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11 aprile 2009

Serie A. Lazio-Roma: Dal 1929 ad oggi, una "partita speciale"


(Roma-Lazio 1-0, Baptista. 16 novembre 2008)


L'origine della parola -
E' molto controversa l'orgine della parola derby. Una ipotesi la fa risalire alla competizione tradizionale tra le due squadre della città inglese di Ashbourne nel Derbyshire. Ma si propende per far risalire l'invenzione di questo termine, e tutto quello che ne consegue, ad un lontanissimo 4 maggio 1780. Quel giorno, Edward Stanley, dodicesimo conte di Derby (città inglese) organizzò all' ippodromo di Epsom una corsa al galoppo per cavalli di tre anni sulla distanza di un miglio e mezzo. Da quel giorno, poi, da manifestazione esclusivamente riservata al titolo nobiliare del conte, divenne invece "derby di cavalli" e avvenne l'esportazione in Europa del termine, ripreso poi da Umberto I di Savoia nel 1883, per dare impulso all'allevamento dei purosangue. Ma quando è che il termine abbandonò l'ippica e si applicò al calcio? Secondo il "dizionario enciclopedico" sono gli anni '50 il periodo nel quale si ha, per le prime volte, l'uso calcistico della parola. Quando iniziarono le grandi sfide a Milano, a Genova, a Torino, iniziò a diffondersi l'uso di questa parola, con tutte le emozioni che la contraddistingono.

(I colori del derby)
Gocce di derby (le cifre) - Rivalità, passione, colore, gioia, delusione. La stracittadina romana, più che in altre parti d'Italia si vive non solo nella giornata che precede l'evento, ma durante tutta la settimana. Il derby a Roma è fatto di punzecchiature continue, di uno sfottò genuino e colorito, di un'ansia che ti assale e che si cerca di stemperare con qualche battuta, spesso vanamente. E' un brivido continuo, che scende pian piano lungo la schiena e si trasforma in calore e in passione sfrenata quando vedi i tuoi eroi scendere in campo, pronti a dare tutto per conquistare la vittoria. Questo derby, ribattezzato dagli esperti "delle deluse", visto che le due squadre romane non sono protagoniste assolute di questo campionato (la Roma insegue disperatamente il quarto posto, la Lazio lotta per dare un senso ad una stagione senza forma), io lo continuo a chiamare "una partita speciale" anche se non c'è in palio un posto tra le prime. Sarà speciale come sempre, per l'atmosfera che calerà alle 15 sul terreno dell'Olimpico, ma purtroppo anche perchè sarà vissuto con il lutto al braccio per la tragedia che, in questa settimana, ha colpito l'Abruzzo e una nazione intera che ha vissuto, con le lacrime agli occhi, le immagini di distruzione che sono rimbalzate da l'Aquila e dintorni. Fermare il calcio sarebbe stata la scelta più giusta? Come, del resto, ha fatto la Serie B (ma nella giornata di ieri che ha visto svolgersi i funerali di Stato) Forse...ma perchè non provare, invece, a regalare a queste gente un piccolo sorriso, una piccola distrazione in un momento così terribile. Sarà speciale, indubbiamente lo sarà. Fin da quel lontano 8 dicembre 1929 quando, sul campo della"Rondinella" ci fu la prima sfida tra le due squadre della Capitale e, a trionfare fu la Roma con un gol di Rodolfo Volk al 73'. Da quella data ad oggi sono passati per il Cupolone tantissimi personaggi, tra giocatori, dirigenti ed allenatori. E alle 15 andrà in scena il 132esimo derby di campionato (162 in assoluto se contiamo pure altre manifestazioni: Roma in vantaggio per 58 vittorie a 44) . Sono 33 le vittorie della Lazio (l’ultima risale al match di ritorno dello scorso campionato, Lazio-Roma 3-2). 44 quelle dei lupacchiotti (l’ultima, di misura, 1-0, rete di Baptista, nel girone d’andata), che diventano 58 (contro le 44 dei biancocelesti) se contiamo coppe e competizioni varie. 54 volte, è bene sottolinearlo, la stracittadina si è chiusa col segno x: l’ultimo è stato lo 0-0 del 29 aprile 2007. Il record di presenze nei derby spetta al capitano giallorosso Francesco Totti che tocca quota 25 e consegue il primato solitario, staccando il portiere romanista Guido Masetti (campione d’Italia nel 1941/42). Passando ai protagonisti, ovvero ai calciatori, 4 sono i gol di Rocchi alla Roma con la maglia della Lazio (è la bestia nera dei giallorossi). L’attaccante, andato a segno nella gara di andata e in quella di ritorno dello scorso campionato, ma aveva segnato anche il 6 gennaio del 2005 (3-1 per i biancocelesti) e il 23 ottobre dello stesso anno (1-1). Ma il cannoniere più prolifico nello scontro romano è il numero dieci romanista, Totti: 6 Le reti segnate nel derby. Speciale primato appartiene all'"aeroplanino" Vincenzo Montella, capace di segnare addirittura un poker nel derby. Tutto questo accadde nel derby di ritorno della stagione 2001-2002. Un ultimo cenno per i mister. Nel computo delle sfide tra Delio Rossi e Luciano Spalletti nel derby, il mister di Certaldo è per ora in vantaggio per 3 a 2 sul laziale.

