho, nell'occasione del raddoppio verdeoro. Cannavaro e gli altri difensori vanno in bambola e la palla sbatte sul palo prima di finire in fondo al sacco. L'Italia ci prova, ma il Brasile corre di più. Solo nel finale, Toni prova a riaprire l'incontro, ma è un super Julio Cesar, estremo difensore del Brasile e dell'Inter, a chiudere la saracinesca e a impedire all'attaccante del Bayern di segnare. Brasile superiore...almeno per questa sera...
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"E' il più forte giocatore francese", così Maradona su Ribery. Il "bavarese" apprezza e pensa ad una nuova sfida. In agguato la Juventus.


(Il meglio di Franck Ribery)

Alla vigilia dell'amichevole con la Francia, Maradona, ora selezionatore dell'Argentina, incorona Franck Ribery come il giocatore francese più forte e si aggiunge, quindi, alla folta schiera di estimatori del calciatore francese. Il 25enne, di professione esterno, dal canto suo, sta pensando seriamente di interrompere il rapporto con il Bayern Monaco (club al quale è legato fino al 2011, ndr) per lanciarsi in una nuova sfida. Alla voglia del calciatore di avere una nuova vita calcistica, ha fatto seguito l'apertura del Bayern Monaco (come potrete evincere dalle dichiarazioni del presidente Beckenbauer), alla sua cessione. La Juventus, che è da tempo una delle società più interessate al nazionale francese, fiuta l'affare e si prepara a sferrare l'attacco, per portare a Torino il giocatore (desiderato fortemenre dal tecnico bianconero Claudio Ranieri).


"Trio fantastico con Anelka ed Henry, non dovremo farli giocare" E' Franck Ribery, per il Commissario Tecnico argentino Diego Armando Maradona, il miglior giocatore transalpino. Domani, a Marsiglia, si sarà una gustosa amichevole tra Francia e Argentina e l'ex "Pibe de Oro" si lascia andare ad manifestazioni importanti, di elogio, nei confronti dell'esterno che gioca attualmente nel Bayer Monaco: "E' un gradino piu' su di tutti gli altri", ha dichiarato l'argentino in una conferenza stampa, e ha poi aggiunto: "Il trio Ribery-Anelka-Henry e' fantastico: non li dovremo far esprimere al loro meglio se non vorremo avere dei problemi". Queste le istruzioni di Maradona, ai suoi calciatori, per evitare guai grossi nell'amichevole con la rappresentativa guidata da Domenech. Le parole di Maradona, di elogio al 25enne del Bayern si aggiungono a quelle di tanti altri addetti ai lavori (France Football lo ha incoronato, nel 2007 e nel 2008, quale miglior calciatore francese) ma anche di profani del settore, che non nascondono i loro apprezzamenti per questo talentuoso giocatore che, nella grande accelerazione, tiro potente e preciso, e senso del gol, ha le sue doti migliori. Quelle che hanno stimolato l'interesse di molti club europei pronti a follie per convincerlo a lasciare la Germania. E qui viene il bello. Infatti, è di queste ore la notizia che il calciatore non è più così sicuro di voler continuare il suo rapporto professionale con il club tedesco (rispettando quindi il contratto, che scade nel giugno 2011), e pur con una doverosa premessa, s'incomincia a guardare attorno: "
Sto molto bene al Bayern - ha detto al giornale Le Monde - tutti mi trattano bene e ho imparato anche il tedesco, ma non posso ignorare l'interesse dei grandi club". Una dichiarazione che fa riflettere, e riguardo alla quale si è espresso il Presidente del Bayern, Franz Beckenbauer, con delle parole che, in sostanza, costituiscono un'apertura della società bavarese alla sua cessione : "Ovviamente vorrei trattenerlo - ha detto Beckenbauer all'emittente transalpina Prémiere - faremo di tutto ma, se vorrà andare via, dovrà essere lasciato libero di farlo. In questi giorni non si possono seguire i contratti alla lettera. I giocatori hanno più potere dei club. E poi, chi non vorrebbe giocare in un grande club?". E quale sarà mai questo grande club? Sono molte le società interessate a Ribery, ma è inevitabile pensare alla Juventus che, per bocca di Ranieri, non ha mai nascosto il profondo interesse per il calciatore (che andrebbe a sostituire Pavel Nedved, decisamente a fine carriera). Ebbene, dopo un assist tale, l'operazione Ribery può uficialmente avere inizio.
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L'"Aquilani generation" è in crisi. E l'Inter torna a sperare.

                      Alberto Aquilani. Periodo di crisi per il giallorosso.
Aria di crisi, all'ombra del Cupolone, per Alberto Aquilani e la Roma. Il 24enne calciatore, nato nello storico quartiere di Montesacro (primi passi da calciatore nella Spes Montesacro, per poi compiere la trafila nelle giovanili giallorosse ed affermarsi nella squadra del cuore) sembra aver perso il feeling con i colori giallorossi (e con mister e tifosi) e sono molti gli indizi che fanno pensare ad un addio della maglia amata fin da bambino. L'Inter, interessata da tempo al nazionale, segue da vicino l'evolversi della vicenda.

