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Volevano il 69 sulla maglia. la Lega tedesca ha detto di no. La nuova provocazione di Dino e Nives

(Dino e Nives. Una coppia davvero hot. Fonte www.sportmediaset.it)

Sesso e giochi erotici sul prato del Maksimir Stadium. Vi ricordate quando ne avevamo parlato, tempo fa, su Citysport?. Ebbene, realizzata quella fantasia, Dino Drpic, ex calciatore della Dinamo Zagabria e ora al Karlsruhe, e la moglie Nives Celsius, sexy e provocante come non mai, tornano alla ribalta con una curiosa richiesta, bocciata però dalla Lega tedesca. Sulla base di una decisione presa in comune con la bella mogliettina, Dino aveva chiesto di poter mettere il 69 sulla maglia.


"Avevamo scelto insieme il 69, ma sfortunatamente non potrà indossarlo". Così ha commentato la sexy Nives Celsius la decisione della Lega calcio tedesca, che ha bocciato la richiesta del marito Dino Drpic al Karlsruhe di sfoggiare sulle spalle l'allusivo numero '69'. Insomma, dopo aver fatto sesso in campo e aver quindi realizzato una delle più grandi fantasie (loro e di tanti altri, sportivi e non), Nives aveva poi sbandierato ai quattro venti l'accaduto, provocando l'accantonamento, dalla squadra, del marito e poi la rescissione del contratto. Dino, comunque, era riuscito a trovare subito un'altra casacca, spostandosi in Germania nel Karlsruhe. Questi i fatti, fino alla nuova "insolita e provocante" richiesta della coppia. Il numero 69 sulla maglia. Senza scendere nei particolari, l'allusione alla posizione sessuale è evidente, così evidente da costringere la Lega tedesca a frenare i bollori della scatenata coppia. La Federazione ha infatti negato al centrocampista il 69 e gli ha conferito un 'banale' 11
: "Eravamo d'accordo col Karlsruhe - ha spiegato l'agente di Drpic, Milan Lopac - Era una buona idea dal punto di vista del marketing. Sfortunatamente la Lega non ha accettato la nostra richiesta". Alla prossima trovata hot, dunque...
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Mario Somma è il nuovo tecnico del Mantova. Il tecnico di Latina rileva Billy Costacurta.

                      Mario Somma. A lui la panchina del Mantova.

Come avevamo annunciato, qualche "riga" indietro, MARIO SOMMA e' il nuovo allenatore del Mantova. Dopo le dimissioni presentate alla dirigenza della squadra lombarda, dall'ex difensore del Milan Alessandro Costacurta, ora arriva, a distanza di poche ore, il comunicato della società biancorossa che conferma le indiscrezioni.

E' stato chiamato a sostituire Billy Costacurta. Somma, 45 anni, di Latina, ha guidato la Cavese (dal campionato di Promozione regionale fino alla C2), l'Arezzo (dalla C1 all B) e l'Empoli (promozione dalla B alla A). E' stato poi esonerato dall'Empoli in A e dal Brescia in serie B. La stagione scorsa ha preso in corsa il Piacenza in B, conducendolo a una tranquilla salvezza (www.sportmediaset.it).
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Esonerato Scolari. Squadra affidata a Ray Wilkins ma si cerca il sostituto del brasiliano.

   Felipe Scolari. E' finita la sua avventura sulla panchina del Chelsea.

E' finita l'avventura di LUIZ FELIPE SCOLARI al Chelsea. Gl ultimi deludenti risultati conseguiti dai Blues (attualmente quarto, a cinque punti dal Manchester United, che deve anche recuperare due gare) sotto la direzione del brasiliano, hanno fatto traboccare il vaso e, a pagare, come spesso accade, è stato il mister.

Il Chelsea esonera Scolari e affida la squadra all'allenatore in seconda, Ray Wilkins, in attesa di trovare il sostituto: "Scolari e' stato esonerato dall'incarico di allenatore con effetto immediato", si legge in una nota pubblicata sul sito del club inglese. Nel comunicato si ringrazia il tecnico brasiliano e si esprime "rammarico" per la fine prematura del rapporto che era iniziato appena l'estate scorsa. Ecco la motivazione: "Purtroppo i risultati e le prestazioni della squadra era sembrati peggiorare in una fase cruciale della stagione". Scolari era stato contestato dai tifosi dopo il pareggio interno di sabato per zero a zero contro l'Hull City. Ora, per la società londinese, prossima avversaria della Juventus negli ottavi di Champions, uno degli obiettivi è trovare la nuova guida. Ma sicuramente, nell'immediato, occorre tornare a vincere e convincere.
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Il Catania si chiude tra le mura del Massimino. Silenzio stampa e bocche cucite. Zenga a rischio?

