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Calcio. Due arresti e cinque denunce nel caldo post-derby

(Un'immagine degli scontri che si sono verificati durante il derby)
scontri durante il derbyGià durante la gara c'erano stati scontri nelle curve, ma nel caldo post-gara del derby romano, vinto dalla Lazio per 4 a 2 sui giallorossi, i tafferugli sono proseguiti e già si è a conoscenza dei primi provvedimenti adottati dalle forze di polizia nei confronti dei facinorosi.

Due tifosi biancocelesti sono stati tratti in arresto: si tratta di un uomo di 38 anni, bloccato dagli agenti durante una rissa che ha preceduto lo svolgimento del match, e un pluripregiudicato di 29 anni, bloccato per gli scontri che si sono verificati in Tevere durante l'incontro. Inoltre, sono volate denunce anche per altri cinque tifosi, tre giallorossi e due laziali.
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(highlights) Liverpool-Blackburn Rovers 4-0. Poker dei Reds. Doppietta del "Niño" Fernando Torres


(highlights di Liverpool-Blackburn Rovers 4-0)

Anche i Reds di Rafa Benitez, come il Bayern Monaco, reagiscono alla grande alle amarezze europee e si rifanno in campionato. Il Liverpool sconfigge per 4 a 0 i Balckburn Rovers, tra le mura amiche dell'Anfiled Road. Grande portagonista, neanche a dirlo, è il "Niño" Fernando Torres che mette a segno una doppietta, nell'incontro, facilitando molto le cose per la propria squadra. Del difensore norvegese Agger (nel mirino del Milan) e Ngog, allo scadere, le altre reti che hanno determinato il poker finale.
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(highlights) Bayern Monaco-Eintracht Francoforte 4-0. I bavaresi reagiscono alla débacle di Champions, trascinati da Toni e Ribery


(highlights di Bayern Monaco-Eintracht Francoforte 4-0)

I bavaresi, distrutti dal Barcellona nell'andata dei quarti di finale di Champions (4-0 per i blaugrana), si riscattano prontamente e, in campionato, rifilano un secco quattro a zero all'Eintracht Francoforte, che come la squadra di Klinsmann non sta vivendo un momento facile. Sponda di Toni e gran botta di Ribery che realizza, così, il vantaggio del Bayern Monaco. Pochi minuti dopo, invece, le parti s'invertono e questa volta è Toni, con una volée sontuosa, su passaggio del francese, a siglare il raddoppio. Le altre gol portano la firma di Lucio (che è tanto mancato nella gara con il Barcellona) e di Schweinsteiger.
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(video gol) Serie A. Tutti i gol della 31° giornata. Risultati e classifica


(Tutti i gol della 31° giornata in Serie A)

In attesa della sfida di questa sera, tra il Genoa e la Juventus, ecco i risultati del turno pasquale:
Bologna-Siena 1-4

Chievo-Milan 0-1

Fiorentina-Cagliari 2-1

Inter-Palermo 2-2

Lazio-Roma 4-2

Lecce-Sampdoria 1-3

Napoli- Atalanta 0-0

Torino-Catania 2-1

Classifica:
Inter 73
Juventus 63
Milan 61
Fiorentina 55
Genoa 54
Roma 49
Palermo 46
Cagliari 45
Lazio 44
Atalanta 41
Sampdoria 40
Napoli 39
Catania 37
Siena 37
Udinese 36
Chievo 31
Torino 27
Bologna 26
Lecce 24
Reggina 20
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(video gol) Sunderland-Manchester United 1-2. Macheda did it again.


(Sunderland-Manchester United 0-1. Scholes, al 19')



(Sunderland-Manchester United 1-1. K. Jones al 55')


(Sunderland-Manchester United 1-2. Macheda al 76')

Ancora lui. Il diciassettenne romano Federico Macheda, dopo la rete decisiva realizzata nella gara con l'Aston Villa, all'esordio con la maglia dei Red Devils, si ripete contro il Sunderland e, appena entrato, sigla il due a uno, impattando di rapina, "alla Inzaghi", sul tiro dalla distanza di Carrick. Due reti, sei punti, cosa chiedergli di più. Ferguson gongola e se lo tiene stretto, non di certo come ha fatto la Lazio nel recente passato.
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(highlights) Napoli-Atalanta 0-0. Donadoni si conferma Mister x. Ancora un pari per i campani


(highlights di Napoli-Atalanta 0-0)

