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L'Afa approva la tessera del tifoso. Dal 2010 sarà obbligatoria per entrare negli stadi in Argentina.

(La tessera del tifoso. Ecco l'ultima "invenzione")
Dal 2010 sarà obbligatorio, in Argentina, avere una tessera magnetica per poter entrare nello stadio e sostenere la propria squadra del cuore. Il sistema (ideato dall'Università Tecnologica Nazionale) è stato approvato dall'Afa (Federcalcio argentina) ed entrerà in vigore dal Torneo di Apertura del prossimo anno.

Un sistema davvero curioso, quello predisposto dall'Università Tecnologica Nazionale ed approvato dalla Federazione argentina. Nel documento, che ogni tifoso dovrà avere, per poter effettuare l'ingresso negli impianti sportivi argentini (a partire dal 2010) saranno contenuti, oltre ai dati personali, una foto, impronte digitali e un chip, elemento chiave per le forze di sicurezza. Il "Padron Unico de Identificacion de Aficionado", così si chiama, sarà dunque il pass obbligatorio (ottenuto previa iscrizione in una lista, una tantum) che ogni tifoso dovrà avere per poter entrare negli stadi. La tessera, precisa "El Cronista" sarà adottata per la sola Serie A argentina, se verranno superate con successo le prove pilota, che verranno effettuate tra due mesi per gli accessi allo stadio del Lanus.
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Marco Delvecchio lascia la Pescatori: "Contesto le decisioni arbitrali".

(Marco Delvecchio, in azione con la Pescatori Ostia)
Aveva dato l'addio al calcio dopo tanti anni di gloriosa carriera. Tanti anni di militanza nella Roma (10 anni, 231 gare e 62 reti), un mito per i colori giallorossi (la curva sud era sovente in delirio per quella mano vicino all'orecchio quando segnava, dopo la famosa "finta del cammello" che mandava fuori giri gli avversari) per aver "punito" tante volte la Lazio (superando anche un altro mito giallorosso, Dino Da Costa) nelle stracittadine, un esempio di professionalità dentro e fuori dal rettangolo di gioco, un campione vero. Poi, l'ultima esperienza tra i professionisti (stagione 2006/2007 ad Ascoli), un anno di riposo sabbatico, e la decisione di tornare a calcare i campi da gioco, ma non più nel calcio che conta, bensì ripartendo dall’Eccellenza, nella squadra lidense della Pescatori Ostia, florida realtà societaria del litorale calcistico romano. Parliamo di Marco Delvecchio

Un ottimo inizio, spinto soprattutto dall'euforia di rimettersi in gioco nei campetti di periferia, e di aiutare i suoi nuovi compagni a coltivare il sogno di arrivare nelle serie che contano, poi pian piano alcune crepe in questa sua avventura che sembra giunta al capolinea. Parliamo, naturalmente, di MARCO DELVECCHIO che si scaglia violentemente contro gli arbitri e annuncia il suo addio: "lascio per protesta contro le decisioni arbitrali", a pochi giorni dalla sconfitta rimediata dalla sua squadra nel derby del litorale romano (Ostiamare - Pescatori 1-0, cronaca documentata nel numero 355 del settimanale sportivo romano Sportlocale). Nel match in esame, l'ex giallorosso è stato espulso, per doppia ammonizione, e nel dopo gara le sue proteste sono proseguite, rivolte sempre contro l'arbitro della contesa. Ricevuta la prima ammonizione (simulazione in area), l'attaccante è stato di nuovo ammonito, e quindi costretto ad abbandonare la partita, per aver "imitato" il direttore di gara mentre contava i passi per la distanza che avrebbe dovuto osservare la barriera della Pescatori su un calcio piazzato. Poi, a fine gara, le vibranti proteste e, di seguito, riportiamo il comunicato della Federazione, che ha comportato, sulla base del referto del signor Ortuso di Ciampino, ben cinque giornate di squalifica per l'ex lupacchiotto (che già aveva rimediato altre cinque giornate nel periodo di dicembre, poche settimane dopo il suo clamoroso acquisto da parte della società di Ostia Lido):
ESPULSI DAL CAMPO
SQUALIFICA PER CINQUE GARE EFFETTIVE
DELVECCHIO MARCO (PESCATORI OSTIA)
"Espulso per doppia ammonizione al 9’ del secondo tempo, a fine gara avvicinava l'Arbitro millantando amicizie influenti in Federazione Calcio, lo minacciava e contestualmente gli rivolgeva espressione offensiva indirizzata anche ad un Assistente Arbitrale. Allontanato dai propri dirigenti, successivamente davanti lo spogliatoio arbitrale continuava nella protesta. Sanzione così determinata ai sensi dell'art. 21 comma 1 del C.G.S.".

