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Uniti contro i nerazzurri. Si avvicina Catania-Inter e Lo Monaco avverte lo Special One: "Sarà una città intera contro l'Inter".

Ci ricordiamo tutti il diverbio, piuttosto forte, che esplose tra l'Amministratore delegato siciliano Pietro Lo Monaco e Josè Mourinho (il quale sarà in tribuna, nella prossima gara, per la squalifica di una giornata decisa dal giudice sportivo in merito alla gara di ieri con la Samp), in occasione dell'incontro di andata. Lo Monaco si espresse in maniera forte raccomandando qualche "bastonata sui denti" per Mourinho e sottolineando di non gradire molto il tecnico, a livello di simpatia. Il portoghese, a sua volta, rispose così:

ovvero con la sua solita pungente ironia dicendo di non conoscere ssolutamente  il dirigente siciliano, ma la squadra del Principato. Bene, la prossima tappa della squadra nerazzurra si chiama appunto Massimino, fortino etneo. E l'accoglienza di Lo Monaco è tutta un programma: "Ribadisco di non apprezzare particolarmente Mourinho - ha dichiarato Lo Monaco - ma sarà comunque accolto con il massimo perbenismo. Lui e l'Inter devono però sapere che si troveranno contro tutta la città di Catania...". Non servono altre parole, basta rivedere la gara tra il Catania e la Roma, e tutta la gente che affollava il prato del campo siciliano a fine partita,  e il clima d'intimidazione che faceva da contorno ai protagonisti (ospiti) in campo, per capire come sarà accolto Mourinho e la sua squadra...
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Prova Tv. Arriva la mano pesante del giudice su Adriano. Tre turni di squalifica per il colpo proibito a Gastaldello. Una giornata anche a Mourinho.

Il pugno di Adriano e le proteste di Mourinho. Sono arrivati i punti, contro la Sampdoria, ma anche importanti squalifiche. Dopo aver esaminato i filmati relativi alla gara di ieri sera, il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di stop al brasiliano dell'Inter, Adriano. Proprio nel momento della rinascita, il calciatore sudamericano è costretto ad assistere alle prossime gare dalla tribuna. Il motivo? "condotta violenta nei confronti di Gastaldello, colpito con un pugno durante la gara con la Sampdoria". Squalificato, per una sola giornata e per una causa differente (proteste abbastanza vibranti), anche il tecnico José Mourinho, nervoso ed allontanato giustamente, durante la gara con i blucerchiati, dall'arbitro Celi.
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(Video e Highlights) Inter - Sampdoria 1-0. Adriano risponde a Juventus e Milan, e con la sua rete stende la Sampdoria. E' tornato l'Imperatore?


(INTER - SAMPDORIA 1-0)


INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel (46’ Cordoba), Chivu (83’ Maxwell), Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari; Stankovic, Adriano, Mancini (77’ Figo). All.: Mourinho.
SAMPDORIA (4-4-1-1): Castellazzi; Raggi (58’ Ziegler), Palombo, Gastaldello (48’ Padalino); Stankevicius, Sammarco, Dessena, Franceschini (63’ Bellucci), Pieri; Del Vecchio; Pazzini. All.: Mazzarri.
ARBITRO: Celi.
MARCATORE: 47' Adriano (I).
ESPULSO: Al 39’ l’allenatore dell’Inter, Josè Mourinho.

Non brilla ma vince l'Inter di Mourinho (un pò nervoso e allontanato dall'arbitro Celi) che sconfigge di misura la Sampdoria di Walter Mazzarri. Orfana di Ibrahimovic, fermato dal giudice sportivo per un turno, il palcoscenico nerazzurro si tinge dei colori verdeoro di ADRIANO, che dopo aver segnato in Coppa Italia alla Roma, si ripete in campionato, decidendo il match con un tocco in allungo sul traversone dalla destra di Maicon. Segnali costanti di progresso per il calciatore brasiliano che, pian piano, sta tornando ai fasti di quando era l'Imperatore del Meazza. Non riesce il miracolo ai ragazzi di Mazzarri, e resta il rammarico di aver perso la gara dopo una buona prestazione, condita anche da alcune occasione, tuttavia, sprecate. Anche se non con una prestazione esaltante, i tre punti sono arrivati, e anche la risposta alla Juventus e al Milan che continuano la ricorsa alla corazzata nerazzurra.
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(Video e Highlights) Lazio - Cagliari 1-4. Il vantaggio di Rocchi fa sognare i biancocelesti che poi si risvegliano sotto i colpi di un Cagliari super. Jeda, doppietta, Acquafresca e Matri a segno per il poker sardo.


