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"Cairo non vende? Andremo a comprare un'altra squadra". Ciuccariello risponde al presidente granata.

Ciuccariello assorbe il colpo (l'incedibilità del Torino, dichiarata nelle ultime ore da Urbano Cairo, in risposta alle mire dell'imprenditore pugliese sulla società granata) ma rilancia. "Se non sarà il Toro (ci spera ancora) sarà un'altra squadra", risponde il curioso protagonista di questa vicenda torinese. Tanto...i soldi ci sono, ma il simpatico Ciuccariello come ha ottenuto questa fortuna? "piovuta dal cielo", la sua riposta.

Una controrisposta immediata, quella di Raffaele Ciuccariello. Ricevuto il secco "no" da Cairo, sull'acquisto della società granata (che non è in vendita), l'imprenditore di Lucera ha incassato il rifiuto ma ha ripreso subito in pugno la situazione e ha così risposto, rilasciando dichiarazioni puntuali e scoppiettanti a Franco Giuliano, della "Gazzetta del Mezzogiorno": "Cairo non vende? E allora andremo a comprare qualche altra squadra. Spero che sia il Toro, perché i miei figli sono tutti tifosissimi di questa squadra, altrimenti sarà il Foggia o il Novara". Sull'eredità che lo ha reso ricco, però, l'ex 'Mister X' non si sbilancia: "Si tratta - ha detto - di una fortuna piovuta dal cielo. Da dove? Non posso proprio dirlo. Finalmente dopo tanti anni di sacrifici, oggi posso permettermi di andare dal presidente del Torino e fargli un'offerta che neppure lui avrebbe immaginato, date le condizioni in cui si trova ora la squadra". Un importante salto di qualità per un uomo che ha lasciato la Puglia nel lontano 1959 (a 18 anni) e per anni ha fatto l'emigrante in Germania, dove ha lavorato prima come muratore e poi come minatore. Ora il sogno è entrare nel calcio, diventarne un protagonista. Questa la sua candida ammissione: "Voglio entrare nel mondo del calcio - ribadisce - e non bado a spese. Spero che Cairo venda, sarebbe meglio per tutti. Se poi non ci riuscissimo, guarderemo a qualche altra squadra". Insomma, la vicenda prosegue, il botta e risposta s'infiamma e crediamo che non mancherà la risposta di Cairo, soprattutto sulla parte in cui l'ex Mister x insinuache il Torino non versi in condizioni floride.
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Larrivey...derci del giocatore. Il Cagliari lo da in prestito al Velez. E intanto Garrone annuncia: "Su Cassano i maggiori club europei".

(Joaquin Larrivey, dal Cagliari in prestito al River)


(Antonio Cassano, fuoriclasse della Sampdoria)
Il calciomercato è finito, almeno dal punto di vista temporale. Ma c'è tempo ancora per prestiti e per indiscrezioni. Il Cagliari annuncia la cessione temporanea di LARRIVEY al Velez, in Argentina, mentre il presidente blucerchiato Garrone rilascia importanti dichiarazioni sul talento di Bari vecchia, ANTONIO CASSANO.

Si conclude, almeno per ora, l'avventura di Joaquin Larrivey con la maglia del Cagliari. Il club sardo ha annunciato che l'attaccante e' stato ceduto in prestito sino al 30 giugno 2009 alla squadra argentina del Velez Sarsfield. Cresciuto nell'Huracan (dove aveva realizzato 30 reti in 94 gare), classe '84, nel 2007 fu acquistato nel 2007 (problemi di transfer, poi risolti il 29 agosto, prima della gara con la Juventus, seconda di campionato) dalla compagine sarda attualmente allenata da Allegri. In un anno e mezzo di permanenza in Sardegna, ha disputato 37 presenze e segnato due reti. Un bottino davvero magro, che ha convinto la dirigenza sarda a ricorrere al prestito. Un giocatore se ne va e uno potrebbe andarsene. Questi è, a differenza dell'argentino del Cagliari, italiano, esattamente barese, un talento dotato di numeri eccezionali ma anche di una "testa particolare". Colpi di classe e..."di testa" fanno parte del suo repertorio. E a parlarci di lui, è Beppe Marotta, dg della Samp, il quale riporta una dichiarazione importate del presidente della Sampdoria, Garrone, e poi dice la sua: "Su Cassano cui sono i maggiori club europei". Oggi l'unica certezza è che abbiamo ritrovato per la Samp e per il calcio nazionale un gran talento. Abbiamo iniziato un progetto con lui e vorremmo portarlo avanti finche' possiamo". Queste le parole del Direttore Generale della Sampdoria, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss, che ha poi aggiunto:"Abbiamo iniziato un progetto con lui e vorremmo portarlo avanti finche' possiamo - spiega il dirigente blucerchiato - pero', come piu' volte ribadito, lui si e' reso disponibile a venire alla Samp riducendosi sensibilmente lo stipendio e abbiamo detto che il destino del giocatore e' nello stesso Cassano. Sra' lui a decidere cosa fare, i rumors del mercato dicono che ci sono diversi interessamenti ed e' chiaro che parliamo di club di prima fascia in ambito europeo, non solo italiano, ma sarei falso se dicessi che abbiamo avuto qualche contatto. Sulla Nazionale dico che sono un grande estimatore e amico di Lippi. Il ct non lo ha escluso categoricamente. E' logico che nelle fasi sperimentali, come quelle di ora, Cassano non rientra - spiega infine Marotta - ma sono fiducioso che potra' confermare quanto di buono sta facendo per far si' che Lippi possa tenerlo in considerazione". Su Cassano in nazionale, dubitiamo fortemente che Lippi ritornerà sui suoi passi, mentre sul fatto che ci siano molti club interessanti, non può essere da meno visto quello che sta facendo e quello che ha nel suo dna di autentico fuoriclasse (e crediamo che sarebbe difficile trattenerlo in caso di offerta da un club importante e prestigioso). Se fosse meno "pazzerello" sarebbe perfetto...ma non sarebbe Antonio Cassano.
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Pronta, arriva la replica di Urbano Cairo: "Il Toro non è in vendita".

