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Calcio, Serie A: Cannavaro attacca Mourinho. Il portoghese replica al capitano azzurro

Cannavaro contro MourinhoL'atteggiamento dello "Special One", nella Serie A di Calcio, con le sue interviste, punzecchiature e attacchi, non gli piace affatto. E' un modo di fare presuntuoso che non gli va assolutamente giù. Dal ritiro di Coverciano, Cannavaro non le manda a dire, dunque, al portoghese dell'Inter e, anzi, lo attacca con vigore: "Di José Mourinho non mi piace che quando parla sia tutto legge. Santon? Dovrebbe fare in modo di poter giocare, altrimenti rischia il posto il Nazionale".Queste le parole del capitano azzurro.

Ma, naturalmente, la polemica innescata dal giocatore bianconero è proseguita e non abbiamo dovuto attendere molto per ascoltare la replica del mister nerazzurro. Josè Mourinho ha così replicato: "Cannavaro è ancora un giocatore, ma parla già da allenatore, ds o presidente. Così parlando, sbaglia e dimentica qualche particolare che non riguarda l'Inter". Inoltre, proseguendo nell'intervista, ha aggiunto: ''Per esempio che, considerato che nella Juve giocano lui e Chiellini, anche Legrottaglie deve valutare di cambiare squadra a gennaio, altrimenti perderà il Mondiale. E anche Giovinco, giovane di talento, anche prima dell'infortunio, ha giocato poco e quindi deve valutare bene le sue scelte per il futuro". Ma Mourinho non è stato l'unico argomento trattato dal difensore juventino, autore di un grande inizio nella Serie A di Calcio, da quando è tornato a vestire la maglia bianconera. Si è parlato, infatti, anche di Nazionale e di Antonio Cassano, un giocatore che meriterebbe sicuramente la convocazione, per quanto sta facendo nella Serie A di Calcio con la Samp, per i gol e le giocate, ma che Marcello Lippi "non vede": "Un tormentone che ci porteremo dietro per parecchio tempo. Antonio deve stare tranquillo e dimostrare quello che vale - spiega il difensore della Juventus -, è da tanto che si parla di lui, le scelte spettano al mister e bisogna rispettarle. Lui con noi si è sempre comportato benissimo, ma bisogna avere rispetto per chi è qui. Antonio è un giocatore dalle qualità straordinarie, comunque da Totti a Cassano, fino a Del Piero, la Nazionale continua ad essere aperta tutti. Le decisioni vanno rispettate. Ora abbiamo Giuseppe Rossi, è lui che ci deve far fare il salto di qualità".
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Calcio, Serie A: Cobolli Gigli commenta il cambio tecnico alla Roma: "Tanti auguri a Ranieri"

Cobolli Gigli fa gli auguri a RanieriUn augurio sincero (o almeno così è apparso ai più) da parte della dirigenza juventina al fresco allenatore giallorosso Claudio Ranieri, che ha sostituito in panchina il dimissionario Luciano Spalletti e che si prepara ad un compito non facile: riportare in auge, nella Serie A di Calcio, la Roma, la squadra della Capitale. "Tanti auguri a Claudio Ranieri e tutta la mia stima a Spalletti".

Queste le parole di Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus, a colui che inizia una difficile ma fascinosa avventura alla corte di Rosella Sensi, ma anche a chi rappresenta ormai un bellissimo passato. La Serie A di Calcio, la Coppa Italia, l'Europa League, questi i tre fronti sui quali dovrà lavorare l'ex bianconero, e migliorare soprattutto una difesa che subisce davvero troppi gol. Un cambio tecnico, commentato così da Cobolli Gigli: "Fa parte del suo mestiere. Ranieri ha cercato di fare del suo meglio e ha dato grandi cose alla Juventus e adesso cerchera' di fare del suo meglio alla Roma. Se è l'uomo giusto per la Roma? Non sono certo io che devo dirlo. Io so che Ranieri e i suoi tecnici sono sicuramente delle persone di primo livello". Ma, nel corso dell'intervista, si è parlato anche della massiccia presenza di giocatori della sua squadra in Nazionale, è come fare gol!: "Per noi è un gran motivo di orgoglio". E, infine, sull'ottimo avvio di stagione, nella Serie A di Calcio, della squadra di Ciro Ferrara: "Diego e' un grande campione, a Roma ha fatto qualcosa di eccezionale sul primo gol. Del Piero vuole giocare? Decide solo Ferrara, anche se del Piero e' nel mio cuore e in quello di tutti i tifosi".
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Calcio, Serie A: Diego parla già da leader: "Noi abbiamo l'obbligo di vincere"

Diego è già leader della JuventusE' arrivato da poco alla Juventus ma già si è integrato alla perfezione e con il suo talento e la sua grinta si è ritagliato un posto importante, da leader della squadra torinese. Impatto devastante, nella Serie A di Calcio per Diego da Ribas Cunha, per tutti Diego, fuoriclasse brasiliano prelevato dal Werder Brema in estate. Doppietta all'Olimpico (due gol di pregevole fattura), contro la Roma, nella seconda giornata in Serie A. Calcio sfavillante da parte del brasiliano, un campione vero. Un folletto dai piedi deliziosi, che si è mostrato già importante cecchino in fase realizzativa (basta vedere i gol segnati ai giallorossi).