NAPOLI (3-5-2) - Navarro; Rinaudo (84' Montervino), Cannavaro, Santacroce; Grava, Blasi, Hamsik (55' Datolo), Pazienza, Mannini; Lavezzi, Zalayeta (78' Denis). All.: Roberto Donadoni.
ATALANTA (4-4-1-1) - Consigli; Garics, Talamonti, Manfredini, Bellini; Valdes (65' Defendis), Guarente, Cigarini, Padoin; Plasmati (66' Doni); Floccari. All.: Luigi Delneri.
ARBITRO: Dino Tommasi di Bassano del Grappa.
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(video gol) Inter-Palermo 2-2. Balotelli-Ibra illudono. Succi regala il pari ai rosanero


(Inter-Palermo 1-0. Balotelli realizza il vantaggio dei nerazzurri contro i rosanero)


(Inter-Palermo 2-0. Ibrahimovic si procura e trasforma il rigore del due a zero. Sembra fatta per la formazione di Mourinho)


(Inter-Palermo 2-1. cavani, in azione di contropiede, entra in area e batte Toldo sul primo palo)


(Inter-Palermo 2-2. Clamoroso pari dei siciliani, che fanno un favore niente male alla Juventus, con Succi)

INTER (4-3-1-2) - Toldo; Santon, Cordoba, Chivu, Maxwell (89' Crespo); Zanetti, Cambiasso, Muntari; Stankovic; Ibrahimovic, Balotelli (74' Vieira). All.: Jose Mourinho.
PALERMO (4-3-1-2) - Amelia; Cassani, Carrozzieri, Kjaer, Balzaretti; Nocerino (57' Succi), Liverani (25' Bovo), Migliaccio (46' Bresciano); Simplicio; Cavani, Miccoli All.: Davide Ballardini.
ARBITRO: Carmine Russo di Nola.
MARCATORI: 15' Balotelli, 39' rig. Ibrahimovic (I), 73' Cavani, 75' Succi (P).
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(video gol) Chievo-Milan 0-1. Seedorf punisce i veronesi. Pellissier spreca troppo


(Chievo-Milan 0-1. Ancelotti sorride grazie a Seedorf che sigla la rete decisiva)

CHIEVO (4-3-1-2) - Sorrentino; Sardo, Morero, Yepes, Mantovani (dall'86' Esposito); Luciano (dal 49' Colucci), Rigoni, Marcolini; Pinzi; Pellissier (dal 73' Langella), Bogdani. All.: Domenico Di Carlo.
MILAN (4-3-1-2) - Dida; Zambrotta, Senderos, Favalli, Jankulovski; Ambrosini, Pirlo, Seedorf; Kakà (dal 76' Ronaldinho); Inzaghi (dal 60' Flamini), Pato (dall'84' Shevchenko). All.: Carlo Ancelotti.
ARBITRO: Massimiliano Saccani di Mantova.
MARCATORE: 53' Seedorf (M).
NOTE: al 37' allontanato dal campo Ancelotti.
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(video gol) Lazio-Roma 4-2. Il derby si tinge di biancoceleste. Per i giallorossi la Champions è sempre più un miraggio


(Lazio-Roma 1-0. Partenza sprint dei biancocelesti che, dopo solo due minuti, vanno in vantaggio con Pandev, il quale colpisce al volo di sinistro sugli sviluppi di un corner. Nell'occasione, decisivo l'intervento a vuoto di Motta che permette al macedone di calciare e battere Doni)


(Lazio-Roma 2-0. Il raddoppio della formazione biancoceleste è siglato dall'argentino Zarate con un gran destro da fuori area, Doni si tuffa ma non ci arriva)


(Lazio-Roma 2-1. I giallorossi riaprono il match con il centrale Mexes. Al 9' il biondo difensore francese sfrutta la spizzata di testa di Baptista e con una bella girata fulmina Muslera)


(Lazio-Roma 3-1. Il tris è firmato da Lichtsteiner con un colpo di testa. male Doni che esce, poi ci ripensa, e permette all'esterno biancoceleste di insaccare facilmente)


(Lazio-Roma 3-2. De Rossi, di testa, riapre ancora il match, con i giallorossi in nove uomini, per la doppia espulsione di Panucci e Mexes)


(Lazio-Roma 4-2. In contropiede i ragazzi di Delio Rossi chiudono definitivamente il match. E' Kolarov a beffare Doni dal limite, con un rasoterra certamente non irresistibile)

LAZIO (4-3-3) - Muslera; Lichtsteiner (74' De Silvestri), Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem; Foggia (80' Mauri), Pandev, Zarate (65' Rocchi). All.: Delio Rossi.
ROMA (4-3-1-2) - Doni; Motta, Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Pizarro (89' Taddei); Brighi (65' Tonetto), Perrotta (55' Menez), Baptista; Totti. All.: Luciano Spalletti.
ARBITRO: Emidio Morganti di Ascoli Piceno.
MARCATORI: 2' Pandev, 4' Zarate (L), 10' Mexes (R), 58' Liechtsteiner (L), 80' De Rossi (R), 85' Kolarov
ESPULSI: 62' Panucci, 75' Mexes (R), 75' Matuzalem (L).
NOTE: Nel corso dell'intervallo sono stati espulsi Tare, dirigente accompagnatore della Lazio e il tecnico della Roma, Luciano Spalletti.

