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(highlights) Lazio - Juventus 2-1. Marchionni illude i bianconeri, ma l'aquila si riscatta e vola con Pandev e Rocchi.


(highlights di Lazio-Juventus)

Lazio (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner (35' st De Silvestri), Siviglia, Cribari, Kolarov; Manfredini (9' st Mauri), Ledesma, Matuzalem, Foggia (41' st Brocchi); Pandev, Rocchi. (A disposizione: Carrizo, Rozenhal, Radu, Inzaghi) All.: Rossi
Juventus (4-4-2): Manninger, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (15' st Marchisio), Tiago (25' st Poulsen), Nedved; Amauri (35' st Trezeguet), Iaquinta (A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Salihamidzic, Giovinco) All.: Ranieri.
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 34' pt Marchionni (J), 20' st Pandev (L), 33' st Rocchi (L).

Marchionni illude i bianconeri, la Lazio reagisce e, con la coppia gol Pandev-Rocchi, ribalta il risultato ed ottiene un buon risultato, nell'andata della prima semifinale di Coppa Italia. gara bellissima, dai ritmi elevati, e con occasioni da ambo le parti. La Juve non riesce a mantenere la rete di vantaggio, ma comunque la marcatura segnata in trasferta è importante in vista del ritorno, che si disputerà il 22 aprile prossimo. Buona la grinta mostrata dalla compagine biancoceleste, una volta subito lo svantaggio, ad opera del ragazzo romano che, complice una deviazione di Kolarov, sulla sua conclusione, beffa Muslera per il momentaneo uno a zero a favore dei bianconeri. I bianconelesti, strigliati da Rossi nell'intervallo, si trasformano nella ripresa e, al 20' pareggiano con un bel sinistro, in torsione, di Pandev (capocannoniere della Coppa Italia con sei rete), scagliato all'altezza del dischetto del rigore. La rete galvanizza gli aquilotti che, al 33', trovano il vantaggio. Rocchi, lanciato in profondità, supera Chiellini in velocità e batte Manninger, con un tocco in spaccata di destro che inganna l'austriaco. La Juve con la testa già al derby e, soprattutto al Chelsea. La Lazio, molto brava nella reazione, mostra di essere sulla via del completo recupero.
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Ronaldo fa le ore piccole e a pagare è l'ex giallorosso Zago. Il Corinthians licenza il Dt.

(Carlos Zago, nel suo passato da difensore giallorosso)
Avevamo parlato, qualche giorno fa, della "notte brava" di Ronaldo, che aveva mandato su tutte le furie Andres Sanchez, il presidente del Corinthians (società nella quale milita l'ex interista), il quale non avrebbe fatto sconti al giocatore, procedendo all'applicazione, nei suoi confronti, di una maxi multa. Ebbene, a pagare per quella "scappatella notturna", è stato il Dt Antonio Carlos Zago, ex giallorosso, e veniamo a conoscenza di particolari succulenti.

Si era presentato nel quartier generale del Corinthians alle sei di mattina, dopo aver fatto bagordi in giro per locali. Ma non da solo. Infatti, l'ormai ex Dt del club brasiliano, ed ex difensore giallorosso Antonio Carlos Zago, secondo l'agenzia brasiliana Estado, non avrebbe solamente permesso al calciatore brasiliano di fare i propri comodi, ma l'avrebbe anche accompagnato nei locali. In sostanza, ci sarebbe stata prima la cena a casa di Zago e poi via per locali, frequentati anche da prostitute. Il presidente Sanchez, venuto a conoscenza dei fatti, ha proceduto all'inevitabile allontamento del dirigente, mentre al calciatore è stata applicata una ingente multa.
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La Juventus si associa alla Figc. "Gravi le dichiarazioni di Mourinho".

Dopo la Figc, è la volta della Juventus. La Signora è sdegnata e non rimane in silenzio. Chiamata in causa direttamente dallo sfogo di Mourinho, e riconosciuta dal tecnico protoghese come una delle principali fruitrici dei "favori arbitrali", la società bianconera chiede all'Inter di dissociarsi apertamente dal proprio tecnico, ed esprime in una nota ufficiale lo sdegno per tali dichiarazioni.

Sdegno e stupore. Due sensazioni diverse, ma in questa circostanza perfettamente unite tra di loro. Sono le emozioni che regnano, in queste ore, all'interno dell'ambiente bianconero, il quale protesta vivacemente per le parole espresse dal portoghese Mourinho, e chiede a Moratti e alla società nerazzurra di dissociarsi pubblicamente dalle 'gravi dichiarazioni' rilasciate dal tecnico interista. E' la richiesta della Juventus in una nota ufficiale, apparsa sul sito bianconero. La societa' bianconera esprime appunto 'sdegno e stupore' per le parole del lusitano. "Con le sue dichiarazioni -si legge nel comunicato- l'allenatore dell'Inter ha mancato di rispetto non solo alla Juve e ai suoi tifosi, ma a tutto il calcio italiano. I rappresentanti delle societa' hanno il dovere di mostrare educazione e senso di responsabilita''. Le polemiche, insomma, proseguono...
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La Figc valuta le dichiarazioni di Mourinho. "Così si alimentano le tensioni".

