Mosley 1-Ferrari 0. Il Tribunale dell'Alta Corte di Parigi ha bocciato il ricorso della Ferrari. Il primo round di questa lotta intrapresa dalla Rossa contro la Fia e un regolamento che non trova d'accordo i ferraristi, e molte altre scuderie tra le quali la Renault, è andato dunque ad appannaggio di Mosley, numero uno indiscusso della Federazione.
Ma, la bocciatura del ricorso da parte del Tribunale transalpino non preoccupa la Ferrari. La sentenza emessa, infatti, respinge solo la procedura d'urgenza, mentre la vertenza resta di competenza della giurisdizione ordinaria e non dei tribunali interni alla FIA. Ecco la nota diffusa nel pomeriggio dalla Ferrari: "L'esistenza e la permanenza di un diritto di veto della Ferrari, sancito da un accordo scritto ratificato dal Senato Fia, sono state riconosciute dalla Corte, cosi' come il fatto che si tratti di una vertenza di natura contrattuale. E' di conseguenza stato anche riconosciuto che la vertenza non sia di competenza dei tribunali interni della Fia bensì delle giurisdizioni ordinarie". Queste le parole della scuderia di Maranello. Ma la Ferrari non chidue le porte alla possibilità di poter arrivare ad una collaborazione con la Fota per poter redigere un regolamento, unilateralmente riconosciuto, che possa garantire equità e diminuzione di costi. Ma il punto sul quale non transige la Ferrari è presto detto. Se la proposta della Fia rimarrà tale, la Ferrari non procederà all'iscrizione delle proprie monoposto al prossimo campionato di Formula 1. Infatti, tra le righe del comunicato si legge che che la competizione "vedrebbe, con lo scenario attualmente in vigore, venir meno quelle caratteristiche che hanno reso la Formula 1 la massima espressione dello sport automobilistico e quelle ragioni che hanno portato alla partecipazione ininterrotta sin dal 1950 della Casa di Maranello. In tal caso, la Ferrari continuera' a competere in gare consone al calibro del marchio e adeguate al suo livello di innovazione e ricerca tecnologica". Insomma, il primo round è andato al boss della Fia, ma la Ferrari non si sente assolutamente sconfitta e prosegue la lotta.
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