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Derby del sud tra Palermo e Napoli, in ballo un posto Uefa. Reja spera che finisca il "mal di trasferta".

La 23esima giornata di Serie A sarà chiusa dal derby del Sud tra PALERMO e NAPOLI. Siciliani formidabili al Barbera, dove hanno vinto otto delle dieci gare totali (24 punti su trenta totali), napoletani invece deludenti lontani dal San Paolo (solo 8 punti su trentatre disponibili). Reja chiede una prova d'orgoglio ai suoi calciatori, per riscattare le sette sconfitte esterne subite in campionato e riprendere il cammino in campionato, dopo la delusione vissuta in Coppa contro la Juventus.

Il bilancio delle 15 sfide tra le due squadre, disputate al Barbera, in serie A, e' di sostanziale equilibrio: 4 affermazioni siciliane, e 3 dei partenopei (ben 8 i pareggi tra le due formazioni). L'argentino Lavezzi da una parte, il pugliese Miccoli dall'altra. Largo alla fantasia dei due talentuosi attaccanti, e spazio ad un match che si annuncia vibrante e incerto fino al fischio finale. Come abbiamo detto, nel cappello introduttivo, il Barbera è un vero e proprio fortino per i siciliani, difficile da violare per qualunque compagine. Se a ciò si aggiunge il "mal di trasferta" che affligge da tempo i partenopei, allora per i napoletani sarà difficile uscire con un risultato positivo, a meno che non disputino una grande gara. Quella prestazione importante che, alla vigilia, ha chiesto ai suoi uomini Reja, il quale ha spronato e caricato i suoi con parole di elogio. Per quanto riguarda la formazione, i due tecnici hanno risolto gli ultimi dubbi di formazione. Il tecnico palermitanto Ballardini deve rinunciare a Carrozzieri e Liverani, ma conferma il collaudato 4-3-1-2 con Simplicio che agira' dietro al tandem Miccoli-Cavani. Solamente panchina per l'ultimo arrivato Savini, tra l'altro un ex. Dal lato napoletano, Reja rilancia Santacroce nella difesa a tre; in porta sempre Navarro, mentre il dodicesimo sara' il neoacquisto Bucci e non il giovane '91 Sepe; Hamsik fara' da raccordo tra il centrocampo e le due punte che saranno gli argentini Denis e Lavezzi.
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15 giorni di stop per Kakà e addio derby. Serata no per il brasiliano, si rompe anche l'ambulanza.

         Niente derby per Ricardo Kakà, fuoriclasse brasiliano del Milan

Il mezzo passo falso di ieri sera, contro la REGGINA e la fuga interista non sono le uniche brutte notizie di questo "maledetto" weekend per il MILAN. Infatti, KAKA', uscito malconcio al termine della gara, ha riportato un trauma distorsivo al piede sinistro che lo costringerà a uno stop di "almeno 15 giorni" e quindi addio derby.

Per fortuna niente frattura. L'unico motivo per sorridere, in una serata avara di notizie positive. Dapprima il mezzo passo falso, costituito dal deludente pari rimediato contro una ottima Reggina (un risultato che ha allontanato di più l'Inter, ora a + 9 sui rossoneri) poi il passo zoppicante di Kakà, mentre usciva da San Siro. La prima diagnosi notturna, sulle condizioni del brasiliano, è stata confermata dagli esami, ossia niente rotture agli arti, ma Ricardo Kakà ha riportato, comunque, una distorsione al piede sinistro che lo costringerà a rimanere ai box per più di due settimane. Niente derby, dunque: e Kakà salterà sicuramente anche il match di campionato contro il Cagliari e l'andata di Coppa Uefa a Brema contro il Werder. Un'assenza pesante, per Carlo Ancelotti e per il Milan, ad una settimana dalla gara con i nerazzurri, match da dentro o fuori per i diavoli rossoneri. Già comunicato alla federezione brasiliana il forfait per l'amichevole di martedì a Londra, con la nazionale italiana. Ma non è finita qui la serata-no del brasiliano. Infatti, al dolore per l'infortunio si è aggiunto l'incidente occorso all'ambulanza che sabato sera lo stava portando alla clinica "Gaetano Pini" per i primi accertamenti. Il mezzo ha preso una buca, che ha causato la rottura del semiasse e il cambio "in corsa" di mezzo per il fuoriclasse rossonero e ulteriore dilatamento dei tempi necessari per effettuare gli esami radiografici. Poi, alla fine, il rientro a casa e il meritato riposo, abbastanza sereno e senza l'uso di antidolorifici. Il piede fa male, ma domenica a far male sarà sicuramente assistere al derby da spettatore...invece che viverlo in campo da protagonista. C'est la vie.
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