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21 marzo 2009

(video) Roma - Juventus. Da Turone in poi una rivalità che non finirà mai.


(Ecco il gol di Turone, annullato dall'arbitro Bergamo. 10 maggio 1981)


(1/11/2008. highlights di Juventus-Roma 2-0)

Infortuni e squalifiche condizieranno sicuramente le scelte dei tecnici Ranieri e Spalletti, in vista del super match di questa sera. Ma Roma-Juventus (stasera, ore 20 e 30, all'andata, il 1/11/2008 finì due a zero per i bianconeri) non perderà neanche un pizzico di quel fascino ed attrattiva che da sempre appassiona e divide le due tifoserie, acerrime rivali e nemiche da sempre. O più precisamente da quel 10 maggio 1981, quando al Comunale di Torino, le due società, regine in quegli anni del calcio italiano, s'incontrarono per contendersi il titolo.

A pochi minuti dalla fine, con i giallorossi in avanti, Conti serve in area Pruzzo che, di sponda, serve l'accorrente Turone (libero con licenza di offendere) che batte il grande Zoff. La gioia del giocatore, i festeggiamenti, poi l'assistente Sancini e l'arbitro Bergamo che strozzano in gola le grida festanti di giocatori e panchina. E' fuorigioco, contestatissimo. E' soprattutto l'inizio di un antagonismo che riecheggia per i vicoli e le strade romane, alla voce "furto", alimentando tensioni e scontri nel corso degli anni. Una contrapposizione alimentata poi dal tecnico boemo Zeman che, alla guida della Roma, svelò le magagne bianconere nel 1998, quando alzò il velo che rivelò al mondo lo scandalo farmaceutico dello staff juventino. Un "odio" che proseguì, rinvigorito dal "tutti zitti, 4 pappine e a casa" di Francesco Totti, nel 2003-2004, con in panchina "Don" Fabio Capello. La Roma dominò la Juventus (Dacourt, Totti e doppietta di Cassano) con un poker fantastico e il mister, ora selezionatore della nazionale inglese, dichiarò che non avrebbe mai allenato la Vecchia Signora (tradendo poi il popolo giallorosso, fomentato da quelle dichiarazioni, con la fuga a Torino, convinto dall'argent della società bianconera). Nel 2005, invece, la" regola del quattro" colpì la formazione giallorossa che fu annichilita da Nedved, nel primo tempo, e poi da Ibra e doppio Trezeguet nei secondi quarantacinque minuti. Arriviamo così, pian piano, al 2007, quando sono ancora quattro le reti a farla da padrone nelle sfide tra le due gloriose società, ma questa volta Iaquinta sigla il definitivo due a due, vanificando la grande doppietta del capitano giallorosso, Francesco Totti, che aveva permesso ai lupacchiotti di recuperare e di ribaltare l'assolo inziale di Trezeguet. Stasera, con Spalletti sarà un'altro capitolo di quest'avvincente sfida tra due tradizioni totalmente diverse, tra due stili diversi, tra due culture diverse. Contro il tridente di una Juventus che lotta per il titolo e che non può permettersi passi falsi, ci sarà una Lupa incerottata. Mancheranno tanti personaggi importanti (Totti, De Rossi, Juan, Camoranesi, Amauri, Sissoko...), soprattutto in casa giallorossa (squadra assolutamente decimata da infortuni e squalifiche, tanto da dover ricorrere a molti primavera, come Malomo, Brosco, Crescenzi, Stojan e D'Alessandro) ma, come ha detto Luciano Spalletti, che si aspetta una squadra con la grinta e la determinazione mostrata in Champions, "50000 ragioni per fare bene". E vendicare la sconfitta dell'andata (punizione di Del Piero e tocco di Marchionni che anticipa Doni in uscita). Roma-Juventus...manca poco...allo spettacolo.

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