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6 marzo 2009

Marcello Nicchi è il nuovo capo dell'Aia. Vince il derby toscano con Apricena.

(Le prime parole di Marcello Nicchi, neopresidente dell'A.I.A.)
La scelta è caduta su Marcelo Nicchi. Il futuro dell'Associazione Italiana Arbitri è nelle mani dell'ex arbitro toscano. Con 163 preferenze, ha ottenuto l'incarico e prenderà il posto del numero uno uscente, Cesare Gussoni.

La sezione di Arezzo assume un ruolo chiave nel calcio italiano. Si sono tenute oggi a Roma (in un albergo di Fiumicino) le elezioni che hanno portato alla nomina dell’uomo che guiderà l’A.I.A. fino al 2012, succedendo a Cesare Gussoni (il quale aveva assunto l'incarico il 25 novembre 2006, dopo lo scandalo di Calciopoli). Ad imporsi è stato l’aretino Marcello Nicchi (55 anni, dirigente di un noto istituto bancario italiano, debuttò in serie A nel 1988, e nel 1993 raggiunse la prestigiosa qualifica ad Internazionale) che ha avuto la meglio sul rivale, il fiorentino Matteo Apricena, attuale e stimato commissario della CAN-D: 163 preferenze sono valse al toscano questo storico risultato. Matteo Apricena ha riportato, invece, 155 preferenze. “Oggi per me inizia un impegno vero. Finiscono le chiacchiere e cominciano i fatti, oggi credo sia una svolta storica per l’immagine della nostra Associazione. Non permetteremo mai più che all'interno dell'AIA si parli di calciopoli”. Con queste parole ha esordito il nuovo presidente dell'AIA, Marcello Nicchi, e non possiamo che augurargli un in bocca al lupo grandissimo per quest'avventura che ha avuto inizio, ufficialmente, nella giornata odierna.

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