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Sport City - Calcio: 100mila grazie a tutti. Google ci premia con pagerank 5!

Il 28 ottobre, ormai lontano nel tempo, è nato un blog d'informazione e cronaca sportiva. Ha trovato forma, in oltre 1000 post (scritti fino a questa sera) la voglia di cimentarsi nel mondo dei bloggers, la passione e l'impegno di scrivere di calcio come da qualche anno faccio nella vita per Solo Sportlocale, qui a Roma. CitySport...un mondo nuovo, poi diventato Sport City - Calcio sta crescendo, sta aumentando il suo impatto, sta diventando una piccola grande realtà nel mondo infinito dei bloggers.

Siamo qui, ora, per festeggiare le 100mila visite!!!Un primo grande traguardo, coronato nel migliore dei modi da Google che ci premia con pagerank 5!!!. Grazie a tutti i nostri lettori e visitatori, è vostro questo traguardo...e posso assicurarvi che Sport City sarà la città...la vostra città dello sport...per molto tempo ancora...buona serata e grazie dell'attenzione.
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Kakà-Madrid: la trattativa entra nel vivo

Kakà al Real? la trattativa è iniziataPerez lo tenta, lui nicchia e dichiara di voler restare al Milan. Kakà continua ad affermare che anche la prossima stagione farà parte del nuovo progetto inaugurato a partire dall'addio di Ancelotti e l'arrivo di Leonardo. Ma, stando alle ultime voci che arrivano da Madrid, dall'edizione online di "As" e altri media spagnoli, la trattativa Real Madrid-Kakà entra nel vivo.

Sono stati, infatti, avvistati nella capitale spagnola il vicepresidente rossonero, Adriano Galliani, e il padre-manager del giocatore, Bosco Leite, diretti naturalmente al palazzo presidenziale per discutere, con Perez, del trasferimento di Kakà ai "galacticos". Soltanto voci per ora, nulla di certo, ma comunque è partita ufficialmente la trattativa. La cifra di partenza per il cartellino di Kakà, fissata a 60 milioni, sarebbe già schizzata intorno ai 70 milioni, il livello sotto il quale il Milan rifiuterebbe di affrontare la questione. Questa la base per poter intavolare qualsiasi discorso anche perchè ricordiamo che, a suo tempo, Kakà rifiutò una clamorosa offerta del Manchester City, di gran lunga superiore a quanto per ora offerto dal Real Madrid. Infatti, dal Brasile, Diego Kotschko, uno dei press-agent di Kakà, conferma la trattativa ma frena sul suo esito: "La proposta del Madrid è grande -ha dichiarato- ma è minore di quella del Manchester City, che offriva più di 100 milioni di euro. Sarà dura". Il tormentone Kakà è ricomciato...
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Pandev, addio Lazio?. Lotito frena

Un paio di settimane fa, il presidente della Lazio, Claudio Lotito si è incontrato con il il suo procuratore per farlo riflettere, ma lui è irremovibile. Parliamo del fuoriclasse macedone Goran Pandev che ha ormai preso la decisione di andarsene dalla Lazio. L'avventura all'ombra del Cupolone, con la maglia biancoceleste, sta per terminare, nonostante il presidente Lotito continui a smentire questa ipotesi. "Goran ha espresso la sua volontà alla società, che ha capito, ma ovviamente non intende svendere il suo capitale - ha detto l'agente del calciatore laziale, Leonardo Corsi, a Teleradiostereo - Se ci sarà una squadra pronta a soddisfare la Lazio dal punto di vista economico verrà lasciato andare, dopo aver dato tanto, ma anche ricevuto molto. Tutto nell'ambito di un rapporto ottimo e di stima reciproca, come è sempre stato in questi anni». Ma da dove nasce questa decisione? Non certo da motivazioni di carattere economico, ma dalla voglia di mettersi in discussione in un ambiente diverso (o forse dal fatto che per riscattare Zarate serviranno tanti soldini, e quindi un sacrificio importante per rientrare dall'inevitabile dispendio economico?).

