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Spalletti si tiene Aquilani e rilancia: "Quarto posto? Lotteremo fino alla fine"

(Terzi? Beh, forse è meglio puntare al quarto posto)
Spalletti punta al quarto postoLuciano Spalletti, condottiero giallorosso, lancia in resta rilancia la "pugna" per il quarto posto (ultima piazza Champions) che entra nella fase calda, anzi "bollente". Orgoglioso della Roma, dei suoi giocatori, il tecnico di Certaldo non molla anzi chiama i giocatori ad un grande finale di campionato, sempre alla ricerca di quel quarto posto che dista cinque punti (dal Genoa di Gasperini), ma c'è di mezzo anche la Fiorentina, e dunque l'impresa appare sicuramente non facile.

Il tecnico toscano della Roma ci crede e siamo certi che non mollerà fino alla fine, come è lui stesso ad affermare: "I ragazzi stanno recuperando dagli infortuni - ha detto il tecnico giallorosso a Sky - Li ho visti vogliosi, ci aspettiamo di giocare queste ultime partite con tanta grinta. Non sarà facile raggiungere il quarto posto, la Fiorentina è una grandissima squadra, anche il Genoa. Ma noi daremo battaglia fino all'ultima partita". Sarà quella del Franchi una gara decisiva per il raggiungimento del quarto posto, anche se non dobbiamo dimenticare che c'è di mezzo il derby, il quale è da sempre una gara a parte, dai risvolti spesso imprevedibili. Spalletti, dopo aver parlato del quarto posto, riserva parole importanti per Alberto Aquilani. Il forte centrocampista della nazionale è infortunato ma, almeno da parte sua, c'è la volontà di chiudere un rinnovo che da troppo tempo tiene banco in casa dei giallorossi. Anche Spalletti ribadisce che il giocatore resterà a Roma ed è un patrimonio importante della società capitolina, chiudendo qualsiasi voce su un suo possibile addio: "Ne ho la certezza, Aquilani vuole rimanere a Roma. Lui c'è nato e vuole continuare qui. Per quanto riguarda gli infortuni, a volte succedono delle cose particolari. In questi casi bisogna solo aspettare, finché lui non ci dirà che è nelle condizioni di poter tornare". Ma, ed è una domanda che merita una risposta, se la Roma non arriva quarta, Spalletti resta? Anche in quest'occasione, la risposta del mister giallorosso è chiara: "Il contratto è sotto gli occhi di tutti, si va avanti".

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Cobolli Gigli aspetta la sfida con Mourinho: "Con l'Inter ultima chance"

Mancano ormai poco più di due settimane alla supersfida con l'Inter, e per la Juventus sarà l'ultima chance di ridurre lo svantaggio dalla compagine di Mourinho, ma soprattutto l'ultima occasione per poter credere ancora nella rimonta scudetto.

La lotta per il titolo entra nella fase finale e Cobolli Gigli, presidente bianconero, pensa con insistenza alla gara del 18 aprile, che dirà molto in questo senso. "La sfida con l'Inter del 18 aprile puo' essere l'ultima occasione per continuare a credere nello scudetto". Uno scontro fondamentale, soprattutto per i bianconeri, mentre l'Inter (ora a più sette) potrebbe arrivarci con relativa tranquillità e con la possibilità di poter puntare ad un pareggio che chiuderebbe, di fatto, i giochi per il tricolore. Ma il patron bianconero, riservato giustamente spazio alla questione che riguarda il campionato, non tralascia anzi ricorda che c'è una Coppa Italia per la quale ancora lottare e una battagliera Lazio da sconfiggere. Sarebbe il decimo trofeo nazionale per la società torinese, un record al quale Cobolli Gigli non vuole rinunciare: "Battere i biancocelesti sarebbe importante, perche' un'eventuale vittoria in finale regalerebbe alla Juve la decima coppa, che sarebbe un record".
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Il Trap lancia il guanto di sfida all'Italia. "Possiamo fare bene"

(Trapattoni è pronto a sfidare l'Italia)
Il Trap sfida gli azzurri"E' importante vincere in Italia, ma lo è ugualmente non perdere". La grinta non è mai mancata a questo milanese doc che trova, sul cammino che porta ai Mondiali, l'Italia di Marcello Lippi, vittoriosa contro il Montenegro (Pirlo su rigore e Pazzini i marcatori nel due a zero alla giovane nazionale di Filipovic) e a un passo dalla qualificazione.

