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Calcio, Under 21: Italia-Danimarca 4-0. Poker degli azzurrini. Balotelli e compagni sono pronti

Come i "grandi", anche gli azzurrini di Pierluigi Casiraghi chiudono la serie di amichevoli, che precedono i campionati europei di categoria (in programma in Svezia), con una bella prestazione e un poker che da morale ed entusiasmo in vista delle gare ufficiali.

L'Under 21 ha battuto la Danimarca per quattro a zero: al 13' del primo tempo arriva il vantaggio grazie a "Super" Mario Balotelli (colpito in settimane da "banane" lanciate da tifosi giallorossi nei pressi di Ponte Milvio) che trova il jolly su punizione, da fuori area. Al 22' il raddoppio è invece siglato da Acquafresca che appoggia in rete, intercettando un assist di Balotelli, palla non trattenuta dal portiere danese e tap-in facile del cagliaritano. Dessena firma il tris al 46' con un pallonetto su passaggio filtrante di Giovinco. A completare le marcature ci pensa Ranocchia a ochi minuti dalla fine.
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Calcio, Pizarro "conferma" la rosa e avverte le rivali: "la Roma è pronta a ripartire"

Pizarro e la Roma, pronti a ripartireIn un periodo di grande confusione ed incertezze, soprattutto societarie, una voce chiara, stabile e decisa, volta a spronare i giallorossi ad una stagione di rivincite, dopo aver appena chiuso una stagione altamente deludente (e meno male che c'è stato l'ingresso in Europa League, altrimenti sarebbe stato completo il disastro) e a "confermare" comunque, con grande fiducia nelle potenzialità, la rosa di quest'anno, è quella del "pek" David Pizarro, elemento di grande valore del centrocampo romanista: "Spero fortemente che la rosa sia in larga parte confermata".

Quasi una richiesta, che arriva alla Roma dal "trottolino" cileno, intervistato dalla rivista ufficiale del club giallorosso. "Spero fortemente che la rosa sia in larga parte confermata, anche perchè vi assicuro che già da ora c'è fame di ripartire e di dimostrare a tutti che siamo capaci di tornare a competere ai livelli di un anno fa - ha detto il piccolo centrocampista capitolino - È nel momento difficile che si vede la compattezza di un gruppo e noi abbiamo dimostrato più volte di essere un gruppo forte". Proprio sulla difficile stagione vissuta, sulla tribolazione di un campionato che è stato chiaramente al di sotto delle possibilità insite nel gruppo giallorosso, il mediano di Spalletti ha le idee chiare: "Le responsabilità sono di tutti, ognuno di noi ha una compartecipazione nel mancato raggiungimento dei nostri obiettivi di squadra. Premesso questo, devo dire che poi ci sono state anche concomitanze sfortunate, come i tanti infortuni che abbiamo patito nel corso di tutto l'anno. La cosa importante è dimostrare di essere da Roma perchè, e non lo dico per retorica o per far contenti i tifosi, bisogna sempre onorare al meglio la maglia che indossiamo: in questo senso concludere in modo dignitoso questa stagione sfortunata raggiungendo il traguardo dell'Europa League è stato un bel segnale". Dimostrare di essere da Roma, questa è la frase che va sottolineata e dalla quale ripartire. Per tornare a incantare, col gioco che ha stupito non solo l'Italia ma anche l'Europa. Totti, Pizarro, Aquilani e Vucinic, quattro moschettieri pronti a lottare per far tornare grande la Roma...chi si unisce?
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Calcio, Trezeguet a un passo dall'addio. In arrivo Goran Pandev

Trezeguet, addio JuventusIl mercato della Juventus, tra arrivi e partenze, è sempre in fermento. E' vicinissimo, infatti, l'addio di David Trezeguet. Il franco-argentino ha chiesto espressamente di essere ceduto, tramite il suo procuratore, Antonio Caliendo, e la società è decisa ad accontentarlo. Entra dunque nel vivo un'operazione da circa dieci milioni di euro, che permetterà alla società bianconera di rientrare in parte dei soldi spesi per accaparrarsi il fuoriclasse brasiliano Diego, e che darà la possibilità all'attaccante di poter trovare nuovi stimoli e continuità in un altro club. Lione (solamente nel caso in cui dovesse partire Benzema), Marsiglia e Roma sono pronte all'acquisto. la cessione di Trezeguet verrebbe poi rimpiazzata con l'arrivo a Torino del macedone Pandev, il quale ha definitivamente chiuso con la società biancoceleste, dopo cinque anni di permanenza nella capitale, nonostante Lotito ancora non sia totalmente convinto della cosa.

