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Juan in forte dubbio, spazio a Loria. "Siamo pronti a giocarci la partita", parole a firma di Spalletti.

Juan in forte dubbio. Questo il responso della rifinitura, in terra inglese. Se il forte difensore brasiliano non dovesse farcela, Spalletti ha già individuato il suo sostituto in Loria (ex Siena). Ma anche Diamoutene rimane in preallarme. Problemi in difesa, dunque, per i giallorossi, ma Totti ci sarà. E non è poco.

Juan ha poche possibilita' di recupero per Arsenal-Roma. Una brutta notizia a poche ore dalla sfida di Champions contro l'Arsenal. Sono le ultime news che arrivano dallo spogliatoio giallorosso, dopo l'ultima seduta d'allenamento che precede il match con i Gunners. Ad ammetterlo è Luciano Spalletti che aggiunge: "Totti sta bene, ho fiducia in Loria'. 'Siamo qui pronti a giocarci la partita contro una squadra molto forte. Non c'e' bisogno di stimoli particolari. Vogliamo rafforzare la nostra crescita", ha spiegato il tecnico giallorosso. 'Su chi giochera' devo decidere, ma ho assoluta fiducia in Loria. Anche Diamoutene ha possibilita''. La Roma si prepara ad affrontare gli inglesi con il capitano in campo, recuperato, ma tiene banco il problema Juan. Non è una cosa da niente, vista la forza e la qualità del centrale sudamericano (e visti anche i probabili sostituti che si giocano la maglia da titolare al fianco di Mexes), ma sarà l'occasione per capire quanto è matura, a livello europeo, questa Roma, in un clima che sarà caldissimo, nonostante il freddo di questi giorni.
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Ferguson elogia Ibra ma si tiene stretto Cristiano Ronaldo: "E' fantastico". Ed è sicuro: "Vinceremo noi la sfida".

(l'inconfondibile "faccione" di Alex Ferguson, tecnico del Manchester United)
Alex Ferguson è sicuro che sarà il Manchester ad aggiudicarsi la contesa e a qualificarsi per i quarti di finale, a spese dell'Inter di Mourinho. E, anche se riconosce il valore del fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic, si tiene stretto il Pallone d'Oro Cristiano Ronaldo.

"Sara' lo United a vincere la sfida con l'Inter". Non ha dubbi Ferguson, che risponde all'inter e a Ibra ed è pronto ad affrontare e a battere lo "Special One", Josè Mourinho, in un derby dal sapore speciale. E aggiunge: "Ibra e' una stella, ma Cristiano Ronaldo e' fantastico. Il portoghese e' un punto fermo nella formazione del Manchester". Insomma, il plurititolato manager dei Red Devils, ormai un'icona nella storia del calcio inglese e, in special modo, nel glorioso club di Manchester, si tiene stretto il suo fenomeno portoghese, anche se riconosce il valore del fuoriclasse svedese dell'Inter. E sarà proprio il Pallone d'Oro una delle stelle dell'undici inglese che si prepara ad affrontare la squadra nerazzurra, ma rimane ancora un velo di mistero sulla formazione. L'allenatore non anticipa le mosse. Anche perche' e' alle prese con diversi dubbi visti i tanti assenti, e gli acciaccati Evans e O'Shea in difesa.
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Wenger predica attenzione: "La Roma non verrà qui a preggiare".

(Arsène Wenger, tecnico dell'Arsenal)
Ha ricevuto i complimenti da Francesco Totti, un attestato di stima dal capitano romanista che precede di poche ore la sfida di andata degli ottavi di Champions League. Arsène Wenger, tecnico francese dell'Arsenal ringrazia ma ha altre cose a cui pensare. In queste ore, il tecnico dei Gunenrs tiene a rapporto la sua squadra e predica attenzione. Non vuole assolutamente che i suoi giocatori abbiano cali di concentrazione e, anzi, pretende il massimo impegno, perchè non si aspetta, all'Emirate Stadium (il nuovo impianto, che sostituisce il vecchio Highbury), una Roma guardinga, ma una squadra spregiudicata e che punta decisa a giocarsi le proprie carte.