Nessuna utilità per il mondo del calcio. E' questo il succo del pensiero emerso, in Figc, riguardo al "monologo" che ha visto protagonista quest'oggi il mister nerazzurro Josè Mourinho. Nella sede della Federcalcio italiana si sta valutando il contenuto delle sue parole, proprio perchè non è assolutamente piaciuto l'acceso "monologo" del portoghese e, soprattutto, la parte nella quale il tecnico insinua favori arbitrali a vantaggio della Juventus.

"Così si alimentano solo le tensioni". Il pensiero della Figc, abbastanza concorde a quello che avevamo espresso anche noi, nei post precedenti, arriva in tarda serata, dopo una giornata abbastanza "calda" e contraddistinta dalle polemiche relative alla gara di campionato tra Roma e Inter. In Federcalcio le esternazioni del tecnico interista Jose' Mourinho non sono state gradite. "I toni usati dall'allenatore portoghese - si fa sapere in ambienti Figc - determinano soltanto l'inasprimento dei rapporti. Le sue sono frasi di nessuna utilita' per il mondo del calcio'. E non si escludono provvedimenti nei confronti dello "Special One". Infatti, "La giustizia sportiva - si aggiunge in Federcalcio - sta valutando il contenuto delle dichiarazioni di Mourinho"(proprio per valutare se esistono i presupposti per prendere dei provvedimenti nei confronti del coach nerazzurro).
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Luciano Spalletti squalificato per un turno. Ha "contestato l'operato arbitrale in maniera insultante e provocante".

Le polemiche su Roma-Inter sono destinate a continuare. Clamorosa la decisione della giustizia sportiva, assunta in queste ore. Luciano Spalletti, mister giallorosso, è stato squalificato per una giornata, a causa del teso post-partita della gara del Meazza. Dunque, il tecnico capitolino sarà in tribuna, sabato pomeriggio, quando la Roma sarà impegnata in casa nell'anticipo contro l'Udinese.

Roma "cornuta e mazziata". Mai detto è più appropriato in quest'occasione. Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti è stato squalificato dal giudice sportivo per una giornata "per avere, al termine della gara, rivolgendosi al Quarto ufficiale, contestato l'operato arbitrale con un'espressione insultante e provocatoria". Spalletti dunque assisterà dalla tribuna al match casalingo di sabato pomeriggio contro l'Udinese, nell'anticipo valido per la ventisettesima giornata di campionato. E allora rivolgiamo il quesito ai nostri lettori: Mourinho, per aver detto che "la Juve che ha conquistato tanti punti con favori arbitrali", riceverà l'attenzione dell'Ufficio Indagini?
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Monologo show di Mourinho. Attacca tutti e annuncia: "Sta arrivando il giorno dello scandalo".

Uno show, da solista d'eccezione. Il tecnico portoghese dell'Inter, Josè Mourinho, alla vigilia della semifinale di Coppa Italia con la Sampdoria, torna sulle polemiche seguite al match di campionato pareggiato per tre a tre contro la Roma e si scaglia violentemente contro tutti.

