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Ferrara punta su Diego e sul "calcio qualità"

Ferrara inizia a parlare della JuventusHa da poco indossato i panni di allenatore ma le idee sono già chiare su come giocherà la sua Juventus e su cosa punterà per rendere di nuovo vincente la Signora, in Italia e in Europa. Ciro Ferrara, dopo aver ricevuto l'investitura ufficiale dai vertici bianconeri e del mondo bianconero, inizia a parlare della stagione che verrà.

Ma soprattutto di quale tattica userà e come inserirà, nell'undici juventino, uno dei nuovi arrivati, il fantasista brasiliano - grande colpo societario in questo mercato che è appena iniziato - arrivato poche settimane fa dai tedeschi del Werder Brema: "Diego? Un grandissimo valore aggiunto, va inserito in un contesto ed un modulo diversi da quelli degli ultimi due anni. È sbagliato costruire una squadra attorno a un giocatore, tutti devono essere a disposizione della squadra. Come giocherò? Difesa a 4, 3 centrocampisti, una mezzapunta e due attaccanti. O due mezze punte e un attaccante, ci sono varie soluzioni". Il modulo, dunque, è chiaro, il 4-3-2-1, e Diego sarà un perno importante di questa squadra anche se conterà il collettivo e non il singolo giocatore, come si desume dalle parole del neotecnico bianconero. Ma allora quale calcio giocherà la Juve targata Ferrara? Anche in questo caso, è tutto chiaro nella mente del coach: "Voglio un calcio di qualità, la condizione fisica deve reggere fino a fine stagione. I ragazzi in campo si devono divertire ed essere tutti a disposizione del gruppo. La squadra si deve adattare a ogni modulo, a ogni esigenza, a ogni avversario. Voglio una Juve affamata e cattiva. Come la prima Juve di Lippi? Vengo da quella scuola". Grinta, determinazione, cuore e anche qualità...Ciro è partito davvero bene...e se il buongiorno si vede dal mattino...
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Calcio, Corradi all'Udinese. Arriva a parametro zero dalla Reggina

Corradi all'UdinesePozzo annuncia, ufficialmente, l'arrivo di Bernardo Corradi all'Udinese. Il 33enne bomber toscano, originario di Siena, passa dalla Reggina ai friulani, a parametro zero. Non è riuscito nonostante le dieci rete siglate nel campionato appena concluso, a salvare la compagine calabrese che ha conosciuto l'amara retrocessione in serie B. Ora lo attende una nuova sfida, il Friuli sarà il suo campo. Lo ha detto il patron, Gianpaolo Pozzo. "I contatti sono cominciati mesi fa - ha rivelato il patron della società friulana - ma solo ora lo posso confermare. Corradi e' nostro".

Ma Pozzo non ha parlato solamente dell'arrivo dell'attaccante reggino. Sulla partenza di Quagliarella, acquistato dal Napoli, il patron dell'Udinese ha detto che permetterà "a Floro Flores di dispiegare le sue potenzialita". Infine, la questione Di Natale e le sue dichiarazioni? "Dice cose che non mi piacciono. Se lui e' felice di rimanere a Udine io lo sono ancora di piu''.
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Calcio, Atalanta riparte col "Tir". Il centravanti arriva dal Lecce

Tiribocchi dal Lecce all'AtalantaDopo il cambio di panchina, arriva il primo rinforzo in casa dell'Atalanta. Ed è un arrivo "pesante", un combattente e un bravo attaccante, nato a Fiumicino, nel litorale romano nel 1978, e cresciuto nelle giovanili della Lazio. E' la stessa società bergamasca, che da poco ha accolto l'ex tecnico del Vicenza, Angelo Gregucci, in panchina (al posto di Del Neri, partito per sostituire Mazzarri a Genova, sponda blucerchiata), con un comunicato ufficiale, a dare il benvenuto a Simone Tiribocchi.

L'attaccante, il "Tir" (come è soprannominato per la sua potenza fisica che esprime nelle progressioni) al Lecce nella stagione appena conclusa, ha firmato un contratto fino al 2012 con gli orobici. Questa la nota diffusa dalla società lombarda: "L'Atalanta BC comunica di avere acquisito i diritti sportivi del giocatore Simone Tiribocchi, che ha stipulato con la società un contratto triennale".
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Calcio, Ibra, è derby spagnolo. Ma occhio ai Blues

Ibra lontano dall'InterLa trattativa, avviata in queste ore, che dovrebbe portare Ibrahimovic al Barcellona, prosegue ma non senza difficoltà. Difficoltà che derivano dall'intromissione, sempre più prepotente, di altre big del calcio europeo. Abbiamo detto, ieri, che Moratti ha dato lo "start" alla negoziazione partendo esclusivamente dalla valutazione di 80 milioni; questa la base per poter intavolare qualsiasi discussione (oppure 40 milioni più Eto'o, nel caso in cui i blaugrana inseriscano la contropartita tecnica, anche se il camerunense è restio ad accettare il trasferimento in Italia). Insomma, questa la base per discutere la cessione dello svedese, il quale se ne andrebbe dall'Inter per poter vincere la Champions. La volontà del fuoriclasse svedese è chiara, da tempo, e, dunque, via all'asta.

Guardiola aspetta ansioso lo svedese: "Ibrahimovic è un grandissimo giocatore. Molti calciatori, poi, quando vengono al Barcellona diventano anche più forti", queste le ultime dichiarazioni dell'allenatore campione d'Europa, ma sia i blancos di Florentino Perez, sia i Blues di Abramovich non restano a guardare. A Madrid, oltre a Kakà, arriverà un secondo fuoriclasse in attacco. Cristiano Ronaldo rimane il sogno ma le parole di Zidane ("Su Ibra ci siamo anche noi") fanno intuire che anche le merengues restano nell'ombra ma vigili e pronte ad agire per poter strappare il si dello svedese e del patron nerazzurro Moratti. A Londra, invece, ad accogliere a braccia aperte Ibrahimovic ci sarebbe Carlo Ancelotti che ha personalmente chiesto a Roman Abramovich di sondare il terreno per lo svedese. Se dovesse arrivare Ibra, Carvalho e Deco avrebbero già due biglietti con destinazione Milano...
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