Calcio, Serie A: De Rossi sogna Totti in azzurro e boccia Cassano: "Diverte, ma segnano gli altri"
Dal ritiro azzurro rimbombano, chiare e decise, le parole del forte centrocampista della Roma, Daniele De Rossi, il quale si è soffermato a parlare di due imporanti "affaires", ossia quelli riguardanti Totti e il fuoriclasse barese, Antonio Cassano.
Riguardo al suo capitano, compagno di squadra e di tante battaglie con la maglia giallorossa in Serie A e in Europa, si esprime chiaramente: "Il suo ritorno sarebbe una piacevole sorpresa. Non credo che Totti rimarrà indifferente al fascino del mondiale, ma a 33 anni se ha preso una decisione se ne è assunto anche le responsabilità. Quando ha lasciato l'azzurro, aveva chiarito che lo faceva perché non riusciva a gestire 60 partite l'anno. Solo adesso siamo tutti d'accordo che era vero, allora pensavamo ce l'avesse con Donadoni'. Insomma, visto quanto riesce a fare (a 33 anni, dopo tutte le sofferenze passate e, anche con una gamba sola, vedi il match di Serie A con il Napoli) perchè non sognare un suo ritorno in azzurro? Sarebbe davvero l'arma in più di un'Italia che sabato affronta l'Irlanda, in un match fondamentale per la qualificazione ai Mondiali sudafricani del prossimo giugno. Ma l'argomento Totti (giunto a 184 reti in Serie A) non è stato l'unico toccato dal biondo mediano lidense. Infatti, uno dei più forti centrocampisti della Serie A, il caro Danielino ha parlato anche del tormentone Cassano. Mentre su Totti non ha avto dubbi, sul sampdoriano ci va molto più cauto: "E' tra tutti gli attaccanti italiani il più talentuoso e il più divertente. Ma se andiamo a guardare i gol, ne fanno di più quelli che sono qui in nazionale, o anche altri che sono rimasti fuori. Disse che l'Under 21 era un gruppo di sfigati? Sono dieci anni che se proviamo a spiegargli che se non sei come lui non è detto che tu sia sfigato". Parole che non lasciano indifferenti, voi cosa ne pensate?
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Riguardo al suo capitano, compagno di squadra e di tante battaglie con la maglia giallorossa in Serie A e in Europa, si esprime chiaramente: "Il suo ritorno sarebbe una piacevole sorpresa. Non credo che Totti rimarrà indifferente al fascino del mondiale, ma a 33 anni se ha preso una decisione se ne è assunto anche le responsabilità. Quando ha lasciato l'azzurro, aveva chiarito che lo faceva perché non riusciva a gestire 60 partite l'anno. Solo adesso siamo tutti d'accordo che era vero, allora pensavamo ce l'avesse con Donadoni'. Insomma, visto quanto riesce a fare (a 33 anni, dopo tutte le sofferenze passate e, anche con una gamba sola, vedi il match di Serie A con il Napoli) perchè non sognare un suo ritorno in azzurro? Sarebbe davvero l'arma in più di un'Italia che sabato affronta l'Irlanda, in un match fondamentale per la qualificazione ai Mondiali sudafricani del prossimo giugno. Ma l'argomento Totti (giunto a 184 reti in Serie A) non è stato l'unico toccato dal biondo mediano lidense. Infatti, uno dei più forti centrocampisti della Serie A, il caro Danielino ha parlato anche del tormentone Cassano. Mentre su Totti non ha avto dubbi, sul sampdoriano ci va molto più cauto: "E' tra tutti gli attaccanti italiani il più talentuoso e il più divertente. Ma se andiamo a guardare i gol, ne fanno di più quelli che sono qui in nazionale, o anche altri che sono rimasti fuori. Disse che l'Under 21 era un gruppo di sfigati? Sono dieci anni che se proviamo a spiegargli che se non sei come lui non è detto che tu sia sfigato". Parole che non lasciano indifferenti, voi cosa ne pensate?