La Lazio risorge in un derby vibrante, combattuto, e molto teso soprattutto nel finale. In una settimana di sofferenza, per la tragedia vissuta dall'Abruzzo, ci si mette anche il calcio con la pantomima del minuto di silenzio, tutti abbracciati a centrocampo, e poi con i "calcioni", le scene d'isteria in campo e sugli spalti. Complimenti. Comunque, "the show must go on" e quindi raccontiamo i fatti. Vittoria importante, per quattro a due, dei biancocelesti che riscattano la sconfitta dell'andata, e si godono la vittoria voluta da Lotito che aveva minacciato il ritiro fino a fine stagione se l'esito della partita fosse stato negativo. I giallorossi soffrono in avvio la verve della squadra laziale che, dopo quattro minuti, incredibile ma vero, sono già sul due a zero. Dapprima Pandev con un sinistro al volo, in area, e poi Zarate, dalla distanza, beffano Doni e permettono ai tifosi di esultare. Poi la Roma reagisce e al 9' riapre il match con Mexes che gira bene in area e fulmina Muslera. Da quel momento in poi solo Roma, con la Lazio che si chidue dietro e prova qualche timida ripartenza. Baptista sfiora il pari ma è sfortunato poichè il suo colpo di testa coglie in pieno il palo. Poi, sulla bordata di Pizarro, la palla viene allontanata in angolo, a due passi dalla rete. Insomma, il pari sarebbe meritato ma non arriva. Arriva invece il tris della Lazio, in apertura di ripresa, grazie a Lichtsteiner che, di testa, batte un incerto Doni che abbozza un'uscita ma poi rientra tra i pali e quell'indecisione è decisiva. La gara si scalda, Panucci, già ammonito, va faccia a faccia con Lichtsteiner e rimedia il secondo giallo. Poi è la volta di Mexes, che prende la via degli spogliatoi con Matuzalem, dopo essersi beccati per tutto il match. In nove contro dieci, tuttavia, grande reazione della Roma che riapre ancora la gara con De Rossi. Gran colpo di testa, nel mucchio, Muslera battuto. Ma, le forze svaniscono, e la doppia inferiorità si fa sentire, tanto che in contropiede, con Kolarov, la Lazio manda definitivamente ko la banda di Spalletti. La Roma perde il derby e, probabilmente, anche le ultime possibilità di rimontare le avversarie (Genoa e Fiorentina) per il quarto posto.
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Pugilato. Nashiro vince il derby nipponico e si conferma il re dei super mosca

(Nashiro piange di felicità. E' ancora lui il re dei super mosca, titolo wba)
E' giornata di derby, nel calcio della Serie A, ma lo è stato anche nella boxe (e parliamo del titolo mondiale Wba, pesi super mosca). Il piccolo giapponese Nobuo Nashiro, 28 nni da compiere e 162 cm di altezza, ha sconfitto l'altro pugile del Sol Levante, Konosuke Tomiyama e si è confermato il re della categoria, difesa per la seconda volta, dopo il successo ottenuto con Kohei Kono, altro nippnico sconfitto sul ring lo scorso settembre, quando la cintura era vacante. Per Nashiro è la tredicesima vittoria su 14 match. Un ruolino davvero invidibiale.
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Serie A. Lazio-Roma: Dal 1929 ad oggi, una "partita speciale"


(Roma-Lazio 1-0, Baptista. 16 novembre 2008)


L'origine della parola -
E' molto controversa l'orgine della parola derby. Una ipotesi la fa risalire alla competizione tradizionale tra le due squadre della città inglese di Ashbourne nel Derbyshire. Ma si propende per far risalire l'invenzione di questo termine, e tutto quello che ne consegue, ad un lontanissimo 4 maggio 1780. Quel giorno, Edward Stanley, dodicesimo conte di Derby (città inglese) organizzò all' ippodromo di Epsom una corsa al galoppo per cavalli di tre anni sulla distanza di un miglio e mezzo. Da quel giorno, poi, da manifestazione esclusivamente riservata al titolo nobiliare del conte, divenne invece "derby di cavalli" e avvenne l'esportazione in Europa del termine, ripreso poi da Umberto I di Savoia nel 1883, per dare impulso all'allevamento dei purosangue. Ma quando è che il termine abbandonò l'ippica e si applicò al calcio? Secondo il "dizionario enciclopedico" sono gli anni '50 il periodo nel quale si ha, per le prime volte, l'uso calcistico della parola. Quando iniziarono le grandi sfide a Milano, a Genova, a Torino, iniziò a diffondersi l'uso di questa parola, con tutte le emozioni che la contraddistingono.

