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(highlights) Coppa Uefa: Werder Brema-Udinese 3-1. Show di Diego. Quagliarella spreca troppo ma riaccende la luce nel finale



(highlights di Werder Brema-Udinese 3-1)

L'Udinese frana rovinosamente in casa del Werder Brema, vittorioso per tre a uno nell'andata dei quarti di finale di Coppa Uefa, ma la rete finale di Quagliarella (finalmente in gol dopo aver fallito due clamorose occasioni in azione di contropiede) lascia ancora qualche speranza per quanto riguarda il discorso qualificazione. Protagonista assoluto del match il brasiliano Diego che incanta la platea con le giocate e una doppietta fantastica, segnando dapprima con un diagonale, secco e preciso, che non lascia scampo ad Handanovic, e poi con un detro a giro, in area, dopo essersi liberato del marcatore con una finta di corpo impressionante. La terza rete dei tedeschi è di Hugo Almeida, che sempre in diagonale batte ancora una volta il portiere bianconero. Poi l'Udinese reagisce, dopo aver sbagliato l'impensabile nei veloci ribaltamenti di fronte, e riapre il discorso qualificazione con Quagliarella che si gira bene in area e trafigge Tim Wiese. Il portiere tedesco è poi davvero bravo quando si tuffa sulla sua destra e respinge miracolosamente una punizione tagliata di D'Agostino, diretta in fondo al sacco. Finisce tre a uno, ora per i friulani servirà una grande gara, giovedì prossimo, per continuare a sognare.
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(video gol) Coppa Uefa: Shakhtar Donetsk- Olympique Marsiglia 2-0. Ucraini con un piede in semifinale


(Shaktar Donetsk-Olympique Marsiglia 1-0. Il vantaggio è realizzato da Hubschman al 39' del primo tempo)


Shaktar Donetsk-Olympique Marsiglia 2-0. Il raddoppio, che chiude il match, è firmato da Jadson)

Gli ucraini, guidati da Mircea Lucescu, vecchia conoscenza del calcio italiano (ex tecnico di Inter, Brescia etc...), fanno sul serio. Nel primo incontro valevole per l'andata dei quarti di finale della Coppa Uefa, lo Shakhtar Donetsk sconfigge per due a zero, in casa, i francesi dell'Olympique Marsiglia grazie ai gol di Hubschman al 39' e Jadson al 65'. Il ritorno si gioca giovedì prossimo e per la squadra ucraina la qualificazione alla semifinale è davvero ad un passo.
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Moto Gp: Si riparte dal Qatar e il Dottor Rossi c'è!

(Riparte la Moto Gp. Valentino Rossi è pronto a difendere il titolo)
Valentino Rossi è prontoLa Formula Uno è partita, tra polemiche, ricorsi, e squalifiche. Tante chiacchiere, qualche scorrettezza di troppo, e poco spettacolo. Speriamo, al contrario, che sia migliore la partenza della Moto Gp la quale accende i motori domenica prossima in Qatar (per qualsiasi notizia e informazioni utili sul primo appuntamento delle due ruote, consultate il blog Formula 1 News, nel post relativo agli orari. Sta, dunque, per prendere avvio anche la tredicesima stagione (speriamo anche questa da protagonista) da professionista del fenomeno delle due ruote, Valentino Rossi il quale, inutile dirlo, si annunciacome uno dei grandi protagonisti, insaziabili divoratori di gran premi e titoli. Nonostante siano passati, come abbiamo rammentato poc'anzi, 13 anni dal debutto, e abbia vinto tutto ciò che si possa vincere, il Dottor Rossi ha una voglia pazza di ricominciare: "Mi diverto ancora e ho la stessa voglia di gareggiare che avevo nel 1996 al mio debutto".

Sono queste le parole del pilota di Tavullia nelle ultime schermaglie nella conferenza stampa di oggi, prima dell'inizio della stagione. L'altra stagione ne ha sancito l'ottava consacrazione mondiale e, naturalmente, ci sarà da parte di tutti la volontà di spodestarlo dal trono che ormai sembra incollato come il sellino della sua adorata Yamaha, ma come ribadisce il pilota marchigiano, non sarà affatto facile: "Ho lo stesso livello di eccitazione di quello che avevo nel 1996 (anno in cui esordì nella classe 125), se non mi sentissi così tornerei a casa. Siamo tutti desiderosi di capire il nostro livello in uno scenario reale, diverso dalle prove. Non eravamo al 100% quando abbiamo fatto gli ultimi test qui, ma sicuramente abbiamo migliorato un po' da quella che è stata la nostra peggior gara dell'anno scorso". Insomma, per dirla alla maniera di Guido Meda, "Rossi c'è!". E gli altri? Saranno in grado di batterlo?
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Calcio. Lotito rinnova la fiducia a Rossi ma tuona: "Se perdiamo ancora ritiro"

Claudio Lotito è scatenato. Stanco delle figuracce rimediate dalla sua Lazio esce iun campo con voce decisa e chiede ai propri calciatori una reazione d'orgoglio, soprattutto in vista del derby, appuntamento clou del sabato pomeriggio in Serie A.

