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Calcio, squadre: Serie A, mercato chiuso. Scatenate Parma Palermo e Samp. Grosso alla Juventus

Il mercato, per le squadre di calcio, chiude i battenti anche quest'anno. E' terminata da poco l'ultima frenetica giornata di trattative all'Ata Hotel di Milano. L'anno scorso, con Milito, l'affare dell'ultimo secondo era riuscito. Quest'anno, invece, è fallito. Infatti, il Genoa, vicinissimo a Mancini, non è riuscito ad acquistare il brasiliano per il 'no' di Mourinho. Per il Bologna, invece, soltanto l'illusione di potersi accaparrare Chevanton dal Siviglia. Il grande colpo lo firma la Juventus che preleva Grosso dal Lione. Brividi per un fax atteso e che non arrivava. Alle 19 e 03 può esplodere la gioia dei tifosi bianconeri.

Quelli evidenziati nel cappello introduttivo, sono i colpi falliti da alcune delle squadre di calcio impegnate a trovare qualche buon rinforzo. Ma c'è stato anche qualche bell'affare che si è concluso felicemente, come quello che ha portato il campione del mondo, Fabio Grosso, alla Juventus. Tre milioni, la cifra sborsata dalla società torinese per riportare in Italia il terzino classe 1978 (prenderà la maglia numero 8). Il colpo, sono riuscite a metterlo a segno il Parma (preso Dzemail in prestito dal Torino), Palermo (Blasi in prestito dal Napoli) e Sampdoria (in attacco arriva Pozzi, prelevato dall'Empoli, e sarà la prima alternativa a Cassano e Pazzini). Soddisfatto Guidolin, che ottiene un bel pezzo a centrocampo, dove sarà il terzo perno insieme a Mariga e Galloppa. Attapirato, invece, il tecnico biancoceleste Ballardini visto che la Lazio non è riuscita a prendere il difensore Valdez dalla Reggina. Anche la Fiorentina di Prandelli si muove e porta in Toscana il centrocampista Savio, che arriva dal West Ham. Un buon rinforzo per i viola che hanno ceduto lo slavo Kuzmanovic allo Stoccarda per 8 milioni di euro. Se i tifosi della Roma, e Spalletti, speravano in un prezioso rinforzo, si devono invece accontentare di due contentini. Arrivano, infatti, in prestito il portiere Lobont e il giovane attaccante Zamblera. Infine, il Lecce ha preso Belleri, il Chievo ha preso Piccolo (dall'Empoli) e Sardo (dal Catania) sempre con la formula del prestito.
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Calcio, squadre: Il "generale" Lobont e Zamblera in prestito alla Roma

Lobont, l'erede di Doni alla RomaIn attesa di capire se il futuro di Spalletti sarà ancora nella Capitale (è in corso un vertice segreto tra tecnico e dirigenza) la Roma si muove, come le altre squadre di calcio, sul mercato, nell'ultimo giorno disponibile per potersi assicurare qualche rinforzo, e piazza un doppio colpo. I giallorossi si assicurano, infatti, le prestazioni dell'ex portiere della Fiorentina, il romeno Bogdan Lobont, di proprietà della Dinamo Bucarest e il giovane attaccante italiano del Newcastle, Zamblera.

Il primo problema da risolvere era quello della difesa. Troppi i gol subiti nelle ultime uscite, da parte di una delle squadre di calcio che più avevano impressionato, in passato, per la solidità difensiva. Ed in particolare c'era la necessità di assicurarsi un portiere affidabile, visto l'infortunio di Doni, che lo terrà ai box per ancora molto tempo, e la non affidabilità degli altri a disposizione, Artur e Bertagnoli (soprattutto il primo, dato che quest'ultimo si è comportato egregiamente contro la Juventus, nonostante abbia incassato tre reti). La scelta della società capitolina è caduta sul romeno Bogdan Lobont. Il "generale", da tempo, si allenava a Trigoria per recuperare da un infortunio. Arriva, dunque, in prestito, il nuovo numero uno giallorosso, così come Zamblera, punta italiana del Newcastle, prodotto del vivaio dell'Atalanta. L'attaccante, nato a Bergamo nel 1990, e prelevato dalla società inglese del newcastle nel gennaio del 2008, passa dunque alla Roma con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore della società di Rosella Sensi.
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Calcio, squadre: Colpo Grosso della Juve. Un altro campione del mondo per Ferrara

Grosso alla JuventusDopo Fabio Cannavaro, un altro campione del mondo torna in Italia e sposa la causa bianconera, unendosi al gruppo allenato da Ciro Ferrara, ad una delle squadre di calcio preparate per dettare legge di nuovo in Italia e in Europa. La trattativa col Lione è finalmente conclusa: la Juventus ha acquistato Fabio Grosso dal Lione per una cifra intorno ai 3 milioni di euro.

Decisivo, dopo gli ultimi tentennamenti del Lione, il rilancio di Alessio Secco, Dg della squadra torinese. Tre milioni di euro senza bonus e il gioco è fatto. Il terzino, campione del mondo nel 2006, classe 1977, perugino di nascita, è la nuova stella della Juventus, una delle squadre di calcio che si è più rinforzata in questo mercato estivo. Il contratto, stipulato tra la società torinese e il club transalpino, dovrebbe avere durata biennale, ed il giocatore firmerà l'accordo prima di recarsi a Firenze per il raduno della Nazionale (ha esordito in azzurro nel 2003, collezionando fino a questo momento 45 presenze, condite da tre reti, fondamentale quello siglato ai mondiali del 2006 in semifinale contro la Germania). Contemporaneamente, la Juventus ha definito con il Cagliari il prestito del giovane Ariaudo, che libera dunque il posto per il nuovo grande acquisto della Juventus.
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Calcio, Squadre: Spalletti medita le dimissioni. Roma nel caos

Spalletti medita di lasciare la RomaL'ottimismo e la voglia di prendersi delle rivincite, dopo le delusioni dello scorso anno, ha già lasciato spazio all'amarezza per un inizio disastroso che potrebbe determinare degli stravolgimenti clamorosi in casa della Roma, una delle squadre di calcio più importanti della Serie A. Sei gol subiti in due partite (3 presi dal Genoa, altrettanti ieri dalla Juventus), zero punti in classifica, risultati che fanno già riflettere e impongono un'inversione di rotta immediata. Il bilancio della Roma è desolante e potrebbe portare a un terremoto imprevisto. Infatti, Luciano Spalletti, è furibondo e avrebbe già avanzato alla società l'ipotesi di dimettersi.

Il ko rimediato, ieri pomeriggio, nel big match contro la Juventus ha già lasciato il segno, anche se siamo solamente all'inizio di una lunga stagione calcistica. E, dopo la gara, l'allenatore giallorosso, infuriato per il mercato, ha partecipato a un vertice con Pradé, Tempestilli e Conti. Per ora bocche cucite, ma nelle prossime ore potrebbero esserci novità."In momenti come questi è meglio parlarsi per fare chiarezza. Dimissioni? Non scherziamo", queste le uniche parole che sono emerse dall'incontro, doverose e scontate. Una riunione necessaria, oltre che per parlare della situazione difficile della squadra e dello spirito dell'allenatore, anche per fare il punto di mercato in vista dell'ultima giornata a disposizione. La Sensi ha promesso di rinforzare la rosa romanista, Spalletti ha fatto intendere chiaramente che è ben altro quello che serve: "Mi viene da ridere perché non conta andare a prendere un giocatore, ma la squadra, conta il modo di lavorare". Ma, a questo punto, c'è da chiedersi se la Roma ripartirà ancora dal tecnico toscano. Bastava guardarlo in faccia dopo il rientro negli spogliatoi per capire che, forse, il rapporto con la Roma, una delle squadre di calcio più importanti del campionato italiano, è giunto al capolinea: "Entusiasmo? Non lo so a questo punto, visto che me lo chiedono tutti. La voglia di lavorare, comunque, ancora la ho". Uno sfogo, quello del mister di Certaldo, che sicuramente impone delle riflessioni. E' giusto continuare con lui, o è meglio puntare su una nuova figura tecnica?. Mancini e Ranieri sono in attesa...di una chiamata.
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(video gol) Calcio, Serie A: Fiorentina-Palermo 1-0. Jovetic è il man of the match


