Spalletti pratico: "Bel gioco? L'importante è centrare la qualificazione".
(Spalletti in un momento di esultanza. Spera che si possa ripetere domani)
Come il collega interista Mourinho, anche il toscanaccio della Roma, Luciano Spalletti è carico e, pur manifestando il doveroso rispetto alla compagine inglese, non teme la forza dell'Arsenal. Il tecnico capitolino ha fiducia nei propri calciatori e, nonostante gli infortuni che hanno tormentato la stagione dei giallorossi e condizionano le scelte di formazione, è pronto ad affrontare l'undici di Arsène Wenger.
"E' sicuramente un passaggio fondamentale della stagione, ci arrivo carico". E' la vigilia della Champions e il tecnico giallorosso Luciano Spalletti è consapevole dell'importanza del match con l'Arsenal, ma soprattutto del fatto che, per recuperare lo svantaggio dell'andata, ci vorrà una grande Roma. Una squadra, quella capitolina, che si presenta alla sfida con parecchi problemi di formazione e molti giocatori, importanti, out per infortunio. Perrotta, Cicinho, Cassetti sicuri assenti per probemi muscolari vari, De Rossi è squalificato, Panucci non ci sarà perchè non è stato inserito nella lista Champions, i due centrocampisti Aquilani e Pizarro sono in dubbio, e Francesco Totti?: "Totti? Bisognerà valutare bene, non solo per quanto riguarda le sue condizioni, ma anche per un discorso d'insieme della squadra". Il capitano, stando alle ultime notizie, è tra i convocati ma soffre ancora per i problemi al ginocchio e la sua presenza in campo nella sfida di domani sera è in dubbio. Domani mattina, gli ultimi test saranno decisivi per capire di più su chi affronterà questa gara che rappresenta un match importante per la squadra e per la società (soprattutto in termini economici). Sarà importante anche per Spalletti, la cui permanenza nella capitale è legata anche (o soprattutto) all'esito di questa sfida, ma l'allenatore di Certaldo la pensa in maniera diversa: "Se dopo quattro anni assieme deve essere il risultato di una partita a determinare il futuro, allora vuol dire che ci siamo conosciuti poco e abbiamo dato poco alla causa". Infine, un pensiero semplice ma condivisibile. Lo spettacolo stavolta non conta: la Roma vuole i quarti a tutti i costi. "Non mi interessa abbinare il bel gioco al risultato: voglio andare dritto all'obiettivo" afferma perentorio il tecnico. Spalletti, insomma, si allinea a Mourinho, almeno questa volta. Carichi e pronti per una notte da ricordare.
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Come il collega interista Mourinho, anche il toscanaccio della Roma, Luciano Spalletti è carico e, pur manifestando il doveroso rispetto alla compagine inglese, non teme la forza dell'Arsenal. Il tecnico capitolino ha fiducia nei propri calciatori e, nonostante gli infortuni che hanno tormentato la stagione dei giallorossi e condizionano le scelte di formazione, è pronto ad affrontare l'undici di Arsène Wenger.
"E' sicuramente un passaggio fondamentale della stagione, ci arrivo carico". E' la vigilia della Champions e il tecnico giallorosso Luciano Spalletti è consapevole dell'importanza del match con l'Arsenal, ma soprattutto del fatto che, per recuperare lo svantaggio dell'andata, ci vorrà una grande Roma. Una squadra, quella capitolina, che si presenta alla sfida con parecchi problemi di formazione e molti giocatori, importanti, out per infortunio. Perrotta, Cicinho, Cassetti sicuri assenti per probemi muscolari vari, De Rossi è squalificato, Panucci non ci sarà perchè non è stato inserito nella lista Champions, i due centrocampisti Aquilani e Pizarro sono in dubbio, e Francesco Totti?: "Totti? Bisognerà valutare bene, non solo per quanto riguarda le sue condizioni, ma anche per un discorso d'insieme della squadra". Il capitano, stando alle ultime notizie, è tra i convocati ma soffre ancora per i problemi al ginocchio e la sua presenza in campo nella sfida di domani sera è in dubbio. Domani mattina, gli ultimi test saranno decisivi per capire di più su chi affronterà questa gara che rappresenta un match importante per la squadra e per la società (soprattutto in termini economici). Sarà importante anche per Spalletti, la cui permanenza nella capitale è legata anche (o soprattutto) all'esito di questa sfida, ma l'allenatore di Certaldo la pensa in maniera diversa: "Se dopo quattro anni assieme deve essere il risultato di una partita a determinare il futuro, allora vuol dire che ci siamo conosciuti poco e abbiamo dato poco alla causa". Infine, un pensiero semplice ma condivisibile. Lo spettacolo stavolta non conta: la Roma vuole i quarti a tutti i costi. "Non mi interessa abbinare il bel gioco al risultato: voglio andare dritto all'obiettivo" afferma perentorio il tecnico. Spalletti, insomma, si allinea a Mourinho, almeno questa volta. Carichi e pronti per una notte da ricordare.