Insomma, la considerazione che vogliamo fare è semplice. Una carriera gloriosa, come la sua, sia nella Roma (e negli altri club nei quali ha militato) sia con la maglia azzurra (ci ha quasi fatto vincere un Europeo con quel gol alla Francia nel 2000) "macchiata" da squalifiche prese in un campionato di Eccellenza regionale del Lazio. Era davvero necessario concludere in questo modo? Prendendo squalifiche sui campi dei Dilettanti?

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Gabriele Amato si risveglia dal coma. In mattinata ha aperto gli occhi.

Il buio che si allontana e la luce che torna a illuminare il mondo di Gabriele Amato. Sospiro di sollievo per il tifoso del Genoa investito, domenica scorsa fuori dallo stadio Marassi, dal pullman della Fiorentina. Nel corso della mattinata, all'ospedale "San Martino" di Genova, dove è ricoverato dalla sera di domenica, il paziente ha aperto gli occhi, e' vigile ed e' cosciente, uscendo quindi dallo stato di coma nel quale versava da qualche giorno. Finalmente una stupenda notizia, per i familiari e per tutti noi.
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Ferguson: "Vogliamo vincere tutto". L'Inter è avvertita.

Nello spogliatoio del Manchester United le idee sono chiare. Grande slam, questo è il pensiero che ricorre tra i giocatori e nella mente del super titolato tecnico Alex Ferguson il quale afferma: "Siamo in forma eccellente, vogliamo vincere tutto". Presunzione o coscienza della propria forza?

Il manager del club campione d'Europa e del Mondo, esaltato dal 3-0 rifilato al Fulham, chiede ai propri uomini di continuare su questa scia e di vincere tutte le gare da qui alla fine della stagione. "Siamo in forma eccellente. Non so se ci riusciremo, ma il nostro obbiettivo deve essere quello di provarci. Questo gruppo sta lavorando insieme da un paio di stagioni, continuando a migliorare. Ora stiamo entrando nella parte conclusiva della stagione e sono convinto che potremo fare ancora di più". Mai accontentarsi. Cercare sempre di migliorararsi, di performarsi, e puntare sempre ad ottenere il massimo e ancora di più. Questo è l'imperativo di Alex Ferguson, che il tecnico scozzese dei Diavoli Rossi non esista ad estendere ai suoi calciatori. Il Manchester United è primo in Premier League, si prepara ad affrontare l'Inter nelle doppia sfida di Champions League, è in finale di Carling Cup e in corsa in FA Cup. Insomma, è in lotta per poter vincere tutte le competizioni e realizzare, dunque, uno slam che avrebbe dell'incredibile, ma Ferguson cerca di strigliare i suoi: "Non puoi mai essere sicuro di qualcosa fino a quando questa non è accaduta. Nella stagione 1997/98 - ha dichiarato sulle pagine del Daily Star - avevamo 12 punti di vantaggio sull'Arsenal, ma alla fine abbiamo perso il campionato. Spero solamente che non ci siano altri infortuni: ne abbiamo avuti già tanti, ma li abbiamo fronteggiati bene perché siamo una grande squadra e possiamo fare dei cambiamenti". Ora, in Champions, il Man United è atteso dalla doppia sfida con l'Inter di Ibra e Mourinho. Ferguson contro lo "Special One", sfida tra vincenti. Chi la spunterà?
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L'accusa di Drogba: "Scolari divideva lo spogliatoio".

(Didier Drogba, centravanti ivoriano del Chelsea)
Un'accusa forte, quella dell'ivoriano Didier Drogba, forte attaccante del Chelsea. Il bersaglio è l'ex tecnico Scolari, esonerato da qualche settimana e sostituito da Abramovich con l'olandese Hiddink. Il colored del Chelsea approva la scelta del suo presidente e accusa Felipao di aver diviso lo spogliatoio e di non essere stato in grado, al contrario, di tenerlo unito nei momenti difficili.

Didier Drogba non si nasconde dietro a un dito. Anzi, quel dito lo agita con veemenza e lo punta dritto dritto contro Scolari, il suo ex mister. L'ivoriano, indicato come uno degli ammutinati che avrebbero spinto per l'esonero del tecnico, nega, invece, con fermezza, di aver 'giocato contro' il tecnico ma, nello stesso tempo, ammette che Guus Hiddink 'e' stata la scelta piu' giusta a livello di gestione tecnica. Insomma, anche l'ivoriano non era più felice di avere come tecnico il brasiliano. E anche se afferma di non aver remato contro il sudamericano Felipe Scolari, gli lancia uno strale decisamente velenoso: "Quando alleni un club come il Chelsea, devi tenere unita la squadra specie nei momenti difficili. Quando Scolari ha cominciato a criticare i singoli giocatori ha sbagliato". Parole di fuoco.
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Curiosando nel mondo del calcio: Champions, chi rischia di più?. L'esperto risponde ai lettori.