Arriva la Roma e in terra inglese non si riesce a sorridere pienamente. L'Arsenal non si presenta nelle migliori condizioni alla sfida con i giallorossi, ma Wenger sa come affrontare l'undici di Luciano Spalletti: "Non credo che la Roma verra' qui per un pareggio senza reti, penso che giocheranno all'italiana, provando a colpirci in contropiede perche' sanno che un gol in trasferta darebbe loro un'ottima chance. Noi dovremo invece essere attenti in difesa e segnare - ha affermato l'allenatore francese - In Italia pensano che le partite del calcio inglese siano molto aperte ma la partita contro il Sunderland dimostra che non e' cosi'. Sento che quest'anno alcune squadre abbiano fatto dei passi indietro, c'e' un approccio molto cauto e in poche giocano con due attaccanti". Insomma, c'è un cauto ottimismo ma anche molta tensione, in casa dei Gunners, alla luce anche del fatto che mancheranno pezzi importanti nello scacchiere dei londinesi. Infatti, dalle ultime news sulla formazione, il tecnico francese avrà a disposizione Abou Diaby, fuori dalla sfida di gennaio contro il West Ham, ma dovrà fare a meno di pedine fondamentali come il nazionale spagnolo Fabregas, Walcott, Rosicky e Adebayor, Eduardo e anche Mickael Silvestre. Insomma, se la Roma è incerottata, cosa dovrebbe dire l'Arsenal?.
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Frecciata di Mourinho al collega Ancelotti: "Anche lui, come me, pensa che gli altri siano pirla". E' sempre Special one.

(Josè Mourinho, una smorfia contro il "nemico" Ancelotti)
La sua lingua è come la lama di un coltello. Lo "Special One", Josè Mourinho, non perde occasione per lanciare frecciatine velenose al club milanista. Lo strale, lanciato in queste ore dal lusitano, colpisce in pieno i cugini rososneri e il suo collega Carlo Ancelotti.

Da Mourinho ad Ancelotti. Inquadrato nel mirino, il portoghese lo colpisce in pieno, in queste ore, con una frecciata al curaro. Rispondendo alle "lamentele" rossonere, manifestate da Ancelotti a più di una settimana dal derby, il tecnico nerazzurro ha risposto per le rime: "Anche lui, come me, pensa che gli altri siano pirla". E ha poi aggiunto: "Ancelotti non parla del primo derby e del fuorigioco di Kaka' e nemmeno della partita di 24 ore fa. La sua fortuna e' che Allegri e' uno tranquillo. Se il tecnico del Cagliari avesse la bocca grande come la mia, non sarebbe andata cosi''. L'arte della diplomazia non fa parte del suo background. Ma a noi piace così.
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Pozzo critica Marino: "Spero che i 40 punti salvezza non tardino ad arrivare".

(Vittorio Pozzo, presidente dell'Udinese)
Al presidente Pozzo non è andata giù la sconfitta rimediata all'Olimpico di Torino, contro i granata. Soprattutto per come è avvenuta. E' rimasto deluso per la prestazione dei suoi ragazzi, e le critiche a Marino non mancano. Una speranza, per il patron dell'udinese: raggiungere presto la salvezza. Per il tecnico dell'Udinese, è davvero un momentaccio.

Il patron Pozzo si augura che questa stagione, fatta più di bassi che di altri per la sua Udinese, possa finire presto. I risultati che sta ottenendo la compagine friulana hanno ridimensionato fortemente le ambizioni del gruppo e il loro presidente è fortemente deluso dall'andamento generale. I ragazzi di Marino hanno sofferto molto contro il Torino, soprattutto nella ripresa. "Quando sei continuamente sotto pressione, mi riferisco al secondo tempo – ha affermato il patron dei friulani - il gol prima o poi lo subisci, come è successo oggi. Quindi non mi si venga a dire, e mi riferisco a tutti, critica compresa, che la difesa è il punto debole della squadra: quando è costretta a sopportare una gran mole di lavoro, quando è sempre sollecitata, può anche commettere un errore". Critiche quindi al tecnico e al suo lavoro. E' Marino, per Pozzo, il primo responsabile di un atteggiamento avuto dalla squadra, che non è piaciuto per niente, nella gara con i granata. Gli obiettivi stagionali, a questo punto, devono essere ridimensionati. "A questo punto spero soltanto che i 40 punti non tardino ad arrivare, la salvezza, lo ripeto ancora, è il nostro obiettivo, poi saremo tutti felici. Oggi è stato impiegato il tridente, ma là davanti non è stato effettuato un solo tiro in porta e ciò la dice lunga sulla nostra prestazione. Non ho mai sofferto come in questa stagione, purtroppo. A questo punto mi rivolgo a tutti coloro che in qualche modo possono aiutarci e che possono stare vicini, ovvero a tutti i componenti della società, tifosi per quanto di competenza; ne abbiamo bisogno per approdare, come detto, a quota 40, quanto prima possibile. La salvezza, quindi, sarebbe considerata alla stregua di un grande risultato, di uno scampato pericolo. Ci mancano ancora nove punti'. E' un Pozzo deluso. Davvero deluso.
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Una Roma incerottata nella tana dell'Arsenal. Totti sugli inglesi: "il loro punto di forza è Wenger".