Anche in quest'occasione, Giovanni Trapattoni sfodera tutta la sua grande personalità e sprona i propri calciatori a dimostrare che nel calcio si possono sovvertire i pronostici della viglia e sopperire, a una differenza qualitativa, con la determinazione e la voglia di vincere. E' lo spirito che conta per il Trap che lancia la sfida al tecnico viareggino: "Con la nostra mentalita', con il nostro spirito di squadra potremo fare bene in Italia, il primo aprile a Bari", così ha detto prima di lasciare l'Irlanda, nonostante un po' di delusione per il pareggio casalingo di sabato contro la Bulgaria. Sarà sicuramente un match emozionante, ricco di significati, e dall'esito incerto nonostante i valori che si contenderanno, in campo, i tre punti. Sarà Italia contro un italiano pronto a fare lo scherzetto agli azzurri, perchè ora guida l'Irlanda e, perchè, da quando è nel calcio, è sempre stato un esempio di grande professionalità. Lippi contro il Trap, che sfida.
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"Bisogna vincere contro l'Irlanda". Abete anticipa l'importante sfida con il Trap

L'Italia vuole il pass per i Mondiali. A poche ore dal match con l'Irlanda, a caricare l'ambiente azzurro ci pensa il Presidente della Figc, Giancarlo Abete:"Se mercoledì l'Italia vince contro l'Irlanda, i mondiali di Sudafrica 2010 saranno più vicini".

Parole da approvare in toto, poichè anche se non si potrà parlare ancora di qualificazione matematica, sicuramente una vittoria, nel match di mercoledì prossimo contro l'Irlanda, costituirà un passo decisivo verso la conquista del biglietto per la competizione che avrà luogo in Sudafrica il prossimo anno. Un San Nicola pieno di tifosi festanti sarà la forza in più per un'Italia che si troverà di fronte un italiano dal carattere d'acciaio, attualmente selezionatore della nazionale irlandese, assetato di punti e pronto a dare battaglia agli azzurri... il grande Trap."E' fondamentale vincere, perche' 5 punti di vantaggio sarebbero importanti". Questo è il concetto importante sul quale preme Abete il quale evidenzia l'importanza della vittoria, che di fatto metterebbe una pietra importante sul discorso qualificazione. Ma non solo d'Irlanda ha parlato il presidente federale, che dopo aver spronato gli azzurri, elogiati per la vittoria sul Montenegro, ha tenuto anche ad escludere la possibilità che si verifichino tensioni per l'assenza di Cassano. Il popolo di Bari, terra natale del fuoriclasse blucerchiato, ha promesso che s'impegnerà solamente a sostenere la squadra senza dare luogo a proteste per la mancata convocazione del calciatore.
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Zamparini respinge qualsiasi ipotesi di combine: "Finchè ci sono io, mafia lontana dal Palermo"

La mafia non toccherà il Palermo. Non avrà radici nell'ambiente della squadra siciliana. Almeno finchè a guidare la società rosanero sarà il presidente Maurizio Zamparini.

E' lo stesso numero uno della squadra siciliana ad allontanare con decisione qualsiasi ipotesi di combine di partite riguardanti il periodo in cui il Palermo era in B, sollevate in questi giorni dal collaboratore di giustizia Marcello Trapani. No alla mafia, no a qualsiasi tentativo di gettare ombre sulla società rosanero. Sul rischio che la mafia abbia messo gli occhi sulla squadra, ribadisce con fermezza: "no finche' ci sono io. Che lo abbia fatto magari puo' essere, ma che si sia anche solo avvicinata, no".
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