Calcio, Amauri si sente già azzurro: "Pronto a segnare per l'Italia"
Adesso si trova in vacanza a Jesolo, con la famiglia, e dalla splendida località veneta, il centravanti della Juventus, Amauri, in attesa di riprendere la preparazione con la nuova Juventus di Ciro Ferrara, interviene sulle polemiche nate dopola débacle italiana in Confederation Cup, proprio contro il "suo" Brasile che ha strapazzato gli azzurri per tre a zero, contribuendo alla prematura eliminazione dell'undici italiano.
Marcello Lippi ha puntato molto sulla vecchia guardia, sui cosiddetti "vecchietti" e per questo è stato criticato. Sulla questione, il "brasiliano" ha le idee chiare: "Lippi tre anni fa ha vinto un mondiale in cui pochi credevano. Ha esperienza e sta cercando di portare avanti una certa idea, perché sa che in futuro potrà dare dei frutti. Lasciatelo lavorare, sa il fatto suo". Fiducia piena, quindi, al tecnico viareggino, da parte dell'attaccante bianconero che, tra qualche mese, una volta ottenuto il passaporto italiano, potrà essere l'arma in più di un'Italia che si prepara ad affrontare un nuovo Mondiale, ma da campioni in carica: "Ai primi di settembre avrò il passaporto italiano e questo per me è già un onore, perché vivo qui da dieci anni e sono felice. Poi, come ha detto il commissario tecnico, una volta che avrò la cittadinanza potrò essere preso in considerazione. Come ho sempre detto, giocare con la maglia azzurra sarebbe un modo per ripagare tutto quello che questo Paese mi ha dato". Parole importanti, nei confronti dell'Italia e della nazionale, da parte di questo fortissimo attaccante che, in attesa di provare l'emozione di vestirsi "d'azzurro", sarà il centavanti della Juventus del nuovo corso. Proprio al riguardo, arrivano le ultime considerazioni di Amauri. Piace la Juve che sta nascendo? "Sì. La società per ora ha fatto due grandi colpi. Cannavaro, che è capitano della Nazionale, è un grande che porta esperienza e forza fisica in difesa. E Diego è un campione che segna e fa segnare: con lui è sicuramente una Juve di maggior qualità. Ma non credo che sia finita qui, mi aspetto altri colpi".
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Marcello Lippi ha puntato molto sulla vecchia guardia, sui cosiddetti "vecchietti" e per questo è stato criticato. Sulla questione, il "brasiliano" ha le idee chiare: "Lippi tre anni fa ha vinto un mondiale in cui pochi credevano. Ha esperienza e sta cercando di portare avanti una certa idea, perché sa che in futuro potrà dare dei frutti. Lasciatelo lavorare, sa il fatto suo". Fiducia piena, quindi, al tecnico viareggino, da parte dell'attaccante bianconero che, tra qualche mese, una volta ottenuto il passaporto italiano, potrà essere l'arma in più di un'Italia che si prepara ad affrontare un nuovo Mondiale, ma da campioni in carica: "Ai primi di settembre avrò il passaporto italiano e questo per me è già un onore, perché vivo qui da dieci anni e sono felice. Poi, come ha detto il commissario tecnico, una volta che avrò la cittadinanza potrò essere preso in considerazione. Come ho sempre detto, giocare con la maglia azzurra sarebbe un modo per ripagare tutto quello che questo Paese mi ha dato". Parole importanti, nei confronti dell'Italia e della nazionale, da parte di questo fortissimo attaccante che, in attesa di provare l'emozione di vestirsi "d'azzurro", sarà il centavanti della Juventus del nuovo corso. Proprio al riguardo, arrivano le ultime considerazioni di Amauri. Piace la Juve che sta nascendo? "Sì. La società per ora ha fatto due grandi colpi. Cannavaro, che è capitano della Nazionale, è un grande che porta esperienza e forza fisica in difesa. E Diego è un campione che segna e fa segnare: con lui è sicuramente una Juve di maggior qualità. Ma non credo che sia finita qui, mi aspetto altri colpi".