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7 marzo 2009

Roma-Udinese. I giallorossi ospitano i friulani tutto Pepe. Gara speciale per il romano dell'Udinese.

(Simone Pepe, attaccante dell'udinese, ma romano di nascita e crescita professionale)
Arriva l'Udinese, alle 16 all'Olimpico nel primo dei tre anticipi di questo sabato di campionato, ma in casa giallorossa i pensieri corrono già all'appuntamento di mercoledì prossimo. All'Olimpico arriverà l'Arsenal, forte della rete di Van Persie, e ai lupi capitolini servirà una grande gara per conquistare l'accesso ai quarti di finale della Champions League. Ma, com'è giusto che sia, Spalletti (squalificato per un turno, sarà in tribuna; in panchina il secondo Domenichini) predica attenzione e invita i giocatori a pensare solo all'impegno immediato, per nulla semplice. Infatti, i friulani di Marino sembrano "guariti" dalla crisi che li aveva attanagliati e, grazie ad un Di Natale in gran forma, e alle giocate del "romano de Roma" Pepe, stanno ritrovando brillantezza, gioco e risultati.

ROMA (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Brighi; Taddei, Pizarro, Vucinic; Baptista. A disposizione: Artur, Juan, Motta, Tonetto, Aquilani, Menez, Montella. All.: Spalletti.
UDINESE (4-3-3): Handanovic; Zapata, Coda, Felipe, Pasquale; Inler, D'Agostino, Asamoah; Pepe, Floro Flores, Di Natale. A disposizione: Belardi, Sala, Obodo, Zimling, Tissone, Sanchez, Quagliarella. All.: Marino.
ARBITRO: Tagliavento.

Le ultime: Nella Roma mancherà ancora Francesco Totti. Il capitano, sofferente ancora al ginocchio, sarà in tribuna, e cercherà il recupero (difficile) per l'impegno europeo. Si rivede, invece, Juan, anche se in panchine, dunque conferma per Panucci centrale, al fianco del francese Mexes. Pizarro sarà in mediana insieme a De Rossi, mentre in attacco ci sarà la coppia Baptista-Vucinic (anche se il montenegrino ha avuto problemi in settimana e non è in forma ottimale). Menez va in panchina, ma potrebbe essere il jolly se i piani del tecnico romanista dovessero complicarsi. Nella compagine friulana, invece, nonostante acciacchi vari Quagliarella c'è, ma si accomoda in panchina. Al suo posto, Marino inserisce Floro Flores che va a completare il tridente bianconero con il romano Pepe (cresciuto nel vivaio giallorosso, insieme ai vari De Rossi, Amelia e Aquilani) e l'azzurro "Totò" Di Natale.

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