(higlights di Fiorentina-Palermo)

La Fiorentina batte il Palermo grazie alla firma di Stephan Jovetic, nella seconda giornata della Serie A di Calcio. Fantastica prestazione del montenegrino, che con la sua zampata, sul cross di Comotto, regala tre preziosi punti ai viola. Una partita giocata per 90 minuti con due squadre che non si sono risparmiate e che si sono date battaglia fino al fischio finale. A fare la differenzaproprio l'acuto del gioiellino di Prandelli, per il resto una Fiorentina attenta e cinica, un Palermo veloce ma non sempre concreto. Felice, il tecnico dei gigliati: "Ho visto una Fiorentina che per più di 60 minuti ha pressato alto e questo è un segnale positivo". Poi, sull'uomo del match: "Ha giocato molto anche lo scorso anno, più gare gioca e più tranquillità trova. Tatticamente si è comportato molto bene, si è fatto trovare pronto anche in area. Se migliora quell'aspetto li può segnare davvero molto perchè ha buone capacità". E' stato proprio lo slavo una delle novità nella Fiorentina che è scesa in campo, ieri, al Franchi. Altra sorpresa, la presenza di Santana sulla destra e Donadel a centrocampo. Fuori Marchionni e Montolivo, sicuramente non esaltanti nelle ultime prestazioni. Zenga risponde dando fiducia al duo Miccoli e Cavani con un centrocampo senza Simplicio. Iniziano forte i gigliati che vanno vicini al vantaggio con Jovetic che coglie un clamoroso palo su servizio di Zanetti. Il gol arriva al minuto 29. Il tiro è di Comotto con il tocco astuto del solito Jovetic che batte il portiere rosanero. Nel finale di tempo pericolosi Cavani e Miccoli con Frey chiamato agli straordinari. Nella seconda frazione fermato per offside Miccoli, in fuga verso Frey. La moviola dirà che l'azione era regolare. Zenga, allora, tenta il tutto per tutto e lancia nella mischia Budan. Il nuovo entrato si fa notare per un colpo di testa fuori di poco. Il match, il secondo nella Serie a di Calcio, si chiude con il bravissimo Frey che si salva di pugno su una conclusione di Cavani. Finisce 1-0 per i toscani. Il pubblico viola applaude. Il Palermo esce sconfitto ma non ridimensionato dall'incontro del Franchi. Ha giocatori che possono far male sempre.
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(video gol) Calcio, Serie A: Napoli-Livorno 3-1. Quagliarella fa esplodere il San Paolo. Amaranto ko


(highlights di Napoli-Livorno)

Fabio Quagliarella, un napoletano doc. Immaginate che emozione poter segnare, una doppietta, all'esordio al San Paolo e regalare la vittoria alla squadra del cuore nella Serie A di Calcio. Il Napoli batte il Livorno (ex squadra del tecnico dei partenopei, Donadoni) per 3 a 1 grazie ad una doppietta dell'ex centravanti dell'Udinese (che sfiora una rete da fantascienza: conclusione da quarantamentri e palla sulla traversa) e tris di Hamsik, segnature intervallate dal gol amaranto firmato da Lucarelli. Il Napoli era in cerca di riscatto dopo la sconfitta all'esordio con il Palermo: Donadoni schiera per la prima volta Cigarini dal primo minuto, rilancia Datolo escludendo l'ex senese Zuniga e riconferma in attacco il tandem Quagliarella-Lavezzi, supportato da Marek Hamsik. Per il Livorno prima gara senza Diamanti, ceduto al West Ham: l'accoppiata Russo-Ruotolo si affida dunque a "Ciccio" Tavano e bomber Lucarelli. Il match inizia proprio con una straordinaria emozione firmata da Quagliarella: dopo 4' minuti l'attaccante campano mette in scena uno dei colpi migliori del suo vasto repertorio. Poco oltre la meta campo l'azzurro stoppa e tira di prima intenzione un bolide verso la porta di De Lucia: traversa piena e palla che rimbalza sulla riga. Non è gol, ma grandi applausi per il gesto tecnico strepitoso del napoletano. Al 10' si sblocca la partita: Quagliarella stavolta trova la via del gol ribattendo in rete una respinta di De Lucia, impegnato da un tiro di Campagnaro. 1-0 per il Napoli. L'attaccante. Raddoppio Napoli al 35': gol spettacolare di Marek Hamsik, che accelera sulla trequarti bucando centralmente la retroguardia ospite, poi davanti a De Lucia, esterno destro e palla in fondo al sacco. Fantastico "Mare chiaro" (questo il soprannome affibbiatogli dai tifosi del Napoli). Nella ripresa, dopo tre minuti, il Livorno accorcia le distanze. Candreva esplode un destro violentissimo da fuori area, che De Sanctis devia sulla traversa: difesa azzurra immobile e bomber Lucarelli, sulla respinta, brucia tutti di testa da pochi passi, siglando il 2-1. Il Livorno e' vivo. Al 66' Candreva inventa per Lucarelli, dribbling secco su Cannavaro del numero novantanove, che spara su De Sanctis. Ancora Livorno. Danilevicius al 79' spreca un occasione enorme: tiro dai venti metri di Candreva, devia De Sanctis, il lituano si tuffa in scivolata ma non riesce a imprimere la forza necessaria al pallone. Il Napoli soffre, ma poi chiude il match e guadagna i primi tre punti della stagione nella Serie A di Calcio. Lavezzi crea scompiglio in area, palla che arriva all'attaccante della Nazionale che fulmina De Lucia per la seconda volta. Super Quagliarella. Il Napoli c'è.
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(video gol) Calcio, Serie A: Chievo-Lazio 1-2. Clivensi sfortunati, Cruz lancia i biancocelesti


(highlights di Chievo-Lazio 1-2)

La Lazio vola in vetta insieme alle squadre di Genova e alla Juventus, grazie ad una doppietta dell'ex interista, Julio Cruz. Il Jardinero trasforma il penalty dell'uno a uno e poi di piatto, da pochi passi, firma la rete della vittoria nella seconda giornata della Serie A di Calcio. Il Chievo di Di Carlo gioca una grande gara, sfiora il bersaglio grosso più volte, colpisce anche una clamorosa traversa con Bentivoglio, ma si deve arrendere alla sconfitta. Due gare e due vittorie, dunque, per la squadra biancazzurra che conferma dunque quanto di buono fatto vedere in questo primo scorcio di stagione, compresa la vittoria nella Supercoppa Italiana contro l'Inter. La vittoria, però, nel match del Bentegodi, e' arrivata al termine di un incontro molto spigoloso. Ballardini alla fine preferisce Cruz a Rocchi, mentre per il resto le due squadre sono speculari e confermano le previsioni della vigilia. Dopo un avvio equilibrato, Zarare mette paura a Sorrentino, su calcio piazzato. Il portiere del Chievo, però, si salva con l'aiuto del montante. Passano due minuti, pero', ed il Chievo passa in vantaggio con Pellissier che schiaccia di testa su angolo di Marcolini battendo Muslera. La Lazio, al 41', pareggia con Cruz su rigore guadagnato dallo stesso argentino che subisce fallo in area da Morero. Il primo tempo si chiude con i giocatori di casa che protestano lungamente e vivacemente con il direttore di gara, mentre nella ripresa e' ancora il Chievo a tenere in mano il pallino del gioco per cercare di vincere il match. Al 3' Radu commette un erroraccio in fase di disimpegno e mette Pellissier solo davanti a Muslera ma l'attaccante veronese si allunga la sfera e l'occasione sfuma. Il Chievo accelera i tempi ma si fa sorprendere all'8' in contropiede e subisce la rete della Lazio. Zarate, tiro-cross, Sorrentino devia, ma lascia la palla lì, per Cruz è un gioco da ragazzi spingerla in rete. Cribari al 14' si fa ammonire per la seconda volta e lascia la squadra in inferiorita' numerica. Il Chievo spegne le ultime residue energie nel tentativo di recuperare la rete, ma il risultato non cambia e nel secondo appuntamento della Serie A di Calcio, è la Lazio ad uscire ancora vittoriosa.
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(video gol) Calcio, Serie A: Roma-Juventus 1-3. All'Olimpico è samba bianconera. Diego e Melo affondano i giallorossi


