Tennis, Dokic e gli incubi del passato: "Mio padre abusava di me"
Nel 2002 scappò da casa, abbandonando quello che dovrebbe essere, per tutti, il felice nido dove poter avera un'armonica crescita psico-fisica, prima di staccare il cordone ombelicale e compiere il gran salto nella vita di tutti i giorni. Invece, a costringerla alla fuga fu un vero e proprio incubo. Un incubo che assumeva le sembianze del papà Damir e delle violenze subite all'ìnterno delle mura di casa, come purtroppo spesso accade oggi in tanti fatti di cronaca che si leggono o dei quali si viene a sapere tramite la televisione. E' la storia di Jelena Dokic.La rivelazione choc è della tennista australiana, di origini serbe, Jelena Dokic, alla rivista "Sport&Style": "Ho trascorso le cose peggiori più di chiunque altri nel circuito. Lo posso dire con certezza - ha detto - E quando ti capitano cose come queste, giocare un match di tennis è una cosa abbastanza semplice...". Parole che lasciano veramente senza fiato. Un'adolescenza davvero difficile, quella vissuta dalla sportiva: "C'è stato un periodo in cui nulla mi rendeva felice e volevo la vita di qualcun altro". Ora, la tennista, 74 al mondo, vincitrice, nella sua carriera, di 5 titoli WTA (tra cui gli Internazionali d'Italia nel 2001) ha voglia di tornare a primeggiare in uno sport che ha sempre amato e che ha costituito, per tanto tempo, l'unico angolo di felicità in tanti anni di sofferenza.
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