Tanti acciacchi, per la Roma che, battuto il Siena a fatica, si prepara alla difficile trasferta londinese di Champions, contro i Gunners di Arsène Wenger. Si saprà più stasera, dopo l'allenamento di rifinitura che servirà a verificare lo stato di salute dei vari Juan, Vucinic etc..., su chi sarà tra i sicuri protagonisti dell'importante doppia sfida europea. Uno di questi sarà sicuramente Francesco Totti (prima volta all'Emirate Stadium, ma nel 2002-2003 giocò nel vecchio Highbury, e fu espulso per un colpo a Keown) che rilascia qualche battuta, alla vigilia del match.

L'Arsenal. Squadra difficile da affrontare. Ma le paure, in casa romanista, vengono dalla situazione degli infortunati e acciaccati vari. La Roma che domani contenderà all'Arsenal l'accesso ai quarti di finale della Campions e' arrivata, in queste ore, a Londra. Nella comitiva (22 i convocati per la trasferta inglese) anche Juan e Vucinic, oltre a Cicinho, Tonetto e Aquilani, tutti reduci da piccoli o grandi problemi muscolari. In Inghilterra, i giallorossi hanno trovato una temperatura simile a quella di Roma. In serata. il tecnico toscano Luciano Spalletti fara' sostenere una seduta di rifinitura, che sarà fondamentale per capire chi sara' a disposizione tra quelli che sono reduci da malanni fisici. Qualche battuta, a poche ore dalla gara, arrivano dal capitano giallorosso Francesco Totti il quale, anche se non in condizioni ottimali, stringerà i denti per scendere in campo e guidare i compagni contro i Gunners: "L'Arsenal ha assenze importanti, è vero, ma oossono sempre contare su van Persie, un gran giocatore - ha detto Totti -. Bendtner poi è un giovane forte, molto forte. E non va dimenticato che pure a noi mancheranno alcuni calciatori importanti". Secondo Totti, poi, "il vero punto di forza dei Gunners è l'allenatore, Wenger".
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Ibra accende la sfida col Manchester: "Voglio la Champions, Mourinho meglio di Ferguson". A rispondere è Cristiano Ronaldo: "Siamo più esperti".

Mancano poche ore alla supersfida di Champions con il Manchester e, a parole, il match è già "bollente". Il botta e risposta tra due dei tanti campioni che si contenderanno, nella doppia sfida, l'accesso ai quarti di finale. A lanciare la sfida ai Diavoli rossi di Alex Ferguson, è Zlatan Ibrahimovic. ma non si è fatta attendere la risposta del Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo.

Lo svedese lancia la sfida: "Rooney e Berbatov sono super, ma voglio dimostrare di essere meglio di loro. Voglio la Champions. Mourinho? Più bravo di Ferguson". La partita è già iniziata. In attesa di dare spazio al campo e alle giocate dei tanti fuoriclasse che scenderannon in capo in questa sfida, Zlatan Ibrahimovic fa sentire la sua voce, e si carica in vista di quest'incontro che si annuncia spettacolare. Dall'Inghilterra arriva, immediata, la risposta di un alro grande campione. Il Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo, commenta così l'avvicinarsi della sfida: "Gli italiani sono pericolosi, ma noi siamo più esperti". Insomma, sarà una gara che andrà seguita dall'inizio alla fine, sarà sfida spettacolo. Per quanto riguarda la squadra che scenderà in campo, Mourinho, in pratica, ha dato nove undicesimi della formazione. Il dubbio riguarda solo i difensori centrali. "Le mie scelte - ha detto Mourinho- tengono conto di qualita' e caratteristiche degli avversari''. In campo ci saranno Julio Cesar, Maicon (''che e' unico''), Santon (''l'esperienza non e' data dall'eta'''), Cambiasso, Zanetti, Muntari, Stankovic, Adriano e Ibrahimovic".
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(highlights) Catania - Reggina 2-0. La difesa regala il successo agli etnei. Capuano e Potenzia in gol. Reggina sempre più ultima.