(0-1. Diego)


(1-1. De Rossi)


(1-2. Diego)


(1-3. Felipe Melo)

Ciro Ferrara voleva una prova di forza. E prova di forza è stata. La Juventus vince per tre a uno all'Olimpico contro la Roma e si lancia in vetta alla classifica, lanciando apertamente la sfida all'Inter di Mourinho e candidadosi come la rivale più importante per la vittoria finale dello scudetto nella Serie A di Calcio. Squadra quadrata, in ogni reparto, con un Diego fantastico, già integrato nello scacchiere bianconero e decisivo nel match con i giallorossi, grazie ad una strepitosa doppietta. Un altro brasiliano, Felipe Melo, completa la samba bianconera. La Roma di Spalletti tiene all'inizio, va in svantaggio per una grave disattenzione difensiva (Cassetti perde palla ingenuamente a centrocampo lasciando campo aperto al fantasista brasiliano), reagisce alla grande trovando il pari con un bolide di De Rossi, ma cade poi sotto i colpi della coppia brasiliana della Juventus. Si va in campo con diverse sorprese, in entrambe le squadre. Da una parte Bertagnoli (terzo portiere romanista) a difendere la porta giallorossa e Perrotta con De Rossi bassi a cercare di contrastare Diego, Totti punta di riferimento con Menez a svariare sul fronte offensivo. Dall'altra, panchina per Del Piero con Iaquinta al posto suo e Tiago al posto di Camoranesi. Partita ad alto ritmo, a tratti anche cattiva, nervosa, come è da tradizione tra due squadre e società rivali da sempre. Incontro sostanzialmente equilibrato fino al 25' del primo tempo: Cassetti si impappina da solo a centrocampo con la palla tra i piedi mentre Diego è un fulmine a portargliela via. Cavalcata solitaria fino alla porta giallorossa ed esterno destro di precisione chirurgica. 1-0 Juve e super Diego. La Roma reagisce e trova il pari. Punizione sulla trequarti destra, calciata velocemente dai giallorossi. Palla a De Rossi che conclude come un fulmine. Buffon è sorpreso, uno a uno. Poco prima dell'intervallo, la Roma potrebbe anche trovare il vantaggio, dopo un clamoroso palo colpito da Amauri. Totti, solo davanti a Buffon, si fa ipnotizzare e respingere la conclusione da un super Gigi. Uno a uno e squadre al riposo. Nella ripresa, match povero di emozioni fino al 68' quando Diego inventa il raddoppio. Iniziativa strepitosa dell'ex Werder, che irretisce Mexes e poi batte Bertagnoli con un gran diagonale. La Roma, però, non demorde e con Totti, e il neoentrato Vucinic, prova a recuperare l'incontro. E' proprio il capitano, con una staffilata da fuori area, deviata da Cannavaro, a sfiorare il due a due. Palla sul palo e poi in angolo. E', in sostanza, l'ultimo acuto romanista. La Juve soffre ma poi chiude definitivamente la contesa. Felipe Melo va via in posizione centrale, Burdisso chiude male, e il brasiliano fa partire un rasoterra secco e preciso che finisce in fondo alla rete. la Juve porta via i punti e rafforza la convinzione di essere lei l'antagonista principale dell'Inter. Per la Roma, c'è ancora molto da lavorare e, dopo due giornate nella Serie A di Calcio i punti sono ancora 0...
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(video gol) Calcio, Serie A: Milan-Inter 0-4. Poker strepitoso dei nerazzurri. Milito fantastico, Milan ko


(0-1. Thiago Motta)


(0-2. Milito su rigore)


(0-3. Maicon)


(0-4. Stankovic)

L'Inter travolge il Milan nella prima gara fondamentale della Serie a di Calcio. Finisce quattro a zero per i Mourinho boys, scesi in campo con la novità costituita dall'ex galattico Snejder (positivo all'esordio), l'ultimo acquisto voluto espressamente dal tecnico portoghese. Ma, osservando i primi minuti della gara sembrava potesse andare in scena una partita diversa, con il Milan davvero positivo nei primi 25 minuti. L'occasione più importante capita sui piedi di Ronaldinho il quale, servito in area da Pato, dopo una fuga del "papero", ma il Gaucho spara alto da buona occasione fallendo il possibile uno a zero. L'Inter soffre, e sbaglia parecchio, poi invece alla prima accelerazione passa. Milito, fantastico, serve con un assist delizioso Motta che di interno sinistro batte Storari. Il Milan accusa e cade nuovamente. Lancio di Maicon per Eto'o che fugge verso l'are ma, a pochi passi dal portiere rossonero viene strattonato da Gattuso. E' calcio di rigore. I compagni del camerunense e la panchina chiedono l'espulsione per il capitano rossonero, ma l'arbitro lo ammonisce solamente. La decisione di Rizzoli scatena le ire di un furibondo Mourinho che grida allo "scandalo". Milito va sul dischetto e con una gran botta fa secco ancora una volta Storari. Due a zero. Inter inarrestabile, trasformata rispetto alla prima mezzora. Il Milan, sotto di due reti, rimane anche in dieci per una stupidata di un giocatore esperto e navigato come Gattuso. Il giocatore, pronto per uscire dal campo, claudicante, commette un fallaccio su Sneijder. Inevitabile il rosso, con Seedorf che era pronto, a bordo campo, per fare il suo ingresso in campo. Gattuso si arrabbia con Leonardo, ma il vero ingenuo è stato sicuramente lui. La gara prosegue e, sull'onda dell'entusiasmo, e con il Milan letteralmente allo sbando, l'Inter va sul tre a zero. Sempre Milito, ad inventare. Gran passaggio per Maicon che in diagonale chiude i giochi. Dunque, tre a zero, al riposo, epr i nerazzurri, devastanti. Nella ripresa, ci si aspetta un Milan orgoglioso, ma i pericoli dalle parti di Julio Cesar latitano. I ragazzi di Leonardo non riescono a reagire, e nemmeno il cambio Huntelaar (all'esordio) per uno spento Ronaldino danno i frutti sperati. Anzi, è l'Inter ad andare ancora in rete, con una fantastica stoccata dai 25 metri di Stankovic. Palla sotto al sette e punizione pesantissima. Per Leonardo è una brutta botta, dopo il positivo esordio senese, nella prima giornata della Serie A di Calcio, invece l'Inter esce sicuramente rafforzata, dopo la gara incolore disputata contro il Bari. Se gioca da Inter, fa veramente paura...
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(video gol) Calcio, risultati: Chelsea-Burnley 3-0. Blues inarrestabili con Ancelotti


(highlights di Chelsea-Burnley 3-0)

Blues inarrestabili. E' iniziata alla grande l'avventura in Premier League, con il Chelsea, dell'ex allenatore del Milan, Carlo Ancelotti. Il tecnico, nativo di Reggiolo, sembra aver trovato l'alchimia giusta nel club inglese, anche se è presto per poter dare dei giudizi definitivi, Fatto sta che la squadra londinese è a punteggio pieno dopo quattro gare e si candida fortemente per la vittoria del titolo nazionale, ma anche per il successo finale nella Champions League, obiettivo dichiarato in casa del club di Abramovich. L'ennesima prova di forza dei britannici, allo Stanford Bridge, avviene contro il Burnley, rispedito a casa con tre reti sul groppone. Risultati di calcio che maturano, inoltre, in pochissimi minuti. Infatti le tre marcature dell'incontro sono siglate a cavallo dell'intervallo, nel giro di sette giri d'orologio. Il tre a zero finale è, infatti, frutto delle reti messe a segno da Anelka nel recupero del primo tempo e da Ballack e Cole nei primi minuti della ripresa, che chiudono definitivamente la pratica contro una squadra, sicuramente che non ambisce a posti di prestigio, ma che era partita decisamente bene in questa stagione. Ora i Blues attendono il risultato del Tottenham, impegnato contro il Birmingham, dall'alto di una classifica invidiabile e di risultati di calcio già importanti. Bravo Carletto...
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(video gol) Calcio, risultati: Barcellona-Shaktar Donetsk 1-0 dts. Catalani vincenti ancora una volta. Messi inventa, Pedro realizza