Il calciatore, paragonato addirittura a Maradona, ringrazia: "E' un grande piacere essere paragonati a Maradona, devo fare molto per giocare come lui". Che il brasiliano fosse un grande giocatore non lo scopriamo di certo adesso, ma una partenza così lanciata, nella Serie A di Calcio, ha sorpreso tutti quanti nell'ambiente bianconero: 2 gol e un assist in due giornate di campionato, mica male vero?. Ai microfoni di Sky il fantasista descrive la sua emozione con la Juventus: "Sono molto contento e devo tutto questo ai miei compagni, all'allenatore e a tutti i tifosi della Juventus. Fin dai primi giorni mi hanno aiutato molto e hanno fatto in modo che potessi lavorare nelle migliori condizioni. Adesso, voglio restituire tutto questo sul campo. Sono molto contento e devo tutto questo ai miei compagni, all'allenatore e a tutti i tifosi della Juventus". Così il brasiliano, che ha poi aggiunto: "Noi abbiamo l'obiettivo di vincere, di vincere un titolo. Non siamo preoccupati per l'Inter, che noi rispettiamo molto perché è una grande squadra. Siamo concentrati sul nostro lavoro, sui nostri giocatori, sul nostro sistema di gioco, ed è con questo spirito che andiamo ad affrontare la stagione". Siamo solamente all'inizio di una grande avventura nella Serie A per Diego...sarà un inverno di gol a raffica?
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Calcio, squadre: Pandev il ribelle: "Voglio un grande club". Ipotesi Inter?

Pandev e la Lazio sempre più lontaniPandev e la Lazio sono ormai ai ferri corti. Il rapporto con la società, e soprattutto con il suo numero uno, Claudio Lotito, è ampiamente deteriorato e il giocatore è sempre più lontano dalla Lazio e dalla Capitale. Il giocatore rischia, inoltre, di perdere un anno, se i fatti dovessero continuare ad essere quelli attuali. Una lunga stagione in panchina, è necessario davvero?

E' lo stesso giocatore macedone a manifestare l'idea di lasciare la squadra biancoceleste, ora che è stato anche escluso dalla lista per l'Europa League (insieme all'altro ribelle Ledesma): "Il mio desiderio - ha spiegato alla tv macedone 'Telma' - è quello di andare a giocare in un grande club, più importante della Lazio. Non voglio più avere a che fare con Lotito, che negli ultimi due anni mi ha creato mille difficoltà per il rinnovo. Ora rispetterò il contratto fino a giugno e nella prossima estate deciderò da solo il mio futuro". La risposta del Presidente è sempre la stessa: nessuna deroga. Lotito va avanti per la sua strada con la speranza che la fortuna avuta in questo avvio di stagione, nella Serie A di Calcio, continui ad assisterlo. "Non ho fatto nessuna promessa - ha detto il numero uno biancoceleste - ma avevo solo dato la disponibilità di rinforzare un reparto, pur sapendo di avere una squadra già competitiva. Ho sempre detto che ho uno spirito venatorio. Se devo prendere un passero mi tengo gli uccelli che ho in gabbia. Non rientra nel mio costume prendere tanto per prendere o per far contenta la piazza. Cominciamo a rivalutare i giocatori che abbiamo in rosa, adesso c'è un bel equilibrio, una bella intesa. Alcuni giocatori non hanno accettato dei trasferimenti, perché stanno troppo bene. Purtroppo non possiomo costringerli ad andare via. Quelli che volevano andare via non hanno trovato nessuno che li prendesse". Insomma, la situazione non è assolutamente facile. Ma quale possa essere il futuro dell'attaccante è ancora tutto da decidere. Squadre di calcio interessate a lui non mancano ma si tratta ancora di mere idee e non di solide realtà. Un'ipotesi che si sta sempre più facendo strada è quella che vorrebbe il calciatore alla corte di Mourinho e di una delle squadre di calcio più importanti d'Italia, una soluzione che sarebbe certamente gradita a Pandev che ha voglia di giocare, e non di restare a guardare in panchina nella Serie A. Il portoghese non ha mai nascosto il suo apprezzamento per il fuoriclasse macedone, che inoltre conosce già molto bene i terreni della Pinetina. Per il macedone si tratterebbe infatti di un ritorno, dopo l'esperienza con la Primavera nerazzurra.
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