Il derby. Una gara fondamentale per i giallorossi, impegnati nella rincorsa al quarto posto, ma importante anche per i biancocelesti, in cerca invece di riscatto dopo le ultime opache prove registrate in campionato. Il presidente non ci sta a fare la vittima sacrificale della lupa giallorossa e tiene alta la concentrazione, "minacciando" ulteriori giorni di ritiro nel caso in cui l'esito della gara dovesse essere negativo: "Ci sto mettendo tutto l'impegno per dare una scossa alla squadra. Mi auguro che i calciatori abbiano ritrovato la serenità, la voglia di combattere e di dimostrare ai tifosi sacrificio e determinazione. Altrimenti si proseguirà col ritiro". Infine, una parola per la guida tecnica e le voci, che circolano sempre con più insistenza, di un possibile cambio. Anche su quest'argomento, la risposta del patron laziale è chiara e decisa: "Voci destituite di fondamento". Delio Rossi, insomma, per adesso è ancora il timoniere di questa squadra. La scossa del Presidente, dunque, è arrivata, ora bisognerà vedere se ci sarà la risposta dei calciatori sul prato dell'Olimpico. Altrimenti, in caso di sconfitta, si salvi chi può...
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Serie A. Morganti si "prende" il derby, Rocchi dirigerà la Juventus nel posticipo serale col Genoa

(Emidio Morganti, di Ascoli Piceno. Sarà lui l'arbitro del derby capitolino)
Morganti arbitra il derby capitolinoSabato sarà stracittadina, a Roma. Di fronte due squadre vogliose di punti e di una vittoria in quella che, da sempre, è da considerarsi "una gara a parte". Vincere il derby è da sempre la soddisfazione delle annate storte. Quest'anno, l'incrocio tra le due compagini romane può essere davvero una delle poche gioie per le squadre romane, anche se i giallorossi hanno ancora la possibilità di raggiungere un posto in Champions, nonostante il Genoa e la Fiorentina continuino a marciare a ritmi vertiginosi. Sarà dunque una gara non semplice da arbitrare, per Emidio Morganti di Ascoli Piceno, l'arbitro scelto per dirigre il derby capitolino tra Lazio-Roma. Tra le designazioni spicca il nome di Gianluca Rocchi per il posticipo serale tra Genoa e Juventus. Tutte le gare si disputeranno sabato (per dare spazio alle festività pasquali); unica eccezione è Reggina-Udinese, che si giocherà domenica alle ore 16 a causa degli impegni in Coppa Uefa dei friulani.

Ecco le designazioni arbitrali per la 31° giornata in Seria A:
Sabato ore 15:
Bologna-Siena: Banti di Livorno
Chievo-Milan: Saccani si Mantova
Fiorentina-Cagliari: Damato di Barletta
Inter-Palermo: Russo di Nola
Lazio-Roma: Morganti di Ascoli Piceno
Lecce-Sampdoria: Dondarini di Finale Emilia
Napoli-Atalanta: Tommasi di Bassano del Grappa
Torino-Catania: Orsato di Schio
Sabato ore 20.30:
Genoa-Juventus: Rocchi di Firenze
Domenica ore 16:
Reggina-Udinese: De Marco di Chiavari
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Kakà: "Resto a vita al Milan". Il brasiliano allontana il Real Madrid

(Kakà ribadisce il suo amore per il Milan. No al Real Madrid)
Kakà giura fedeltà al MilanDopo tante voci, ecco la parola del diretto interessato. Kakà, fuoriclasse brasiliano del Milan, smentisce qualsiasi voce che è circolata in questi giorni e che, in realtà, è già libera e incontrollata da tempo, circa un possibile accordo o comunque l'inizio di un trattativa per il passaggio alla corte dei blancos di Madrid. Il giocatore ama i colori rossoneri e ribadisce che il Milan è la sua "casa".

"Non ho avuto contatti con il Real Madrid, penso di avere dichiarato il mio piacere e la mia volontà di restare nel Milan". Queste sono le ultime dichiarazioni del calciatore sudamericano. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, il brasiliano mette la parola fine alle varie e insistenti voci- che lo hanno "annoiato" - e che davano per probabile la sua partenza dal Milan per trasferirsi a Madrid, a fine stagione. Kakà resta al Milan, "a vita" (anche se nel calcio di oggi non si può dare mai nulla per scontato) e chiude con un'importante considerazione, in merito alla sciagura che ha colpito l'Abruzzo: "Mi metto a disposizione, è una sciagura grande, tutto quello che si può fare lo faremo'.
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Coppa Uefa: Programma dell'andata dei Quarti di Finale