Tempi duri per Alberto Aquilani. Sembra passato tanto, troppo tempo, da quando era un cardine insostituibile nello scacchiere giallorosso. Ed era amato dai tifosi che intonavano il coro "Aquilani generation", inneggiando al talentuoso centrocampista. L'impiego con il contagocce, i fischi dell'Olimpico, la mancata stretta di mano con Spalletti e la poca voglia di festeggiare sotto la curva sono indizi sufficienti per parlare di crisi e rimettere in discussione il suo futuro nella Capitale. Il rinnovo del contratto (scade nel 2010, ndr) continua a slittare, e anche questo è un fattore da non trascurare. Ecco allora che Aquilani si fa i conti in tasca e pensa anche ad un futuro lontano da Roma: un'idea, quella di lasciare la Roma, che tempo fa non lo avrebbe mai sfiorato. Adesso però la situazione è cambiata e lui sembra aver perso credito sia verso il tecnico che verso i tifosi che lo hanno fischiato (soprattutto quando, rilevato il capitano, ha contribuito alla fine ingloriosa di clamorosi contropiede che avrebbero chiudo definitivamente il match). E mettiamoci, cosa non meno importante, anche il fatto di non essere andato spontaneamente sotto la curva ma soltanto perché trascinato da De Rossi nella gara vinta con il Genoa. C'è aria di addio, dunque, e con la Juventus che ha deciso di puntare alla grande sul bravo Marchisio è l'Inter la destinazione più probabile. Insomma, Aquilani sta vivendo il momento più difficile della sua vita giallorossa. Un segnale per l'Inter, che è pronta a sferrare l'attacco per portare a Milano il centrocampista capitolino. 
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Lippi su Italia-Brasile: "E' il derby del mondo". E' dal 1982 che non vinciamo nei 90 minuti.


(Spagna, 1982. Italia-Brasile 3 a 2)

Stasera è ITALIA-BRASILE, un'amichevole di lusso tra due grandi nazionali. In campo tanti campioni, nove titoli mondiali (5 a 4 per i verdeoro, la differenza la fa il titolo vinto ai rigori, dai sudamericani, a Usa '94) e spettacolo assicurato. Per MARCELLO LIPPI, tecnico degli azzurri, tanta emozione, a poche ore dalla sfida e c'è voglia di vincere (non accade, nei tempi regolamentari, dal 1982; in quell'occasione terminò tre a due per gli azzurri). Ascoltiamolo, mentre si gode l'attesa per questa sua "prima volta" contro i ragazzi di DUNGA.

(Marcello Lippi, tecnico della Nazionale italiana)

"E' naturale che io sia emozionato: anche perché per me è una prima volta". Emozione ed eccitazione per il ct azzurro, Marcello Lippi, che vive gli ultimi istanti che precedono la sfida da sempre sognata con "il calcio fatto squadra" (questa la sua definizione della nazionale brasiliana): e dunque non si fa problemi a farci entrare nell'universo delle suggestioni di una vigilia così speciale. ''E' la sfida da sogno ed infatti - spiega - il mio unico rammarico non è per le polemiche sul caso Cesare Battisti, nelle quali è giusto intervengano altri, ma per il poco tempo che i giocatori delle due squadre hanno per recuperare dalle partite di campionato disputate ieri. Quarantotto ore sono poche, decisamente poche, per ritrovarsi al massimo a disputare un'amichevole di questo tipo". Sarà comunque "gara vera", garantisce Lippi: "altro che esibizione, quelle si fanno al circo". E così sarà, questa sera, a Londra, dove si affronteranno non solo due gloriose e importanti nazionali, ma anche tanti campioni, da ambedue le parti. Infatti, la qualità è tanta, come ammette lo stesso Lippi: "da una parte - s'inorgoglisce il tecnico toscano - ma anche dall'altra. Pensate ai mondiali: Buffon, Zambrotta, Totti, Del Piero, Pirlo, Grosso, Gattuso. Ohhh, è tanta roba...". Ma quella brasiliana, di cifra tecnica, "é la migliore del mondo": è costretto ad ammetterlo anche lui, che pure in Germania il titolo l'ha vinto. " - ribadisce - loro sono i migliori, ma quando per chissà quale motivo sono venuti meno i migliori siamo stati noi. Che domani ci presentiamo davanti ai 65 mila dell'Emirates Stadium ed alle centinaia di milioni di telespettatori con una certa consapevolezza. Quella di essere i campioni in carica". Passando, quindi, ad esaminare gli undici che scenderanno i campo in serata, Lippi non si sbilancia, ma in difesa davanti a Buffon dovrebbero piazzarsi Zambrotta, Cannavaro, Legrottaglie e Grosso. A centrocampo De Rossi, Pirlo e Perrotta (o Montolivo). In avanti in allenamento il tecnico viareggino ha provato un tridente con Camoranesi, Rossi (ma è in lizza anche Di Natale) e Toni. Questa la formazione che, con tutta probabilità, dovrà tenere botta all'undici verdeoro per una sfida che si presenta, senza dubbio, come il "derby del mondo".
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