La nostra è solo un'insinuazione, ma la flessione del Catania di Walter Zenga è evidente, così come i tre ko di fila rimediati dalla squadra etnea. Per "garantire serenità al gruppo" (questa la motivazione), Il patron siciliano Pulvirenti chiude la bocca a tutti e il Catania si chiude in un silenzio stampa, che vale più di tante parole.

Il ko, il terzo di fila, con la Juve ha comportato la decisione del Catania di entrare in silenzio stampa, per poter riflettere, in assoluta tranquillità, e ripartire con più tranquillità (soprattutto mentale) in campionato, visto che pian piano si entra nella fase calda del torneo. E' lo stesso club etneo, attualmente tredicesimo in classifica, ad annunciarlo in una nota. "Al fine di garantire serenità e tranquillità al gruppo nell'attuale momento di preparazione ai successivi impegni di campionato - si legge nel comunicato - i tesserati del Catania osserveranno il silenzio stampa, fino a nuova comunicazione in tal senso, eccezion fatta per la società che garantirà ai cronisti informazioni e notizie utili". Insomma, dalle parti dell'Etna la situazione è decisamente "bollente". E non invidiamo assolutamente Zenga, che
attraversa, forse, il momento più difficile da quando è alla guida della compagine siciliana.
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Cairo e il Toro si scagliano contro gli arbitri: "Siamo stati penalizzati". Sul sito granata gli errori delle giacchette nere

  Urbano Cairo. E' pronto a dare battaglia per difendere il suo Torino.


(highlights di Torino-Chievo, finita 1 a 1)

La furia di URBANO CAIRO sulla classe arbitrale, a difesa del suo Torino. Ecco le parole infuocate del presidente granata, stanco degli errori arbitrali che, a detta del massimo dirigente torinese, hanno "penalizzato" il Toro in più di una occasione.

"Ho almeno 7 partite in cui ci hanno penalizzato". Questo il pensiero del presidente del Torino, Cairo, il quale parte dalla sfida pareggiata (uno a uno, Ventola e Italiano i marcatori) con il Chievo, tra grandi proteste, per poi elencare tutti i torti subiti dalla sua società: "Ieri abbiamo visto molti episodi dubbi durante il match il Chievo. Ho fatto fare un elenco di torti arbitrali: se avessimo avuto un trattamento regolare, convalidando i gol buoni o i rigori, oggi avremmo dai 6 ai 7 punti in più" - ha spiegato a 'La Politica nel Pallone' sul GR del Parlamento - "Ieri il gol di Italiano è lo stesso, fotocopiato, con lo stesso assistente, del match con il Cagliari. Contro i sardi alla settima giornata annullano il gol a Rubin, un gol in fuorigioco, identica a quella di Pellissier. La cosa incredibile è che l'assistente di allora e lo stesso che c'era in campo ieri. Il rigore netto per fallo di Yepes su Stellone e' un'altra cosa. Ieri ho visto due cose a senso unico che ci hanno penalizzato. Ho almeno sette partite in cui ci hanno penalizzato. Ci hanno annullato un gol con il Palermo, poi non ci hanno dato un gol buono con il Bologna. Potrei andare avanti ancora ma mi fermo a questi episodi che per noi valgono molti punti. Non voglio appellarmi a solo questi errori arbitrali ma su 23 partite averne sette con torti cosi' mi inizia a sconcertare, una cosa che mi fa pensare". E a cosa starà pensando? Evitiamo di fare ipotesi, prchè altrimenti potremmo incorrere anche noi in qualche problema, ma le parole di fuoco, rilasciate dal patron del Torino, probabilmente gli varranno il deferimento, l'unico mezzo che ha la classe arbitrale italiana per difendersi, visto che spesso è davvero indifendibile.
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"La cosa migliore è che io me ne vada". Questo l'addio di Costacurta alla panchina del Mantova.

     Finisce la prima esperienza da tecnico per Alessandro Costacurta.
Tanti anni nel Milan, poi la decisione d'intraprendere, appesi gli scarpini al chiodo, la carriera di allenatore. E l'inizio della favola a Mantova. Poi, il giocattolo che si rompe e i risultati iniziano a scarseggiare. Alla fine, la decisione è inevitabile. E' finita l'avventura al Mantova di ALESSANDRO COSTACURTA, che lascia, in queste ore, la compagine lombarda. Non è stato ancora deciso il suo successore, ma circola sempre più il nome di MARIO SOMMA.