(I colori del derby)
Gocce di derby (le cifre) - Rivalità, passione, colore, gioia, delusione. La stracittadina romana, più che in altre parti d'Italia si vive non solo nella giornata che precede l'evento, ma durante tutta la settimana. Il derby a Roma è fatto di punzecchiature continue, di uno sfottò genuino e colorito, di un'ansia che ti assale e che si cerca di stemperare con qualche battuta, spesso vanamente. E' un brivido continuo, che scende pian piano lungo la schiena e si trasforma in calore e in passione sfrenata quando vedi i tuoi eroi scendere in campo, pronti a dare tutto per conquistare la vittoria. Questo derby, ribattezzato dagli esperti "delle deluse", visto che le due squadre romane non sono protagoniste assolute di questo campionato (la Roma insegue disperatamente il quarto posto, la Lazio lotta per dare un senso ad una stagione senza forma), io lo continuo a chiamare "una partita speciale" anche se non c'è in palio un posto tra le prime. Sarà speciale come sempre, per l'atmosfera che calerà alle 15 sul terreno dell'Olimpico, ma purtroppo anche perchè sarà vissuto con il lutto al braccio per la tragedia che, in questa settimana, ha colpito l'Abruzzo e una nazione intera che ha vissuto, con le lacrime agli occhi, le immagini di distruzione che sono rimbalzate da l'Aquila e dintorni. Fermare il calcio sarebbe stata la scelta più giusta? Come, del resto, ha fatto la Serie B (ma nella giornata di ieri che ha visto svolgersi i funerali di Stato) Forse...ma perchè non provare, invece, a regalare a queste gente un piccolo sorriso, una piccola distrazione in un momento così terribile. Sarà speciale, indubbiamente lo sarà. Fin da quel lontano 8 dicembre 1929 quando, sul campo della"Rondinella" ci fu la prima sfida tra le due squadre della Capitale e, a trionfare fu la Roma con un gol di Rodolfo Volk al 73'. Da quella data ad oggi sono passati per il Cupolone tantissimi personaggi, tra giocatori, dirigenti ed allenatori. E alle 15 andrà in scena il 132esimo derby di campionato (162 in assoluto se contiamo pure altre manifestazioni: Roma in vantaggio per 58 vittorie a 44) . Sono 33 le vittorie della Lazio (l’ultima risale al match di ritorno dello scorso campionato, Lazio-Roma 3-2). 44 quelle dei lupacchiotti (l’ultima, di misura, 1-0, rete di Baptista, nel girone d’andata), che diventano 58 (contro le 44 dei biancocelesti) se contiamo coppe e competizioni varie. 54 volte, è bene sottolinearlo, la stracittadina si è chiusa col segno x: l’ultimo è stato lo 0-0 del 29 aprile 2007. Il record di presenze nei derby spetta al capitano giallorosso Francesco Totti che tocca quota 25 e consegue il primato solitario, staccando il portiere romanista Guido Masetti (campione d’Italia nel 1941/42). Passando ai protagonisti, ovvero ai calciatori, 4 sono i gol di Rocchi alla Roma con la maglia della Lazio (è la bestia nera dei giallorossi). L’attaccante, andato a segno nella gara di andata e in quella di ritorno dello scorso campionato, ma aveva segnato anche il 6 gennaio del 2005 (3-1 per i biancocelesti) e il 23 ottobre dello stesso anno (1-1). Ma il cannoniere più prolifico nello scontro romano è il numero dieci romanista, Totti: 6 Le reti segnate nel derby. Speciale primato appartiene all'"aeroplanino" Vincenzo Montella, capace di segnare addirittura un poker nel derby. Tutto questo accadde nel derby di ritorno della stagione 2001-2002. Un ultimo cenno per i mister. Nel computo delle sfide tra Delio Rossi e Luciano Spalletti nel derby, il mister di Certaldo è per ora in vantaggio per 3 a 2 sul laziale.

