(Highlights della gara di Coppia Italia. Juventus - Catania 3-0 e la squadra bianconera vola nei quarti di finale)
La Formica Atomica è stata sconvolgente. Protagonista assoluto del match vinto per tre a zero dalla Juventus contro il Catania, nell'ultimo ottavo di Coppa Italia, il piccolo Under 21 SEBASTIAN GIOVINCO, ha dimostratoancora una volta di possedere una classe pazzesca e numeri, impressi nel suo dna di fantasista, che ne fanno di diritto l'erede designato di ALESSANDRO DEL PIERO. Ma il grande capitano juventino non ha assolutamente voglia di abidcare e lasciare posto al giovanotto. E' in una forma bestiale, e anche stasera ha mostrato gran parte del suo repertorio, regalandoci un bellissimo gol di sinistro (il tre a zero finale), un colpo di testa da centravanti (palla che sbatte all'incrocio dei pali) e un altro palo con una gran conclusione. Poi, fantastico il duetto tra i due in occasione del raddoppio bianconero. Giovinco scucchiaia dentro per Del Piero il quale va in cielo e di testa fa da sponda per il piccolo fuoriclasse; stop perfetto e conclusione da pochi passi, Bizzarri è battuto per la seconda volta. Tutto da applausi. Così come l'azione del vantaggio. Lancio di Giovinco, gran colpo di testa di Del Piero, Bizzari respinge maluccio e MARCO MARCHIONNI, il piccoletto di Monterotondo, insacca. Catania eliminato e Juventus nei quarti, dove troverà il Napoli in un'affascinante e, sicuramente, emozionante sfida, vista la rivalità tra le due gloriose società.
(20' del primo tempo, ecco la splendida punizione di Baptista per l'uno a zero)
(stupenda la rete del raddoppio, sempre di Baptista, in diagonale dopo uno slalom speciale...)
Spalletti può essere soddisfatto. I protagonisti, scesi in campo questa sera, nell recupero di campionato contro la Sampdoria, non hanno fatto rimpiangere i vari assenti (Mexes, Vucinic, Doni, Totti, Tonetto). Finisce due a zero per i giallorossi, ed è stata la serata dei brasiliani (Arthur, Cicinho, Juan, Taddei, Baptista) e di uno in particolare, la "bestia" BAPTISTA, migliore in campo e autore della decisiva doppietta. Con la vittoria sui blucerchiati, la squadra capitolina si porta a quota 27 punti, a sei lunghezze dalla quarta piazza, occupata dal Napoli. Come dicevamo, molte le note positive da registrare: innanzitutto la grande partita disputata dall'attaccante ex Real Madrid, dopo un periodo di appannamento e di prestazioni poco incisive. Poi, bene anche Cicinho, al posto di Cassetti, e Panucci in versione centrale accanto a Juan, al posto di Mexes squalificato, ma una menzione particolare per il rientrante cileno Pizarro, in cabina di regia, un giocatore di straordinaria importanza per coma sa far girare la palla e la squadra. Insomma, il tecnico toscano della Roma può dormire sonni tranquilli, perchè è evidente che la Roma sta tornando ai suoi livelli, e recuperando i giocatori che mancano all'appello (soprattutto Francesco Totti) la situazione non può che migliorare. La Samp ha giocato un'onesta partita, sicuramente non una delle migliori prestazioni di quest'anno, e anche Cassano ha cercato d'illuminare il gioco dei blucerchiati ma poche volte è riuscito a mettere le punte nelle condizioni di far male ad Arthur, stasera dignitosamente tra i pali al posto dell'infortunato Doni. Buoni gli ultimi minuti del primo tempo, quando in due occasioni, i ragazzi di Mazzarri hanno sfiorato il punto del pari. Partita divertente con i giallorossi che vanno meritatamente in vantaggio. Al 21' è bellissima la punizione