Poche parole, ma che lasciano il segno. Non è tardata ad arrivare la replica che aspettavamo. A poche ore dalla conferenza stampa, approntata dagli avvocati di Ciuccariello, il potenziale acquirente del club granata, il patron del Torino, Urbano Cairo, risponde per le rime agli avvocati dell'imprenditore pugliese.

Il Torino non si vende. Più chiaro di così..."L'ho detto e lo ripeto: non mi interessa vendere il Torino". Urbano Cairo replica con fermezza e un messaggio sintetico ma chiaro agli avvocati di Raffaele Ciuccariello, chiudendo quindi qualsiasi trattativa sul nascere: "Spero che tutto questo non infastidisca l'ambiente - dice Cairo - perche' dobbiamo essere sereni. A me non interessa vendere il Torino". Insomma, se uno più uno fa due (lo scetticismo dei tifosi e le parole del loro presidente), su questo fantomatico Ciuccariello è già calato il sipario.
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Farsa o una svolta per il Toro? Raffaele Ciuccariello si presenta: "100 milioni per rilanciare i granata". Ma i tifosi ci ridono su.

Finalmente sappiamo chi è il misterioso Mister X, aspirante compratore del Torino (attualmente nelle mani di Urbano Cairo). Tanti nomi erano stati fatti, anche altisonanti (Briatore, Giraudo, Margherita Agnelli, Lavazza, Ferrero, Bertone o Cinzano), invece è Raffaele Ciuccariello, imprenditore multimilionario, attivo da anni nel settore della ristorazione. Durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, nel Golden Palace Hotel di Torino (poco distante dalla sede del club granata) , anche se non fisicamente, si è presentato (tramite gli avvocati) con tanti soldi pronti per l'acquisto del Torino. Ma i tifosi del Toro sono sorpresi e abbastanza scettici.

100 milioni per acquisire il Torino calcio. Questa sarebbe la cifra che Mister x, al secolo Raffaele Ciuccariello, vorrebbe investire per impossessarsi della società granata. Il misterioso acquirente, nato nel 1941 a Lucera (Foggia), è stato presentato (ma solo a parole, dagli avvocati, visto che non si è presentato, in quanto "troppo schivo per incontrare stampa e tifosi") dopo settimane d'incertezza e diffidenza, nel lussuoso albergo torinese, in un'apposita conferenza stampa, di poche ore fa, predisposta dai suoi legali (Grazia Porta, Massimo Durante e Anna Pasquinelli). E' un misterioso pugliese "da anni attivo - hanno detto i suoi avvocati - nel campo della ristorazione, anche all'estero". Alla notizia, su internet e nei forum degli appassionati e tifosi del Toro, si sono scatenate subito molteplici reazioni. nella maggiorparte, sono di scetticismo, visto che non si sa assolutamente chi sia questo fantomatico personaggio (si trova poco o nulla, digitando il suo nome e cognome sui principali motori di ricerca) e i tifosi parlano di "una commedia dannunziana". Altre notizie, sempre ottenute per bocca dei suoi legali, sono che Mister X" "non ha attività al momento, ma ne hanno i figli. L'ultimo Norbert, classe 1976, svolge l'attività di investigatore privato, coadiuvato dal padre". E il quotidiano "Libero" metteva in relazione "Mister X" con casa Savoia e con una causa milionaria (vinta, così pare, e riguardante una questione di riconoscimento di paternità). Arriverebbero da lì il soldi dell'aspirante presidente granata. Insomma, ora sappiamo chi è, ma aspettiamo che l'imprenditore si faccia vedere, "de visu", e non tramite degli avvocati. E poi, naturalmente si attende la replica di Cairo e dell'ambiente granata. Intanto, dai tifosi, arrivano tante risate d'incredulità...
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Enzo Bearzot sulla gara col Brasile: "Forti ma non più dell'Italia".