La vigilia (sul campo e in conferenza stampa) - E' stata sicuramente una vigilia diversa, per tutta la settimana che abbiamo vissuto e per la commozione dei funerali che ci sono stati ieri. E' stato dedicato meno spazio ai commenti e alle battute per favorire il silenzio e la riflessione su quanto accaduto in questi giorni in Abruzzo. Ma qualche parola vogliamo metterla in risalto lo stesso. Luciano Spalletti, nelle ore che precedono il match, ha dichiarato: "De Rossi sarà l'uomo decisivo", confidando moltissimo in un giocatore di grande determinazione e caratura tecnico-tattica, oltre che romano e romanista purosangue. Ma, oltre al centrocampista lidense, il tecnico giallorosso sarà felice di poter contare sul numero dieci di tante battaglie, Francesco Totti, (decisivo al rientro contro il Bologna, con la doppietta decisiva nella vittoria sui rossoblu di Mihajlovic) il quale purtroppo scenderà in campo accompagnato dai soliti dolori al ginocchio, con i quali convive ormai da tanto (troppo) tempo: " Ho parlato con Francesco, l'ho visto con gli occhi giusti - ha spiegato Spalletti -. Le prove in campo sono state positive. Anche se non riesce a calciare la palla lui vuole sempre esserci". Mancheranno invece Juan, Cassetti, Aquilani e soprattutto Vucinic, ancora infortunati, ma ci sarà il rientro importante di Taddei e di Perrotta. E anche in questa sfida ci sarà. Sulla sponda biancoceleste, l'attesa per il derby si vive dal ritiro di Norcia, dove gli aquilotti sono stati spediti da Lotito per "punizione" viste le brutte figure rimediate ultimamente in campionato. Il patron laziale vuole dare una scossa all'ambiente, ed è stato chiaro: "Super derby o sarà ritiro". Insomma, si aspetta una risposta positiva dai ragazzi nel match di questo pomeriggio, altrimenti crediamo che il clima diventerà ancor più velenoso nell'ambiente della Lazio. Molti giocatori si giocano il rinnovo, a partire dalla gara di oggi, ma a giocarsi la permanenza sulla panchina laziale è soprattutto Delio Rossi che, nonostante le rassicurazioni del numero uno Claudio Lotito, non è più intoccabile e ha un mese di tempo per guadagnarsi un altro anno all'ombra del Cupolone. Ci sarà qualche novità nell'undici della Lazio, dato che in allenamento ieri Rossi ha riproposto la stessa formazione titolare che martedì pomeriggio aveva disputato la partitella in famiglia, lasciando ancora tra le riserve il difensore Cribari e, soprattutto, il capitano e uomo derby Tommaso Rocchi. A questo punto il numero 18 dovrebbe cominciare il derby seduto in panchina, pronto eventualmente ad entrare in sostituzione di uno tra Pandev e Zarate, i quali probabilmente invece partiranno titolari (accantonato definitivamente il tridente?).
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Moto Gp. Prove LIbere: Stoner mette tutti in riga, anche Valentino Rossi

(Partenza forte di casey Stoner. Valentino Rossi rincorre l'australiano)
Casey Stoner è il più veloceCasey Stoner inizia la stagione alla grande, realizzando il miglior tempo nelle prove libere del Gp del Qatar. Il pilota della Ducati, molto soddisfatto per quest'avvio, è sceso sotto la soglia dell'1 e 58. Una partenza sprint che ha bruciato tutti, anche Valentino Rossi, classificatosi secondo, staccato di 386 millesimi dal suo rivale australiano. Terzo l'altro pilota della Yamaha, l'americano Edwards, autore di un discreto 1:57.853.

Ecco i tempi ufficiali delle Libere:
1 27 Casey STONER AUS Ducati Marlboro Team 1:57.053
2 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team 1:57.439
3 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 1:57.835
4 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team 1:58.272
5 15 Alex DE ANGELIS RSM San Carlo Honda Gresini 1:58.452
6 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP 1:58.468
7 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing 1:58.499
8 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team 1:58.506
9 33 Marco MELANDRI ITA Hayate Racing Team 1:58.757
10 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP 1:58.771
11 52 James TOSELAND GBR Monster Yamaha Tech 3 1:58.850
12 24 Toni ELIAS SPA San Carlo Honda Gresini 1:59.094
13 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Marlboro Team 1:59.158
14 7 Chris VERMEULEN AUS Rizla Suzuki MotoGP 1:59.348
15 72 Yuki TAKAHASHI JPN Scot Racing Team MotoGP 1:59.437
16 59 Sete GIBERNAU SPA Grupo Francisco Hernando 2:00.595
17 88 Niccolo CANEPA ITA Pramac Racing 2:00.597
18 3 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team 2:01.435
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