Calcio, squadre: Espanyol sotto shock. Un infarto stronca il capitano Jarque
Un'altra tragedia, pazzesca e senza un perchè. Il mondo del calcio e dello sport è sconvolta dall'ennesima morte inaspettata, improvvisa e, che almeno per adesso, non ha un motivo. Ieri, a Coverciano, dove era per un tour con la squadra, il difensore e capitano del club spagnolo dell'Espanyol, Dani Jarque, è morto a seguito di un infarto.
Lo ha annunciato sul proprio sito lo stesso club, sconvolto dall'evento funesto. Come abbiamo detto in apertura, dunque, un altro tragico fatto viene a sconvolgerci all'improvviso. Jarque si trovava in Italia per delle amichevoli prefissate con squadre di calcio di Serie A (col Bologna ed il Livorno, ndr). Secondo i media spagnoli sarebbe morto mentre era al telefono con la propria ragazza, pazzesco!. Un altro particolare emerge dal racconto dei media. Sembra che il medico abbia tentato di rianimarlo con i defibrillatori, senza riuscirvi. Il ragazzo, appena 26enne, nato a Barcellona nel gennaio del 1983, non ce l'ha fatta. Inutile è stato anche il tentativo dei medici del pronto intervento, che dopo un'ora hanno dovuto, purtroppo, constatarne il decesso. Il club spagnolo ha annunciato il rientro per oggi a Barcellona, annullando di fatto le amichevoli con le squadre di calcio italiane, mentre la salma resterà in Italia per l'autopsia. Così potremo scoprire chiaramente cosa ha provocato l'infarto. Per ora non possiamo che mandare giù l'ennesimo boccone amaro. L'ennesima morte che fa davvero male a tutti indistintamente.
Lo ha annunciato sul proprio sito lo stesso club, sconvolto dall'evento funesto. Come abbiamo detto in apertura, dunque, un altro tragico fatto viene a sconvolgerci all'improvviso. Jarque si trovava in Italia per delle amichevoli prefissate con squadre di calcio di Serie A (col Bologna ed il Livorno, ndr). Secondo i media spagnoli sarebbe morto mentre era al telefono con la propria ragazza, pazzesco!. Un altro particolare emerge dal racconto dei media. Sembra che il medico abbia tentato di rianimarlo con i defibrillatori, senza riuscirvi. Il ragazzo, appena 26enne, nato a Barcellona nel gennaio del 1983, non ce l'ha fatta. Inutile è stato anche il tentativo dei medici del pronto intervento, che dopo un'ora hanno dovuto, purtroppo, constatarne il decesso. Il club spagnolo ha annunciato il rientro per oggi a Barcellona, annullando di fatto le amichevoli con le squadre di calcio italiane, mentre la salma resterà in Italia per l'autopsia. Così potremo scoprire chiaramente cosa ha provocato l'infarto. Per ora non possiamo che mandare giù l'ennesimo boccone amaro. L'ennesima morte che fa davvero male a tutti indistintamente.