Ci è arrivata in queste ore una simpatica e interessante segnalazione, la prima, che ho girato all'esperto Bruno, e che ora poniamo all'attenzione di tutti i lettori di Citysport, per coinvolgervi e stimolare i vostri pareri. E' l'avvio ufficiale della rubrica "Curiosando intorno al calcio", nata nei primi giorni di gennaio 2009. E' Lorenzo, da Roma, che ci interroga sul discorso Champions, ormai prossimo (martedì e mercoledì le gare di andata degli ottavi) e ci chiede chi rischia di più nel triplo derby italo-inglese. A te la parola Bruno.

Ecco la domanda del nostro lettore:

Salve sig. Aureli,
La champions si appresta a ripartire la prossima settimana con importanti sfide.
Secondo lei, tra le tre italiane, come stato di forma e gioco espresso in questo momento, qual'è quella che rischia di più?
Saluti
Lorenzo

Bruno: Chi rischia? be, osserviamo attentamente gli scontri:

JUVENTUS - CHELSEA: la Juventus è in un momento tutt'altro che positivo ma se ascoltiamo il numero 1 Gianluigi Buffon sembra proprio la Champions l'obiettivo principale della Juve, una squadra nata ed attrezzata per stupire in Europa, trascinata dal solito Del Piero che nelle serate di gala indossa il suo smoking e dipinge calcio. Ora spostiamoci nelle zone di Londra, in casa Chelsea; I Blues arrivano all'appuntamento con un nuovo allenatore, quel Guus Hiddink nostra vecchia conoscenza, e soprattutto con un Anelka in stato di grazia ed un Drogba che sta trovando proprio ora la forma migliore. Il risultato è in bilico ma io vedo leggermente favoriti i Blues.

ROMA - ARSENAL: Probabilmente, dopo la sconfitta di Bergamo, sarebbe facile dire che sono i Gunners i favoriti in questo match ma la Roma è una mina vagante e quindi io qui lo dico: la Roma è la squadra che può, quando gioca come sa fare, battere chiunque e soprattutto una squadra come l'Arsenal, ricca di giovani e abbordabile per la banda di mr. Spalletti. Molto dipenderà da come la Roma affronterà la sfida in casa; conosciamo tutti il pubblico giallorosso e non è facile per nessuno giocare in casa dei giallorossi.
Un'ultima constatazione è che la finale si giocherà proprio a Roma, quale migliore occasione per Totti e compagni per rifarsi della sciaugurata finale, con il Liverpool, persa ai rigori nel 1984????

INTER - MANCHESTER: si incontrano qui probabilmente le squadre più forti (insieme al Barcellona e al Liverpool) del mondo. Mourinho sempre vincente ma nn proprio convincente, dall'altra parte Sir. Alex Ferguson che stritola qualsiasi avversario mettendo in campo i titolari o le riserve. Questa partita ha un fascino d'altri tempi, una gara da nn perdere per gli amanti del calcio: da una parte la velocità e la tecnica di Cristiano Ronaldo, dall'altra l'estro e i capolavori di Ibrahimovic. Il Manchester fa stranamente della difesa il reparto forte (più di 1000 minuti senza subire goal) ma l'attacco interista fa paura soprattutto se l'imperatore Adriano è tornato veramente quello di un tempo e poi speriamo in una serata in cui Van der Sar torni quello visto a Torino...
Nonostante questo vedo però i Red Devils comunque favoriti per il passaggio ai quarti di finale.

TIrando le somme, caro Lorenzo, posso dirti che per me a passare il turno saranno le due inglesi (Chelsea e Manchester) e la Roma di Spalletti ma la speranza ovviamente è che le italiane tornino ad essere, tutte e tre, vincenti in europa e vedere una finale tutta italiana qui in italia sarebbe il sogno di chiunque.
Restando con i piedi per terra, vediamo un Barcellona-Manchester, come finale champions da disputarsi il 27 maggio prossimo all'Olimpico di Roma.
Grazie per la domanda e mi raccomando, nn esiti a chiedere....

Ora, spetta a voi dire la vostra opinione. Champions, chi rischia di più?
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