Fabio Capello scatenato: "La Juve non ha smaltito calciopoli e il ciclo dell'Inter ha un vizio d'origine"
"Don" Fabio Capello torna a parlare e lo fa con grande veemenza. Uno degli allenatori più vincenti d'Italia e d'Europa esamina la situazione italiana, soprattutto delle due big del calcio nostrano, Juventus e Inter, e poi chiude l'intervista esprimendo un giudizio sui colleghi allenatori.Tre scudetti in Europa assegnati sabato scorso. Manchester, Barcellona, poi Inter. Mentre la Juventus affonda e non vince più. E soprattutto, cambia allenatori, volta pagina anche in panchina. "La Juventus ha un problema. Ha smesso di fare, dieci anni fa, quello che oggi fa il Manchester: far crescere giovani senza bruciarli. Giovani di prima qualità che vengono chiamati per un anno, un anno e mezzo, ad ambientarsi con la prima squadra e al momento giusto vengono mandati in campo. Dove sono decisivi. Poi c'è una seconda questione, riguarda la Juventus e anche il Milan". Quale sarebbe questa seconda questione? "La Juve non ha ancora smaltito le scorie di Calciopoli. Andare in serie B in quel modo crea una frattura interna che solo il tempo e una lungimiranza nella gestione degli acquisti può sanare. La retrocessione della Juventus, la penalizzazione del Milan: Calciopoli si sente ancora oggi". Parole pesanti quelle dell'ttuale selezionatore della Nazionale inglese. Calciopoli si sente ancora oggi...ma intanto una squadra vola, è l'Inter di Moratti e Mourinho. La coppia d'oro di Appiano gentile sembra aver trovato l'intesa per aprire un vero e proprio ciclo, partendo proprio dallo scudetto appena vinto (il quarto consecutivo e il 17° totale, ndr): "C'è sempre quel vizio di origine nel ciclo dell'Inter. Quando prendi una distanza dagli avversari poi è difficile per gli avversari recuperare. Senz'altro l'Inter è stata la squadra più forte degli ultimi anni, uno scudetto strameritato. Il campionato italiano non è mai stato in discussione, Inter in fuga dall'inizio alla fine e l'unico club organizzato per fermarla, la Roma, ha deluso". Un Capello a 360°, che discute di tutto, di Inter, Juventus, di Roma, ma che esprime anche un giudizio sui suoi colleghi. E tra Mourinho e Ferguson chi sceglie?: "Per tutti e due parlano i risultati. Certo che Ferguson, al di là dei grandi giocatori, è l'anima di un club, il Manchester, che negli ultimi 17 anni ha vinto undici volte. E' diventato l'allenatore più medagliato perché non ha mai fatto invecchiare le sue squadre. D'altronde in Inghilterra la mentalità è questa: ogni stagione United, Arsenal, il West Ham di Zola mettono in campo due, tre ragazzi nuovi. E la nazionale inglese si arricchisce. Walcott, Lennon: li ho fatti esordire perché erano pronti. In Premier League c'è coraggio e mentalità, i giovani si forgiano".
2 commenti:
Approvo appieno “ da simpatizzante juventino “ quanto asserito da Don Fabio.
22 maggio 2009 alle ore 13:39Dispiace solo assistere al degrado irreversibile in cui è sprofondata una mitica squadra di nome Juventus. Ciò, dovuto soprattutto ad una grande confusione mentale/organizzativa dettata da una gestione (da parte della EXOR ), cui ha affidato la squadra a personaggi inadatti per esperienze e per savoir-faire ,con la presunzione e l’ardire di eliminare i componenti Tecnici-Storici a nome Bettega e Tardelli indispensabili per la gestione organizzativa tecnica della Juventus.
E' vero, anche se dalle parole di Capello si coglie un certo rammarico per gli effetti a lungo termine che ha avuto lo Scandalo-Calciopoli: non solo i punti di penalità al Milan e la retrocessione della Juventus, ma anche e soprattutto l'abbassamento drastico del livello del nostro calcio.
22 maggio 2009 alle ore 20:25Solo qualche anno fa l'Italia si giocava una finale di Champions'League a Manchester, poi il brusco declino fino alla débacle di quest'anno. E se il campionato non è di alto livello i calciatori migliori vanno altrove...
Posta un commento