Salta la decima panchina del campionato cadetto. Alessandro Costacurta ha infatti deciso di dimettersi dall'incarico di allenatore del Mantova, dopo il ko di sabato, rimediato con il Vicenza (rinunciando ad un contratto che lo legava ai virgiliani fino al giugno 2010). L'ex giocatore del Milan, giunto a Mantova nell'ottobre del 2008, chiude la sua prima esperienza in panchina con un bilancio di quattro vittorie, cinque sconfitte e quattro pareggi. "Mi dispiace - ha affermato -. La cosa migliore per il Mantova e' che me ne vada; non so se sia la cosa giusta, ma lo spero". Le sue dimissioni per dare una scossa all'ambiente. Una scelta giusta? Beh, lo dirà solo il tempo e le prossime gare dei lombardi. In pole, per la sostituzione dell'ex bandiera rossonera, c'e' Mario Somma.
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(highlights) Palermo - Napoli 2-1. Ai rosanero bastano tredici minuti. Migliaccio e Simplicio in gol, su assist di Miccoli, e il Napoli si arrende. Non basta un super Hamsik.


(highlights di Palermo-Napoli)

PALERMO (4-3-1-2) - Amelia; Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti; Bresciano (dall'84' Savini), Nocerino, Migliaccio; Simplicio (dal 78' Guana); Cavani, Miccoli (dall'80' Succi). All.: Davide Ballardini.
NAPOLI (4-3-1-2) - Navarro; Maggio, Cannavaro, Contini, Aronica; Blasi, Gargano, Bogliacino (dall'83' Pià); Hamsik (dal 79' Pazienza); Lavezzi, Denis (dal 79' Zalayeta). All.: Edy Reja.
ARBITRO: Massimiliano Saccani di Mantova.
MARCATORI: 2' Migliaccio, 13' Simplicio (P), 43' Hamsik (N).

Bastano i primi 13 minuti al Palermo, il tempo necessario per mettere a segno due reti con Migliaccio e Simplicio (illuminati da un Miccoli fantastico) per battere un Napoli che continua a soffrire di un terribile "mal di trasferta". Lontano dal San Paolo, ruolino da retrocessione per i partenopei (due vittorie, due pari e ben 8 sconfitte). Imbattibile, o quasi, in casa, il Palermo di Ballardini che, brinda, ancora una volta, tra le mura amiche del Barbera (nona vittoria su dodici incontri casalinghi) ai tre punti conquistati contro i ragazzi di Reja, al termine di un divertente "derby del Sud". La stupenda rete, siglata da Hamsik a fine primo tempo, non da la scossa ad un Napoli che è costretto ad incassare un altro ko esterno.  
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(highlights) Udinese - Bologna 1-0. Una prodezza del "Nino Maravilla" Sanchez regala i tre punti all'Udinese. Bologna ko.


(highlights di Udinese-Bologna)

UDINESE: Handanovic, Zapata, Coda, Domizzi, Lukovic, Isla (21' st Sanchez), Inler, D'Agostino, Asamoah, Floro Flores (14' st Pepe), Di Natale. All.: Marino.
BOLOGNA: Antonioli, Belleri, Britos, Moras, Lanna, Mingazzini, Mudingayi, Amoroso (37' st Marchini), Valiani, Osvaldo (39' pt Cesar), Di Vaio (38' st Bernacci). All.: Mihajlovic.
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto.
MARCATORE: 47' st Sanchez (U).

L'Udinese esce dalla crisi. Contro i felsinei arriva, in extremis, una vittoria insperata quanto importante. Quando lo zero a zero sembrava essersi definitivamente cristallizzato, ecco la prodezza di Alexis Sanchez, giovane bomber di talento (nel mirino di molti club europei) che stende nel recupero il Bologna regalando ai suoi tre punti d'oro. Bologna costretto alla resa (la prima esterna della gestione di Mihajlovic) dalla prodezza del friulano. Nel secondo minuto di recupero, si produce il grande spunto di Sanchez, che salta l'uomo e fa partire il missile che buca la rete protetta da Antonioli.
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(highlights) Roma - Genoa 3-0. I giallorossi strapazzano il Grifone e lo agganciano al quarto posto. Apre Cicinho, raddoppia Vucinic, chiude la Bestia.