(highlights di Barcellona-Shaktar)

Barcellona mangiatutto. Il team di Pep Guardiola, nonostante una gara non esaltante, porta a casa un altro prestiogoso trofeo che va ad arricchire la già fornitissima bacheca. Il Barcellona fa sua la Supercoppa europea, superando nella gara unica disputata a Montecarlo, lo Shakthar Donetsk per 1 a 0. Risultati di calcio che sono arrivati al termine di una battaglia condotta sul filo dei nervi. Ci sono voluti, infatti, i supplementari per piegare la resistenza degli uomini di Mircea Lucescu. La vecchia volpe rumena prepara una gara tatticamente perfetta ed imbriglia il gioco degli spagnoli (soprattutto nella prima parte) e i suoi uomini chiave fino ad un passo dal sogno, i calci di rigore. Ma, "dulcis in fundo", i catalani trovano la via per aggiudicarsi il match e il trofeo. Il gol vittoria arriva grazie ad una strepitosa invenzione del fenomenale fantasista argentino Messi che, ispira il giovane Pedro Rodriguez, il quale non fatica ad insaccare e a regalare il quinto successo di fila ai blaugrana. Sopo un primo tempo abbastanza incolore, sono diverse le occasioni da gol per i catalani nela ripresa. La pressione del Barca è continua, fino alla magica serpentina finale di Messi, con pallone fatto filtrare tra le maglie della difesa avversaria, e il tocco all'angolino di Pedrito Rodriguez hanno quindi chiuso ogni discorso. E Guardiola e il club catalano portano a casa dei risultati di calcio fantastici. E' il quinto trofeo di una stagione pazzesca: la Liga spagnola, la Champions League, la Coppa del Re, la Supercoppa di Spagna di qualche giorno fa e ora, per la terza volta, la Supercoppa europea. E ora si punta al "sestiplete"...
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Calcio, squadre: Ecco i gironi di Europa League. Bene Roma e Lazio, il Genoa trova il Valencia e il Lilla

Europa League al viaIl sorteggio di Montecarlo non è andato male. Nasce ufficialmente la prima Europa League, con la nuova formula, simile alla Champions, voluta espressamente dal presidente Uefa, Michel Platini. Gironi abbordabili per le italiane, soprattutto per le due squadre di calcio romane. La sorte che si è accanita sulle formazioni tricolori presenti in Champions League è stata più tenera con le nostre rappresentanti nella seconda competizione europea.

Saranno, infatti, Villarreal, Levski Sofia e Salisburgo le squadre di calcio avversarie dei biancocelesti, nel gruppo G dell’Europa League. Nel girone E, insieme alla Roma di Spalletti, troviamo i bulgari del Cska Sofia, gli svizzeri del Basilea e i londinesi del Fulham. Leggermente più difficile il gruppoo del Genoa, quello B, dove sono finite Valencia, Lilla e Slavia Praga. Spagnoli e francesi, sono sicuramente avversari ostici da affrontare, ma diamo fiducia a questo ottimo Genoa di Gasperini. L’Europa League comincia il 17 settembre. Le prime 2 di ognuno degli 8 gironi si qualificano per i sedicesimi di finale a cui prendono parte anche le 8 terze classificate dei gironi di Champions League che non sono dunque riuscite a continuare la loro avventura nella massima competizione europea per club.
Ecco tutti i gironi:
Gruppo A: Ajax, Anderlecht, Dinamo Zagabria, Timisoara

Gruppo B: Valencia, Lille, Slavia Praga, Genoa

Gruppo C: Amburgo, Celtic, Hapoel Tel-Aviv, Rapid Vienna

Gruppo D: Sporting Lisbona, Heerenveen, Herta Berlino, Ventspils

Gruppo E: Roma, Basilea, Fulham, Cska Sofia

Gruppo F: Panathinaikos, Galatasaray, Dinamo Bucarest, Sturm Graz

Gruppo G: Villareal, Lazio, Levski Sofia, Salisburgo

Gruppo H: Steaua Bucarest, Fenerbache, Twente, Sheriff

Gruppo I: Benfica, Everton, Aek Atene, Bate Borisov

Gruppo J: Shakhtar Donetsk, Bruges, Partizan Belgrado, Tolosa

Gruppo K: Psv Eindhoven, Kobenhavn, Sparta Praga, Cluj

Gruppo L: Werder Brema, Austria Vienna, Athletic Bilbao, Nacional

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(video gol) Calcio, risultati: Criscito regala l'Europa al Genoa dopo 18 anni


(highlights di Odense-Genoa)

Era iniziata malissimo. Nel riscaldamento, si era fatto male Crespo, costretto al forfait e, dopo solamente 15 minuti, il Genoa doveva fare a meno di Juric (portato poi in ospedale) colpito violentemente da una testata in pieno viso di Djemba-Djemba. In più, nonostante ottime giocate e gol sfiorati, i rossoblu uscivano dal campo, a fine primo tempo, in svantaggio contro l'Odense. Insomma, sembrava una serataccia. Ma i ragazzi di Gasperini sanno soffrire e la reazione non tarda ad arrivare: infatti è Criscito con un bel sinistro a battere Karrol e a rendere il secondo tempo più tranquillo, dopo il tre a uno dell'andata, risultati di calcio che lasciavano abbastanza tranquilli. Gasperini soddisfatto accede ai gironi della nuova Europa League, il genoa torna in Europa dopo ben 18 anni. E' stata difficile dunque, contro una squadra molto fisica e scesa in campo determinata. Tanta pressione sugli avversari, ma di pericoli dalle parti di Amelia se ne vedono ben pochi. Il Genoa gioca meglio, agisce di rimessa e non dà la sensazione di soffrire. Al 14’ però Juric è costretto ad uscire dopo uno scontro con Djemba-Djemba (trauma facciale per lui) e al suo posto entra Milanetto. La squadra non sembra soffrire e anzi proprio con Milanetto ottiene la migliore occasione del Genoa nel 1° tempo, quando un suo tiro dal limite colpisce la base del palo. Ma, nel recupero, la doccia fredda: su un corner battuto dalla sinistra Andreason si avvita per colpire la palla, che invece finisce in faccia a Figueroa e di lì in rete. L'angoscia lascia presto spazio alla gioia. È il goal dell’1-1 che mette in sicurezza il Genoa e lo firma Criscito con una bomba di sinistro. Da lì in poi, infatti, l’Odense non riesce più a organizzare azioni pericolose, mentre sono i rossoblu a andare vicini alla segnatura con un contropiede che Mesto non riesce a realizzare a causa di una deviazione. Finisce uno a uno, risultati di calcio che lanciano i genovesi meritatamente in Europa. Complimenti...
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(video gol) Calcio, risultati: la Lazio perde in Svezia ma passa. Di Avdic la firma sulla vittoria dell'Elfsborg


(highlights di Elfsborg-Lazio)

