Sabato la sfida contro la Fiorentina. Del Piero ricorda la rimonta scudetto del 1994. Tutto partì da una sua rete contro i viola...
(Juventus-Fiorentina 3 a 2, il meraviglioso gol vittoria, firmato da Alex Del Piero il 4 Dicembre 1994)
Un gol, la vittoria, e una corsa interminabile conclusasi con la vittoria del campionato, dopo ben nove anni di digiuno. Tutto ciò accadde a partire dal 4 Dicembre 1994, quando, in uno Juventus-Fiorentina, terminato 3 a 2 per i bianconeri, ALEX DEL PIERO, sempre lui, siglò la rete decisiva, che valse la vittoria in quella gara ma segno, soprattutto, l'inizio di una lunga cavalcata, chiusa trionfalmente con la conquista dello scudetto.
Il capitano e simbolo della squadra torinese, a pochi giorni dalla sfida contro i viola di Prandelli, ricorda con piacere quella significativa data e rivede, nella Juve di oggi, quella di allora: "Ci sono dei campioni, dei giovani di grandissima speranza, un allenatore esperto, una società che vuole vincere.... Sì, ci sono delle analogie". Ma il numero dieci bianconero non si ferma solo a questo. Infatti prova a ricreare i momenti che hanno preceduto, e seguito, l'azione del gol vittoria di quel lontano 1994. Lui, che nella sua lunga carriera, ha segnato tanto e molte reti spettacolari, ricorda con grande contentezza quella in particolare perchè, come abbiamo detto, oltre a consentire alla Juve di battere i toscani, diede l'avvio alla rimonta scudetto: "E' stato un momento abbastanza veloce, perché non ho pensato tantissimo e forse è stato meglio così. Ho pensato ad una cosa, cercare di colpire la palla in modo che scavalcasse Toldo e sono rimasto concentrato sulla palla perché era un lancio molto lungo. E poi, quando è entrata, è stata la fine del mondo, un momento esaltante per me e per tutti noi". E prosegue, ancora, ricordando quegli emozionanti attimi: "La diversità l'ha reso particolare, come l'ha reso particolare e anche unico il fatto che è stata una partita fondamentale per la Juventus. Per noi ha determinato tanto, abbiamo rimontato da 2-0 e ci ha dato uno slancio incredibile per poi vincere lo scudetto, dopo nove anni. Quindi ci sono una serie di storie, una vicino all'altra, che han fatto sì che sia speciale ancora oggi". Un gol di rara bellezza, ma anche di estrema importanza, che si rivelò determinante per il proseguo del campionato juventino e, a distanza di 14 anni, è ancora viva sulla sua pelle il brivido fantastico della sfera che finisce in fondo al sacco, e i minuti subito successivi, la corsa sfrenata e l'abbraccio della squadra: "Io ero strafelice, non capivo niente chiaramente, il fatto che siano arrivati tutti non e' altro che l'esaltazione per quel momento, per quella rincorsa. Non solo in quella partita, credevamo fermamente nelle nostre forze e si e' visto in quell'abbraccio". Questo accadde nel 1994, ora il capitano bianconero è stracarico e chiede ai suoi compagni di emulare la Juve di allora. Ha in serbo un'altra prodezza delle sue? Frey è avvertito.