(highlights di Catania-Reggina)

CATANIA (4-3-3): Bizzarri; Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano; Biagianti, Ledesma, Tedesco; Morimoto (39’st Spinesi), Paolucci (30’st Baiocco), Mascara (34’st Llama). (Acerbis, Silvestri, Carboni, Martinez). All. Zenga
REGGINA (3-5-2): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Santos (10′pt Krajicik); Cirillo (41’st Sestu), Barreto, Cozza, Carmona (31’st Ceravolo), Costa; Di Gennaro, Corradi. (Marino, Cascione, Hallfredsson, Barillà). All. Orlandi.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
MARCATORI: 35′ pt Capuano, 29′ st Potenza (C).

Il Catania ritorna alla vittoria interna al “Massimino” piegando, con un gol per tempo, la Reggina di Orlandi. E' stata la giornata dei difensori, di Potenza e Capuano, infatti le firme sulla vittoria degli etnei di Walter Zenga. Capuano al 35′ del primo tempo, per il vantaggio dei siciliani, raddoppio di Potenza a circa un quarto d’ora dalla fine, ecco le due realizzazioni che mandano ko una Reggina che rimane all'ultimo posto della graduatoria. Dopo 7 turni, i siciliani ritornano alla vittoria salendo a quota 30 in classifica, mentre la Reggina, sconfitta dopo 4 pareggi di fila, è sempre ultima con 17 punti.
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(highlights) Sampdoria - Atalanta 1-0. Ancora il "Pazzo". La rete dell'ex viola stende i bergamaschi. Cassano, magie da nazionale.


(highlights di Sampdoria-Atalanta)

SAMPDORIA (3-5-2) - Castellazzi; Raggi, Lucchini, Accardi (dal 70' Da Costa); Stankevicius, Sammarco (dal 76' Dessena), Palombo, Franceschini, Pieri; Pazzini, Cassano (dall'88' Bellucci). All.: Walter Mazzarri.
ATALANTA (4-4-1-1) - Consigli; Garics, Pellegrino, Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto (dall'82' Defendi), Cigarini, De Ascentis (dal 69' Valdes), Padoin; Doni (dal 63' Plasmati); Floccari. All.: Luigi Delneri.
ARBITRO: Antonio Giannoccaro (Lecce).
MARCATORI: 61' Pazzini (S).

Ancora il "Pazzo". Il quarto gol in maglia blucerchiata, dell'ex viola Giampaolo Pazzini, vale tre punti importanti contro l'Atalanta di Luigi Del Neri. Gran destro, appena dentro l'area, su assist strepitoso di Antonio Cassano. Magia del fuoriclasse barese (tocco sotto a scavalcare la difesa bergamasca) che illumina la squadra di Mazzarri con le sue giocate da campione. Non potrebbe illuminare anche la nostra poco fantasiosa nazionale? L'Atalanta (positiva fino alla rete di Pazzini) prova a reagire ma non riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Castellazzi. La Sampdoria controlla ogni offensiva dei bergamaschi e dopo sei minuti di recupero mette in cassaforte i tre punti. Pronto riscatto dei blucerchiati dopo il ko interno con gli ucraini in Coppa Uefa; si interrompe, invece, la serie di risultati positivi dell'Atalanta.
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(highlights) Torino - Udinese 1-0. Dellafiore regala tre punti d'oro ai granata. Udinese ko.


(highlights di Torino-Udinese)

TORINO (4-4-2): Sereni; Dellafiore, Natali, Pisano, Rubin; Abate, Corini (18′ s.t. Rosina), Dzemaili, Saumel; Gasbarroni (1′ s.t. Ventola), Bianchi (28′ s.t. Stellone). (Calderoni, Diana, Pratali, Barone). All. Novellino.
UDINESE (4-3-3): Belardi; Zapata, Domizzi, Felipe, Pasquale; Isla, D’Agostino (25′ s.t. Inler), Obodo; Pepe, Floro Flores (16′ s.t. Quagliarella), Di Natale (34′ s.t. Sanchez). (Koprivec, Coda, Sala, Asamoah). All. Marino.
ARBITRO: De Marco.
MARCATORI: 35'st Dellafiore (T).
ESPULSO:
48′ s.t. Domizzi per proteste.

