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(highlights) Palermo - Juventus 0-2. Prova di forza dei bianconeri al Barbera. Sissoko e Trezeguet, due squilli al Chelsea.


(il vantaggio bianconero. Stupenda azione solitaria con conclusione sotto la traversa di Sissoko)


(il raddoppio della Juventus. Torna al gol dopo più di cinque mesi David Trezeguet)

Palermo (4-3-2-1): Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo (43'st Tedesco), Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli. A disposizione: Ujkani, Savini, Cossentini, Guana, Migliaccio, Succi. All.: Ballardini.
Juventus (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (22'st Marchionni), Sissoko (45'st Poulsen), Tiago, Nedved; Trezeguet, Iaquinta (25'st Amauri). A disposizione: Manninger, Mellberg, Giovinco, Del Piero. All.: Ranieri.
Arbitro: Tagliavento.
Marcatori: 27' Sissoko, 79' Trezeguet (J).

Solida, concreta, vincente. Tre aggettivi che si abbinano perfettamente alla Juventus vista a Palermo. Importante successo, per l'undici di Ranieri, che espugna il Barbera per due a zero, grazie ad una super prestazione di squadra, ma soprattutto della difesa, perfetta per quasi tutto l'arco della gara. E' la risposta dei bianconeri al Chelsea che ha liquidato l'Aston Villa, regalando a Hiddink la prima gioia della sua gestione inglese. In attesa della sfida con i Blues, la Juve torna a Torino con i tre punti in tasca e la consapevolezza di aver conquistato un successo prezioso su un campo difficile e contro un Palermo che è partito a razzo, ha fatto paura per i primi minuti, ma poi si è spento pian piano. Traversa di Miccoli e un super Buffon evitano alla Juventus di soccombere, poi una strepitosa iniziativa personale di "Momo" Sissoko al 27' e il timbro di Trezeguet al 34' della ripresa (Ranieri lo aveva detto che la porta la vede, nonostante i cinque mesi di assenza per infortunio), mandano ko i rosanero. Rimangono quindi 9 i punti di distacco dall'Inter capolista.
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Le magie di Lavezzi e la grinta di Hamsik. A loro si affida Reja contro il Genoa di Milito.

(Marek Hamsik. A lui il compito di far uscire il Napoli dalla crisi)
Sfida che si annuncia vibrante, quella che domani vedrà contro, da una parte un Napoli in crisi di risultati, e dall'altra un Genoa che vuole continuare a frequentare le zone nobili della classifica. I partenopei hanno assoluto bisogno di punti e di una vittoria per lasciarsi alle spalle questo periodo nero. Si affidano, come sempre, alla fantasia di Lavezzi e al rientrante Hamsik, forte centrocampista slovacco.

Tornare a vincere. Questo l'imperativo in casa Napoli. Servono i tre punti per dare una scossa forte e decisa ad un gruppo che fatica a ritrovare quell'identità che si era costruita durante la stagione. Sembra passato un secolo da quell'immagine brillante e luminosa che il Napoli aveva dato di sè. Per uscire dalla crisi occorre, tuttavia, una grande prestazione perchè domani, al San Paolo, arriva un Genoa in forma, nonstante il pareggio in rimonta subito dai viola, e che frequenta le zone nobili della classifica. Reja ritrova Hamsik e cerca una vittoria affidandosi alle geometrie e alle incursioni dello slovacco, ma anche alla fantasia e alle giocate del "Pocho" Lavezzi. Contro la squadra di Gasperini, guidata in campo dalla regia di Thiago Motta, e sorretta dalle prodezze del suo cannoniere, il "Principe" Milito, il tecnico napoletano dovra' ancora fare a meno di Zalayeta, che si sta curando a Roma: al suo posto in attacco accanto a Lavezzi ci sara' Denis. Per il resto si a verso la conferma di Navarro tra i pali, visto che Iezzo e Gianello sono ancora ai box per acciacchi vari.
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(highlights) Roma - Siena 1-0. A fatica, i giallorossi battono il Siena. Decide l'ex Rodrigo Taddei. Ora via all'operazione Champions.