con la quale Baptista batte Castellazzi. Un destro perfetto, alla Del Piero, con la sfera che scavalca la barriera e finisce in fondo al sacco. Dieci minuti dopo, sull'onda dell'entusiasmo per il vantaggio, i giallorossi sfiorano il raddoppio ancora con Baptista che colpisce a botta sicura ma l'estremo difensore blucerchiato respinge alla grande. Poi è la volta di Taddei, pochi istanti dopo,col piatto destro ad impegna ancora una volta il portiere sampdoriano. Il finale è invece di marca ospite. Due le occasioni: al 41' sinistro sporco di Ziegler, Delvecchio entra in scivolata e manda fuori, poi due minuti dopo, in uno dei suoi (rari) spunti, Cassano (fischiatissimo per tutta la gara) lancia la sfera in verticale per Sammarco che, dal centro sinistra dell'area giallorossa, spara sull'esterno della rete, sprecando una ghiotta occasione. Nella ripresa, non cambia il leitmotiv della gara. La Roma fa la partita e la Samp prova a recuperare il risultato di svantaggio. Baptista, stasera davvero scatenato, all'8' chiude i giochi, siglando la seconda rete personale e del due a zero finale. Splendida azione personale del brasiliano che va via in slalom a due avversarsi sulla sinistra, converge al centro e spara un diagonale perfetto sul quale Castellazzi non può nulla. Due a zero e Sampdoria sbranata...dalla Bestia.
Neanche il tempo d'iniziare ad allenarsi con la sua nuova squadra e a conoscere Gilardino &co, e BONAZZOLI è già entusiasta per la nuova avventura che sta per iniziare. Trascurato e lasciato ai margini da Mazzarri, nella Genova blucerchiata, ha voglia di riscatto e di dimostrare che non è un giocatore finito ma ha ancora tanto da dire e da far vedere. E l'occasione è arrivata: si chiama Fiorentina. L'attaccante, come abbiamo già evidenziato nel post precedente, è arrivato in maglia viola (prestito con diritto di riscatto) nell'ambito dell'operazione Pazzini, con il "Pazzo" che è finito alla Sampdoria ("Emozionato e con tanta voglia di lanciarmi nella nuova avventura", queste le prime battute di Giampaolo Pazzini che sarà presentato ufficialmente domani). Riportiamo le sue prime parole da "gigliato": "Non ho nessun rimpianto per aver lasciato la Samp - prosegue l'attaccante - e sono venuto a Firenze molto volentieri. Sono motivatissimo perchè, dopo i due gravi infortuni che ho avuto, voglio dimostrare a tutti che Bonazzoli non è un giocatore finito''. Parole importanti, alle quali aggiungiamo la stoccata inferta dal giocatore nei confronti dell'ex compagno, il barese ANTONIO CASSANO: "Cassano? Meglio Mutu". Si attendono risposte dal "sor" Antonio.
Si attendeva l'ufficialità. E, in poco tempo, è arrivata. La Fiorentina ha comunicato il trasferimento a titolo definitivo delle prestazioni sportive dell'attaccante 24enne GIAMPAOLO PAZZINI alla Sampdoria. Nell'ambito della stessa operazione, la Fiorentina ha acquisito dalla Sampdoria, a titolo temporaneo ma con diritto di riscatto, le prestazioni sportive dell'attaccante EMILIANO BONAZZOLI (1979) (www.sportmediaset.it). Un bel colpo per la Sampdoria che rileva un attaccante di grandi prospettive, con una buona tecnica di base. Pazzini (1.80 cm per 74 kg, 108 presenze e 25 reti in maglia gigliata) si trova meglio a giocare da seconda punta ma può essere utilizzato anche da centravanti. Ottima elevazione e anche un discreto tiro sono le caratteristiche principali del ragazzo di Pescia. E' un giocatore che si sacrifica molto per la squadra e che, proprio per questo suo modo di giocare, perde lucidità sotto porta.