Così si esprime il procuratore, in relazione alla scelta del suo assistito: "Probabilmente in questi ultimi 3-4 mesi si è molto interrogato con la propria fidanzata, per capire soprattutto se aveva voglia di rinnovare il contratto. Diciamo che la decisione non era legata a questioni economiche, anche perché il presidente ha fatto di tutto da questo punto di vista, tuttavia è dipesa da questioni sportive, dalla voglia di cambiare e di mettersi in discussione in un ambiente diverso, dopo tanti anni in cui è stato una certezza in un determinato club. Questi stimoli sono quelli che ha in mente quando parla di queste cose. Detto tutto questo bisogna trovare una squadra che soddisfi la Lazio. Squadre interessate ce ne sono, ma per ora non ci sono offerte concrete. Nel momento in cui arriveranno, verranno fatte delle valutazione tecniche dal giocatore stesso. Forse, in questa stagione Goran ha perso un po' di stimoli in campo, credo di poter dire che dal punto di vista del gioco non si è divertito come negli ultimi anni, soprattutto nella fase finale. Standogli vicino penso di aver capire questo. Sono tutte componenti legate al fatto che dopo cinque anni i rapporti si possono logorare». Quindi, dopo cinque anni di amore incontrastato, l'avventura di Pandev con la Lazio sembra avviarsi alla conclusione, ma Lotito non ha intenzione di cedere il giocatore: "Non vorremmo arrivare allo scontro, perché sinceramente credo che il presidente abbia capito la sua posizione - afferma l'agente del macedone - Poi Lotito, ovviamente, prenderà in considerazione solo determinati tipi di offerte, ma non abbiamo paura dello scontro". Si prevedono tempi lunghi, però: "Siamo pronti e preparati. Goran non ha mai puntato i piedi, capisce tutte le esigenze, quindi è pronto ad aspettare che le componenti trovino un punto di incontro. Non vuole penalizzare la Lazio, ma anche lui vuole essere capito". Insomma, Lotito non vuole cedere il giocatore se non in presenza di un'offerta "sostanziosa", il calciatore vuole andare via e il procuratore afferma di non volere lo scontro ma poi ammette di essere pronto nell'eventualità che accada. Una situazione non semplice...
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Adriano perde il pelo ma non il vizio. Segna e poi diserta l'allenamento

Adriano salta l'ennesimo allenamentoIl gol segnato (che ha regalato la vittoria contro l'Atletico Paranaense) all'esordio con la maglia del Flamengo aveva fatto presagire una storia meravigliosa. La nuova avventura, nella calda terra natia, era partita in modo meraviglioso e faceva immaginare ad una "rinascita" psico-fisica dell'ex nerazzurro Adriano. Emozione e gioia, per il brasiliano, ricoperto non solo dall'abbraccio dei suoi compagni, ma anche dall'affetto dei tifosi che lo hanno accolto alla grande ("Favela, è festa na favela") in un tempio del calcio, il Maracanà. Il suo sarà stato anche un esordio col botto, ma Adriano sembra non aver perso le cattive abitudini che all'Inter conoscono bene. Stando a quanto riporta "Globoesporte.Com", l'Imperatore non si è presentato all'allenamento di stamattina e senza dare spiegazioni a dirigenti e allenatore.

Insomma, l'attaccante "perde il pelo ma non il vizio" e ricasca in comportamenti decisamente poco professionali e utili a sè stesso e alla squadra. "La sua assenza non era prevista - conferma il tecnico del Flamengo, Cuca - Vedremo più tardi, quando arriverà, cosa ci dirà, qualcosa deve essere accaduto". E dalla spiegazione che fornirà Adriano dipenderà anche la scelta della società di multarlo oppure no. Sarà stato un motivo valido, questa volta, oppure è l'ennesimo comportamento sbagliato di un giocatore ancora troppo fragile mentalmente? In attesa di dare il nostro giudizio, aspettiamo che il calciatore torni e spieghi l'ennesima "bizza", sempre che ci sia una motivazione valida.
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Maldini parla a tutto campo: "Sapevo che Ancelotti sarebbe andato via, Kakà non so se resta"

Maldini parla di tuttoUna giornata diversa. All'età di 41 anni è tempo di dedicarsi ad altro, dopo aver dato l'addio al Milan e al calcio giocato. Per esempio, a tifare per il proprio figlio, impegnato in una manifestazione sportiva. A Firenze per assistere alla finale del torneo "Niccolò Galli", nella quale è impegnato Christian, Paolo Maldini parla di questi ultimi giorni in rossonero, di Ancelotti, Kakà e di molto altro ancora.