(la prodezza di Taddei, che decide il match a favore dei giallorossi, contro la sua ex squadra)

Roma (4-2-3-1): Doni; Cicinho (28' Filipe), Mexes, Juan (1' st Diamoutene), Riise; Pizarro, Brighi; Motta, Baptista, Taddei; Totti (37' st Montella). A disp.: Artur, Loria, Bertolacci, Stojan. All. Spalletti.
Siena (4-3-1-2): Curci; Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso; Jarolim, Codrea (23' Amoruso), Galloppa; Kharja; Frick (14' st Ghezzal), Maccarone. A disp.: Eleftheroupoulos, Ficagna, Rossi, Coppola, Barusso. All. Giampaolo.
Arbitro: Gava di Conegliano.
Marcatori: 18' st Taddei (R).

Che fatica per battere il Siena, ma alla fine la delusione per un gioco che ha sicuramente lasciato a desiderare, è cancellata dalla gioia di tre punti preziosi in questa aspra contesa per raggiungere la quarta piazza, ultima utile per la Champions (ma con il preliminare estivo). E' servita la prodezza del brasiliano Rodrigo Taddei (ex di turno al primo gol in campionato ques'tanno), siglata al 18' della ripresa, altrimenti la gara si sarebbe difficilmente sbloccata. Giampaolo, mister del Siena, prepara benissimo la gara, tatticamente perfetta in casa toscana, e la Roma si fa imbrigliare per più di un'ora, trovando mille difficoltà per costruire azioni da gioco. Soprattutto nella prima frazione, i giallorossi di Luciano Spalletti faticano molto e si rendono pericolosi solamente con due azioni della "bestia" Baptista (bravo l'ex giallorosso Curci, tempestivo e reattivo in entrambe le circostanze). Poi nella ripresa, al 18', l'interno destro, splendido, di Taddei, che vale i tre punti. Spalletti "respira" dopo il ko di Bergamo, ma in vista del match di Champions di martedì con l'Arsenal teme per le condizioni di Juan e Cicinho, usciti anticipatamente per problemi fisici.
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(highlights) Bologna - Inter 1-2. L'inter continua a volare. Il ribelle Balotelli entra e fa felice Mourinho. Giallo sul vantaggio interista.


(highlights di Bologna - Inter)


Bologna (4-5-1): Antonioli; Zenoni, Moras, Britos, Lanna; Valiani (66' Marazzina), Mudingayi, Mingazzini, Volpi, Bombardini (78' Adailton); Di Vaio. A disposizione: Colombo, Balleri, Terzi, Mutarelli, Amoroso. All.: Mihajlovic.
Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Rivas, Santon; Zanetti, Cambiasso, Maxwell (80' Balotelli), Muntari (46' Stankovic); Ibrahimovic 7, Adriano 5,5 (78' Vieira). A disposizione: Toldo, Figo, Mancini, Cruz. All.: Mourinho.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Marcatori: 57' Cambiasso (I), 79' Britos (B), 82' Balotelli (I)


Nel primo anticipo della 25esima giornata di campionato, giocato alle 16, visto che alle 18 è impegnata la Roma e in serata la Juventus (per via della Champions che torna la prossima settimana), l'Inter espugna il Dall'Ara per due a uno. Il ribelle, strigliato e stuzzicato, non convocato e redarguito varie volte da Mourinho, "Super" Mario Balotelli, entra in campo e realizza una rete fondamentale. E' il punto del due uno, che regala a Mourinho e all'Inter altri tre punti, in questa grandiosa stagione di vertice. Un ottimo Bologna, che aveva anche agguantato il pari, non riesce a portare a casa un pari che avrebbe avuto il sapore di un successo (e sarebbe stato un regalo speciale allo scomparso Giacomo Bulgarelli, ricordato allo stadio prima della gara). Sono i nerazzurri a passare in vantaggio, grazie a Cambiasso che al 57' segna su sponda di testa di Adriano (ma c'è un giallo per un altro tocco di braccio del brasiliano). I rossoblù non ci stanno e vanno alla ricerca del pari: al 79' il difensore Britos di testa, ristabilisce la parità. Poi Balotelli viene mandato in campo da Mourinho e ripaga la scelta del tecnico portoghese, realizzando una rete davvero preziosa. Una punizione da tre punti. Importante anche l'ennesima prova sontuosa di Julio Cesar, autore di parate salvarisultato. L'Inter prosegue la sua cavalcata.
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Nba. E' morto Larry Miller, storico proprietario dei Jazz.