(LAZIO - CAGLIARI 1-4)


LAZIO (4-3-3): Carrizo, Lichsteiner, Diakitè (1′ st Cribari), Rozehnal, Kolarov; Brocchi, C. Ledesma, Mauri (29′ st Foggia); Pandev, Zarate, Rocchi (24′ st S.Inzaghi). (Muslera, De Silvestri, Matuzalem, Firmani). All. D. Rossi.
CAGLIARI(4-3-1-2): Marchetti, F. Pisano, Bianco, Lopez, Matheu; Biondini (38′ st Parola), Conti, Lazzari; Jeda (44′ st Larrivey); Acquafresca (21′ st Fini), Matri. (Lupatelli, Canini, Astori, Ragatzu). All. Allegri.
ARBITRO: Romeo di Verona.
MARCATORI: 3′pt Rocchi (L), 5′pt, 9′pt Jeda, 21′pt Acquafresca (rig.), 41′pt Matri (C).
 

Rocchi segna, incontropiede, nei primi minuti, e tutto sembra presagire ad una giornata di festa per i colori biancocelesti, ma l'insidia, rappresentata dal Cagliari di Allegri, in una forma fisica strepitosa, si rivela presto un terribile incubo per Rozenhal e compagni. I sardi conquistano una super vittoria all'Olimpico, rimontando la rete iniziale dell'attaccante laziale e poi travolgendo i capitolini con un sonoro quattro a uno. Jeda, a segno per ben due volte, Robert Acquafresca, su calcio di rigore, e Matri travolgono la Lazio che spreca ben due calci di rigore, uno con Rocchi, calciato fuori, e uno con Zarate, respinto alla grande da Marchetti.
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(Video e Highlights) Siena - Atalante 1-0. Ancora una volta Mario Frick. l'attaccante senese manda ko l'Atalanta di del Neri.


(SIENA - ATALANTA 1-0)


SIENA: Curci, Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso, Vergassola, Codrea, Galloppa (19' st Jarolim), Kharja, Frick (8' st Ghezzal), Calaio' (38' st Zito sv). All.: Giampaolo.
ATALANTA: Coppola, Garics, Talamonti, Manfredini, Bellini, Ferreira Pinto (36' st Defendi), Guarente, Padoin (1' st Cigarini), Valdes (18' st Cerci), Doni, Floccari. All.: Del Neri
ARBITRO: Candussio di Cervignano del Friuli
MARCATORI: 44'pt Frick (S).

Ancora lui. Mario Frick. L'attaccante del Liechtenstein regala un'altra vittoria preziosa al Siena, e a farne le spese è questa volta l'Atalanta di Luigi Del Neri. Tre punti importanti, per la compagine toscana, contro i bergamaschi, che erano reduci dalla vittoria di prestigio ottenuta contro l'Inter. Dopo un primo tempo sottotono, chiuso in svantaggio, la formazione ospite prova a rifarsi nella ripresa e a cercare il gol del pareggio. Ma la traversa colpita da Guarente e l'occasione sciupata da Ferreira Pinto condannano gli orobici alla sconfitta.
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(Video e Highlights) Palermo - Udinese 3-2. Un incubo senza fine per i friulani, sconfitti anche al Barbera. Pepe illude l'Udinese che sprofonda sotto i colpi di Simplicio e Cavani. Inutile la rete finale di Totò Di Natale.


(PALERMO - UDINESE 3-2)


PALERMO (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Carrozzieri, Kjaer, Balzaretti; Nocerino, Liverani (42'st Guana), Bresciano; Simplicio (23' st Savini); Succi (13' st Migliaccio), Cavani. A disp.: Ujkani, Tedesco, Miccoli, Mchedlidze. All.: Davide Ballardini.
UDINESE (4-3-3): Handanovic; Isla, Zapata, Felipe, Lukovic; Inler, D'Agostino (30' st Obodo), Asamoah; Pepe (13' st Di Natale), Quagliarella (27' st Ighalo), Sanchez. A disp.: Belardi, Domizzi, Tissone, Pasquale. All.: Pasquale Marino
ARBITRO: Velotto
MARCATORI: 2'pt Pepe (U), 17' pt e 9' st Simplicio, 12' st Cavani (P), 18' st Di Natale (U).

Continua l'incubo dell'Udinese e di Marino. Ormai, il tempo a disposizione dell'allenatore friulano, per invertire una rotta sempre più negativo, sembra essere giunto al termine. La sua squadra non riesce più a vincere, e a convincere, e anche questa settimana rimedia la sconfitta in casa di un Palermo unito nel nome del proprio mister Davide Ballardini, amato dai giocatori rosanero. Eppure la gara era partita bene per la squadra bianconera. Pepe, con un gran bel calcio piazzato, beffava Handanovic per l'uno a zero. Ma, poi, inaspettatamente, l'Udinese spariva e appariva il Palermo, brillante più che mai, con Simplicio e Cavani che, tra il 17' del primo tempo e il 12' della ripresa, trasformavano lo svantaggio addirittura in un rassicurante tre a uno. Incredibile. L'orgoglio di Di Natale, inizialmente in panchina, scuote i friuliani che ci provano, nel finale, ad agguantare almeno il pari, ma senza risucirsi e si devono arrendere ancora una volta al verdetto del campo .
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(Video e Highlights) Lecce - Torino 3-3. Orgoglio Toro, mai domo. Il Lecce subisce per ben due volte la rimonta dei granata che conquistano un prezioso punticino.