Enzo Bearzot, ct italiano nel 1982
Brasile-Italia fa ancora discutere. Brucia particolarmente questa sconfitta (anche se era una gara amichevole), arrivata contro i rivali brasiliani, soprattutto per come si è prodotta. Ma, controcorrente, arriva a rincuorare l'ambiente azzurro l'autorevole voce di ENZO BEARZOT. Per lui un record speciale. L'ultima vittoria (nei tempi regolamentari) contro il Brasile rimane la sua, quella ottenuta nel 1982 nei mondiali che si svolsero in Spagna.

Contento per questo piccolo record. L'ultima vittoria contro i brasiliani porta la regia di Enzo Bearzot che alterna felicità a delusione per il match amichevole dello scorso martedì: "Contento di aver battuto quel grande Brasile con una grande partita, non della sconfitta dell'altra sera. E tantomeno delle critiche, perché non ho visto un'Italia così deludente". Va controcorrente l'ex Ct azzurro, che guidò l'Italia al trionfo nei mondiali spagnoli del 1982. Secondo Bearzot, il Brasile non è stato superiore all'Italia, e ci sarà occasione per il riscatto, soprattutto quando le gare conteranno maggiormente: "Secondo me, no. Ci è stato annullato un gol regolare, poi ne abbiamo regalati due a loro. Il Brasile è forte, ma non più dell'Italia». Ma allora ci si chiede (e lo si domanda allo stesso grande uomo di calcio) come mai la vittoria è stata così "facile": "Perché sono stati più bravi a proteggere la difesa, più organizzati in mezzo al campo, per il numero maggiore di giocatori, non per la loro qualità. Per questo sono convinto che al Mondiale vinceremmo noi contro questo Brasile. Prima di tutto perché nel frattempo Lippi avrà trovato la squadra giusta, e poi perché al Mondiale li abbiamo sempre fatti soffrire, non soltanto nel 1982». Sicuramente li abbiamo fatti soffrire, ma abbiamo anche avuto molte delusione contro i carioca (per esempio la sconfitta ai rigori nella finale mondiale americano del 1994, dopo aver perso anche la finale del 1970, ndr), e anche su questo argomento, la replica dell'ex selezionatore azzurro è implacabile: "Ma nel 1970, contro il Brasile più forte della storia, a mezz'ora dalla fine eravamo sull'1-1 e avevamo avuto la possibilità di passare in vantaggio. Nel 1994 dovevamo vincere noi, perché quello era il Brasile più facile da battere. E nel 1978, dopo la finale per il terzo posto che avevamo dominato, il loro allenatore Coutinho è venuto a chiederci scusa per averci rubato la vittoria per 2-1». Insomma, il buon Bearzot difende a spada tratta l'Italia, e gli azzurri, ma anche l'operato di Lippi, che avrà modo di lavorare sul gruppo per il pronto riscatto. Ma intanto, noi rimaniamo dell'idea che nell'amichevole londinese, il Brasile è stato decisamente superiore alla nazionale italiana. Voi cosa ne pensate?
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Mister x toglie la maschera. Oggi sapremo chi è il misterioso compratore del Torino.

Vi ricordate quando avevamo parlato del misterioso acquirente del Torino? Il famoso Mister X che aveva enunciato, tramite i suoi legali, gli "8 punti" del progetto teso al rilancio della società granata, una volta rilevato Urbano Cairo al tavolo presidenziale. Oggi, questo fantomatico personaggio dovrebbe svelare la sua identità.

Ci siamo. Dopo mesi di voci e di paparazzate, ma anche di infruttuose indagini volte a capire chi potesse essere, "Mister X" toglie finalmente la maschera. Oggi i suoi avvocati riveleranno l'identità dell'imprenditore che vuole acquistare il Torino e che, fino alla giornata odierna, aveva solo parlato tramite la loro bocca, senza mai esporsi in prima persona. L'appuntamento è per le 15.30, nel prestigioso hotel "Golden Palace" (http://www.thi.it/hotels/golden-palace/hotel-5-stelle-lusso-torino.html), a due passi dalla sede del club granata: "Nel corso della conferenza stampa verrà resa nota l'identità del potenziale acquirente", hanno scritto gli avvocati Grazia Porta, Massimo Durante, e Anna Pasquinelli. Verranno esposte, inoltre "le linee programmatiche per la gestione societaria e sportiva". Miroglio? Ferrero? Si sono fatti tanti nomi, tante indiscrezioni, ma tra poche ore sapremo finalmente chi si cela dietro questo alone di mistero (l'ultima porta ad un imprenditore del Sud, in attesa di un'eredità milionaria da 600 milioni di euro). Ma, tutto questo, senza fare i "conti con l'oste", poichè Urbano Cairo non sembra intenzionato a passare la mano...
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Garber da l'ultimatum al Milan, per Beckham "Chiusura entro venerdì, altrimenti nulla" e Arena pure accelera "Come vada vada, chiudiamo presto".

