(Lazio-Roma 1-0. Partenza sprint dei biancocelesti che, dopo solo due minuti, vanno in vantaggio con Pandev, il quale colpisce al volo di sinistro sugli sviluppi di un corner. Nell'occasione, decisivo l'intervento a vuoto di Motta che permette al macedone di calciare e battere Doni)
(Lazio-Roma 2-0. Il raddoppio della formazione biancoceleste è siglato dall'argentino Zarate con un gran destro da fuori area, Doni si tuffa ma non ci arriva)
(Lazio-Roma 2-1. I giallorossi riaprono il match con il centrale Mexes. Al 9' il biondo difensore francese sfrutta la spizzata di testa di Baptista e con una bella girata fulmina Muslera)
(Lazio-Roma 3-1. Il tris è firmato da Lichtsteiner con un colpo di testa. male Doni che esce, poi ci ripensa, e permette all'esterno biancoceleste di insaccare facilmente)
(Lazio-Roma 3-2. De Rossi, di testa, riapre ancora il match, con i giallorossi in nove uomini, per la doppia espulsione di Panucci e Mexes)
(Lazio-Roma 4-2. In contropiede i ragazzi di Delio Rossi chiudono definitivamente il match. E' Kolarov a beffare Doni dal limite, con un rasoterra certamente non irresistibile)
LAZIO (4-3-3) - Muslera; Lichtsteiner (74' De Silvestri), Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem; Foggia (80' Mauri), Pandev, Zarate (65' Rocchi). All.: Delio Rossi.
ROMA (4-3-1-2) - Doni; Motta, Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Pizarro (89' Taddei); Brighi (65' Tonetto), Perrotta (55' Menez), Baptista; Totti. All.: Luciano Spalletti.
ARBITRO: Emidio Morganti di Ascoli Piceno.
MARCATORI: 2' Pandev, 4' Zarate (L), 10' Mexes (R), 58' Liechtsteiner (L), 80' De Rossi (R), 85' Kolarov
ESPULSI: 62' Panucci, 75' Mexes (R), 75' Matuzalem (L).
NOTE: Nel corso dell'intervallo sono stati espulsi Tare, dirigente accompagnatore della Lazio e il tecnico della Roma, Luciano Spalletti.
La Lazio risorge in un derby vibrante, combattuto, e molto teso soprattutto nel finale. In una settimana di sofferenza, per la tragedia vissuta dall'Abruzzo, ci si mette anche il calcio con la pantomima del minuto di silenzio, tutti abbracciati a centrocampo, e poi con i "calcioni", le scene d'isteria in campo e sugli spalti. Complimenti. Comunque, "the show must go on" e quindi raccontiamo i fatti. Vittoria importante, per quattro a due, dei biancocelesti che riscattano la sconfitta dell'andata, e si godono la vittoria voluta da Lotito che aveva minacciato il ritiro fino a fine stagione se l'esito della partita fosse stato negativo. I giallorossi soffrono in avvio la verve della squadra laziale che, dopo quattro minuti, incredibile ma vero, sono già sul due a zero. Dapprima Pandev con un sinistro al volo, in area, e poi Zarate, dalla distanza, beffano Doni e permettono ai tifosi di esultare. Poi la Roma reagisce e al 9' riapre il match con Mexes che gira bene in area e fulmina Muslera. Da quel momento in poi solo Roma, con la Lazio che si chidue dietro e prova qualche timida ripartenza. Baptista sfiora il pari ma è sfortunato poichè il suo colpo di testa coglie in pieno il palo. Poi, sulla bordata di Pizarro, la palla viene allontanata in angolo, a due passi dalla rete. Insomma, il pari sarebbe meritato ma non arriva. Arriva invece il tris della Lazio, in apertura di ripresa, grazie a Lichtsteiner che, di testa, batte un incerto Doni che abbozza un'uscita ma poi rientra tra i pali e quell'indecisione è decisiva. La gara si scalda, Panucci, già ammonito, va faccia a faccia con Lichtsteiner e rimedia il secondo giallo. Poi è la volta di Mexes, che prende la via degli spogliatoi con Matuzalem, dopo essersi beccati per tutto il match. In nove contro dieci, tuttavia, grande reazione della Roma che riapre ancora la gara con De Rossi. Gran colpo di testa, nel mucchio, Muslera battuto. Ma, le forze svaniscono, e la doppia inferiorità si fa sentire, tanto che in contropiede, con Kolarov, la Lazio manda definitivamente ko la banda di Spalletti. La Roma perde il derby e, probabilmente, anche le ultime possibilità di rimontare le avversarie (Genoa e Fiorentina) per il quarto posto.
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