(Larry H. Miller. Una vita passata tra macchine e Nba)
Il mondo del basket americano piange la scomparsa di Larry Miller. E' morto all'età di 64 anni, uno dei più grandi imprenditori (settore delle auto) americani e appassionato di uno sport nel quale aveva investito tanto, per trasformare gli Utah Jazz in uno dei team più forti della Nba.

Complicazioni causate dal diabete, malattia che lo affliggeva da tempo. Questa la causa del decesso di Larry H. Miller, nato 64 anni fa a Salt Lake City. Al momento del decesso si trovava a casa con la sua famiglia. Preavvisi di una situazione di salute instabile c'erano stati già nel 2008 quando, in seguito ad un infarto, aveva passato del tempo in ospedale sempre per delle complicazioni dovute a questa seria malattia che ne limitava fortemente la vita. Una volta uscito era costretto su una sedia a rotelle e addirittura, per il perdurare dei problemi, all'amputazione delle gambe. Una vita difficile per un uomo di successo, nel settore delle auto, ma anche nel basket Nba. E' grazie a lui che gli Utah Jazz sono diventati una squadra di successo e, con un ultimo sorriso cestistico se ne è andato. La vittoria, nella notte di giovedì scorso, dei Jazz (90 a 85) sui Boston Celtics, campioni Nba in carica, riferitagli poco prima di morire dalla moglie Gail.
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Palermo - Juventus. Bianconeri nella tana dei rosanero. Ci sarà Trezegol. Emozione per Amauri, il grande ex.

(David Trezeguet. Torna a guidare l'attacco bianconero contro il Palermo)
La Juventus è di scena Palermo, con in mente il Chelsea. Anche per la squadra torinese, l'impegno immediato è, questa sera, nel terzo anticipo del sabato, il Palermo, in una trasferta molto difficile e ricca di insidie, ma nella testa i pensieri sono già rivolti alla sfida con i Blues, crocevia fondamentale per la stagione dei bianconeri, come ammesso anche da Ranieri: "solo l'Inter può perdere lo scudetto". Il tecnico romano si affida, per scardinare la difesa palermitana, al ritrovato Trezeguet, che farà coppia in attacco con Iaquinta. Alex Del Piero verrà tenuto a riposo.

Palermo (4-3-2-1): Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Miccoli, Cavani. A disposizione: Ujkani, Savini, Morganella, Guana, Migliaccio, Tedesco, Succi. All.: Ballardini.
Juventus (4-4-2): Buffon; Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Tiago, Nedved; Trezeguet, Iaquinta. A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Marchisio, Marchionni, Giovinco, Amauri, Del Piero. All.: Ranieri.

