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Juniores, Finale nazionale: a "La Borghesiana" è sfida scudetto. Il Tor di Quinto cerca il poker contro i toscani





Poche ore (appuntamento, domani, al Centro sportivo romano "la Borghesiana", alle ore 16) e sapremo quale squadra, tra i romani del Tor di Quinto, e i toscani del Pietrasanta Marina, si cucirà sul petto lo scudetto Juniores 2008-2009. L'incontro sarà trasmesso, poi, nella giornata di lunedì da Rai Sport Più. Tradizione contro novità, così si caratterizza l'atto conclusivo di questa importante categoria di calcio giovanile.

I romani si presentano all'appuntamento forti di tre scudetti, conquistati nella loro gloriosa storia, mentre la compagine della Versilia è alla prima apparizione nella fase nazionale, quindi merito ai toscani che se la possono giocare fino alla fine. Si rinnova inoltre la grande sfida tra una formazione del Lazio ed una della Toscana, ad un anno esatto dalla finale disputata dalla romana Nuova Tor Tre Teste e dalla fiorentina San Piero a Sieve. Le due squadre sono arrivate a quest'appuntamento dopo aver vinto i rispettivi campionati e aver superato tutti i turni della fase nazionale, compreso l'ultimo contro due ossi duri come Quarto, superata dai ragazzi di Via del Baiardo, e la lombarda Ponte San Pietro, battuta, invece, dai toscani. Tra le fila del Tor di Quinto spiccano giocatori di grande spessore come bomber Del Vecchio, autore di ben 31 gol in stagione, come De Rossi, un agile esterno di centrocampo, Poggi, fulcro a centrocampo del gioco rossoblu, e Ciavarro, che con le sue due reti ha deciso il doppio confronto di semifinale. D'altro canto il Pietrasanta Marina cercherà di far valere l'esuberanza della debuttante grazie alla vena realizzativa di Petracci e Lombardi (32 reti in stagione) che hanno incorniciato, con le loro reti, la doppi sfida contro il Ponte San Pietro. Decisa la terna che avrà il compito di dirigere l'avvincente e fondamentale sfida finale. L'arbitro sarà il marchigiano Paolini, della sezione di Ascoli Piceno, mentre gli assistenti saranno Lattanzi de l'Aquila e Curatoli di Napoli.
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Cristiano Ronaldo si gode le vacanze e pensa al Real: "Accordo storico. Una bella somma di denaro".

Cristiano Ronaldo in vacanzaCristiano Ronaldo è a Los Angeles, in California, a godersi le vacanze dopo una lunga e faticosa stagione, chiusasi con l'amara sconfitta rimediata dal suo (ex) Manchester United in finale di Champions contro il Barcellona di Messi. E' stata, quella, l'ultima gara con gli inglesi, ora il suo presente, e futuro, si chiama Real Madrid.

E' stato un trasferimento che ha fatto scalpore, poichè la cifra pagata dal colosso di Perez per portare in Spagna il giocatore, ben 93 milioni di euro, è stata quella più alta mai pagata per un calciatore. "L'accordo è storico, è una bella somma di denaro. E' lusinghiero aver fatto parte di due delle più grandi squadre del mondo", ha detto il portoghese a Fox Sports. E ancora: "Il Real vuole che mi sottoponga alle visite mediche. Comunque sono in vacanza e resterò qui un altro po'". Insomma, qualche altro giorno di vacanza, prima delle visite di rito e soprattutto di vivere la nuova emozionante esperienza professionale, che si sta aprendo come l'arcobaleno dopo la pioggia. A Madrid, troverà un altro grande campione, il brasiliano Kakà, prelevato dopo un corteggiamento durato un anno dal Milan per 64 milioni di euro. Un altro Pallone d'Oro, un altro fuoriclasse per rendere grande il Real che è tornato, con Florentino Perez, a fare le cose in grande e dichiara apertamente guerra al Barcellona (il presidente Laporta ha criticato i rivali, affibbiandogli l'appellativo di "imperialistas"), per tornare a dettare legge nella Liga e in Europa. Sembra quasi sicuro che il fenomeno lusitano dovrà abbandonare il suo numero 7, che al Real è di Raul, per il 9. Dettagli, anche Ronaldo è un blanco. A Madrid sale la febbre, ci si sente nuovamente Real...
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San Paolo, scherno e risate all'offerta del Milan per Hernanes: "Non costa una cassa di banane"

