Mike Riley, arbitro inglese, ammette di aver sbagliato ad espellere Lampard e gli chiede scusa.
Mike Riley, l'arbitro autore del gesto clamoroso.
Da noi, credo, non succederà mai quello che è accaduto in Inghilterra. Un gesto bello, sportivo, ma anche clamoroso. Un arbitro britannico, Mike Riley, torna sui suoi passi, fa ammenda pubblica per lo sbaglio commesso (espulsione ingiusta di Lampard, per un intervento rivelatosi regolare dopo averlo rivisto in tv), chiedendo anche scusa al povero e incolpevole giocatore, a rischio squalifica, dopo Chelsea-Liverpool, a causa dell'abbaglio del direttore di gara.
Nel nostro paese, a causa dei disastri combinati dalle giacchette nere e dagli assistenti, non si discute che di errori arbitrali, di sudditanza o meno, di inadeguatezza della classe arbitrale, senza però arrivare ad una soluzione che possa portare ad un miglioramento della situazione. E si prosegue con partite "condizionate" nel risultato per gol in fuorigioco o reti regolari non convalidate e discussioni senza fine. Soprattutto non capita mai che un arbitro faccia ammenda pubblica, magari il giorno dopo la gara, a risultato ormai deciso ed omologato, per ammettere l'errore o l'orrore commesso, un gesto che non restituirebbe i punti ma darebbe soddisfazione alla parte lesa. No, in Italia non è possibile, tutto ciò. Invece in Inghilterra questo è accaduto, in queste ore, anche se riguarda un'espulsione ingiusta. Arriva proprio dal Regno Unito la notizia di un gesto bello quanto clamoroso, ovvero le scuse di un direttore di gara che prende atto del proprio errore e non si vergogna ad ammetterlo. Il protagonista della vicenda è Mike Riley, designato domenica scorsa per dirigere il big match tra Chelsea e Liverpool. Il direttore di gara aveva espulso Franck Lampard per un fallo commesso ai danni di Xabi Alonso, intervento poi rivelatosi regolare una volta rivisto alla tv. Quando poi, il fischietto inglese è arrivato a casa e ha riguardato la partita, da lui diretta, si è reso conto dell'errore e lo ha ammesso scrivendolo sul rapporto della partita, in modo tale che il calciatore di Scolari non venga squalificato per tre turni. Ma, la storia di questo "arbitro eroe" non finisce qui. Infatti, il buon Mike ha anche chiamato personalmente Lampard per chiarirsi con il giocatore e porgergli anche le sue scuse per l'errata valutazione. Un fatto di grande sportività, un gesto clamoroso. Succederà mai in Italia un episodio del genere?
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Da noi, credo, non succederà mai quello che è accaduto in Inghilterra. Un gesto bello, sportivo, ma anche clamoroso. Un arbitro britannico, Mike Riley, torna sui suoi passi, fa ammenda pubblica per lo sbaglio commesso (espulsione ingiusta di Lampard, per un intervento rivelatosi regolare dopo averlo rivisto in tv), chiedendo anche scusa al povero e incolpevole giocatore, a rischio squalifica, dopo Chelsea-Liverpool, a causa dell'abbaglio del direttore di gara.
Nel nostro paese, a causa dei disastri combinati dalle giacchette nere e dagli assistenti, non si discute che di errori arbitrali, di sudditanza o meno, di inadeguatezza della classe arbitrale, senza però arrivare ad una soluzione che possa portare ad un miglioramento della situazione. E si prosegue con partite "condizionate" nel risultato per gol in fuorigioco o reti regolari non convalidate e discussioni senza fine. Soprattutto non capita mai che un arbitro faccia ammenda pubblica, magari il giorno dopo la gara, a risultato ormai deciso ed omologato, per ammettere l'errore o l'orrore commesso, un gesto che non restituirebbe i punti ma darebbe soddisfazione alla parte lesa. No, in Italia non è possibile, tutto ciò. Invece in Inghilterra questo è accaduto, in queste ore, anche se riguarda un'espulsione ingiusta. Arriva proprio dal Regno Unito la notizia di un gesto bello quanto clamoroso, ovvero le scuse di un direttore di gara che prende atto del proprio errore e non si vergogna ad ammetterlo. Il protagonista della vicenda è Mike Riley, designato domenica scorsa per dirigere il big match tra Chelsea e Liverpool. Il direttore di gara aveva espulso Franck Lampard per un fallo commesso ai danni di Xabi Alonso, intervento poi rivelatosi regolare una volta rivisto alla tv. Quando poi, il fischietto inglese è arrivato a casa e ha riguardato la partita, da lui diretta, si è reso conto dell'errore e lo ha ammesso scrivendolo sul rapporto della partita, in modo tale che il calciatore di Scolari non venga squalificato per tre turni. Ma, la storia di questo "arbitro eroe" non finisce qui. Infatti, il buon Mike ha anche chiamato personalmente Lampard per chiarirsi con il giocatore e porgergli anche le sue scuse per l'errata valutazione. Un fatto di grande sportività, un gesto clamoroso. Succederà mai in Italia un episodio del genere?