Calcio, Nicchi punta sulla comunicazione: "Arbitri in tv, quando sarà necessario"
Comunicazione. Si aprirà all'insegna del dialogo, la stagione degli arbitri italiani, come ha affermato il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, prima di entrare in Collegio Federale. Uno dei punti di forza della prossima annata, una grandissima e piacevole novità, sarà la possibilità riservata agli arbitri, in alcuni casi naturalmente, di presentarsi nelle trasmissioni sportive per poter commentare fatti nei quali sono stati protagonisti "in negativo".Gli arbitri colpevoli messi sotto torchio. V'immaginate la scena? I vari moviolisti che incalzano il direttore di gara protagonista di qualche "sbaglio" commesso nella gara in oggetto? Già pregusto la storia...sentiamo Nicchi cosa dice: "La comunicazione sarà uno dei punti di forza del nostro programma. Arbitri in televisione per commentare gli episodi? Si, li manderemo ogni volta ce ne sarà bisogno ed ogni volta che ci verrà richiesto". Ma Nicchi non ha parlato solamente di questa novità, che sarebbe epocale, infatti è intervenuto anche sulla questione del doppio arbitro, la quale si è riaperta dopo quanto successo in Confederations Cup (rigore della vittoria brasiliana contro l'Egitto, assegnato dal direttore di gara in pieno recupero, dopo aver valutato le immagini con l'instant replay): "Non commento quanto successo in Sudafrica, noi non abbiamo moviola. Penso che la sperimentazione del doppio arbitro l'anno prossimo in Europa League potrà portare molti vantaggi. Per adesso come moviola usiamo il nostro occhio e la nostra esperienza". Niente moviola. Teniamoci gli "sbagli" allora e stiamo in silenzio...
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