Basta cifre folli. Così non si può andare avanti. A scagliarsi contro un modo di fare mercato che ha ormai oltrepassato i limiti del ragionevoli, è il premier Silvio Berlusconi il quale, dal seggio elettorale, fa sentire la propria voce: ''I prezzi del calcio sono una pura follia...'Se uno pensa alle cifre che ci sono - ha aggiunto - e le commisura all'economia normale, non c'è nessun rapporto. Ho anche intenzione di fare qualcosa al riguardo, perchè è inammissibile''. La vendita di Kakà è legata proprio a discorsi di bilancio, del suo Milan, che non quadrava più e che d'ora in poi sarà il primo pensiero nella gestione del club rossonero.
Se in passato si è esagerato, da adesso in poi il Milan guarderà prima le questioni relative ai "conti" del club di Via Turati: "Su Pirlo ero il primo a dire rimanga -ha detto il premier- poi mi hanno fatto vedere i conti". Una frase che lascia intuire come, in casa dei rossoneri, le cessioni non dovrebbero essere finite. Ma, al di là di questo, è proprio il discorso generale che non funziona. Le cifre che girano nel calcio di oggi (ultima operazione, quella di Cristiano Ronaldo al Real Madrid, è costata alla società di Florentino Perez addirittura 93 milioni di euro) sono spropositate e l'attacco di Berlusconi va diretto contro l'asse anglo-spagnolo: "Non si può andare avanti così. Bisogna avere un minimo di senso pratico e di decenza. Non si possono spendere quelle cifre". Così Berlusconi ha chiuso una tirata istintiva, sentita, sicuramente dettata dall'amarezza di non riuscire più a competere con gli inglesi, gli spagnoli, con tutti quelli che possono permettersi di spendere e spandere senza guardare in faccia a niente. Ma il discorso delle cifre folli che girano nel mondo del calcio non è stato l'unico argomento trattato dal presidente rossonero. Sempre riguardo al mercato, ma parlando di quello milanista, Berlusconi, all'osservazione che la squadra deve essere ringiovanita, ha obiettato: ''Nel Milan ci sono giocatori che hanno 32 anni. Io quando avevo 32 anni non dormivo nemmeno''. A proposito del centrocampista, lo stesso Presidente del Consiglio ha spiegato: ''Non c'e' nessun problema Ambrosini. E' con noi e vuole prolungare di un anno, vedremo''. Chiusura sui due brasiliani, sul "vecchio e il giovane". Si è detto fiducioso di Ronaldinho: ''Farà un grande anno'' e di Pato che ''è bravissimo e avrà una carriera straordinaria. Penso possa sostituire Kakà anche in quel ruolo''.
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