L'addio al Milan di Carlo Ancelotti è qualcosa che lui già sapeva: "Qualcuno come me, che ha un rapporto stretto con Ancelotti da tempo, aveva capito che aveva deciso già da alcune settimane che se ne sarebbe andato dal Milan ma è stato giusto non parlarne troppo nello spogliatoio perché ci stavamo giocando qualcosa di importante". Anche Ancelotti, infatti, avallando la tesi di Maldini, ha preferito dare l'annuncio, che già era nell'aria, solamente alla fine di una gara importante come quella del Franchi, nella quale i rossoneri si giocavano l'accesso alla Champions dalla porta principale. La vittoria, il terzo posto, poi l'addio, manifestato con visibile commozione nell'intervista del post-gara. Un esempio di grande professionalità, apprezzato dallo stesso Maldini che poi passa a parlare della finale di Champions e della bellissima dedica ricevuta, a fine gara, da Guardiola: "Non mi aspettavo da Guardiola quello che ha detto nei miei confronti dopo la vittoria della Champions League - ha aggiunto l'ormai ex capitano rossonero - Gli è venuto dal cuore, ho parlato con lui dopo quella serata, ma non mi ha chiesto di continuare a giocare e di andare al Barcellona perché sa che è impossibile". Infine, Kakà e Leonardo. Sul nuovo tecnico del Milan, giovane, rampante, ma chiamato ad un banco di prova non indifferente, Maldini si esprime con queste parole: "Un po' di preoccupazione per Leonardo, da parte sua, credo che ci sia ma ha il vantaggio di aver vissuto per 12 anni in questo club". Infine, la questione che preoccupa di più ora l'ambiente rossonero: Kakà sarà ancora un giocatore del Milan o no?: "Kakà? Non so se resterà ancora al Milan, se Ancelotti è stato ermetico sul suo futuro, Kakà lo è stato ancora di più". Questo è Paolo Maldini, come sempre sincero, professionale, un campione vero, dentro e fuori dai campi di calcio.
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Lavezzi vola in Argentina: "Lascio il Napoli, scelgo la dignità". Lo sfogo del Pocho in una lettera

Lavezzi è fuggito in ArgentinaLa felicità per la conclusione positiva delle tratttive che hanno portato in azzurro due dei pezzi pregiati del mercato italiano, Fabio Quagliarella (dall'Udinese) e Luca Cigarini (dall'Atalanta) passa, in queste ore, in secondo piano. A tormentare il Napoli è improvvisamente la "fuga" del "Pocho" Ezequiel Lavezzi, fuoriclasse argentino dei partenopei, il quale lascia la città campana e vola in Argentina perchè non si sente rispettato dalla società del presidente De Laurentiis. "La società mi ha mancato di rispetto, scelgo la dignità". Lavezzi parla di "momento difficile". Un giorno non esisteranno né Marino né Lavezzi, mentre resterà per sempre un grande club come il Napoli". Parole dure, quelle dell'attaccante sudamericano che si sfoga in una lettera...


Riportiamo il testo integrale di questa lettera, che rende perfettamente l'idea dell'amarezza e della delusione vissuta, in queste ore, dal calciatore del Napoli, fuggito via nella sua terra natia:

"Scrivo questa lettera ai tifosi che mi sono sempre stati vicino e che mi hanno dimostrato anche domenica il loro affetto. È un momento difficile e spero che presto la situazione si chiarisca tanto per voi quanto per me. L'unica cosa certa è che un giorno non ci saranno più nè Lavezzi nè Marino, ma resterà soltanto questa grande squadra e questa immensa città semplicemente perché il Napoli non è di nessuno, rappresenta la sintesi del sentimento della dignità dei suoi tifosi. Oggi io devo soltanto scegliere tra la dignità e la mancanza di rispetto, fedele alla educazione ricevuta scelgo senza dubbio la dignità"
La Lettera è sicuramente molto forte. Lavezzi è ferito dal comportamento della società e nonostante l'affetto dei tifosi, mostrato domenica allo stadio ("Il Pocho non si tocca"), si prende una "pausa di riflessione" e torna in Argentina. Il procuratore del giocatore, Alejandro Mazzoni, affermando che non si tratta di una "lettera d'addio", spiega così i motivi che hanno spinto l'attaccante del Napoli a lasciare in anticipo la città e a partire per l'Argentina. "Pensava di dover lasciare una spiegazione ai tifosi, che sono importanti per lui. Non ha mai detto che vuole lasciare il Napoli- ha detto l'agente ai microfoni di Sky Sport 24- c'è un'offerta vera di una squadra che gioca in Champions League e lì andrebbe a guadagnare molto più che qui. Il direttore (Marino, ndr) aveva una strategia per arrivare fino al termine della stagione ma non ha rispettato niente di quello che aveva promesso". Insomma, situazione ingarbugliata sotto il Vesuvio. Mantenere il Pocho a Napoli sarà difficile, dopo gli ultimi accadimenti. Quale sarà la società fortemente interessata al giocatore argentino?
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