Una sconfitta indolore. Risultati di calcio che permettono lo stesso di gioire. La Lazio di Ballardini perde uno a zero in Svezia, contro l'Elfsborg, ma complice il tris dell'Olimpico, ottenuto nel match d'andata, entra nel tabellone principale dell'Europa League. I biancocelesti hanno dato vita ad una gara di contenimento, cercado di non sbilanciarsi troppo ed operando, prevalentemente, con azioni di rimessa. Ampio turnover, come annunciato alla vigilia, per la compagine romana, nella quale hanno trovato spazio Radu in difesa e Meghni come trequartista alle spalle di Rocchi e Cruz. Incontro nervosetto, per alcuni tratti, basti pensare che l'arbitro della contesa, l'ucraino Oriekhov, ha ammonisto sette giocatori, espellendo il laziale Kolarov per un intervento troppo veemente. Passando alla cronaca del match, parte forte la squadra di casa, che pressa alto, tiene palla, prova a spaventare i ragazzi di Lotito e, proco prima del decimo, colpisce un palo clamoroso con Svensson che spaventa Muslera dai venti metri. Pochi minuti dopo il ventesimo, si infortuna Siviglia: problemi mucolari per lui, al suo posto Kolarov che non terminerà il match. Al venteseiesimo è la Lazio a colpire il primo legno: Rocchi lanciato da Matuzalem, a portiere battuto, prende la traversa. Nella ripresa, cambio nella squadra svedese: dentro Avdic per Keene, nessun cambio di modulo, ma svedesi pericolosi già al quarto minuto, con Muslera costretto a delle parate straordinarie sullo scatenato Ishizaki ed, al nono, ad un miracolo su una botta di testa da pochi passi del neoentrato. La rete del vantaggio dell'Elfsborg arriva al venticinquesimo proprio con Avidic, dopo un vero e proprio assedio: assist di Bajrami, brava la punta ad insaccare. Il gol galvanizza gli scandinavi che ci provano, cercando di riaprire ulteriormente il match. Ma la Lazio tiene, non va nel pallone e porta a casa risultati di calcio preziosi e il passaggio del turno.
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(video gol) Calcio, risultati: la Roma travolge il Kosice. Tripletta per Totti che raggiunge quota 10


(highlights di Roma-Kosice)

Cinque reti in 18 minuti di gioco e gara finita, risultati di calcio pazzeschi. E' strano dirlo, quando ci troviamo a parlare di coppe internazionali, ma il Kosice non ha avuto nessuna possibilità all'Olimpico contro la Roma di Spalletti, ed è stato travolto per 7 a 1. Il tre a tre dell'andata, ottenuto con grande orgoglio e qualche amnesia difensiva romanista, aveva fatto pensare ad una gara più tirata. Ma i novanta minuti ai quali abbiamo assistito ieri hanno evidenziato l'esatto opposto. Troppo il divario tra le due squadre, a livello tecnico, con i giallorossi che hanno conquistato, senza patemi d'animo, l'accesso al tabellone principale dell'Europa League. Protagonista del match è stato, ancora una volta, il capitano giallorosso Francesco Totti, autore di una tripletta (e sono dieci segnati nei preliminari!!!) che lo porta a 33 reti totali nelle coppe europee. Sta bene e si vede, corre, non accusa neanche il benchè minimo dolore alle ginocchia e riesce ad andare in rete con estrema facilità (ma a fallire anche delle occasioni clamorose!!!). Insomma, è sempre Totti show, ma vanno sottolineate anche buone prestazioni da parte di Cerci (una rete e un assist per il giovane esterno), Menez, Riise e Guberti, le altre firme sui risultati di calcio finali. Gli slovacchi hanno una reazione d'orgoglio solo quando il solito cecchino Novak decide di far tutto da solo e battere Artur con un rasoterra secco e potente. Il portiere giallorosso mostra ancora tutti i suoi limiti, facendosi beffare sul primo palo. Tutto qui, per ora, e oggi si sapranno le avversarie della Roma, ma anche della Lazio e del Genoa, il tris d'italiane che puntano alla vittoria finale.
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Calcio, Champions: Kakà contro il Milan, Ibra sfida l'Inter, per la Juventus c'è il Bayern. Girone di ferro per la Fiorentina

Ecco i gironi di Champions, usciti dal sorteggio che si è tenuto al Grimaldi Forum di Montecarlo. Incroci davvero da brividi per le squadre italiane che si preparano questa nuova edizione della massima competizionione internazionale. Infatti, le milanesi se la dovranno vedere contro i loro grandi ex giocatori. Per quanto riguarda i campioni d'Italia, infatti, è capitato il Barcellona di Ibrahimovic (campione d'Europa la scorsa stagione). Il fuoriclasse di Malmoe, dunqu8e, se la vedrà subito contro gli ex compagni. A completare il girone F, relativo appunto ai nerazzurri, ci saranno gli insidiosi ucraini della Dinamo Kiev e i russi del Kazan. Stesso discorso per l'altra faccia di Milano.

I ragazzi di Leonardo, infatti, si scontreranno nel girone con il Real Madrid dell'ex Kakà. Emozioni dunque forti per colui che aveva professato amore eterno al Diavolo milanista. Insieme al Milan e al Real, ci sono, nel girone C, gli svizzeri dello Zurigo e i francesi dell'Olympique Marsiglia. Sorteggio insidioso per i bianconeri di Ferrara. Infatti, oltre al Bayern Monaco, faranno parte del Gruppo A, il Bordeaux di Gourcuff, e la mina vagante, rappresentata dagli israeliani del Maccabi, qualificatisi in Champions dopo ben sette anni. Girone particolarmente difficile, ma si sapeva, per la Fiorentina, giunta nel tabellone principale dopo aver superato il preliminare (contro lo Sporting Lisbona). Il Liverpool di Fernando Torres e il Lione di Lisandro Lopez sono i due ostici avversari dei toscani, ma occhio anche al Debreceni. Per i rumeni è la prima storica qualificazione nella Coppa.

GRUPPO A:
Bayern Monaco, Juventus, Bordeaux, Maccabi Haifa.
GRUPPO B:
Manchester, Cska Mosca, Besiktas, Wolfsburg.
GRUPPO C:
Milan, Real Madrid, Marsiglia, Zurigo.
GRUPPO D:
Chelsea, Porto, Atletico Madrid, Apoel Nicosia.
GRUPPO E:
Liverpool, Lione, Fiorentina, Debreceni
GRUPPO F:
Barcellona, Inter, Dinamo Kiev, Kazan.
GRUPPO G:
Siviglia, Rangers, Stoccarda, Unirea.
GRUPPO H:
Arsenal, Az Alkmar, Olimpiakos, Standard Liegi.
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Calcio, Serie A: La Fiorentina presenta De Silvestri. L'ex laziale se la prende con Lotito: "Via da Roma per lui"

La gioia di una nuova esperienza professionale, nella Serie A di Calcio, si mescola con l'amarezza di "essere stato costretto" a lasciare la propria città e la squadra da sempre amata per poter trovare nuova linfa in un altro club. Questo mix di emozioni affolla la testa e il cuore del difensore, ex biancoceleste, Lorenzo De Silvestri. Oggi è il giorno della sua presentazione con la Fiorentina, la squadra che lo ha prelevato dalla Lazio battendo la concorrenza di molte società, il Milan e il giocatore lancia frecciate velenose al suo ex presidente, Claudio Lotito: "Dopo nove anni vissuti alla Lazio è stata dura venire via, ma voglio precisare che io non sono andato via da questa società ma dal suo presidente: per via di questa persona la voglia di restare ormai era poca".

Parole dure, che lasciano il segno. Il calciatore, dunque, non risparmia anzi accusa duramente il patron laziale, ritenendolo unico responsabile dell'addio. Poi, dopo aver colpito Lotito, riserva paroli più belle dolci per la nuova esperienza che si appresta a vivere nella Serie A di Calcio con la maglia dei viola: "Ho deciso di venire alla Fiorentina perché mi hanno fatto capire che mi voleva, a cominciare da Corvino e poi volevo un progetto serio". Ma l'astio nei confronti del presidente biancoceleste non fatica a riemergere. Il giocatore, però, nel corso della presentazione alla stampa, ha aggiunto di non "poter spiegare tutto, altrimenti rischio il deferimento. Il presidente della Lazio ha anche sbagliato a definirmi mercenario, tengo a precisare che per venire qui ho lasciato due mensilità; mi auguro che Lotito le destini in beneficenza, mi informerò e vi farò sapere". Un De Silvestri davvero infuriato...
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Calcio, Serie A: Ferrara vuole la Champions: "Ai tifosi manca da troppo tempo". Ma il primo pensiero si chiama Roma

La Champions League. La massima competizione europea per club. Un trofeo tanto prestigioso quanto difficile da conquistare. Ma la Juventus, come le altre big della Serie A di Calcio, impegnate nella competizione, proverà a conquistarla: "Tra scudetto e Champions bisogna cercare di giocarli entrambi e di non dover puntare solo ad uno - ha aggiunto il tecnico bianconero -. Da calciatore ero più affezionato allo scudetto ma so che ai tifosi juventini manca da più tempo la Champions". Così Ciro Ferrara, a poche ore dal sorteggio dei gironi, che si effettuerà alle 18 a Montecarlo.

