(video) Inzaghi, una vita per il gol. Sono 300! Ma non finisce qui..
(l'intervista ad Inzaghi, entusiasta per lo storico traguardo)
300 reti da professionista. Diciassette anni di reti e di trofei, iniziati con Leffe-Siena e conclusi proprio con la doppietta a Siena che gli è valso lo storico risultato. Incredibile. Un traguardo pazzesco, quello conquistato da Filippo Inzaghi, alla bellezza di quasi 36 anni e di una vita calcistica passata a "purgare" i portieri avversari. Un rapace d'area piacentino, campione d'Europa, con il Milan, nel 2003 e nel 2007 (in quell'anno trionfò anche nel mondiale per club), e miglior marcatore italiano nella Champions con 46 centri (preceduto, per quanto riguarda calciatori in attività, solo da Raul, Shevchenko e Van Nistelrroj). In nazionale 57 gare, impreziosite da 25 centri, e il trionfo nell'ultimo campionato del mondo, nel 2006. Ma il "giovanotto" rossonero non ha voglia di fermarsi e fissa i prossimi obiettivi.
Non è ancora sazio. Come non è mai sazio di segnare e di esplodere nel suo tipico festeggiamento. Con il trecentesimo gol tra i professionisti, l'attaccante rossonero Filippo Inzaghi ha raggiunto un traguardo storico, ma non vuole fermarsi "Il mio primo obiettivo è certamente tornare in Champions con il Milan, poi vorrei superare Baggio nella classifica delle reti. Lui è a 318, quindi a me ne mancano 19". Ecco, dunque, il prossimo traguardo da raggiungere, la prossima meta da conquistare, per quello che, dai suoi inizi, fino alla doppietta de Franchi, è stato un campione dentro e fuori dal campo. Professionalità e dedizione alla maglia, doveroso quindi un tributo all'uomo e al calciatore che è diventato ormai un esempio da seguire per i giovani: "Mi fa molto piacere. A loro posso dire che la voglia e l'amore per il calcio alla fine ripagano". Una frase che in tanti dovrebbero ascoltare, perchè soo le passioni e l'amore per lo sport a dare quell'energia che questo "giovanotto" di 36 anni trova, immacabilmente, in ogni partita nella quale è chiamato a dare il suo contributo. Proiettandosi verso il futuro, Inzaghi dichiara inoltre di non pensare al ritiro: "Se mi fanno giocare andrò avanti. Adesso mi sento bene e questa è la cosa più importante". Serve sicuramente, al Milan, un attaccante così in forma, anche se non di primo pelo. Ci sono del resto delle soddisfazioni da togliersi con la maglia rossonera, sia in Italia che in Europa: "Per andare in Champions League, arrivare secondi o terzi conta poco, bisogna invece stare attenti a chi è dietro di noi. In campionato dobbiamo comunque tornare ad essere il vero Milan". Super Pippo...fantastico...applausi...
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