In partenza non solo il puntero ma anche il portoghese Tiago, deludente scommessa dell'ex tecnico Ranieri, nel mirino dei francesi del Marsiglia, e Poulsen, anche se il danese ha, in queste ore, rifiutato l'opzione Fenerbahce. Ma si troverà una squadra disposta ad accogliere il centrocampista che non ha lasciato sicuramente tracce importanti nel club di Cobolli Gigli. Ritornando a Trezeguet, come abbiamo detto, tra le squadre pronte ad accoglierlo a braccia aperte c'è anche la Roma di Spalletti, ma il problema principale è la richiesta economica della Juventus. Dieci milioni di euro sono, in questo momento, troppi per i capitolini. Insomma, ancora tutto da definire il futuro del centravanti, anche se pare ormai assodato che sarà lontano dalla Mole. Ceduto Trezeguet, dunque, via libera all'arrivo del macedone dalla Lazio, per una trattativa che potrebbe chiudersi in un attimo. L'accordo con Pandev è già stato trovato e Lotito ha già preso atto della volontà del giocatore di abbandonare Roma.
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Calcio, Supercoppa Italiana: L'8 agosto a Pechino, di fronte Lazio e Inter

a Pechino la prossima supercoppaE' stato presentato, in una conferenza stampa organizzata in Cina, l'appuntamento della prossima Supercoppa Italiana, che vedrà di fronte la Lazio, vincitrice della Coppa Italia, e l'Inter, dominatrice del campionato.

Il match, che si annuncia spettacolare ed avvicente, andrà in scena l'8 agosto prossimo, a Pechino, nella capitale cinese, alle 14 italiane (20 locali): "Di fronte ad una numerosa platea - si legge in una nota sul sito della Lega - rappresentanti della Lega calcio, dell'Inter, della Lazio, della Federazione cinese, dell'ambasciata italiana e il presidente dell'Uvs (l'ente organizzatore dell'incontro), hanno annunciato che la gara si disputerà l'8 agosto alle 20 locali allo stadio Bird's Nest di Pechino". "La data e l'orario assumono un importante significato - continua la nota - come riconoscimento della Lega e del calcio italiano a tutto il movimento olimpico per celebrare il primo anniversario della cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2008".
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Calcio, Primavera: Hernandez manda in estasi il Palermo. E' campione d'Italia per la prima volta


(Palermo campione. La festa e le interviste)

IL TABELLINO
PALERMO (3-4-1-2): Ingrassia; Adamo, Cossentino (17'st Costantino), Romeo; Corsino, Temperino, Davi, Mazzotta; Conti (34'st Pitarresi); Hernandez, Misuraca.
A disp.: Polizzi, Cappelletti, Pellegrini, Siragusa, Maltese. All. Pergolizzi,
SIENA (4-1-4-1): Ivanov; Capogrosso, Malquori, Castaldo, Crociani; Romano; Bigeschi, Re (46'st Arroe), Buchel, Giannetti; Larrondo. A disp.: Gori, Checchi, Mannini, Del Colle, Mugelli, Spada.
All. Baroni.
Arbitro: Massa di Imperia.
Marcatore: 44' st Hernandez (P).