Uno spettacolo che, forse, si poteva risparmiare. La sua fama di "Special One" non verrà intaccata ma a livello di comunicazione ha ancora qualcosa da imparare. Comunque, andiamo ai fatti. Alla vigilia della semifinale di Coppa Italia con la Sampdoria, Mourinho torna sulle polemiche che hanno seguito la gara di campionato tra la sua Inter e i giallorossi e ne ha per tutti: "La prostituzione intellettuale non mi piace. Negli ultimi due giorni non si è parlato di una Roma e di un Milan che finiranno con zero titoli, di una Juve che ha conquistato tanti punti con favori arbitrali. Si è parlato di Balotelli e di un rigore che c'è. Ranieri ha provato a telefonarmi. Chiedetegli che cosa volesse". Esternazioni pesanti, quelle del mister nerazzurro, che ha dato vita ad un vero e proprio monologo, per poi abbandonare la sala stampa. Il lusitano ha poi proseguito colpendo le rivali dell'Inter. Nessuna delle big è stata risparmiata.  Nel mirino finisce, quindi, come ovvio, anche Ranieri, protagonista del "duetto" con Spalletti a Controcampo: "Ranieri sta con Spalletti ma io sto con Zenga, Delneri e Prandelli che hanno perso tre punti contro la Juve - ha affermato -. Sono con Novellino e Marino perché per loro sarà meglio non giocare e mandare in campo la Primavera. Chissà forse anche per noi sarebbe meglio non giocare perché sta per arrivare il giorno dello scandalo''. Insomma, per Mou la colpa di tutte queste discussioni è da ricercare in un'opinione pubblica "manipolata", che trascura i problemi di Milan e Roma per fare spazio alle polemiche anti-Inter: ''Io non manipolo l'opinione pubblica - ha continuato -, non sono il campione del prime time. Io parlo perché sono obbligato per contratto, perché mi dicono che devo farlo, mentre Ranieri e Spalletti sono sempre nel prime time. Ogni volta che arrivo negli spogliatoi accendo la tv e vedo Spalletti... Non è un gioco a cui voglio giocare. Io non so se loro pagano per essere intervistati, io certo rifiuto dei soldi pur di non essere intervistato. Ho detto di no tante volte. Forse per questo non si parla del Milan a -11, mentre si parla del rigore su Balotelli, che tra l'altro non si può dire che non ci fosse. L'unica gara che abbiamo vinto con un errore a favore è stata a Siena e io l'ho detto. Ma forse sono troppo avanti e si preferiscono conferenze stampa stile Medioevo". E ancora: "Forse sarà l'ultima volta che parlo così in una conferenza stampa - ha spiegato - forse torneremo a quelle conferenze stile medievale, perché io sono troppo avanti, sono troppo bravo. E devo tornare indietro... Ma perché io sono bravo? Non capisco...". Spettacolare, come sempre, Mourinho, che ci aveva abituato a modi di comunicare mai scontati. Ma questa volta ha sbaragliato ogni attesa e, ci chiediamo, ma era veramente necessario dire tutto ciò? A voi l'ultimo verdetto sulla vicenda. 
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"Se il Milan resta terzo, il tecnico è salvo". La società chiarisce il futuro di Ancelotti.

(Un momentaccio per Carlo Ancelotti. La sua permanenza al Milan dipenderà dal finale di stagione)
Le vibranti e risolute parole dell'Amministratore delegato del Milan, Adriani Galliani, di questi ultimi minuti, non lasciano spazio ad ulteriori commenti. Ormai il futuro, al club rossonero, del mister di Reggiolo, Carlo Ancelotti, dipende da queste ultime giornate di campionato.

Arrivano le prime dichiarazioni ufficiali dalla società rossonera, dopo un lungo vertice che si è svolto in Via Turati. Se il Milan conserverà il terzo posto, che consente di disputare, senza preliminare, la Champions della prossima stagione, allora la panchina dell'allenatore emiliano sarà salva, altrimenti il fallimento sarà totale e a pagare, oltre che i calciatori, sarà, appunto, il tecnico emiliano Carlo Ancelotti.
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La CBS annuncia: "Beckham al Milan fino a Giugno".

(David Beckham rimane in rossonero, fino alla fine della stagione)
Alla fine si è trovato il tanto agognato accordo. Il matrimonio, per ora part-time, si farà. Ancora non si sanno le cifre esatte dell'operazione che sarà perfezionata nei prossimi giorni. David Beckham resta in rossonero fino a giugno, poi volerà negli States dai Galaxy e, infine, tornerà nel 2010 in Italia. Una buona notizia per il club che, per questo difficile finale di stagione, avrà un campione in più sul quale contare.

La volontà del giocatore e del Milan hanno prevalso e i Galaxy hanno accettato l'idea della "staffetta". Milan-Beckham insieme fino a giugno. A dare la notizia, è stata la stazione locale della Cbs di Los Angeles. Il centrocampista rimarrà in Via Turati fino alla fine della stagione, e potrà offrire un contributo importante alla causa del Milan. Poi, a luglio, il britannico farà ritorno negli States, direzione Los Angeles, dove ritroverà i compagni dei Galaxy e tornerà in Italia nel 2010. L'operazione sarà perfezionata e chiusa entro fine settimana. Secondo quanto riportato dalle emittenti locali, i Galaxy avrebbero chiesto 10 milioni di dollari ottenendone però meno dalla società di Silvio Berlusconi. E' sicuramente la soluzione più giusta, voluta dal calciatore (e dalla moglie Victoria), e dal Milan. I Galaxy non intendevano perdere il loro simbolo, assunto come ambasciatore della Major League Soccer, ma hanno capito che forzare la volontà dell'inglese sarebbe stato deleterio sotto tutti i punti di vista. Lui vuole chiudere la stagione in Europa, al centro dei riflettori calcistici, e il desiderio si è realizzato. Per la felicità del Diavolo rossonero.
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