Pensiero chiaro, quello del tecnico bianconero, alla vigilia dei sorteggi di Champions. Ma, intanto, il prossimo impegno di campionato è già da brividi. Infatti, nella prossima gara della Serie A di Calcio, La Juventus, infatti, è chiamata a far punti all'Olimpico contro una Roma sconfitta nel match di esordio a Marassi (contro il Genoa) e già costretta a rincorrere le avversarie: "Dal punto di vista tattico, rispetto al Chievo, i giallorossi giocano in maniera diversa - l'analisi di Ferrara -. Vedremo che tipo di modulo attueranno, ma noi cercheremo di fare affidamento al nostro tipo di gioco. Le motivazioni non mancheranno e all'Olimpico giocheremo contro una squadra che punta al campionato e che dopo la sconfitta di Genova ci terrà a far bene davanti al proprio pubblico. Cosa mi aspetto dal derby di Milano? Io sono proiettato su Roma-Juventus. Guarderò sicuramente il derby, ma a questo punto della stagione ha poca importanza".
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Calcio, Serie A: Julio Cesar non si nasconde: "Siamo la squadra da battere". E promuove Sneijder "E' bravo e tecnico"

E' sempre stato un giocatore di poche parole e molti fatti. Con quei guanti pronti a difendere i pali della porta nerazzurra, ha dimostrato sul campo, con parate eccelse, la propria bravura, rimanendo spesso e volentieri lontano dai microfoni. E', attualmente, il più forte portiere della Serie A di Calcio e del panorama internazionale (senza togliere nulla a Gigi Buffon che è sempre tra i migliori). Parliamo del numero uno dell'Inter, Julio Cesar, che questa volta, però, a differenza di altre volte, non si nasconde: "Abbiamo vinto quattro campionati di seguito, la storia dice che siamo la squadra da battere".

Frasi, quelle del portierone nerazzurro, che risuonano nella città milanese a pochi giorni dalla prima fondamentale partita della stagione: il derby. Il portiere nerazzurro scalda, dunque, l'ambiente in vista del match col Milan di sabato: "Spero si possa ripetere l'ultimo derby. È una partita arrivata un po' presto, la concentrazione deve essere al massimo e dobbiamo commettere pochi errori. In ogni caso siamo alla seconda giornata, non si può parlare di scudetto, ce ne sono stati tanti persi da squadre che avevano molti punti di vantaggio". Ma Julio Cesar non tratta solamente il discorso riguardante la Serie A di Calcio. C'è anche una Champions da vincere, dopo le delusioni della scorsa annata. E, a poche ore dal sorteggio di Montecarlo, il portiere esprime il suo parere: "Mi piacerebbe affrontare il Barcellona, non li ho mai incontrati e mi piacerebbe giocare contro Ibrahimovic. Non siamo arrabbiati con lui, rispettiamo la sua scelta'. In chiusura, una battuta sul neoacquisto. Wesley Sneijder, arrivato a Milano dal Real, è il trequartista richiesto da Mourinho per completare l'organico: "È un giocatore tecnicamente molto dotato".
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(video gol) Calcio, risultati: Fiorentina-Sporting Lisbona 1-1. Jovetic risponde a Moutinho e i viola centrano la qualificazione. Oggi i sorteggi


(Fiorentina-sporting Lisbona 1-1)

In una folta cornice di pubblico, la Fiorentina soffre contro i portoghesi dello Sporting Lisbona ma poi, al fischi finale, può festeggiare l'avvenuta qualificazione al tabellone principale della Champions League. Finisce uno a uno al Franchi, risultati di calcio che permettono alla squadra toscana di brindare all'ingresso nel tabellone principale. I viola vanno in svantaggio (gran punizione di Joao Moutinho) ma poi reagiscono alla grande e trovano il prezioso pari grazie alla perla del talentuoso montenegrino Jovetic. Tanta paura, momenti di grande nervosismo (ricordiamo che si partiva dal due a due dell'andata), con i lusitani decisi a passare il turno, ma poi le cose si aggiustano e, come in ogna favola, arriva il lieto fine che si rispetti. I ragazzi di Prandelli non falliscono la partita chiave, anche se c'è stato da soffrire più del previsto. La gara vive i primi minuti con un sostanziale equilibrio, le due squadre aspettano di fare la prima mossa. La prima fiammata la offre lo Sporting con Djalò, che solo in area svirgola e fallisce una clamorosa opportunità. I viola si impauriscono e lasciano l'iniziativa ai portoghesi che trovano la rete del vantaggio al 35' legittimando un evidente dominio della gara, l'azione però è viziata da un evidente fallo di mano di Djalò non rilevato dall'arbitro Webb: punizione di Moutinho che beffa Frey. la mossa giusta la fa Prandelli. Il tecnico viola, nella ripresa, getta subito nella mischia lo scalpitante Jovetic. E' la scossa che rianima i viola. Il pareggio arriva al 54': Jovetic addomestica un cross deviato dalla destra: stop di sinistro, palla sul destro e tiro secco a fulminare Rui Patricio sul primo palo. Il pareggio, come d'incanto, spegne i lusitani che faticano a costruire occasioni da rete. Girandola di cambi, lo Sporting prova l'assalto finale, ma la Fiorentina controlla bene e conduce in porto risultati di calcio importanti e determinanti. Oggi alle 18 sapremo con chi saranno sorteggiate, le nostre italiane, nel girone di Champions League. L'abbinamento dovrebbe essere tutt'altro che facile, visto che sono in terza fascia andranno sicuramente insieme a una big europea. Speriamo bene...
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Calcio, squadre: Atletico Madrid e Lione avanti. Dopo 7 anni torna in Champions il Maccabi, storica qualificazione per Debrecen e Zurigo

I primi verdetti sono stati emessi. Ieri sera, infatti, sono andate in scena le gare di ritorno del quarto turno di preliminare della Champions League. A qualificarsi per il tabellone principale sono state le squadre di calcio che erano favorite alla vigilia (e sulla base dei match d'andata) ma c'è stata anche qualche piacevole sorpresa. Atletico Madrid, Debrecen, Maccabi Haifa, Lione e Zurigo si sono qualificate alla fase a gironi della più importante manifestazione calcistica europea che prenderà il via il 15 settembre. E stasera tocca alla Fiorentina che dovrà guadagnarsi la qualificazione a spese dei portoghesi dello Sporting Lisbona (and. 2-2).

Partiamo dagli spagnoli. I ragazzi del "gato" Abel Resino non hanno avuto molte difficoltà contro i greci del Panathinaikos. Già all'andata, in terra ellenica, avevano dimostrato di essere più forti, andando a vincere per tre a due. Nella gara di ritorno di ieri sera, "El Kun" Aguero e compagni fanno felici i propri tifosi, guadagnando il successo anche al "Vicente Calderon". E' finita due a zero per i castigliani, in virtù dell'autorete di Vintra che devia alle spalle del proprio portiere un cross di Forlan dalla destra al 4' e di un'azione personale di Aguero che sfrutta un'incertezza dell'estremo difensore ospite Galinovic, negli ultimi minuti del match. I greci terminano l'incontro in dieci uomini per l'espulsione di Cissè al 71', autore di un duro fallo a centrocampo su Paulo Assunção. Se la qualificazione dell'Atletico era annunciata, non lo era affatto quella dei magiari del Debrecen. Per loro è non solo l'ingresso nella Champions, ma soprattutto nella storia. Prima gioia europea per la squadra ungherese che replica tra le mura amiche il successo esterno a Sofia superando per 2-0 il Levski. Da un'azione insistita di Coulibaly arriva la rete di Varga con un destro dal limite che non lascia poi è Rudolf a chiudere i conti un tiro da fuori area che s'insacca alla destra dell'incolpevole Petkov. Altre notizie importanti arrivano da Tel Aviv, dove il Maccabi Haifa conquista il passaggio del turno ai danni del Salisburgo. Erano sette anni che gli israeliani mancavano dalla prestigiosa competizione europea. Il primo gol è realizzato da Dvalishvili, la seconda marcatura dal classe '91 Golasa, la cui conclusione viene deviata da Ilsanker al 57', poi il portiere austriaco sbaglia i tempi dell'uscita consentendo a Ghadir di realizzare il tris finale che chiude la gara. All'Atletico Madrid, risponde con una prova di forza il Lione che, vittorioso per 5-1 all'andata, supera per 3-1 l'Anderlecht a Bruxelles con la tripletta di una scatenato Lisandro Lopez. L'attaccante ex Porto non fa rimpiangere Benzema, ceduto in estate al Real Madrid, e regala con una prestazione sontuosa la qualificazione agli uomini di Claude Puel. Infine, altra vittoria memorabile stavolta per lo Zurigo che raggiunge per la prima volta la fase finale della competizione europea battendo per 2-1 il Ventspils. Grande protagonista, in casa dei ragazzi di Challandes, l'ex bresciano Vonlanthen che realizza a tu per tu con Chesnovski, e poi serve su un piatto d'argento la palla del due a zero ad Abdi.
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Calcio, squadre: Prandelli carica i viola: "Sarà una Fiorentina d'attacco"