Rosanero in festa. I ragazzi di Rosario Pergolizzi conquistano, per la prima volta nella loro storia, lo scudetto Primavera ("Trofeo Giacinto Facchetti"), battendo in finale, per uno a zero (rete delle vittoria siglata da Hernandez), il Siena di Baroni. Una gioia grandissima per i siciliani, evidente dal video che potrete gustarvi in questo post. gara emozionante, con i toscani che hanno colpito una traversa con Bigeschi nel corso della ripresa, m che hanno rischiato di capitolare un paio di volte prima. Solo il portiere Ivanov li ha tenuti in gara. Poi alla fine, spazio alla festa, alla gioia dei ragazzi e all'entusiasmo di una città in festa per il grande successo sportivo, il primo per i giovani primavera del Palermo.
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Calcio, Kakà è del Real: "Volevo rimanere ma il Milan è in crisi. Pato il mio erede"


(Un ricordo. Le magie di Kakà in rossonero)
Kakà è del Real"Volevo rimanere, ma il Milan è in crisi. Il mio erede? Pato". Un sacrificio per risanare una società in difficoltà e l'investitura del suo successore, un altro giovane fenomeno brasiliano, Pato. Questo il motivo, e non i 9 milioni di euro che Perez darà al giocatore (oltre ai 64 che andranno a rimpinguare le casse del club di Via Turati) per i prossimi sei anni. Ricardo Kakà è ufficialmente un giocatore del Real Madrid. Si chiude dunque un tormentone durato circa un anno. La Spagna esulta, i tifosi madrileni si fregano le mani al solo pensiero di poter vedere in campo un campione come il brasiliano, il giocatore giusto per il rilancio dei blancos, a Milano invece facce tristi. Il 30 giugno prossimo ci sarà la presentazione, in grande stile, del giocatore che per i prossimi sei anni sarà il nuovo "Zidane", anche se Kakà ha dichiarato di volere la maglia numero sei e non la cinque dell'ex beniamino del club spagnolo, e ora fidato vice di Florentino Perez.

Ieri, in tarda serata, al termine di una giornata senza fine, è arrivato il doppio comunicato che ufficializzava il passaggio del fuoriclasse spagnolo alla corte spagnola. Così il Milan: "L'A.C. Milan - si legge nella nota - ringrazia l'uomo Kaka' e il grande campione Kaka' per il suo contributo decisivo alle tante vittorie conseguite nei sei anni del suo impegno rossonero. La perdita tecnica, pur grave, potra' essere colmata. Sara' invece molto difficile riempire il vuoto che lascera' l'uomo Kaka', fulgido esempio di serieta', di impegno e di professionalita''. Il Milan, interpretando i voti dei dirigenti, dei giocatori e dei sostenitori rossoneri, formula a lui i piu' cordiali ed affettuosi auguri per il proseguimento della sua carriera sportiva''. Dopo sei anni, conditi da tanti successi (ne citiamo solo alcuni: lo scudetto, la Champions, il Pallone d'Oro nel 2007) ma anche momenti di difficoltà, il numero 22, beniamino dei tifosi da sempre, da quando nel 2003 è arrivato a Milano dal Brasile, da San Paolo, all'età di 21 anni. Cala il sipario sull'avventura in rossonero di questo fuoriclasse vero, il quale nel pieno della maturità calcistica, all'età di 27 anni, sta per diventare il pilastro di un Real che vuole tornare a primeggiare e a spodestare il Barcellona di Guardiola in spagna. Doverosi i ringraziamenti al Milan poi una promessa al nuovo club: ''I miei vincoli professionali con il Milan sono finiti, ma il vincolo affettivo non finira' mai. Tutto, fino all'ultimo momento, è stato fatto insieme, esco dalla porta principale. Sono grato alla società e al presidente Berlusconi.''. Ecco il Kakà madrileno: ""Sarò con giocatori storici come Raul e Casillas cercheremo di fare di nuovo grande il Real Madrid, sia in Spagna sia in Europa'', ha detto Ricardo specificando che del Real Madrid lo ha molto colpito anche il "buon progetto sportivo. Florentino Perez farà una squadra molto competitiva''. E in chiusura: ''Ora ho 27 anni, da giocatore ho avuto tutto quanto potevo conquistare -ha detto l'ex n.22 rossonero- sto andando in un posto dove arrivo come uno dei migliori del mondo, ma dove ancora non ho conquistato niente: questa è la mia grande motivazione. Spero che possa terminare l'egemonia del Barcellona e cominciare quella del Real''. Ciao Ricky..suerte!
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