Questo matrimonio s'ha da fare (ormai è la volontà di giocatore, moglie e società rossonera), ma si farà? Ancora non si sa se l'esito della vicenda, riguardante David Beckham, sarà positivo (per il Milan), ma il tecnico dei Galaxy, BRUCE ARENA vuole che si arrivi celermente ad una conclusione. In un senso o nell'altro.

Mercoledì sera erano arrivate le parole di Don Garber, patron della Major League statunitense. Egli aveva, in sostanza, dato un ultimatum al club di Via Turati. Chiusura dell'affare entro venerdì (perchè altrimenti non ci sarebbe l'omologazione da parte della Major League) oppure l'inglese prenderà la via di ritorno per gli States. Il tempo sta per scadere, Beckham è in prestito al Milan fino all’8 marzo, ma sono rimaste poche ore per concretizzare l'affare. Dopo le parole di Garber, arrivano anche quelle del coach dei Galaxy, Bruce Arena che si esprime sull'affare Beckham. "La cosa migliore è arrivare a una conclusione rapida - ha detto - sia che David rimanga con noi, sia che venga acquistato dal Milan". Dunque, sono ore febbrili per capire cosa accadrà e noi saremo qui, pronti, per documentarvi intempo reale sulla trattativa.
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(Video) Irlanda-Georgia 2-1. Il Trap batte, in rimonta, l'ex interista Cuper e ci combina uno scherzetto. L'Eire acciuffa l'Italia in testa.


(highlights di Irlanda-Georgia)

Il Trap ci combina un vero e proprio "scherzetto di carnevale". La Georgia di Cuper, invece, viene illusa dalla rete di Iasvili, poi l'Irlanda si sveglia, da vita ad una vittoriosa rimonta (doppietta di Robbie Keane, uno su calcio di rigore) e porta a casa una preziosa e importante vittoria, che permette alla nazionale del "fortunato" (a detta dell'Irish Indipendente che titola "Un tocco di verde continua a far sorridere il fortunato Trapattoni") GIOVANNI TRAPATTONI di acciuffare l'Italia in testa alla classifica del gruppo 8 per i Mondiali del Sudafrica (2010), a quota dieci. Ecco la classifica: Italia ed Eire 10; Bulgaria 3; Montenegro e Georgia 2; Cipro 1. Prossime partite (28 marzo 2009): Cipro-Georgia; Irlanda-Bulgaria; Montenegro-Italia.
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(video) Spagna-Inghilterra 2-0. Ritorno amaro in Spagna per Capello. Villa e Llorente fanno volare le furie rosse. Record per Beckham


(highlights di Spagna-Inghilterra)


Inghilterra da rivedere. David Beckham festeggia nel peggiore dei modi il record di presenze con la maglia inglese, 108, che gli permette di raggiungere un mito come Bobby Moore. Finisce con un secco due a zero, per gli uomini di Del Bosque: un gol per tempo, prima 'El Guaje' Villa (stop al limite dell'area, palla incollata ai piedi, dribbiling e poi conclusione precisa di destro, che fredda "Calamity" James) e poi Llorente rendono il ritorno in Spagna di Capello amarissimo per l'ex tecnico del Real Madrid.
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(Video) Francia-Argentina 0-2. Show argentino, i galletti vanno ko. Super Messi, la gioia del Pibe


(i gol dell'amichevole Francia-Argentina)

Messi, sempre lui, ma soprattutto un collettivo davvero preparato e solido. L'Argentina di Maradona fa sul serio, anche se è solo un'amichevole, e batte due a zero la Francia di Domenech. Diego può dormire sonni tranquilli con i fuoriclasse di cui dispone. Gutierrez sfrutta un errore del portiere congolese Mandanda e al 41' lo fredda regalando l'1-0 ad un esultante Maradona. Poi è il blaugrana Messi ad incantare gli spettatori del Velodrome (di Marsiglia) e al 37' della ripresa finalizza un bellissimo contropiede, che vale il due a zero finale. Ancora imbattuto, da quando ha preso la guida dell'Argentina, il Pibe de Oro prosegue, dunque, felice questa sua avventura.
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