(highlights di Roma-Genoa)


ROMA (4-3-1-2) - Doni; Cicinho (dal 31' Motta), Mexes, Juan, Tonetto; Taddei, De Rossi, Brighi; Perrotta; Vucinic (dal 61' Julio Baptista), Totti (dal 79' Aquilani). All.: Luciano Spalletti.
GENOA (4-3-3) - Rubinho (dal 62' Scarpi); Biava, Ferrari, Bocchetti (dal 57' Palladino), Criscito; Vanden Borre (dal 46' Milanetto), Thiago Motta, Juric; Sculli, Milito, Jankovic.All.: Gian Piero Gasperini.
ARBITRO: Gianluca Rocchi di Firenze.
MARCATORI: 26' Cicinho, 47' Vucinic, 93' Julio Baptista (R).
ESPULSI: 50' Taddei (R), 69' Sculli (G) entrambi per doppia ammonizione.
NOTE: 45' allontanato Gasperini (G) per proteste


La Roma strapazza il Genoa e lo aggancia in classifica. Tre a zero ai ragazzi di Gasperini, e sprazzi di quella Roma che ha incantato la scorsa stagione. Giocate in velocità, "calcetto style", come in occasione del gol del vantaggio (azione super, tutta in velocità, con una fitta trama di passaggi brevi e precisi, Totti-Perrotta-Cicinho e rete del brasiliano con un tocco di piatto da pochi passi, la prima nel torneo), i polmoni inesauribili di De Rossi (cinquanta metri di corsa nell'azione che porta al raddoppio giallorosso, firmato da un gran gol di Vucinic, di collo sinistro al volo, in area) e poi la "bestia" Baptista che chiude l'opera con il tris finale. La Roma è tornata. Il Genoa si arrende ai giallorossi, ma con onore. 
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(highlights) Catania - Juventus 1-2. Terlizzi liscia, Poulsen insacca. La Juventus vince, scavalca il Milan e torna seconda.


(higlights di Catania-Juventus)

CATANIA: Bizzarri, Potenza (35’st Terlizzi), Silvestre, Stovini, Capuano (33′pt Martinez), Izco (25’st Carboni), Baiocco, Gia.Tedesco, Biagianti, Mascara, Morimoto. All.: Zenga.
JUVENTUS: Buffon, Grygera, Mellberg, Legrottaglie, Molinaro, Camoranesi (6’st Marchionni), Sissoko, Tiago (38’st Poulsen), Nedved, Iaquinta, Amauri. All.: Ranieri
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.

MARCATORI: 11′pt Iaquinta (J), 6’st Morimoto (C), 46’st Poulsen (J).
ESPULSO: 12′pt Iaquinta (J) per doppia ammonizione.


Il minuto di follia di Iaquinta, che si fa espellere, poi la rete della vittoria, a tempo scaduto, firmata da Poulsen  ma anche la svista di Morganti che nega un calcio di rigore agli etnei sul punteggio di uno a uno. Era stato il giapponese Morimoto, dopo la corta respinta di Buffon sul colpo di testa di Mascara, a regalare, ad inizio ripresa, il momentaneo pareggio ai siciliani che, all'11' del primo tempo avevano subito la rete di Iaquinta. Poi, a tempo scaduto, il liscio "alla Mai dire Gol" del catanese Terlizzi e Poulsen, il più lesto di tutti, ne approfitta per battere Bizzarri e regalare i tre punti alla Juventus. Tre punti d'oro per la Juventus che scavalca nuovamente il Milan e riguadagna il secondo posto, a meno sette dall'Inter.
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(highlights) Fiorentina - Lazio 1-0. La Lazio spreca l'impossibile e la Fiorentina porta a casa i tre punti. Gila-gol e super Frey regalano la vittoria ai viola.


(highlights di Fiorentina-Lazio)


FIORENTINA (4-3-1-2) - Frey; Zauri, Gamberini, Dainelli (dal 46' Comotto), Vargas (dal 78' Pasqual); Kuzmanovic (dal 59' Semioli), Felipe Melo, Donadel; Montolivo; Gilardino, Mutu. All.: Cesare Prandelli.
LAZIO (4-3-3) - Muslera; De Silvestri, Cribari, Rozehnal, Kolarov; Brocchi (dal 67' Lichtsteiner), Ledesma (dal 90' Mendicino), Matuzalem; Foggia (dall' 83' Mauri), Pandev, Zarate.
Allenatore: Delio Rossi.
ARBITRO: Andrea De Marco di Chiavari.
MARCATORI: 45'st Gilardino (F).
ESPULSO: 18' De Silvestri (L). 


