A 78 anni si spegne Candido Cannavò, un altro grande giornalista che amava lo sport.
Non ce l'ha fatta. Scompare, a 78 anni, un'altra storica e prestigiosa firma del giornalismo italiano. In coma da giovedì, per un emorragia celebrale, seguita al malore accusato mentre era nella mensa della Rcs, è morto a Milano Candido Cannavo', ex direttore della Gazzetta dello Sport, negli ultimi tempi editorialista del giornale. A 19 anni, seguendo lo sport era riuscito a realizzare il suo sogno, La Gazzetta, quel giornale inconfondibile, segnato dal colore rosa e dall'unicità del tema lo aveva assunto nel 1955. Spirito itinerante, polemista acceso senza mai dimenticare garbo e gusto per il dialogo, Cannavò scalò posizioni e divenne prima vicedirettore nel 1981 e poi direttore nel 1983, rimanendo al comando fino al 2002. Poi, negli ultimi anni, editoriali ma anche una vita a contatto con realtà sociali, quali i disabili, gli emarginati. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime, quando, improvvisamente, si era sentito male. Durante la scorsa notte il giornalista ha avuto una crisi ipotensiva con scompenso cardiocircolatorio e oscillazione dei parametri vitali, avvisaglie di qualcosa di più grave. Infine, questa mattina, la morte per arresto cardiocircolatorio.
2 commenti:
Cannavò, un simbolo dei pregi e delle miserie dello sport italiano
22 febbraio 2009 alle ore 14:10a me la cosa che ha dato fastidio è stato il minuto di raccoglimento su tutti i campi per lui e non per Bulgarelli.
23 febbraio 2009 alle ore 17:00Posta un commento