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22 dicembre 2009

Calcio, Messi insaziabile. Suo il Fifa World Player. Ma l'Argentina lo accusa: "Non sei uno di qui"

Lionel Messi si è aggiudicato il premio Fifa come miglior giocatore dell'anno. E' lui il più bravo di tutti per i tecnici chiamati a votare. E', soprattutto, la conclusione di un anno memorabile per il calciatore del Barcellona: sei titoli con il club (l'ultimo, il Mondiale per Club, sabato scorso), il Pallone d'Oro, la qualificazione agli ottavi di champions, il primo posto nella Liga. Un anno da 10. Alla Kongresshaus di Zurigo spettacolo ed emozioni, con la voce di Laura Pausini e i cinque finalisti: tre del Barcellona (Messi, Xavi, Iniesta) e due del Real (Cristiano Ronaldo e Kakà). Poi le votazioni e il risultato. La Pulce straccia tutti, conquistando 1073 punti contro i 352 di Cristiano Ronaldo e succede proprio al portoghese nella storia di questo riconoscimento. Tanta felicità, ma dietro l'amarezza per le critiche e le accuse che arrivano dai tifosi argentini (scottati dal gol in finale con l'Estudiantes). E anche un soprannome..."El Catalan"...

Un genio, dotato di una classe immensa. Uno spettacolo vederlo correre e deliziare tutti nelle sue prestazioni sui campi da calcio (addirittura per Maradona "guardare Messi è meglio che fare sesso"). Fantasia e tecnica al servizio di 1 metro e 69. Inevitabile certificare la sua bravura. Dopo aver conquistato, tre settimane fa il Pallone d'Oro, ecco che arriva anche il Fifa World Player. Ha vinto tutto Leo Messi ma non è completamente felice. Infatti, dall'Argentina arrivano accuse pesanti: "Non è uno di qui, è uno di li (alludendo al club catalano, ndr)". Insomma, dalla sua patria, dalla terra che lo ha visto nascere (è di Rosario, l'Argentina "operaia") arrivano strali velenosi e dritti dritti in fondo al cuore. La colpa? il gol, decisivo, segnato di petto in finale ad Abu Dhabi, che ha tolto il Mondiale per Club all'Estudiantes, una storica squadra argentina. Mentre, con l'Albiceleste, sempre a detta dei tifosi, lui non è ancora stato decisivo. Messi non ci sta e ribatte "Non li capisco proprio, i miei connazionali. Vero, in Nazionale non sono ancora stato decisivo come nel Barça, ma questo è un altro discorso. Io ce l’ho messa tutta, sempre. Stasera, a Barcellona, la seleccion di Maradona affronterà in amichevole la Catalogna, io non giocherò ma tiferò Argentina, naturalmente. Continuano a considerarmi "uno di qui", e non "uno di lì", forse perché me ne andai bambino, forse perché a certi livelli ho giocato solo in Europa. Non credo che sia una colpa. Avevo gravi problemi fisici, non crescevo in altezza, il Barcellona mi pagò vitto, alloggio e cure. Il Barça, non il River Plate o il Boca Juniors". Che amarezza. Criticare Messi è veramente un colpo al cuore.

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