Un Frey insuperabile e una Lazio davvero sfortunata, ma anche imprecisa in zona gol, sono le chiavi di una vittoria che proietta i toscani al quarto posto in classifica, in coabitazione con Genoa e Roma. Gila-Gol e i viola ottengono la terza vittoria consecutiva, sfruttando cinicamente una delle poche occasioni avute. Per i biancocelesti, un'altra sconfitta ma questa volta solo nel risultato perchè, alla luce di quanto si è visto in campo, se una squadra doveva vincere, quella doveva essere sicuramente la Lazio. Super Frey, decisivo almeno in 5 occasioni, sui vari Zarate, Pandev e compagnia bella, e alla fine il bomber biellese Gilardino colpisce per la rete che vale la vittoria viola. Questo è il calcio.
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(highlights) Cagliari - Atalanta 0-1. Cigarini e l'Atalanta interrompono la striscia positiva dei sardi. Cagliari ko dopo quattro vittorie consecutive.


(highlights di Cagliari-Atalanta)


CAGLIARI (4-3-1-2) - Marchetti; Pisano, Lopez, Bianco, Agostini; Fini (27'st Lazzari), Conti, Biondini (37'st Larrivey); Cossu (43'pt Canini); Acquafresca, Jeda. All.: Massimiliano Allegri.
ATALANTA (4-4-1-1) - Consigli; Garics, Talamonti (6'st Capelli), Manfredini, Bellini; Padoin (1'st Valdes), Guarente (87' Parravicini), Cigarini, Ferreira Pinto; Doni; Floccari. All.: Luigi Del Neri.
ARBITRO: Riccardo Tozzi di Ostia.
MARCATORI: 21'st Cigarini (A).
ESPULSO:
40' Lopez (C), 41'st il tecnico Allegri (C) per proteste.
 

Dodici punti nelle ultime quattro gare. La favola del Cagliari s'interrompe, improvvisamente, in casa contro l'Atalanta che, al 21' della ripresa, va in rete con Cigarini e porta via i tre punti dall'Atleti Azzurri d'Italia. Bella la conclusione, ma è la deviazione di Canini a beffare inesorabilmente il povero Marchetti. Nel finale, forcing disperato dei sardi, e clima incandescente per alcune valutazioni dell'arbitro Tozzi di Ostia (all'esordio nella massima serie dopo una vita passata sui campi di periferia, e belle apparizioni in Serie B), come il dubbio fuorigioco fischiato ad Acquafresca. Ma la reazione dei ragazzi di Allegri è tardiva e, con una gara perfetta i bergamaschi portano a casa i tre punti e si preparano nel migliore dei modi alla sfida con la scatenata Roma di Spalletti.
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(highlights) Sampdoria - Siena 2-2. Non basta un super Cassano, iL Siena strappa un punto al Ferraris. Decisivo Big Mac.


(highlights di Sampdoria-Siena)


SAMPDORIA: Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Lucchini (14' pt Ferri); Dessena (41' st Ziegler), Sammarco, Franceschini, Pieri; Bellucci, Pazzini (23' st Padalino), Cassano. All. Mazzarri.
SIENA: Curci; Zuniga, Portanova, Brandao, Rossi; Vergassola, Coppola (11' st Codrea), Galloppa; Kharja (12' st Amoruso); Ghezzal, Calaiò. All. Giampaolo.
ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave.
MARCATORI: 21' pt Vergassola (Si), 47' pt Bellucci, 6' st Pazzini (Sa), 34' st Maccarone (Si).


E' "Big Mac" Maccarone a spegnere la gioia dei blucerchiati, costretti al pari in casa da un combattivo Siena. La sue rete, messa a segno al 34' della ripresa, consente ai bianconeri di Giampaolo di tornare a casa con un punto prezioso dalla trasferta genovese. Al 21' l'errore dell'ex cagliaritano Fini (entrato dopo un quarto d'ora al posto dell'acciaccato Lucchini), che rinvia addosso a Vergassola, costa il vantaggio ai blucerchiati, firmato proprio dal centrocampista di Giampaolo (ex di turno; dal 1996 al 2001 alla Samp) che batte l'incolpevole Castellazzi. La reazione della compagine doriana è veemente e si concretizza nel recupero del primo tempo. Uscita di Curci, su Pazzini, la palla arriva a Bellucci che insacca per l'uno a uno. Al 6' della ripresa, l'operazione sorpasso è cosa fatta. Sale in cattedra Cassano che illumina il gioco della Samp, Pazzini finalizza, da pochi passi, e i blucerchiati si portano in vantaggio (per il "Pazzo" prima rete al Ferraris). Il Siena comunque è vivo e, dopo aver sfiorato la rete con Amoruso, il cui colpo di testa viene respinto ottimamente da Castellazzi, trova il gol a dieci minuti dalla fine con Maccarone che beffa Gastaldello e batte con destrezza il portiere avversario, per il due a due che chiude il match.
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