Calcio, Ronaldo annuncia il suo ritiro: "Un anno ancora e poi stop"
Ha ritrovato il brivido fantastico, la sensazione magica del gol, anche con una certa continuità e senza accusare infortuni muscolari che hanno condizionato pesantemente la sua vita professionale. Ma soprattutto ha riscoperto la gioia di giocare a pallone, coperto dall'affetto della gente, di quella della sua terra, del Corinthians, che ha deciso di concedergli fiducia e ne è stata ripagata con prestazioni soddisfacenti.Il "Timao" è ormai il suo regno nel quale, con tutta probabilità, il campione brasiliano chiuderà la propria carriera. Ronaldo, intanto, si appresta a chiudere un 2009 positivo. E sogna un ultimo regalo: "Sarebbe meraviglioso vincere la Libertadores col Corinthians, accadono cose così incredibili in Brasile che vedremo cosa succederà - ha detto il brasiliano - la mia idea è giocare un altro anno e, se tutto va bene, chiudere la carriera". La Libertadores, ecco l'ultima gioia calcistica che chiede Ronaldo, in un'intervista a "TV Estadao, nella quale ha voluto tributare il suo ringraziamento non solo al club che l'ha rilanciato, ma a tutto il Brasile, sportivo e no: "La sfiducia era enorme visti i tanti infortuni della mia carriera e la gravità dell'ultimo, paragonabile a quello del 2000 - ha raccontato il Fenomeno - ma ho visto molti tifosi, anche del Palmeiras e del San Paolo, venire allo stadio per vedermi giocare e questo dimostra il mio legame con tutti i brasiliani. Non potevo aspettarmi di meglio, sapevo di essere benvoluto, ma è stando qui che senti l'affetto di tutti, è meraviglioso. E' molto più gratificante quest'affetto che giocare in un grande club europeo". Non gli manca, dunque, il calcio europeo, tranne che per un motivo, importantissimo: "Mi stanno succedendo tante di quelle cose belle che non ho nemmeno il tempo di pentirmene - afferma Ronnie - Sento solo la mancanza di mio figlio Ronald, che è rimasto a Madrid. Quando ero in Europa lo vedevo sempre, ma è l'unica cosa che mi manca". E presto lo riabbracerà, infatti nel 2010, quasi sicuramente, il grandissimo calciatore, che ha militato in squadre prestigiose (Barcellona, Real, Inter e Milan), chiuderà il proprio capitolo nel mondo del futbol. Comiuti 34 anni, con grande sofferenza, dirà stop: "Sarà una decisione difficile, sono molto confuso a riguardo. Ma c'è anche il mio corpo che mi chiede riposo. Sono tanti gli anni di sofferenze, colpi, infortuni, ritiri, allenamenti e fisioterapia, una storia incredibile".
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