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9 dicembre 2009

Calcio, Sport City ricorda D'Aguanno, giornalista vero

Il 9 dicembre di tre anni fa si spegneva all'età di soli 42 anni un grande volto del giornalismo sportivo. Una morte che ha lasciato un vuoto enorme, Colto da un malore nel sonno, nella sua abitazione di Monza, ci lasciava Alberto D'Aguanno, protagonista con Mediaset di tanti avvenimenti calcistici, in giro per i campi di Serie A e in compagnia dei ragazzi della Nazionale italiana (fu il corrispondente dalla Germania ai Mondiali che, nel 2006, segnarono il nostro quarto trionfo).

Il mio è un ricordo carico d'affetto, da appassionato di calcio, da giornalista sportivo che vedeva in Alberto un esempio nobilissimo di questo mestiere, e da uomo che vive quotidianamente lo sport insieme alla famiglia e agli amici. Alberto si nutriva di sport, amava la Roma e il calcio al quale ha dedicato la sua vita professionale. Prima del derby capitolino del 10 dicembre 2006 gli è stato tributato un minuto di silenzio. Nel dopopartita della finale di UEFA Champions League 2006-2007, il cannoniere rossonero Inzaghi ha dedicato la sua doppietta proprio a lui. Insomma, un giornalista amato da tutti. Due parole, infine, per l'uomo: un padre di famiglia (Fabio e Lucia i figli), un marito innamorato della sua donna, Monica Gasparini (anch'essa giornalista, ex conduttrice di Studio Aperto e di Tgc minuti). Personalmente, sento la mancanza di quel suo sorriso che appassionava, di quella professionalità e quella capacità chenon riusciamo più a ritrovare nei personaggi che affollano oggi i salotti e le tribune sportive. Ciao Alberto, per sempre nei nostri cuori.

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