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Roma. Spalletti sprona i giallorossi: "A Firenze per vincere". Ma Totti è in dubbio

Spalletti carica la squadraToscano, di Certaldo, romano e romanista d'adozione. Nonostante mille difficoltà, soprattutto legate a infortuni, Luciano Spalletti carica la squadra in vista di Firenze e di una gara decisiva per le sorti Champions dei giallorossi: "Domani giocheremo per vincere. Totti? Sono fiducioso". Il mister capitolino ha fiducia nei propri calciatori e crede nella possibilità di fare uno "scherzetto" ai toscani. La gara di domani sera si annuncia, dunque, vibrante e ricca di emozioni.

E' una partita, ripetiamo, fondamentale. Il Genoa, sconfitto la scorsa settimana in casa dalla Lazio, sta rallentando (com'è naturale che sia dopo prestazioni fantastiche) e domenica sarà impegnato al Dall'Ara contro un Bologna che necessita disperatamente di punti salvezza. Dunque un match non facile per i rossoblu di Gasperini che, comunque, potrebbero ritrovare il loro "principe" argentino Milito (e non è poco). Domani, però, al Franchi, in serata si capirà senza dubbio la vera antagonista per quest'ultima piazza valevole per la Champions, a meno che tutto si risolva in un pareggio interlocutorio che potrebbe favorire la corsa dei liguri all'Europa che conta. Per quanto riguarda la formazione, Se Pizarro è certo del posto, Doni resta a casa e sulla presenza del capitano non c'è ancora la sicurezza. "Non so come sta Francesco e se potraà giocare domani. Certo, anche questa la dice lunga sulla nostra stagione. Lui ha sentito una pizzicata, sempre al solito ginocchio, ma poi dopo dieci minuti gli è passata. Vediamo domani, ma sono fiducioso. Doni avverte un dolore più forte e non e' in grado di poter giocare. Sappiamo quanto sia importante questa partita. Affrontiamo un avversario che in questi anni ha dimostrato il suo valore e che avra' stimoli particolari". Tanti problemi ancora, tanti dubbi di formazione, ma la fiducia nei calciatori che scenderanno in campo non manca a Trigoria e nelle parole del tecnico: "I calciatori metteranno tutto quello che hanno dentro come hanno sempre fatto. Si sa quanto sia importante questa partita. La Fiorentina è un avversario difficile che sa giocare a calcio. In quattro anni ha fatto vedere la qualità della sua gestione societaria e la bontà dei calciatori. Saranno carichi anche per le accuse che gli hanno fatto in settimana". Questo è Luciano Spalletti, un "toscano de Roma" che crede nella squadra e in un finale di stagione da ricordare.
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Liga. Pepe squalificato per dieci giornate.

Una punizione esemplare. Il centrale difensivo del Real Madrid, Pepe, paga caramente il raptus di follia avuto nella gara con il Getafe (peraltro vinta, con una rimonta rocambolesca, dalle merengues), quando il giocatore, dopo aver causato un calcio di rigore, iniziava a scalciare l'avversario ma, fortunatamente, senza arrecargli danni seri. La giustizia sportiva spagnola non si è fatta attendere: Pepe è stato squalificato per 10 giornate.

Mano pesante, ma giusta, nei confronti del difensore del Real Madrid per lo show fuori programma, violento e immotivato, ma che soprattutto avrebbe potuto causare gravi danni a Francisco Casquero, giocatore del Getafe il quale, fortunatamente, se l'è cavata con qualche graffio e un grosso spavento. Dunque, il portoghese Pepe saltera' le ultime 6 giornate della Liga 2008-2009 e le prime 4 del prossimo torneo spagnolo.
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Inter. I malumori di Ibra spaventano Moratti

I malumori di Ibrahimovic"Ho un contratto con l'Inter e sto bene qui. Ma allo stesso tempo vorrei provare qualcosa di nuovo. In Italia ho vinto tutto, ma c'è un momento nella tua vita, come quando ero all'Ajax, in cui dici a te stesso che vuoi provare qualcosa di nuovo". Nel giorno in cui Adriano lascia definitivamente il club (rescissione consensuale) per ritrovare la serenità perduta, in Brasile, il fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic spaventa Moratti con queste dichiarazioni rilasciate ad "Eurosport".

Dunque, non il solito tabloid inglese, ma una fonte attendibile e che merita molta attenzione. Questi segnali, lanciati sul tavolo presidenziale sono chiari. Le delusioni stagionali ricevute dalla Champions, la voglia di provare qualche cosa di nuovo ("Mi piace il calcio spagnolo, è molto divertente e tecnico e si adatta perfettamente al mio modo di giocare") dopo cinque anni di onorata militanza in nerazzurro sono due delle cause che potrebbero convincere lo svedese a cambiare aria e a intraprendere una nuova avventura. Parliamoci chiaro, potrebbe essere solamente lo sfogo momentaneo di un calciatore che vede nella Champions il primo obiettivo e, visto il fallimento di questi anni, che vorrebbe tentare di vincerla in un altro club. Ma potrebbe anche essere davvero un segnale preoccupante (e che Moratti farebbe bene ad affrontare subito) di un giocatore che sta già preparando le valigie e che, di fronte ad un'offerta da parte di tanti sceicchi che gravitano nel mondo del calcio, non esiterebbe a prenotare il primo volo disponibile. Comunque siamo ancora nel campo delle ipotesi. La cosa certa è che Ibrahimovic è un fenomeno che difficilmente si trova in giro, giovane (è nato nel 1981), dotato di colpi eccezionali, insomma un patrimonio che il club non può permettersi di perdere. E il club come reagisce? Prendiamo Mourinho. Il tecnico portoghese è convinto che sia una frustrazione passeggera: "E' deluso come tutti per l'eliminazione col Manchester, ma io lo vedo motivato. Deco nel 2003, al Porto, voleva andarsene. L'anno dopo vincemmo la Champions". E chi più di lui, che ha tutti i giorni sotto il suo sguardo il calciatore, può saperlo? Tifosi state tranquilli dunque, Mourinho ha parlato...
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Inter. Adriano rescinde il contratto: si chiude una storia durata 8 anni

