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(video gol) Serie A: Lazio-Reggina. Zarate manda la Reggina in Serie B. Amara retrocessione per i calabresi


(Lazio-Reggina 1-0. Zarate)

Lazio (4-4-2): Carrizo; De Silvestri, Rozenhal, Diakité, Kolarov; Lichtsteiner, Dabo (13' st Meghni), Ledesma, Foggia (3' st Mendicino); Zarate (21' st Kozak), Pandev. A disp.: Muslera, Tuia, Perpetuini, Del Nero. All.: D.Rossi.
Reggina (3-5-1-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Cirillo; Vigiani (10' st Ceravolo), Carmona, Barreto, Barillà, Costa (6' st Corradi); Cozza (22' st Adejo); Brienza. A disp.: Marino, Alvarez, Hallfredsson, Viola. All.: Orlandi.
Marcatori: 26' pt Zarate (L).
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Mosley 1 Ferrari 0. Bocciato il ricorso, ma la Rossa non demorde

Mosley 1-Ferrari 0. Il Tribunale dell'Alta Corte di Parigi ha bocciato il ricorso della Ferrari. Il primo round di questa lotta intrapresa dalla Rossa contro la Fia e un regolamento che non trova d'accordo i ferraristi, e molte altre scuderie tra le quali la Renault, è andato dunque ad appannaggio di Mosley, numero uno indiscusso della Federazione.

Ma, la bocciatura del ricorso da parte del Tribunale transalpino non preoccupa la Ferrari. La sentenza emessa, infatti, respinge solo la procedura d'urgenza, mentre la vertenza resta di competenza della giurisdizione ordinaria e non dei tribunali interni alla FIA. Ecco la nota diffusa nel pomeriggio dalla Ferrari: "L'esistenza e la permanenza di un diritto di veto della Ferrari, sancito da un accordo scritto ratificato dal Senato Fia, sono state riconosciute dalla Corte, cosi' come il fatto che si tratti di una vertenza di natura contrattuale. E' di conseguenza stato anche riconosciuto che la vertenza non sia di competenza dei tribunali interni della Fia bensì delle giurisdizioni ordinarie". Queste le parole della scuderia di Maranello. Ma la Ferrari non chidue le porte alla possibilità di poter arrivare ad una collaborazione con la Fota per poter redigere un regolamento, unilateralmente riconosciuto, che possa garantire equità e diminuzione di costi. Ma il punto sul quale non transige la Ferrari è presto detto. Se la proposta della Fia rimarrà tale, la Ferrari non procederà all'iscrizione delle proprie monoposto al prossimo campionato di Formula 1. Infatti, tra le righe del comunicato si legge che che la competizione "vedrebbe, con lo scenario attualmente in vigore, venir meno quelle caratteristiche che hanno reso la Formula 1 la massima espressione dello sport automobilistico e quelle ragioni che hanno portato alla partecipazione ininterrotta sin dal 1950 della Casa di Maranello. In tal caso, la Ferrari continuera' a competere in gare consone al calibro del marchio e adeguate al suo livello di innovazione e ricerca tecnologica". Insomma, il primo round è andato al boss della Fia, ma la Ferrari non si sente assolutamente sconfitta e prosegue la lotta.
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Brescia, via Sonetti. Al timone dei lombardi arriva Cavasin

Cavasin al Brescia, al posto di SonettiCorioni come Zamparini, un altro esponente prestigioso della classe dei divoratori di allenatori. Il Brescia cambia ancora faccia, esattamente per la terza volta in questa stagione. Dopo l'esonero di Serse Cosmi (che aveva dato avvio all'annnata calcistica per i lombardi ma era durato poche settimane), e il fresco benservito a Nedo Sonetti, il quale ha pagato la sconfitta di Grosseto, Corioni ha subito individuato il nuovo tecnico al quale affidare la panchina bresciana. E' ufficiale, infatti, l'arrivo al Rigamonti di Alberto Cavasin.

Il 53enne tecnico trevigiano, che era la prima scelta del presidente Corioni, ha accettato di allenare il Brescia nelle ultime due giornate di campionato. Si tratte di due gare importanti, in casa con il Sassuolo e a Pisa, visto che i lombardi stanno lottando per un posto nei playoff. A Cavasin (per lui è un ritorno, dopo l'esperienza avuta nel 2005), lo scorso anno sulla panchina del Frosinone, il compito di traghettare il Brescia in questo finale di campionato, molto importante, nel quale ci si giocano i playoff promozione.
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Wenger corteggiato dal Real assicura: "Resto all'Emirates"

Wenger assicura che resterà all'ArsenalWenger rilancia. Il flop in campionato e in ambito europeo non abbatte il transalpino che ricarica le batterie in vista della prossima stagione, nella quale si vede sempre all'Emirates, sulla panchina dell'Arsenal. I tifosi sono decisamente scontenti dell'andazzo generale, la squadra non raccimola trofei da ormai quattro anni, e il tecnico non è più così simpatico, ma Wenger prosegue per la sua strada, continuando a credere nel progetto Arsenal.

In aggiunta a tutto ciò, in queste ore si fa sempre più insistente la corte del Real Madrid e di Florentino Perez che avrebbe individuato, nel 59enne francese, il tecnico del rilancio, in campionato e in Europa, delle merengues. Insomma, cedere alla corte delle prestigiosa squadra spagnola e accontentare, in tal modo, anche la tifoseria (che ormai non lo vede più di buon occhio), oppure dimostrare ai sostenitori e a tutto l'ambiente londinese che la prossima stagione sarà quella del riscatto? Wenger sembra avere le idee chiare: "La proposta del Real è molto interessante - ha affermato in un intervento sul Daily Mail - ma non ho nessuna intenzione di lasciare l'Emirates". Una dichiarazione che fa il paio con quella del presidente Peter Hill-Wood che ha "confermato" l'allenatore sulla panchina dei Gunners almeno fino alla scadenza del contratto (giugno 2011). Dunque, a meno di clamorose novità dell'ultima ora, Wenger avrà un'altra chance di riportare l'Arsenal a lottare per i vertici, in Premier, e soprattutto a competere per i traguardi più prestigiosi in ambito europeo.
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