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Calcio, Ibra lancia la sfida al Real: "Vinciamo noi"

Ibrahimovic-maglia-BarcellonaNon sarà il derby della Madonnina, ma l'importanza è la stessa. Sta per vivere il primo "Clasico" della sua carriera, e l'emozione è tanta. Ma, con il suo solito ghigno e il carattere che lo contraddistingue, l'ex centravanti interista, Zlatan Ibrahimovich, ora ariete blaugrana, si prepara ad affrontare il Real Madrid senza paura alcuna. 29 novembre, questa la data, manca poco, e sarà supersifda tra le due antagoniste per il titolo nella Liga. Ibra non si scompone e lancia la sfida ai Galattici.

Il solito Ibra, quello forte e deciso che conosciamo. Quello che non molla mai e che è anche "cattivo", al punto giusto, nelle sue esibizioni in mezzo al campo. Si avvicina, a grandi passi, Barcellona-Real Madrid e Ibrahimovic si mostra assolutamente ottimista sull'esito della sfida: "Stiamo giocando molto bene. Stiamo facendo il nostro gioco. Siamo una squadra molto forte. Sono molto ottimista e sicuro che vinceremo il derby con il Real". Così parlo...Zlatan. Poca umiltà o coscienza della propria forza? Potremo rispondere al questito solamente al termine della gara, quando il verdetto del campo sarà definitivo. Intanto, Ibra va "all in", puntando tutto sui catalani, ed elogia il grande lavoro che si compie in una squadra fantastica come il Barcellona: "I migliori giocatori del mondo sono tutti a Barcellona. Per questo è importante lavorare sempre. Molti vorrebbero essere qui in questa squadra, ma pochi ci arrivano...".
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Calcio, Rivera difende la Serie A: "Campionato non inferiore agli altri"

Gianni-RiveraLa Champions ha mostrato, negli ultimi anni, che le squadra italiane trovano sempre più difficoltà ad ingranare in ambito europeo. Prendiamo l'Inter, che domina la Serie A ma delude ampiamente quando esce dai confini nazionali. Anche il Milan e la Juventus faticano enormemente a imporre il proprio gioco e la propria classe. Insomma, c'è da preoccuparsi oppure è solo un momento, una fase che svanirà come un temporale estivo? Beh, a tal proposito è intervenuto Gianni Rivera, il quale non si mostra pessimista e, nelle sue dichiarazioni al Corriere dello Sport, prova ad individuare qual e’ il problema.

Non c'è da preoccuparsi, parola di Gianni Rivera. Il "Golden Boy", bandiera milanista da calciatore e ora uomo di sport e deputato del Parlamento europeo, analizza con lucidità e senza farsi prendere da ansie il momento che stanno attraversando, a livello europeo, le squadre nostrane: “Faccio una premessa: è inutile fasciarsi la testa prima di esser­sela rotta. La Fiorentina è già qualificata e ciò, di per sé, è un fatto positivo, ma anche Mi­lan, Inter e Juventus hanno la possibilità di andare avanti. E non lo troverei così sorprenden­te – poi aggiunge - Sicuramente le altre squadre in Europa sono cresciute. Se, prima, noi eravamo i miglio­ri dal punto di vista tattico, ades­so anche gli avversari hanno im­parato come gestire e affrontare determinate situazioni”. Quindi, la nostra Serie A non è più il campionato più forte del mondo (sempre che lo sia stato)?: "Io non trovo che le formazioni italiane siano inferiori rispetto alle altre big d’Europa. Sono tut­te imbottite di stranieri, perciò, almeno sul piano teorico, do­vrebbero essere allo stesso livel­lo. Ribadisco che, a mio giudizio, il campionato italiano non è in­feriore agli altri. Anzi, credo che il problema sia l’esatto contra­rio – poi spiega - per vincere contro un qualsiasi avversario della nostra serie A, anche quello sulla carta meno impegnativo, Milan, Ju­ventus e Inter devono spremersi, spendere energie che poi vengo­no a mancare quando si tratta di giocare in Europa. Non è così per le nostre avversarie, che, invece, a casa loro, non sono costrette a faticare tanto per portare a casa ogni domenica i 3 punti”.
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Calcio, Ledesma dice addio alla Lazio

Ledesma-calciatore-LazioDa un possibile riavvicinamento alla definitiva rottura. L'argentino Cristian Ledesma rompe (e questa volta definitivamente) con la Lazio e chiede la rescissione del contratto, preparandosi dunque a salutare la capitale e il club di Claudio Lotito.

Il calciatore sudamericano, nativo di Buenos Aires (classe 1982), stanco di aspettare il reintegro in rosa, ha spedito in Lega (al Collegio Arbitrale) il suo ricorso, comprensivo di risarcimento danni. Dopo il macedone Pandev, insomma, un altro dissidente in casa Lazio usa le "maniere forti" e rivendica i propri diritti.
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