(Adriano e l'Inter. E' finita la storia)
Adriano ha rescisso il contratto con l'InterAdriano lascia il calcio italiano e l'Inter (dopo una lunga esperienza in nerazzurro durata otto anni con 123 partite e 45 reti distribuite in tre periodi: 2001/2004-2007/2008-09) . "Non ho voglia di giocare, lascio l'Italia e torno in Brasile", queste le parole del 28enne calciatore sudamericano che rescinde (consensualmente) il contratto (è stato depositato in queste ore, e sembra senza alcuna buonuscita) e, almeno per ora, resterà nella sua terra. Non smetterà di giocare (come ha ammesso anche il procuratore Gilmar Rinaldi) ma almeno per il momento è chiuso qualsiasi discorso con l'Italia e il calcio europeo.

Il brasiliano torna a vedere il sole e il mare da vicino, a vivere di nuovo il calore della terra nella quale è nato e, soprattutto, a poter ritrovare la serenità e l'armonia perduta accanto alla propria famiglia. Un "brasiliano triste" (per tanti motivi di natura psico-fisica) può tornare ad essere felice solamente se ritrova quell'energia, quell'armonia e quegli stimoli che gli hanno permesso di essere acclamato dalla tifoseria interista che lo elesse, ormai tanto tempo, "imperatore". Cala dunque il sipario su una storia nata col sole, che ha regalato tante emozioni ma anche molti dolori, ritardi, assenze ingiustificate, "bizze" di un calciatore che ha perso la propria serenità e che sente di poterla trovare in Brasile, nella sua terra. Non ci resta che augurare al giocatore di tornare presto ad esserlo nuovamente...
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Calcio. Coppa Italia: Due turni a Camoranesi. Anche 5 mila euro di ammenda per lo juventino

La mano pesante di Tosel è calata, per quanto riguarda le gare di Coppa Italia, sulla Juventus e, nello specifico, sul centrocampista Mauro German Camoranesi. Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate l'azzurro, allontanato dal direttore di gara durante la gara di Coppa, persa contro i biancocelesti (punizione che verrà scontata nella prossima manifestazione). Al mediano, che dovrà anche pagare un'ammenda di 5 mila euro, è costata cara la reazione avuta nei confronti dell'arbitro negli istanti successivi all'espulsione: "Il giocatore - si legge nel comunicato- dopo aver lanciato il pallone in direzione dell'arbitro, ha rivolto al medesimo espressioni ingiuriose".

Una giornata:
Materazzi, Cordoba, Zanetti (Inter)
Matuzalem (Lazio)
Marchisio (Juventus)

Ammenda:
3.500 euro alla Sampodoria
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Calcio. Napoli-Inter a Rosetti, per la Juve c'è Saccani. A Banti la supersfida del Franchi

Le due sfide più importanti di questo turno di campionato saranno giocate in serata. Sabato sarà sfida Champions al Franchi, tra la Fiorentina di Gilardino e la Roma di Totti (arbitrerà Banti di Livorno). Napoli-Inter, invece, chiuderà la domenica calcistica. Donadoni contro Mourinho, ma soprattutto tanti campioni di fronte. Grande fascino al San Paolo per una sfida che sarà sicuramente avvincente e ricca di emozioni. Arbitro designato per la contesa è il 41enne torinese Roberto Rosetti.

Ecco le designazioni arbitrali:
Reggina-Juventus (Saccani)
Fiorentina-Roma (Banti)
Milan-Palermo (Rizzoli)
Chievo-Udinese (Celi)
Bologna-Genoa (Orsato)
Samp-Cagliari (Gava)
Torino-Siena (Damato)
Lazio-Atalanta (Romeo)
Lecce-Catania (Gervasoni).
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Moto Gp. Prove Libere: Rossi vola, Stoner è dietro

La riscossa è iniziata. Il Dottor Rossi fa segnare il miglior tempo nelle libere del Gran Premio del Giappone. Sulla pista di Montegi, Il pesarese della Yamaha ha girato in 1'48'545, staccando di soli 56 millesimi l'australiano della Ducati, Casey Stoner. Alle spalle dei due campioni, buonissima prestazione per lo spagnolo Jorge Lorenzo, l'altro pilota della Yamaha, che ha girato in 1'48'965. In fila, rispettivamente con il sesto, settimo e ottavo tempo, gli italiani Loris Capirossi, Andrea Dovizioso e Marco Melandri.

Ecco i tempi delle prime libere:

1 Rossi (Ita-Yamaha) in 1'48'545
2 Stoner (Aus-Ducati) a 0'056
3 Lorenzo (Spa-Yamaha) a 0'420
4 Vermeulen (Aus-Suzuki) a 0'837
5 Edwards (Usa-Yamaha) a 1'152
6 Capirossi (Ita-Suzuki) a 1'435
7 Dovizioso (Ita-Honda) a 1'485
8 Melandri (Ita-Kawasaki) a 1'578
9 Elias (Spa-Honda) a 1'664
10 Toseland (Gbr-Yamaha) a 1'797
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