Finita l'infuocata "due giorni" di Champions, con goleade, sorprese e tanto spettacolo, lasciamo ora spazio alla Coppa Uefa, l'ultima nella sua versione attuale, poichè il prossim'anno andrà in scena la prima edizione della Europa League, con la nuova formula, che sarà molto simile alla Champions. Anche qui siamo arrivati ai quarti di finale. L'Udinese, ultima italiana rimasta a difendere i nostri colori, dopo aver eliminato i forti russi dello Zenit San Pietroburgo, detentori in carica (ormai uscenti) della coppa, se la dovranno vedere con i temibili tedeschi del Werder Brema, capaci di eliminare, nel cammino europeo, addirittura il Milan.

Programma dell'andata dei quarti di finale:
Shakhtar Donetsk - Olympique Marseille ore 18.30
Amburgo - Manchester City ore 20.45
PSG - Dinamo Kiev ore 20.45
Werder Brema - Udinese ore 20.45
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Bayern Monaco. Klinsmann: "Ci voleva più grinta e determinazione"

Una delusione evidente quella che traspare dalle parole e dal volto di Klinsmann, tecnico del Bayern Monaco "devastato" dalle furie spagnole del Barcellona, col punteggio di quattro a zero, nell'andata dei quarti di finale di Champions. Qualificazione ormai compromessa, per i tedeschi che per ribaltare il verdetto di ieri sera, dovranno compiere qualcosa, nella gara di ritorno, che "neanche voi umani potete capire".

Dapprima Klinsmann tenta, molto timidamente, di aggrapparsi alle assenze per spiegare la clamorosa sconfitta di ieri sera. E' vero, sono mancati elementi importanti che hanno, di fatto, limitato molto la gara dei bavaresi, contro la corazzata blaugrana, ma non si può giustificare una sconfitta di queste proporzioni invocando le assenze. Perdere nel modo che abbiamo visto, senza carattere, senza grinta, senza coraggio, è inammissibile per un club blasonato e di grande tradizione come il Bayern. E allora via all'accusa ai propri giocatori: "Cosa cambierei di questa partita? Avrei voluto avere a disposizione dei giocatori che purtroppo stasera non erano disponibili. Oggi si sono visti i nostri limiti, non avevamo gente di qualita' come Lucio, Van Buyten, Lahm e Klose, e a questi livelli senza di loro non possiamo competere - dice ai microfoni Rai - Il Barcellona e' squadra di altissimo livello contro cui avremmo dovuto fare una partita molto grintosa ed aggressiva, invece ci e' mancato il coraggio". Il coraggio. E' vero...è mancato a questo Bayern Monaco ed è una dote fondamentale che non va lasciata mai a casa, ma soprattutto quando ci si gioca così tanto (qualificazione alla semifinale di Champions), altrimenti si rimediano brutte figure come quella alla quale abbiamo assistito noi tutti, godendoci la gara del Nou Camp.
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Barcellona. Guardiola: "Ho giocatori eccezionali". L'entusiasmo di Pep

Grande la felicità di pep Guardiola che elogia i suoi ragazzi per il risultato ottenuto, nell'andata dei quarti di finale di Champions League. "Abbiamo fatto un'ottima gara, ho a disposizione giocatori eccezionali che sanno come trattare il pallone e questo si è visto soprattutto in occasione del primo gol".

Non possiamo che essere d'accordo con l'allenatore dei catalani. Messi, Henry, Eto'o, Iniesta, Xavi è un quintetto regale di una squadra che punta dichiaratamente alla vittoria della Champions. Intanto, registriamo il sontuoso poker inflitto ai tedeschi di Klinsmann, ieri sera, che ormai "regala" la qualificazione agli spagnoli, a meno di una clamorosa débacle in quel di Monaco tra sette giorni, nel match di ritorno. Ha impressionato, a nostro modo di vedere, la grande abilità dei blaugrana, con pochi passaggi, secchi e precisi, di penetrare le linee nemiche e a far male, molto male. Ogni azione di attacco era un pericolo per i bavaresi che, comunque, ci hanno messo molto del loro, con una gara molto molle sotto tutti i punti di vista. Un gioco armonioso, spettacolare e terribilmente concreto. Ma, anche in una serata felice come quella di iei, il tecnico del Barcellona si è infuriato per un episodio molto contestato, ed è stato anche allontanato dal direttore di gara, il signor Webb: "Mi sono davvero infuriato quando Messi è stato atterrato in area di rigore e la decisione dell'arbitro è stata quella di ammonire il mio attaccante per simulazione, era un rigore chiarissimo, sono andato fuori dai gangheri". Anche in questa circostanza, ci sentiamo di avallare la tesi di Pep Guardiola, perchè è apparso evidente il fallo su Messi, ammonito invece dall'arbitro per simulazione.
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