(LECCE - TORINO 3-3)


LECCE (4-3-3): Benussi, Polenghi (6' st Schiavi), Fabiano , Esposito, Guliatto, Munari (15' st Angelo), Ardito, Ariatti, Giacomazzi (27' st Papadopoulos sv), Castillo, Tiribocchi. All.: Beretta 5.5
TORINO (4-3-2-1): Sereni, Di Loreto, Natali, Dellafiore, Ogbonna, Abate (37' st Diana), Dzemaili (6' st Amoruso), Saumel, Corini, Bianchi (23' st Stellone sv), Rosina. All.: Novellino.
ARBITRO: Trefoloni di Siena
MARCATORI: 12'pt e 46' pt Munari (L), 2'st Saumel, 11'st Dellafiore (T), 28'st Castillo (L), 32'st Natali (T).
 

Orgoglio Toro. Mai doma la compagine di Novellino la quale, recupera per ben due volte i salentini (dallo 0 a 2 al 2 a 2 e poi grazie a Natali il definitivo 3 a 3) e porta a casa un punto prezioso che, se non smuove di tanto la classifica, sicuramente avrà soddisfatto il tecnico per la grande reazione mostrata. Era, alla vigilia, una delicata sfida, tra due compagini impegnate nella lotta per non retrocedere e alla disperata ricerca di punti. ne è venuta fuori una gara spettacolare, emozionante, e chiusa con un pirotecnico 3 a 3 che appare il risultato più giusto per quanto visto sul campo di Via del Mare. Primo tempo di stampo salentino, ripresa decisamente a favore del Torino. La doppietta di Munari, che sblocca il match per il Lecce, con un destro pazzesco dai 30 metri (sicuramente la rete più bella della ventesima giornata) e poi sigla il raddoppio con un tap-in vincente seguito al colpo di testa di Giacomazzi, sembra mandare all'inferno il Toro. Ma i granata, ad inizio ripresa, accorciano le distanze con Saumel. Innocuo cross teso in area, nessuno tocca la palla che finisce in fondo al sacco: una beffa per Benussi. Poi, all'11' Dellafiore sigla il due a due, completando così l'incredibile rimonta. Il Lecce non ci sta e cerca la vittoria. Al 28' l'involontario assist di Dellafiore che rinvia addosso a Tiribocchi e favorisce Castillo per il tre a due, sembra presagire un'altra settimana di tormento per i granata. Ma, al 32' Natali (a segno nella gara di Coppa Italia, persa contro la Lazio) stacca di testa e ristabilisce, definitivamente, la parità.
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(Video e Highlights) Napoli - Roma 0-3. Violato il San Paolo. La Roma strapazza i ragazzi di Reja e vola verso la Champions, ora distante solo due punti. Annullata una rete irregolare a Zalayeta, è Mexes a segnare in fuorigioco, poi Juan e Vucinic completano l'opera.


(Napoli - Roma 0-3).


NAPOLI (3-5-2): Gianello; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi (37'st Montervino), Gargano, Pazienza (1'st Bogliacino), Mannini; Zalayeta (21'st Denis sv), Lavezzi. A disposizione: Sepe, Aronica, Rinaudo, Vitale, Russotto. All. Reja
ROMA (4-3-2-1): Doni; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Brighi, De Rossi, Taddei (38'st Perrotta); Pizarro (1'st Aquilan), Baptista; Vucinic (25' st Menez sv). A disposizione: Artur, Loria, Panucci, Totti. All. Spalletti.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
MARCATORI: 18' pt Mexes, 32' pt Juan, 4' st Vucinic (R).