Un gol pesantissimo quello di Dellafiore. La spaccata al volo del giocatore granata, appostato sul secondo palo, al 35' della ripresa, regala al Toro tre punti fondamentali in ottica salvezza, e manda ko un'Udinese apparsa abulica e assente dal gioco per lunghi tratti. Subito il gol, l'Udinese è assente anche nella reazione, necessaria, per poter sperare di riacciuffare il risultato. Infatti è il Torino a sfiorare ancora il gol, con il colpo di testa di Natali, sul quale è bravissimo Belardi (in campo al posto di Handanovic). Al primo di recupero, proteste di Quagliarella per un mani proprio di Natali in area sulla sua conclusione, ma non ci sembra volontarietà nella circostanza. E' la fine. Tra il nervosismo dei giocatori dell'Udinese, con Domizzi espulso per proteste. Sorridono i granata, che tornano alla vittoria dopo cinque pareggi consecutivi, e si allontanano dalla zona calda.
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(highlights) Fiorentina - Chievo. Mutu beffa il Chievo a tempo scaduto. Vince la Fiorentina, perde il fair play.


(highlights di Fiorentina-Chievo)

FIORENTINA (4-4-2): Frey, Zauri, Kroldrup, Gamberini, Vargas (1' st Pasqual), Kuzmanovic (23' st Bonazzoli), Melo, Montolivo, Jovetic (1' st Semioli), Gilardino, Mutu. All: Prandelli
CHIEVO (4-4-2): Sorrentino, Frey, Yepes, Morero, Mantovani, Bentivoglio, Italiano, Marcolini (30' st Bogdani), Pinzi, Pellissier (40' st Mandelli), Makinwa. All: Di Carlo.
Arbitro: Brighi
MARCATORI: 13' pt Moreno (C), 28' st Gilardino, 49' st Mutu (F).
ESPULSO: Italiano (CV).

Il Chievo protesta, la Fiorentina invece festeggia la vittoria e il quarto posto consolidato a spese delle inseguitrici. Partiamo dal terzo dei quattro minuti di recupero, concessi dall'arbitro Brighi. I viole in possesso palla, Mutu si scontra con Mandelli a centrocampo e il difensore clivense rimane a terra. Brighi lascia correre e, soprattutto, mandando il fair play a farsi benedire, il rumeno non butta via la palla e continua l'azione. Cross da sinistra di Pasqual, sponda di Bonazzoli e destro vincente sempre di Mutu. E', in pieno recupero, quindi, il Chievo va sotto, protesta, ma non c'è niente da fare. Il gol è valido. Decisamente meno valido è l'atteggiamento della Fiorentina, che vince, tra l'altro venendo meno a quel codice etico tanto caro ai Della Valle. E non scordiamoci la rete segnata con la mano da Gilardino un pò di tempo fa.
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(highlights) Lecce - Lazio 0-2. Foggia e Kolarov fanno tornare il sorriso a Delio Rossi. Lecce sfortunato. Tre pali colpiti.


(highlights di Lecce-Lazio)

LECCE (4-3-1-2): Benussi; Polenghi (dall’11′ s.t. Basta), Stendardo, Fabiano, Giuliatto (dal 24′ s.t. Munari); Caserta, Edinho, Ariatti; Giacomazzi (dal 1′ s.t. Vives); Cacia, Tiribocchi. (Petrachi, Esposito, Zanchetta, Papadopoulos). All Beretta.
LAZIO (4-3-3): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem (dal 46′ s.t. Dabo); Foggia, Zarate (dal 28′ s.t. Rocchi), Pandev. (Carrizo, De Silvestri, Rozehnal, Radu, Manfredini). All. Rossi.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
MARCATORI: 10'pt Foggia, 5'st Kolarov (L).

La Lazio torna a sorridere dopo sei turni. I biancocelesti espugnano il Via del Mare e battono un Lecce sfortunato (tre legni colpiti) grazie alle firme di Foggia e Kolarov. Dopo pochi secondi primo palo, clamoroso, colpito da Cacia in area con un gran destro, al quale risponde Zarate: percussione centrale e gran conclusione, ma palla che sbatte in pieno sulla traversa. Al 10' la Lazio passa in vantaggio: discesa di Lichtsteiner sulla destra, cross per Foggia la cui girata al volo di sinistro subisce una deviazione fatale da parte di Stendardo, che spiazza completamente Benussi. Successivamente è Tiribocchi a maledire la sfortuna; azione caparbia in area del "Tir" e altro palo colpito. Nella ripresa, il raddoppio della squadra di Delio Rossi è siglato da Kolarov che fugge via sulla sinistra e fulmina Benussi da lontano. Il Lecce prova a reagire, e deapprima Muslera è strepitoso su Stendardo, poi ringrazia ancora la fortuna, poichè sul destro da quaranta metri di Ariatti, c'è ancora il palo a salvare gli aquilotti.
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