Calcio, De Laurentiis e Lavezzi ai ferri corti: "Si deve far perdonare"
Parole dure. Sono quelle che Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, rivolge al talentuoso argentino, il "Pocho" Lavezzi. E' l'argomento che tiene banco da tanto nell'ambiente. A dispetto di quanto dice Marino, Dg della società napoletana, il rapporto tra l'attaccante e la dirigenza sembra essersi deteriorato e, in vista della prossima stagione, questo tira e molla deve trovare presto una soluzione pacifica altrimenti sarà un danno per tutte le parti in causa.Ma De Laurentiis ha le idee chiarissime sul caso Lavezzi e ai microfoni di Radio Kiss Kiss invia un messaggio al vetriolo al giocatore argentino e al suo procuratore: "Lavezzi non può dire proprio nulla, né possono dire qualcosa i suoi procuratori. Dovesse impuntarsi, non giocherà e magari lo faremo deferire e potrebbe rovinarsi la carriera". Che dire...sono parole pesanti, che non lasciano intravedere spazi per il dialogo tra le due parti. La questione principale è il rinnovo (o adeguamento) del contratto, "promesso" da Marino, intorno a gennaio, al puntero sudamericano: "Il suo contratto era già per una cifra considerevole non appena arrivato dal Sudamerica ed era stato poi ritoccato verso l'alto. Io non concepisco questa cosa. Nel Napoli non funziona così". Insomma, il de Laurentiis furioso non fa presagire nulla di buono, anche se la chiusura è un pochino più "umana": "La nostra posizione è di rispetto del contratto, noi rispettiamo i nostri doveri ma facciamo rispettare anche i nostri diritti. Si tratta di giovani che possono fare delle ragazzate, Lavezzi è partito senza poter partire, improvvisamente, di testa sua. Lo capisco, lo posso pure perdonare ma si deve fare perdonare". Ora si attende, naturalmente, la controreplica di Lavezzi, e speriamo che la vicenda si risolva in una stretta di mano. Il Napoli per costruire "un grande progetto", come ha lasciato intendere Marino, non può prescindere dal piccolo folletto argentino.
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