Solo il Cagliari, qualche mese fa, era riuscito a uscire dal San Paolo indenne, con un punto in tasca, strappato con i denti e anche fortuna al 95', nell'ultimo assalto di un match combattuto e incerto fino al fischio finale. Per il resto 8 vittorie, a dimostrazione della grande forza di questo Napoli sul suo campo. Sono dati, questi, che elevano di gran lunga la soddisfazione dei giallorossi per un secco tre a zero che, oltre a togliere l'imbattibilità casalinga ai partenopei, permette ai ragazzi di Spalletti di agganciare proprio i campani in classifica e di portarsi a soli due punti dalla quarta piazza, ultima utile per la Champions, occupata dal Genoa di Gasperini (frenato in casa dal Catania). Zalayeta va a segno, per il Napoli, nei primi minuti, ma l'arbitro, dopo aver comunicato con il suo assistente, annulla giustamente la rete viziata da un fallo di mani, susseguente allo stop in area e in aria del calciatore uruguagio (il quale aveva negato, scorrettamente, di aver toccato la palla con la mano). Poi la Roma va in rete e, questa volta, dopo le polemiche tra il Dg Marino e la Sensi, sono i romanisti a beneficiare di un "favore arbitrale", poichè il francese Mexes, al momento dello stacco di testa vincente, è il posizione di offside. La Roma ringrazia e, poco dopo, raddoppia con l'altro centrale difensivo, Juan, sempre di testa e questa volta regolarissimo. Il Napoli non c'è proprio e fatica a reagire, Lavezzi non è in giornata e senza Hamsik, nè Pazienza, nè Bogliacino, subentrato all'ex udinese, riescono a dare sostanza e qualità al centrocampo partenopeo che viene sovrastato da quello di una una Roma, forse, alla miglior prestazione stagionale e, in rete, anche nella ripresa con Vucinic, per il tre a zero finale. La Champions è sempre più vicina.
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(Video e Highlights) Bologna - MIlan 1-4. Rossoneri travolgenti al Dall'ara. Magie di Kakà, Seedorf e David Beckham, alla prima perla italiana. Al Bologna non basta il solito Di Vaio.


(BOLOGNA - MILAN 1-4).


BOLOGNA: Antonioli,Zenoni, Moras, Terzi, Bombardini, Mudingayi, Adailton (43'st Rodriguez), Volpi, Amoroso (27'st Casarini), Valiani, Di Vaio (39'st Marazzina). All. Mihaijlovic
MILAN: Abbiati, Zambrotta (22'st Antonini), Senderos, Maldini, Favalli, Beckham, Pirlo, Ambrosini, Kakà (27'st Inzaghi), Seedorf, Pato (27'st Ronaldinho). All. Ancelotti
ARBITRO: Tagliavento di Terni
MARCATORI: 9'pt Di Vaio (rig., B), 12'pt Seedorf, 17'pt rig.,44'pt Kakà, 14'st Beckham (M).


Un Milan travolgente, guidato dalle magie di Kakà e da un Beckham alla prima rete in Italia, rimonta lo svantaggio inziale di Di Vaio e dilaga al Dall'Ara, contro il Bologna di Mihajlovic, portandosi a -3 dall'Inter. Kakà, sempre più nel cuore dei tifosi per aver detto di no al Manchester City, contribuisce in maniera determinante alla vittoria rossonera, trasformando il rigore del sorpasso (dopo il pareggio siglato da Clarence Seedorf) e la sassata dell'allungo. Poi, al 14' della ripresa arriva la ciliegina sulla torta, ovvero la prima rete italiana di David Bechkam, con una gran botta in area, a conclusione di un'azione di contropiede.
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(Video e Highlights) Genoa - Catania 1-1. Gli etnei mettono paura al Grifone, con Martinez, ma il Principe salva i genoani dalla sconfitta con la sua firma d'autore.


GENOA - CATANIA 1-1)
 
GENOA (3-4-3): Rubinho; Biava, Ferrari, Bocchetti (dal 56' Modesto); Mesto (dal 72' Vanden Borre), Thiago Motta, Milanetto, Criscito; Sculli (dal 55' Rossi), Milito, Jankovic. All.: Gian Piero Gasperini.
CATANIA (4-3-3): Bizzarri; Silvestre, Terlizzi, Stovini, Capuano; Biagianti (dal 53' Tedesco), Baiocco, Carboni; Martinez (dal 90' Spinesi), Paolucci (dal 76' Morimoto), Mascara. All.: Walter Zenga.
ARBITRO: Luca Banti di Livorno.
MARCATORI: 67' Martinez (C), 73' Milito(G).
ESPULSO: 61' Ferrari (G).

Finisce uno a uno, una sfida equilibrata e combattuta fino al fischio finale. Il Genoa frena la sua corsa vincente contro una compagine sicilina sfrontata e pericolosa fin dall'inizio. Il Catania di Zenga (squalificato e sostituito in panchina dal vice allenatore Irrera) mette paura al Grifone, quarto in classifica, con la bellissima rete di testa siglata da Martinez al 22' della ripresa, poi, nonostante l'uomo in meno (espulso Ferrari), i genoani trovano la rete, sei minuti più tardi, grazie al loro "Principe", Diego Milito che, tornato in campo dopo aver smaltito un infortunio muscolare, si rivela subito protagonista e risolve, con un guizzo vincente e un piattone secco e preciso, un'azione selvaggia in area etnea.
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