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Calcio, Inter: Balotelli rincara la dose: "Non scuso chi m'insulta"

Balotelli-fischi
Abbiamo ascoltato e letto le dichiarazioni di Mario Balotelli. Il calciatore, coperto dai fischi e insulti del Bentegodi, durante il match con il Chievo, aveva risposto duramente ai sostenitori veronesi ("Il pubblico di Verona mi fa sempre più schifo"). In queste ore, il colored dell'Inter rincara la dose e infiamma la polemica: "Non scuso chi m'insulta". E Moratti risponde con una sorta di "no comment". La risposta di Moratti è emblema

Un'altra stoccata. Dopo le parole a caldo del dopogara, Balotelli entra duro di nuovo sul pubblico clivense ma con una precisazione: "Non mi scuso con chi mi ha insultato, ma con quella parte di pubblico che non c'entrava niente e che ho offeso esprimendomi male perchè esasperato dai "buu" durante la partita e mentre uscivo dal campo". "Avrei dovuto precisare che quei tifosi che mi hanno fatto i 'buu' a Verona, così come in altri stadi d'Italia, mi fanno schifo - ha continuato l'attaccante nerazzurro - Perché invece di godersi sportivamente una partita non pensano ad altro che a insultarmi. Sono stanco di sentire slogan e 'buu' razzisti anche quando in campo mi comporto bene. Questo lo sfogo del calciatore che, dunque, getta altra benzina sul fuoco. Sempre in giornata, è intervenuto sulla questione anche il numero uno dell'Inter, Massimo Moratti, che si è trincerato dietro dichiarazioni di circostanza: ""E' imbarazzante commentare ed entrare in argomento". E voi, cosa ne pensate?
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Calcio, Serie A: Conte lascia l'Atalanta. Squadra a Bonacina, Cagni in pole per la panchina

La sconfitta con il Napoli, nella prima gara del 2010 in Serie A, ha fatto traboccare il vaso. Finisce, infatti, nel peggiore dei modi l'avventura di Antonio Conte sulla panchina dell'Atalanta. L'ex allenatore del Bari, subentrato a Gregucci il 21 settembre scorso, ha rassegnato le dimissioni, accolte dalla dirigenza bergamasca dopo la furiosa contestazione che ha seguito l'ennesimo ko rimediato contro gli azzurri di Mazzarri.

"L'Atalanta comunica di aver accettato le dimissioni presentate dal signor Antonio Conte - si legge nella nota ufficiale - La società informa inoltre che l'allenamento di oggi verrà condotto dall'allenatore della Primavera Walter Bonacina". La pesante contestazione subita nel dopogara ha costretto Conte a lasciare la panchina della Dea. Termina, dunque, con la sconfitta casalinga rimediata contro il Napoli, l'esperienza dell'ex "galletto" in quel di Bergamo. L'allenatore paga gli scarsi risultati inanellati dalla squadra (penultima in classifica) e una vera e propria involuzione tecnica coincisa con l'esclusione di un uomo simbolo per il popolo atalantino come Cristiano Doni, capitano dei nerazzurri, relegato in panchina dal tecnico salentino. Il gruppo è stato affidato al coach della primavera, Bonacina (ex calciatore dell'Atalanta), in attesa che il presidente Ruggeri provveda ad ingaggiare il nuovo tecnico. Si fanno vari nomi, il più accreditato è quello di Gigi Cagni, in vantaggio sul collega Sonetti.
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