David Trezeguet. Ranieri ufficializza il rientro del cannoniere franco-argentino: "Giocherà dall'inizio, conto sui suoi gol". Torna in campo, da titolare, dopo oltre cinque mesi (probabilmente per un tempo; ci sarà staffetta con Amauri) e la Juventus si affida a lui e alle sue doti da cecchino (162 reti in 282 partite in bianconero) per continuare a credere in un sogno impossibile (lo scudetto; l'Inter è a più nove sui bianconeri), partendo da una vittoria contro il Palermo di Ballardini. Ma, contro la fantasia e le giocate di Miccoli e Cavani sarà davvero difficile, soprattutto perchè il Barbera, campo amico dei siciliani, è una sorta di fortino per i palermitani, e in pochi l'hanno scampata (nove vittorie, due sconfitte e zero pareggi per i siciliani, tra le mura amiche). Inoltre, c'è la "distrazione" della Champions ormai prossima, a mettere confusione nelle teste bianconere. Insomma, sarà un match difficile per la compagine bianconera, in casa di un Palermo che, a detta del tecnico Ballardini, vuole giocarsela: "Noi faremo di tutto per migliorare il nostro score casalingo. Punteremo sul gioco e sulla grande intensità di sempre". Infine, ultime righe per uno dei main event del match. Il ritorno a Palermo, da avversario, di Amauri, che si accomoderà inizialmente in panchina per far spazio a Trezeguet. Immaginiamo l'emozione di tornare da avversario in uno stadio e davanti a dei tifosi che lo hanno eletto, nella sua avventura siciliana, a beniamino, omaggiandolo sempre di cori e striscioni intrisi d'affetto e di passione. Sarà grande sfida, emozionante.
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Roma - Siena. Totti e Baptista, prove di Champions.

(Francesco Totti. Stringe i denti per guidare la sua Roma)
Oggi è tempo di campionato. Torna la Serie A e il secondo anticipo, quello delle 18 (che seguirà l'Inter, di scena a Bologna), è un appetitoso Roma-Siena. Ma, a distanza ravvicinata, (martedì sera), tornerà la Champions e la grande sfida con gli inglesi dell'Arsenal (andata in casa loro). Francesco Totti, nonostante gli acciacchi, è convocato e sarà in campo per guidare i giallorossi, accanto alla "Bestia" Baptista. Tanti assenti, per squalifica e infortuni vari. Ma l'obiettivo è chiaro nella mente di Spalletti e dei suoi giocatori: una vittoria per preparare al meglio la sfida con i Gunners di Arsène Wenger.

Roma (4-3-1-2): Doni; Motta, Mexes, Juan, Riise; Cicinho, Brighi, Taddei; Pizarro; Totti, Julio Baptista. A disp.: Artur, Loria, Diamoutene, Bertolacci, Filipe, Vucinic, Montella. All.: Spalletti.
Siena (4-3-1-2): Curci; Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso; Jarolim, Codrea, Galloppa; Kharja; Amoruso, Maccarone. A disp.: Eleftheroupoulos, Ficagna, Rossi, Coppola, Barusso, Ghezzal, Calaiò. All.: Giampaolo.

Il Siena. Una squadra insidiosa, quella di Giampaolo, anche se offre prestazioni migliori quando gioca nel suo stadio, trovando maggiori difficoltà in esterna. E' comunque una squadra che si chiude molto bene e che subisce pochi gol (quarta miglior difesa con 25 reti subite, insieme a Fiorentina e Atalanta). Anche degli ex desiderosi di riscatto (il portiere Curci e i centrocampisti Galloppa e Kharja) in una squadra che si presenta all'Olimpico per giocare la propria partita senza timori riverenziali. La Roma, dal canto suo, ha tanti problemi da affrontare. In primis, la squadra giallorossa dovrà sopperire alle assenze degli squalificati De Rossi (faro del centrocampo capitolino) e Perrotta (un incursone tornato ultimamente a buoni livelli). Stringe i denti Doni, che ha avuto problemi in settimana, e anche capitan Totti (che farò coppia in attacco con Baptista), ed è una buona notizia, ma il numero dieci giallorosso non è al meglio (per una botta presa in allenamento) e, presumibilmente sarà staffetta, nella ripresa, con Vucinic, anch'egli comunque non pienamente ristabilito a causa di un problema al ginocchio. E' un match decisamente "condizionato" dalla Champions che incombe, ma Spalletti non vuole sentir parlare di questo e predica attenzione e concentrazione: "Voglio vedere una Roma concentrata: siamo più forti del Siena, ma dobbiamo esprimerci ai nostri livelli per vincere". Insomma, guai a sottovalutare i toscani o a pensare alla sfida europea di martedì prossima. Ora c'è il Siena e servono tre punti per continuare ad inseguire il quarto posto. Poi, da domenica sera, s'incomincerà a parlare di Champions.
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