Stark torna sull'espulsione di Pazzini: "Se avessi avuto il cartellino arancione..."
(Stark, l'arbitro di Italia-Irlanda)
Già di primo acchito si era potuto osservare come l'attaccante della Sampdoria non fosse saltato con l'intenzione di far male al difensore avversario, o comunque con l'intenzionalità di colpirlo. Poi, rivedendo la dinamica alla moviola, abbiamo potuto confermare le prime sensazioni avute durante la diretta. Ma l'arbitro, che ha esaminato le immagini, nel post-partita, non sente ragioni e conferma la bontà della decisione presa, ma con una piccola insicurezza finale: "Il gomito colpisce la testa: la Fifa su questo punto è stata chiara con noi arbitri. Quando il gomito colpisce la testa è cartellino rosso. Anche se...". Queste ultime parole aprono una crepa nella sicurezza mostrata in precedenza. E Stark infatti prosegue, spiegandosi meglio: "Quello di ieri sera è il classico caso da cartellino arancione: non c’è violenza, ma la casistica parla di danno procurato in seguito a un’azione in cui il corpo, anche il gomito, non viene controllato nella giusta maniera. Intervento sconsiderato (reckless, ndr), perché le braccia creano una situazione pericolosa e dannosa per l’avversario. Non conta il minuto: era da cartellino arancione, anche se l’International Board non ha dato il via libera. Certe volte l’espulsione temporanea che c’è nel rugby sarebbe utile". A nostro avviso, l'intervento del giocatore azzurro era da giallo, nè da rosso e nè da arancione. Sul danno procurato ci siamo, ma visogna vedere poi l'entità del danno e soprattutto la volontarietà dell'intervento. Quello è da rosso, poi l'intervento da dietro rimane impunito, due pesi e due misure? Voi, cari lettori, cosa ne pensate?
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