Hernanes non costa una cassa di bananeRisate, ironia, e poi alla fine la richiesta seria. Il Milan vuole Hernanes, centrocampista brasiliano e stella del San Paolo, definito con parole importanti da Dunga: "è Pirlo più Gattuso", ma la società brasiliana, per bocca del suo Dg, De Jesus Lopez, risponde picche, almeno per ora, soprattutto dopo aver ascoltato l'offerta rossonera.

Tutto è nato dal fatto che la stampa brasiliana continua scrivere che, su espressa richiesta del nuovo tecnico dei rossoneri Leonardo, il Milan sta insistendo per avere questo giocatore, che però non ha ancora passaporto comunitario. "Prima di avere una risposta devo vedere quanto costa una cassa di banane - ha risposto De Jesus Lopes -. Dico così perchè questo è ciò che il Milan vorrebbe pagare per il nostro giocatore. Lo stesso vale per Miranda (difensore centrale ndr)". Questa la battuta del Direttore Generale sanpaolino, il quale ha poi proseguito: "Queste voci non nascono dal Milan ma sulla stampa italiana - ha aggiunto -. Da ciò che ci risulta, il Milan ha chiuso la stagione con un passivo record, e credo che nemmeno con tutto il ricavato dalla cessione di Kakà riuscirà a colmarlo. Per questo penso che se ci sarà qualche opportunità interessante per noi ed Hernanes e Miranda sia più realistica l'ipotesi della Spagna". Insomma, i margini di una trattativa, sempre che il Milan sia relamente interessato al calciatore, sono abbastanza labili. Soprattutto perchè poi, alla fine dell'intervista, De Jesus Lopes ha ricordato che per cedere Hernanes, premiato a fine 2008 come miglior giocatore assoluto dell'ultimo campionato brasiliano, il San Paolo chiede 40 milioni di euro. Ma stiamo scherzando?
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Calcio, Paolillo avverte Ibra: "Libero di andare dove vuole, ma alle nostre condizioni"

Paolillo risponde a IbrahimovicL'inter si tiene stretto Ibrahimovic, ma quanto riuscirà a frenare la voglia dello svedese di vincere la Champions in un'altra squadra?. Il giocatore ha manifestato più volte l'intenzione di accasarsi altrove. L'Inter risponde chiaramente al giocatore per bocca dell'amministratore delegato, Ernesto Paolillo, a Viareggio per il workshop degli sponsor interisti: "Io so che Ibra è sotto contratto con l'Inter - le sue parole a Sky - che noi non dobbiamo fare follie per averlo. Se poi dovessero arrivare delle offerte, che adesso non sono note, allora le valuteremo. Ma il giocatore è nostro e ce lo teniamo molto volentieri...".

E queste parole, che arrivano dalla dirigenza interista, non accontentano minimamente il fuoriclasse nerazzurro che ha voglia di trovare altri stimoli, in un altro club: "Ibra può sognare di andare dove vuole, ma non ne deve derivare un danno per l'Inter. Nessun giocatore può pensare che un club lo venda per il solo piacere di accontentarlo". Serve dunque l'offerta giusta. Da parte del Barcellona o di altre società. "Le porte sono aperte al Barcellona e a tutti gli altri - ha confermato Paolillo - Il mercato è appena cominciato... Altrimenti avremo il piacere di vedere ancora Ibrahimovic con l'Inter". Ma il problema non è solamente il campione svedese, infatti situazione simile riguarda il brasiliano Maicon: "L'incedibilità non è garantita a nessuno - ha concluso l'ad nerazzurro - Ma esistono dei valori...".
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