Un piccolo passo ancora e sarà raggiunto il primo importante traguardo: l'ingresso nella fase a gironi della Champions League. Un obiettivo che la Fiorentina, una delle squadre di calcio più talentuose d'Italia, non può e non deve assolutamente fallire. Il due a due dell'andata, ottenuto in terra portoghese (reti di Vargas e Gilardino) contro lo Sporting Lisbona, è un risultato non male, che offre parecchie soluzioni, ma è importante non accontentarsi di quanto fatto nei primi novanta minuti di quest'ultimo ostacolo estivo.

Prandelli, tecnico dei gigliati, ci tiene quindi a chiudere il discorso qualificazione con una gara d'attacco: ">Per noi è importantissimo passare il turno, indipendentemente dalla vittoria". Così il tecnico presenta la sfida di domani con lo Sporting, ritorno dei preliminari di Champions. "Basta un episodio che cambia la gara, noi dobbiamo essere concentrati - continua -. Non mi fido dello Sporting che ha giocatori importanti dal punto di vista tecnico. I rischi? Sarebbe quello di difendere il risultato, ma non c'è". Prandelli, insomma, è sicuro che la sua squadra non si accontenterà e predica concentrazione e massimo impegno, in modo da evitare rischi inutili. Niente calcoli, quindi. "Domani non dovremo essere passivi e far palleggiare lo Sporting. Dovremo esser compatti e aggressivi, voglio una Fiorentina più brillante contro un'avversaria che ha un'esperienza nettamente superiore alla nostra", ha detto il tecnico di una delle squadre di calcio impegnate in quest'estate di lavoro anticipato. La Fiorentina vuole ripetere un'impresa già realizzata. Già lo scorso anno, infatti, i viola superarono l'ostacolo dei preliminari e trovarono posto nel tabellone principale: "E' tutto diverso dall'anno scorso" ha chiarito il mister dei toscani che, alla vigilia, di questo delicato e fondamentale match, cerca di caricare i suoi. Sarebbe un'occasione troppo ghiotta da lasciarsela sfuggire.
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(video gol) Calcio, risultati: Liverpool-Aston Villa 1-3. Tonfo interno per i Reds, i Villans espugnano Anfield


(0-1. autogol di Lucas)


(0-2. Davies)

(1-2. F. Torres)

(1-3. Young su rigore)

Clamoroso ko interno per il Liverpool di Rafa Benitez. Ad Anfield, i Reds escono con le ossa rotte dal match disputato contro l'Aston Villa. I Villans espugnano la città dei Beatles (e uno dei campi più ostici del campionato inglese) con un perentorio tre a uno (risultati di calcio davvero importanti), tornando a casa con una vittoria pesantissima in tasca. I rossi di Livepool, privi del neoacquisto Aquilani (arrivato dalla Roma per circa 24 milioni di euro) e di Dossena, subiscono una dura e inaspettata lezione da parte degli uomini di O'Neill. Partenza forte della formazione ospite che, poco dopo la mezzora, si ritrova già in vantaggio: Young batte una punizione dalla sinistra, la palla carambola su Lucas che, nel tentativo di respingere, batte il proprio portiere Reina. Sfortunato autogol per il giocatore in maglia rossa. Allo scadere della prima frazione arriva il raddoppio: corner di Milner, Davies stacca tra Carragher e Torres realizzando il 2-0. Il pubblico di Anfield, nonostante il doppio svantaggio, ci crede e sospinge i Reds che partono forte nella seconda metà di gara. Gerrard prima e Mascherano impegnano Friedel, ma ad accorciare le distanze ci pensa Torres, al 71' che finalizza una bella iniziativa di Insua. La gara sembra potersi riaprire, ma a chiuderla definitivamente ci pensa Young che, due minuti dopo, realizza il 3-1 finale con un rigore concesso per un fallo di Gerrad su Reo-Coker. Colpaccio dei Villans, brutto stop (il secondo in tre gare) per i ragazzi di Rafa Benitez che sono partiti davvero male in questa Premier 2009-2010.

RISULTATI DI CALCIO, TERZA GIORNATA:
Arsenal-Portsmouth 4-1
Birmingham City- Stoke City 0-0
Hull City-Bolton Wanderers 1-0
Manchester City-Wolverhampton 1-0
Sunderland-Blackburn 2-1
Wigan Athletic-Manchester United 0-5
West Ham-Tottenham Hotspur 1-2
Burnley-Everton 1-0
Fulham-Chelsea 0-2
Liverpool-Aston Villa 1-3
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(video gol) Calcio, risultati: Real devastante nel Trofeo Bernabeu. Benzema spazza via il Rosenborg


(Le immagini del Trofeo Bernabeu)

Gol, spettacolo e tante emozioni nel prestigioso Trofeo Bernabeu (31° edizione della manifestazione dedicata alla memoria di Santiago Bernabeu, uno dei più importanti uomini di Spagna e presidente del club madrileno dal 1943 al 1978). A regalarlo è il Real Madrid e uno dei grandi colpi messi a segno da Florentino Perez: Karim Benzema. Il franco-algerino regala splendide giocate al pubblico assiepato sulle tribune dello splendido impianto ed entra nel tabellino finale con una deliziosa doppietta, contribuendo ai risultati di calcio finali. Dall'altra parte, i norvegesi del Rosenborg che recitano il ruolo di sparring partner e non possono nulla contro la furia degli spagnoli. Il club norvegese oppone resistenza fino al 12’ quando la difesa lascia un varco a Benzema il quale non sbaglia, siglando il vantaggio per i blancos. Dopo una timida reazione, mostrata qualche minuto dopo dal Rosenborg, la squadra ospite sbanda ancora e al 26' è Diarra, a lungo accostato alla Juventus, a firmare il raddoppio che, di fatto, chiude il match. Un minuto dopo, ancora Benzema, scatenato, si conferma il cannoniere implacabile conosciuto a Lione e firma il 3-0 con cui si chiude il primo tempo. I risultati di calcio dell'incontro si arrotondano ancora. Intorno al 55', c'è gloria anche per il capitano di mille battaglie, Raul, che segna il 4-0 finale. Un poker sontuoso, un poker Real.
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(video) Calcio, squadre: Weekend di follia in Bolivia durante il "clasico cruceño". Juaregui aggredisce un avversario


(Il raptus di follia di Juaregui)

