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6 marzo 2009

Cobolli Gigli getta acqua sul fuoco. "Basta polemiche, si rischia di generare violenza".

Basta. Lo stop alle polemiche arriva proprio dalla dirigenza bianconera, e dal suo vertice Cobolli Gigli che richiama tutti (compreso lui stesso) a chiudere le poemiche e a far "parlare" il campo. Il numero uno della società torinese ha risposto (a parole e con un comunicato) alle invettive velenose del tecnico portoghese dell'Inter, ora però è tempo di dare un taglio netto alle polemiche, pericolose, e portatrici di violenza.

Cobolli Gigli ha detto "basta". Il numero uno di uno dei club colpiti da Mourinho nel suo sfogo, vuole che si chiudano al più presto queste polemiche, ritenute sterili e futili. "L'importante è che la Juve abbia sostenuto le sue ragioni, non voglio entrare in polemica, ma cercare di ricordarmi per primo, come presidente, che il calcio bisogna giocarlo e non parlarlo". Con queste poghe righe, il numero uno bianconero prova a stemperare il clima con l'Inter, pensando anche alla sfida del 19 aprile a Torino. "Altrimenti - dice - potrebbero esserci rischi di violenza allo stadio: non ho nessuna intenzione di fare queste cose". Mourinho ha parlato, nel suo monologo, di "gara dello scandalo", riferendosi appunto alla sfida scudetto che sta per arrivare. Noi speriamo che, quella sera, invece si possa assistere ad una gara di calcio e, che, al termine di essa, ci sia spazio solamente per tributare il giusto plauso ai protagonisti.

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