Mancano pochi giorni, esattamente sei, al processo penale su Calciopoli, uno dei più grandi scandali che ha investito il calcio italiano e che sarà all'esame del Tribunale di Napoli. Ma, ancor prima che prenda avvia il proedimento, i legali di Luciano Moggi, forti anche della sentenza Gea, sono fiduciosi e pronti a dare battaglia. CALCIOPOLI (definita anche dalla "Gazzetta dello Sport", il Sistema Moggi) resterà per sempre, qualsiasi epilogo avrà il processo penale che è alle porte, una delle pagine più brutte del calcio italiano che, sia nel 1980 che nel 1986, già aveva dovuto fronteggiare e sconfiggere il Calcioscommesse. Ora, il 20 gennaio inizierà a Napoli, il processo penale, che vedrà indagati Luciano Moggi e molti altri personaggi, su questo scandalo che ha colpito, come una piaga, il mondo del calcio italiano, coinvolgendo dirigenti e direttori sportivi, arbitri e designatori, presidenti. Gli avvocati di Luciano Moggi - Paolo Trofino e Paco D'Onofrio si preparano a dare battaglia e a far valere le ragioni del proprio assistito, con il precedente positivo rappresentato dalla sentenza sulla Gea che ha visto crollare le accuse di associazione a delinquere. In vista del processo, i due avvocati hanno chiamato a testimoniare una quantità industriale di persone, e tra i nomi spicca quello del Presidente rossonero SILVIO BERLUSCONI. Si punterà molto, nell'esame delle chiacchierate telefoniche relative alle intercettazioni che all'epoca (nel 2006) diedero avvio all'indagine,sul "tono" di esse, elemento ritenuto fondamentale per poter dare un altro senso alla vicenda. Se i due legali riusciranno nell'impresa di far valere le proprie ragioni, potrebbero essere molteplici le conseguenze a livello sportivo e sono gli stessi avvocati ad ammetterlo: "Quante speranze ci sono per la Juventus di riavere i due scudetti? Elevatissive. E in un'ottica di ragionevolezza sono assolute. Nel momento in cui anche a Napoli dovesse decadere l'accusa di associazione a delinquere, già caduta nel processo Gea a Roma, non ci sarebbe ragione di non rivedere il rigore sanzionatorio che punì la Juve nell'estate 2006". Ma non aspettiamoci, naturalmente, un processo di breve durata: "I tempi di Napoli saranno obbligatoriamente lunghi, anche due o tre anni - ha spiegato il legale di Moggi - Ma attenzione, perchè alcune delle testimonianze rese durante il processo (quindi fatto giuridico) potrebbero costringere la giustizia sportiva a riesaminare Calciopoli prima della fine di Napoli. Se per esempio, un presidente o un dirigente di un'altra squadra, sotto giuramento, dovesse ammettere che aveva, pure lui, contatti con i designatori arbitrali o con gli arbitri stessi, potrebbe essere sufficiente per riaprire il processo sportivo". E, se accadesse tutto ciò, la stessa società juventina potrebbe anche rivalersi, chiedendo dei risarcimenti per il rigore avuto all'epoca dagli organi giudiziari nei confronti della "Vecchia Signora"?: "In teoria sì. E sempre in teoria potrebbero chiedere una cifra intorno ai 250 milioni. Ma quest'aspetto è più difficile da discutere ora, perchè l'assoluzione della giustizia sportiva non sarebbe assoluta: qualche comportamento verrebbe comunque sanzionato. Ma gli scudetti tornerebbero sicuramente indietro...". Insomma, il clima è già incandescente, e ancora deve iniziare il processo. Moggi e i suoi avvocati sono pronti a lottare per far emergere la verità, l'accusa invece chiede una punizione esemplare, ai giudici napoletani l'ardua sentenza, ma non dimentichiamoci sempre la cosa più importante..."vox populi, vox dei".