L'avventura di
Roberto Bettega con la
Juventus riparte dalla bellezza di 59 anni. Un cuore bianconero, bandiera della
Juventus dal 1970 al 1983 (326 partite e 129
gol con la maglia della vecchia Signora), ma anche dirigente della "triade" (con
Moggi e
Giraudo) dal 1994 fino agli anni "sporchi" di
Calciopoli dai quali uscì senza macchie. Bobby gol accompagnò, nel 2006, la squadra nel primo campionato cadetto della propria storia. Poi nel 2007 lasciò la dirigenza fino al 23 dicembre scorso quando ha apposto la firma sulla nuova vita in bianconero. E' lui il nuovo
Vice-Direttore Generale, ed oggi, nella giornata interamente dedicata a lui, si presenta con parole importanti: "
Non rinnego il passato, il calcio è la Juve".
Parole che lasciano il segno: "Per me il calcio è la Juventus, questo insieme è il mio pregio e il mio difetto". Così Roberto Bettega, presentato in sala stampa dal presidente Blanc. Per lui un ruolo fondamentale, operativo, per tutto quanto riguarda l'area sportiva della società bianconera. Insomma, la macchina bianconcera torna avere un attore di grande spessore, esperienza e autorevolezza. E "cabeza blanca" (questo uno dei soprannomi da calciatore) non si nasconde, anzi rilancia: "La mia vita con la Juve non si è mai interrotta: una cosa è un rapporto di lavoro, un altro è un legame affettivo. Questo rapporto, quindi, non ricomincia, ma continua''. In conclusione, un pensiero al futuro immediato: "Voglio dare il mio contributo affinché la macchina riprenda a girare''. Idde chiare e precise, quello che ci vuole in un momento di difficoltà.
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