Scene veramente incredibili. Che non vorremmo mai vedere in campo ma che invece, ciclicamente, si ripetono e inquinano uno sport bellissimo e che, tra i fondamenti, ha il rispetto dell'avversario. Questa volta siamo in Bolivia, in un caldissimo "classico" (numero 142) tra due squadre di calcio composte da giocatori cresciuti nella stessa città e rivali da sempre. L'ultimo weekend del campionato boliviano ha messo in mostra (osservate il video...) tutto il peggio possibile e delle immagini che valgono più di tante parole. Nel corso dell'incontro tra Blooming e Oriente Petrolero (2-2 il risultato finale), disputatosi a Promontoria de Santa Cruz, nella cornice del "Tahuichi" (stadio di circa 38mila posti), Sergio Jauregui, difensore del Blooming classe 1985, perde la trebisonda e sferra un violento calcio volante, colpendo al collo Leonardo Medina, attaccante 31enne di nazionalità uruguayana, e mandandolo al tappeto. I due giocatori erano stati espulsi dal direttore di gara per essersi scambiati dei colpi proibiti già in campo. Poi fuori l'epilogo che poteva essere davvero drammatico, tra le due squadre di calcio infuocate. Fortunatamente, al centravanti dell'Oriente, trasportato con grande celerità in ospedale, gli sono state riscontrate delle ferite al collo e al petto ma di lieve entità. Jauregui, a questo punto, dovrà rispondere in tribunale del raptus di follia avuto nel corso della gara. 
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Calcio, Serie A: Huntelaar pronto all'esordio nel derby: "Ho già segnato all'Inter"

Ha saltato la prima di campionato per una vecchia squalifica (rimediata lo scorso anno nella Liga) da scontare. Ora, però, è pronto a esordire con la maglia del Milan nella Serie A di Calcio e a fornire il proprio contributo alla causa rossonera. E' impaziente, smanioso di calcare i campi da gioco. Il neoacquisto del Milan, ex Real Madrid, Klaas-Jan Huntelaar è già entrato in clima derby: "Sarà dura, ma speriamo di vincere". L'attaccante olandese, non è per nulla spaventato dalla squadra di Mourinho: "Conosco qualcosa dell'Inter, loro hanno pareggiato alla prima giornata - ha detto l'attaccante olandese ai microfoni di Milan Channel -. Credo che sia una buona squadra, l'abbiamo affrontata a Pescara e penso siano forti. Speriamo di vincere".

Se ne avrò l'opportunità proverò a segnare. L'altra volta è successo con l'Ajax, spero che questa volta succederà col Milan. Dobbiamo costruirci da soli la nostra fortuna, proveremo a giocare una grande partita. Io sto bene, mi sto allenando molto in questi giorni. I miei compagni sono reduci dalla partita, personalmente devo ancora migliorare la mia condizione
'. E con accanto dei fenomeni brasiliani, quali sono Ronaldinho e Pato, non sarà difficile avere l'occasione giusta per poter andare in rete nel campionato più difficile, la Serie A di Calcio: "Ci siamo allenati insieme. E' bello giocare con loro due, ma anche con gli altri compagni perché siamo una squadra, giochiamo come una squadra e questa è la via da seguire per vincere".
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(video gol) Calcio, squadre: Barcellona-Athletic Bilbao 3-0. Messi, imprendibile, regala la Supercopa ai blaugrana


(Barcellona-Athletic Bilbabo 3-0)

Il Barcellona riparte dal passato, ovvero da un altro fantastico successo e si dimostra una delle squadre di calcio più forti in assoluto. Dopo il magico "triplete" della scorsa stagione (Liga, Copa del Rey e Champions League) Messi e compagni inaugurano l'anno nuovo con un altro trofeo che si va ad aggiungere alla già ricca bacheca blaugrana. I ragazzi di Guardiola travolgono per tre a zero l'Athletic Bilbao (già sconfitto all'andata) e conquistano l'8ª Supercopa della loro storia. Orfano di Eto'o (ceduto all'Inter nell'ambito dell'operazione che ha portato al Nou Camp lo svedese Ibrahimovic), il Barça, diretto magistralmente da Xavi a centrocampo, inizia a prendere ritmo, con semplicità quasi disarmante, e sfodera tutto il potenziale offensivo di cui dispone. Il tridente Messi-Ibrahimovic-Henry è l'attrazione della serata: gli occhi sono quasi tutti per lo svedese, che debutta in blaugrana in una partita ufficiale insieme a Maxwell, suo compagno anche nell'Inter, ma il grande protagonista è sempre lui, la "pulce", Messi. Il fenomeno argentino fa crollare la diga basca al 5' della ripresa: saluta Ustaritz, cambia marcia e quasi senza angolo supera Iraizoz in uscita. Al 17', traversa di Puyol su calcio d'angolo, ma al 22' arriva il secondo gol: Alves si procura un rigore che scatena le proteste ospiti, Messi lo trasforma con freddezza. Poi, Ibra, a secco nel match ma autore di ottime giocate, lascia il posto a Bojan che impiega appena due minuti per firmare il tris finale che lancia nella storia una della squadre di calcio più forti al mondo. Per il Barça può bastare così: primo titolo stagionale e Real Madrid raggiunto a quota 8 Supercoppe spagnole vinte. Chi ben comincia...
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(video gol) Calcio, risultati: Palermo-Napoli 2-1. Cavani scatenato, Napoli sfortunato. I tre punti vanno a Zenga


(Palermo-Napoli 2-1)

Grande delusione, al Barbera, per il Napoli di Donadoni che gioca una ottima gara ma esce immeritatamente sconfitto dal match con un Palermo, cinico nelle poche occasioni avute nell'esordio in campionato delle due squadre. Risultati di calcio immeritati per i campani. E' apparsa lampante la freschezza atletica e la miglior condizione di Lavezzi e compagni che hanno dominato il primo tempo (un gol annullato, due pali colpiti da Maggio e uno da Campagnaro), finendo però per subire la rete poco prima dell'intervallo. Proprio Maggio, tra i migliori per gli azzurri di Donadoni, si addormenta in area e si fa beffare da Cavani che come un rapace artiglia la palla e la spinge in fondo alla rete. Uno a zero e Napoli costretto a rincorrere. Ma la reazione è di quelle importanti e conduce al sigillo di Hamsik. Gran conclusione dalla trequarti e palla in fondo al sacco. Nulla da fare per il portiere rosanero, prima rete stagionale per il centrocampista slovacco. Napoli galvanizzato, che insiste, alla ricerca del gol vittoria e di risultati di calcio importanti su un campo molto difficile. Ma, pochi minuti dopo, cade nuovamente. Altra sbavatura difensiva, per i partenopei, firmata da Zuniga che stende sempre lo scatenato Cavani in area. E' calcio di rigore per il direttore di gara. Sul dischetto va Miccoli che non fallisce. Il Palermo vince, soffrendo, il Napoli esce con tanta amarezza dal campo ma con la consapevolezza di aver disputato un'ottima gara e di poter recitare un ruolo da protagonista in questo campionato.
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(video gol) Calcio, risultati: Juventus-Chievo 1-0. Iaquinta decide il match, ma quanta fatica


(Juventus-Chievo 1-0)

Tre punti col fiatone. Buona la prima per Ferrara e i suoi, almeno dal punto di vista dei risultati di calcio ottenuti. Si parte col sorriso per la vittoria, merito del colpo di testa strepitoso di Iaquinta, un pò meno per il gioco e per la tanta sofferenza contro un Chievo ordinato e ben messo in campo da Di Carlo che ha rischiato in più occasioni di pareggiare. In campo subito due sorprese: centrocampo ridisegnato da Ferrara con Poulsen a protezione della difesa, Marchisio e Tiago nel mezzo e Diego vertice alto del rombo. In difesa a sinistra la novità è Salihamidzic; in avanti la coppia è quella preannunciata alla vigilia con Iaquinta e Amauri (Trezeguet in panchina, Del Piero in tribuna). Juve tonica a inizio partita: Diego conquista interessanti punizioni. Poi, all’11' Iaquinta porta in vantaggio i bianconeri, con un grandissimo stacco di testa su assist di Diego. Il Chievo reagisce e pochi minuti dopo Pinzi tira a lato su assist di Luciano. Nel secondo tempo la Juve parte abbastanza bene, ma è il Chievo ad andare vicino al gol con Pellissier che dopo un errore di Poulsen si trova pericoloso davanti a Buffon; Grygera interviene e sventa la minaccia. Poi Amauri scheggia il palo su assist ancora di un Diego già padrone del centrocampo bianconero. I bianconeri tengono palla e il Chievo si fa pericoloso in un paio di occasioni, ma una viene annullata per fuorigioco di Pellissier, l’altra per un pronto intervento della difesa bianconera. Buona la prima, ora sarà super sfida con una Roma sconfitta dal Genoa e già bisognosa di ossigeno...
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