La vigilia (sul campo e in conferenza stampa) - E' stata sicuramente una vigilia diversa, per tutta la settimana che abbiamo vissuto e per la commozione dei funerali che ci sono stati ieri. E' stato dedicato meno spazio ai commenti e alle battute per favorire il silenzio e la riflessione su quanto accaduto in questi giorni in Abruzzo. Ma qualche parola vogliamo metterla in risalto lo stesso. Luciano Spalletti, nelle ore che precedono il match, ha dichiarato: "De Rossi sarà l'uomo decisivo", confidando moltissimo in un giocatore di grande determinazione e caratura tecnico-tattica, oltre che romano e romanista purosangue. Ma, oltre al centrocampista lidense, il tecnico giallorosso sarà felice di poter contare sul numero dieci di tante battaglie, Francesco Totti, (decisivo al rientro contro il Bologna, con la doppietta decisiva nella vittoria sui rossoblu di Mihajlovic) il quale purtroppo scenderà in campo accompagnato dai soliti dolori al ginocchio, con i quali convive ormai da tanto (troppo) tempo: " Ho parlato con Francesco, l'ho visto con gli occhi giusti - ha spiegato Spalletti -. Le prove in campo sono state positive. Anche se non riesce a calciare la palla lui vuole sempre esserci". Mancheranno invece Juan, Cassetti, Aquilani e soprattutto Vucinic, ancora infortunati, ma ci sarà il rientro importante di Taddei e di Perrotta. E anche in questa sfida ci sarà. Sulla sponda biancoceleste, l'attesa per il derby si vive dal ritiro di Norcia, dove gli aquilotti sono stati spediti da Lotito per "punizione" viste le brutte figure rimediate ultimamente in campionato. Il patron laziale vuole dare una scossa all'ambiente, ed è stato chiaro: "Super derby o sarà ritiro". Insomma, si aspetta una risposta positiva dai ragazzi nel match di questo pomeriggio, altrimenti crediamo che il clima diventerà ancor più velenoso nell'ambiente della Lazio. Molti giocatori si giocano il rinnovo, a partire dalla gara di oggi, ma a giocarsi la permanenza sulla panchina laziale è soprattutto Delio Rossi che, nonostante le rassicurazioni del numero uno Claudio Lotito, non è più intoccabile e ha un mese di tempo per guadagnarsi un altro anno all'ombra del Cupolone. Ci sarà qualche novità nell'undici della Lazio, dato che in allenamento ieri Rossi ha riproposto la stessa formazione titolare che martedì pomeriggio aveva disputato la partitella in famiglia, lasciando ancora tra le riserve il difensore Cribari e, soprattutto, il capitano e uomo derby Tommaso Rocchi. A questo punto il numero 18 dovrebbe cominciare il derby seduto in panchina, pronto eventualmente ad entrare in sostituzione di uno tra Pandev e Zarate, i quali probabilmente invece partiranno titolari (accantonato definitivamente il tridente?).

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